potrebbe essere il tuo acquirente (delle lenti, cioè) talmente faccia anale da essersi spacciato per l'Avvocato in questione? ecco, intuivo qualcosa del genere, ma molto molto meno particolareggiato
Domanda per avvocati - richiesta di aiuto Vorrei puntualizzare un punto fondamentale x l'urente [MENTION=1134]Head[/MENTION]. Non so se hai venduto da privato o azienda il prodotto....in ogni caso Se hai venduto come azienda, il cliente avrebbe potuto usufruire del diritto di recesso di 10gg e quindi il ricorso all'avv mi sembra molto eccessivo. Avresti rimborsato solo il costo del prodotto, escluso il costo di spedizione (andata/ritorno) Inoltre, la vendita x corrispondenza impone come foro competente quello dell'acquirente, quindi fossi in te cercherei di chiudere subito la questione...xche da quanto ho capito il cliente non avrebbe problemi a proseguire e saresti costretto a spendere ulteriori soldi, x una causa che non si farà comunque nella tua città.. In ogni caso di acquirenti simili, possono capitare online...non farne una questione di principio..chiudi e passa oltre..ti servirà come esperienza... Sent from my iPhone using Tapatalk
Comunque ragazzi la valutazione non deve incentrarsi sul fatto che la persona che si ritiene truffata si sia rivolta ad un avvocato. Tale scelta, pur esasperata e magari discutibile per molti di voi, è legittima ed insindacabile soprattutto tenuto conto del fatto che il prodotto non era conforme (sembra) a quanto pubblicizzato in vendita. Non basta la buona fede del venditore. Ripeto: gli aspetti da valutare sono la illegittimità della ritenzione da parte dell'avvocato così come la richiesta di saldo fatta dal professionista direttamente alla controparte. Soluzioni: denuncia al consiglio dell'ordine di appartenenza del professionista circa il comportamento di quest'ultimo e richiesta di copia della fattura quietanzata delle spettanze. Non dimentichiamo che, per tale secondo aspetto, potrebbe ipotizzarsi una contestuale richiesta di recupero dell'importo da parte dell'acquierente magari attraverso lo stesso professionista con una azione a se stante. Sarà poi il nostro amico a valutare se sopportare una azione di recupero coattivo intentata da controparte (a sua discrezione) con una opposizione mirata e documentata oppure saldare quanto forzatamente richiesto.
Domanda per avvocati - richiesta di aiuto Richiedere all'avvocato di spedire le lenti in contrassegno (i privati possono farlo attraverso paccocelere di poste). Ricevuto il pacco firmi con "diritto di riserva" e paghi...in questo caso almeno è certo che il prodotto torni indietro (spero che il pacco non sia vuoto /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />) Sent from my iPhone using Tapatalk
Se sei certo dell'originalità delle lenti e come già detto puoi provarlo, è tua facoltà fare un esposto alla procura della repubblica raccontando i fatti e allegando la lettera dell'avvocato, in seguito puoi rivolgerti ad un giudice di pace e non hai bisogno di essere patrocinato da un legale. Viceversa le lenti non sono originali o non ne sei certo, lascia cadere la cosa così, vedrai che non riceverai in restituzione la merce ma non ci saranno ulteriori conseguenze. Chiaramente IMHO.
Purtroppo il punto, mi sembra di capire, è proprio questo! Il nostro amico non può provare l'originalità del prodotto (vedi suo post numero 13).
Domanda per avvocati - richiesta di aiuto Allora partiamo dal presupposto che il pagamento tramite postpay fatto dall acquirente non è assolutamente riconducibile ad una causa di acquisto di un bene ergo non si configura nessun tipo di compravendita. Tant' è che questioni simili solitamente vengono poste alla polizia postale (quando avviene una truffa) e nel 90% dei casi terminano con l essere archiviate. Detto questo se tu come dici, ti sei posto disponibile alla restituzione e aperto ad una soluzione per risolvere il malinteso non hai nulla di cui temere. Sent from my iPhone using Tapatalk
Domanda per avvocati - richiesta di aiuto Un patrocinante in cassazione che di presta a tali questioni? Qui la cosa mi puzza.. Sent from my iPhone using Tapatalk
In tal caso mi sembra evidente che c'è stata una sua mancanza nella vendita del prodotto, se avesse inserzionato "lenti tipo ray-ban" sarebbe stato assai diverso, anche perché era ed è nell'impossibilità di garantirne il produttore. Resto quindi dell'idea che sarebbe meglio non insistere.
Giuridicamente il tuo ragionamento é, come sempre, ineccepibile!:wink: Il problema non é, quindi, da quale parte stia la ragione (mi sembra evidente che il nostro amico del forum restituendo la somma abbia ammesso la sua responsabilitá) né tanto meno se é legittimo il pagamento della parcella (un professionista sia esso praticante, cassazionista o un parente che esercita la sua professione deve essere pagato), ma il "modus" forzoso con il quale lo stesso ha operato. Ma, in tale ultimo caso, siamo in un ambito ben diverso dal diritto rientrando, tale ragionamento, in un discorso comportamentale. In definitiva: se la restituzione dell'importo pagato é doverosa, cosí il saldo di una attivitá professionale e la restituzione dell'oggetto stesso. La procedura corretta rimane: le spettanze vengono pagate dal proprio cliente il quale fa azione di restituzione alla controparte soccombente e responsabile. Comunque voi vogliate vederla, la parcella deve in ogni caso essere pagata perché frutto di una attivitá legittima e formalmente richiesta.
Come già detto viene pagata (la parcella) dal proprio assistito (nel caso "de quo" l'acquirente) il quale, avanzando delle ragioni ritenendosi leso in quanto non ha ricevuto rimborso immediato da te ma ottenendo il risultato sperato solo con l'assistenza del proprio avvocato, questi (l'acquirente) ti puó chiedere il ristoro delle spettanze anticipate in prima persona. Ripeto, la richiesta é legittima (in linea di massima ma non in forma assoluta) ma, rispetto a come ha agito il Collega, vi é da fare un passaggio in più. Il risultato, comunque, non cambia. Spero di essere stato esaustivo. Per maggiori chiarimenti o eventuali tue contestazioni da avanzare in sede giudiziale, qualora tu intendessi resistere alla richiesta di rimborso, io, come penso tutti i Colleghi del forum, siamo disponibili, previo formale mandato, in Pm.:wink: La ragione, comunque, non sta mai da una sola parte ma, per ottenere quanto da te sperato, bisognerebbe valutare con maggiore attenzione gli elementi in tuo possesso e condividere una linea difensiva appropriata. Non mi sembra peró, per questa attivitá, questa la sede idonea. Buona continuazione.
Ne sono assolutamente convinto per la parte evidenziata in grassetto e quoto tutto il testo del messaggio, però c'è anche da dire che l'acquirente ha ricevuto il risarcimento della somma sborsata e ha il bene che ha acquistato, se volesse intentare una causa, dovrebbe restituire l'oggetto, pagare la parcella al legale, e fare causa al venditore, poi c'è da vedere se la causa la vince e se gli conviene economicamente......... P.S. unico mio dubbio in merito è: se l'acquirente denuncia il venditore alla procura della repubblica per truffa, potrebbe l'autore del thread doversi difendere da un reato penale?
Direi di no visto che con la restituzione del denaro versato non vi é stato ingiusto profitto in capo al venditore con altrui danno (conditio sine qua non perché si configuri il reato di truffa ex art.640 c.p.). Ma lascio tale materia ai Colleghi penalisti che sapranno essere sicuramente piú precisi e puntuali.:wink:
Buongiorno a tutti, ritonando sull'argomento, in data 12.11 ho ricevuto, poichè non ho provveduto al pagamento dei restanti 75,40 euro, un atto di citazione. preso contatto il giorno stesso con l'avvocato, ho proposto il pagemento immediato dei 75,40 euro ed ho proposto il pagamento delle spese sostenuto dal suo assistito. Il 13.11 (il giorno seguente) ho ricevuto comunicazione via mail copia delle fatture, ovvero quella da 75,40 ed una seconda da €234,00. Il 14.11 ho provveduto al pagemento di entrambe, quindi a saldare definitivamente ogni pendenza, ed ho chiesto quindi di avere Sua liberatoria e restituzione merce. In data 29.11 ho ricevuto racc. A.R datata 21.11 in cui mi sono state inviate le fatture quitenziate sopracitate e la seguente Mi confermate vero che con la presente liberatoria firmata dall'avvocato in cui dichiara di non iscrivere a ruolo la causa, di aver riecvuto i pagmenti e quindi il procedimento è estinto, posso essere ora tranquillo? Senza entrare nel merito dell'inculata che ho preso, mi interessa non avere pendenze e cancekllare definitivamente quanto accaduto. Vi ringrazio
Puoi stare ASSOLUTAMENTE sereno Ale!!! La dichiarazione ha due elementi di pregio non passibili di alcuna contestazione futura: 1) Il ricevimento di un importo a SALDO; 2) La NON iscrizione e la conseguente estinzione del procedimento (senza entrare nel tecnico posso solo dirti che esiste un termine entro il quale parte attorea deve iscrivere a ruolo la causa dopo che l'atto di citazione è stato notificato a parte convenuta....pena decadenza). Dormi sonni tranquilli!!! Luigi
Per la serenità degli amici....questo ed altro!:wink: Cancella questa brutta avventura Ale.....oramai è solo passato. Buona giornata e buon we.