Riflessione della domenica: se provassimo a cambiare vita? | BMWpassion forum e blog
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Riflessione della domenica: se provassimo a cambiare vita?

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da erdos, 11 Novembre 2012.

  1. erdos

    erdos Secondo Pilota

    736
    23
    1 Ottobre 2009
    Reputazione:
    23.445
    ... in bici ...
    Sarà la pioggia o altro ma stavo pensando tra me e me, sto fuori casa per lavoro 12 ore al giorno da lunedì a venerdì, sabato e domenica concentro tutte le attività che non riesco a fare durante la settimana, arriva domenica sera (tristissima) e già penso alla settimana che verrà.
    Al che mi chiedo, ne vale veramente la pena?
    Non scrivo nulla di nuovo, immagino sia un pensiero passato in testa a molti ma in effetti a pensarci bene un po' su!!
    Mah, temo che il vino di oggi non abbia avuto un bell'effetto :biggrin:
     
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  2. AleArturo

    AleArturo Amministratore Delegato BMW

    4.222
    346
    15 Novembre 2010
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    Mini Cooper D
    No, non ne vale la pena.

    Dopo uno zio perso a 32 anni per un incidente in macchina ed uno dei migliori amici rimasto paraplegico a 19 per uno in moto, mi chiedo sempre: se domani mi dovessi ritrovare io in quest'ultima situazione, con la vita che avevo pianificato "stroncata" di netto, avrei rimpianti?

    Da allora, cerco di vivere attivamente la mia vita, senza essere solo un criceto che gira nella ruota giusto perchè deve girare per mandare avanti l'ingranaggio.

    Desidero essere l'autore della mia vita, fare esattamente quello che desidero e voglio fare e non accettare di fare quello che mi viene imposto perchè "così si fa".

    Se lavorare 12h al giorno è la cosa che più ti soddisfa perchè il tuo lavoro è la tua vita e perchè non vorresti fare altro, complimenti; è la cosa più bella che ti possa succedere.

    Se invece sei solo un piccolo cricetino che vive nel sistema mentre i giorni passano, mentre la vita scorre e l'imprevisto è dietro l'angolo, sbrigati a VIVERE davvero la tua esistenza, perchè questa è l'unica che hai e, finita questa, è game over.

    Chiaramente, la mia non è un'esortazione a vivere nell'irresponsabilità e nello squallore del vizio e dell'egoismo momentaneo senza pianificare, studiare, prendersi rischi e puntare al futuro, ma - almeno per me - io punto a ricercare l'essenza vera di ogni cosa che faccio, senza farmi trasportare dalle amenità che mi trascinerebbero come marea.

    Non faccio quello che "si fa" ma che non mi piace davvero, faccio anche da solo quelle cose che mi danno intimamente ed autenticamente piacere pur quando risultano strane agli altri.

    Oggi stesso mi è stato chiesto cosa farò a capodanno, ed io - come da due anni a questa parte - ho risposto che festeggerò la mezzanotte in famiglia, rimanendo insieme ai miei cari ed alle persone cui voglio bene fino a ritornare a casa e godermi la mia intimità fino al risveglio per il pranzo insieme ai miei affetti.

    Lascio agli altri la ressa del parcheggio, del biglietto della festa, del divertimento forzato perchè a capodanno non puoi non divertirti e del trenino con Maracaibo sempre uguale ogni anno.

    Per carità, ci sarà qualcuno a cui ste robe piacciono; a me no.

    A me fanno letteralmente commuovere cose che a tanti altri passano del tutto inosservate, mi fanno proprio bagnare gli occhi di lacrime.

    Mi commuove la luce che s'irradia dalle finestre di casa mia quando mi alzo, il profumo dell'erba e il giardino mentre il mio cane mi fa toccare con mano l'amore più immenso, disinteressato e genuino, mi commuove andare a comprare il pesce con mio padre e cucinarcelo per pranzo, mi commuove tornare a casa la sera e respirare l'odore della campagna mentre il rumore del motore ronza e mi accompagna fino a mare, mi commuovono i miei genitori, le mie sorelle, i posti dove sono cresciuto.

    Mi commuove la mia passione più grande: il mare.

    Ho deciso di vivere per queste cose, senza farmi risucchiare da un ingranaggio triste e vuoto che mi priva della vita che davvero vorrei, nel nome di un lavoro che non mi appassiona e che mi priva solo di ore, per un guadagno che in realtà mi serve solo a pagare le bollette e non a vivermi genuinamente passioni, sensazioni, emozioni e desideri.

    Pensa, trova le cose che ti fanno sentire pieno di gioia e di entusiasmo per la vita, e vivi per queste. Di modi per pagare le bollette straordinari ce ne sono un'infinità anche fuori dall'ingranaggio, l'importante è capire cosa vogliamo e dare tutto per riuscire a raggiungerle.

    Buona domenica
     
    Ultima modifica di un moderatore: 11 Novembre 2012
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  3. antiniska

    antiniska Amministratore Delegato BMW

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    2 Novembre 2009
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    E90 330d
    Che bello questo post!
     
  4. erdos

    erdos Secondo Pilota

    736
    23
    1 Ottobre 2009
    Reputazione:
    23.445
    ... in bici ...
    @ AleArturo

    chapeau!

    mi hai fatto venire una serenità enorme, vado subito a spupazzarmi il mio piccolo di 20 mesi!!!

    E quest'anno anche io, capodanno in famiglia tutti a casa mia in quel di calabria :wink:
     
    Ultima modifica di un moderatore: 12 Novembre 2012
  5. francescop85

    francescop85 Secondo Pilota

    912
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    21 Settembre 2010
    Reputazione:
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    mercedes classe a
    faccio sattamente identico a te, e per questo ti dico complimenti.... anche perchè, senza stare a raccontare cose e fatti personali, comportarsi così, inseguire unicamente ciò che ci piace, spesso, ci porta ad imboccare strade diverse, ben diverse, da quelle che imbocca la "massa", e ciò senza alcuna sicurezza di un risultato vincente, ma con l'unica certezza di aver provato ad impostare autonomamente la propria vita e non essersela fatta impostare o, quel che è peggio, essersi lasciati trascinare in quello che tu chiami ingranaggio... senza nemmeno essersi resi conto della presenza dell'ingranaggio stesso... quando si imboccano queste strade alternative, si ragiona inevitabilmente in modo diverso rispetto a molta gente, e questo comporta l'essere bersaglio di molte critiche... ci vuole molta grinta, personalità, perseveranza e convinzione di sè per continuare.... ma a mio avviso si gode anche mentre si compie questo percorso, e questo è importante...

    uno dei problemi maggiori della società odierna, a mio avviso, è proprio il fatto che il lavoro a ritmi opprimenti non porta le persone a trovare il tempo per pensare ed analizzare le cose e la propria vita... e molti, troppi, finiscono per trovarsi a svolgere lavori che non sopportano, con tutte le conseguenze del caso...

    proviamo a fare quello che ci piace... se ci riusciamo forse molte cose possono migliorare... se uno fa ciò che gli piace diventa anche meno individualista, se uno fa ciò che gli piace vive col sorriso, e probabilmente non s'incazza per un'inezia, ha più voglia di fare del bene, ecc... ma fare una cosa che dentro ci logora forse può portare ad un deterioramento anche degli affetti, ad una apatia verso la vita in generale, ecc...
     
  6. PuccioE39

    PuccioE39 Presidente Onorario BMW

    62.809
    7.122
    11 Giugno 2005
    àtilacoL
    Reputazione:
    425.435.545
    otuA
    non sempre il tipo di vita che si fa è figlio una scelta.
     
  7. AleArturo

    AleArturo Amministratore Delegato BMW

    4.222
    346
    15 Novembre 2010
    Reputazione:
    534.827
    Mini Cooper D
    Col mio post dicevo appunto di quanto sia fondamentale scegliere e prendere in mano la tua vita senza lasciarsi trasportare dall'onda come non si sapesse nuotare e invertire la rotta, essendo l'unica che puoi vivere.
     
  8. PuccioE39

    PuccioE39 Presidente Onorario BMW

    62.809
    7.122
    11 Giugno 2005
    àtilacoL
    Reputazione:
    425.435.545
    otuA
    è una questione di opportunità, non di scelta. è questo che voglio dire.
     
  9. AleArturo

    AleArturo Amministratore Delegato BMW

    4.222
    346
    15 Novembre 2010
    Reputazione:
    534.827
    Mini Cooper D
    Io sono convinto che le opportunità vadano colte quando possono portare a risultato, ma altrimenti, vadano create.

    Non si può farsi trascinare dalla corrente sperando che ti porti verso una spiaggia bianca bagnata dal mare cristallino, perchè a volte quella corrente che sembra calda e ristoratrice ti porta nell'acqua bassa e ti fa rimanere invischiato fra le alghe.

    Lì è difficile uscire, se non si hanno muscoli e polmoni d'acciaio.

    Ma quando la corrente magari non va verso l'isola che piacerebbe davvero a te, non devi seguirla e ripiegare sulla spiaggia vicina, cullandoti nell'autoconvinzione che non ci fosse altro modo per superarla, perchè l'opportunità non c'è stata.

    Devi essere sicuro di avere le base di una buona barchetta e di saperla usare, ma buttarti in acqua e pagaiare forte verso l'obiettivo che vuoi raggiungere.

    Magari un'onda ti farà cadere, ma è importante credere nei propri mezzi e sfidare il mare.

    Perchè se l'unica vita che ho, ho scelto di passarla su quell'isola, me la costruisco con tutti i mezzi la barca per raggiungerla.

    Sennò vivo sull'isoletta mediocre su cui mi sono trovato, lavoro un lavoro che non mi piace, torno, riposo, pago le bollette, due settimane di vacanza nell pollaio a Rimini, e di nuovo il ciclo, ma non mi lamento. Secondo me essere un criceto sulla ruota non è vivere la tua vita come questa andrebbe onorata e vissuta, perchè la vita è immensamente piena di opportunità e di cose magnifiche che se non te le crei e non le insegui tu con tutte le forze, non vengono a chiamarti da casa.
     
  10. PuccioE39

    PuccioE39 Presidente Onorario BMW

    62.809
    7.122
    11 Giugno 2005
    àtilacoL
    Reputazione:
    425.435.545
    otuA
    si ma non sempre si possono creare.

    ci sono circostanze che non lo consentono, o almeno non a tutti.

    troppo facile dire che l'opportunità va creata, a parole pare niente.
     
  11. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.888
    871
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    274.504
    BMW 430d
    credo che ciò che fa la differenza sia la persona più che le circostanze; ci sono persone capaci di combattere contro tutte le circostanze per raggiungere gli obiettivi ed altre che non ne sono capaci per natura e non c'è nulla da fare, si adatteranno alle circostanze. Le prime sono una minoranza estrema rispetto alla massa, ma ce sono molte che in condizioni normali, ovvero ad esempio nate in Italia e non in Birmania, quindi con opportunità medie garantite o comunque possibili, riescono a crearsi opportunità.
     
  12. PuccioE39

    PuccioE39 Presidente Onorario BMW

    62.809
    7.122
    11 Giugno 2005
    àtilacoL
    Reputazione:
    425.435.545
    otuA
    certo non lo nego, ma parimenti non nego la necessità di circostanze favorevoli, oltre all'esistenza di vincoli soggettivi
     
  13. francescop85

    francescop85 Secondo Pilota

    912
    39
    21 Settembre 2010
    Reputazione:
    46.451
    mercedes classe a
    puccio, capisco quello che vuoi dire, ma dico la mia: quanta gente va a fare un lavoro che non gli piace solo perchè è un lavoro, si prendono dei soldi "sicuri" a fine mese, si progetta una vita con la propria compagna, ecc... ( solitamente sono le frasi di giustificazione).. si sono mai messi per un secondo a pensare a quello che gli piacerebbe fare? e, se hanno una cosa, un obiettivo, perchè non hanno provato a perseguirlo? si può anche fallire, ma almeno non si hanno rimpianti....

    vedo già in qualche amico una certa aria di rassegnazione, che si riflette inevitabilmente anche in quello che fanno, dicono e pensano ( ed a 27 anni non è ammissibile, per come la vedo io...). Alcuni sono i primi a non volersi mettere in gioco, per paura, ma sono anche i primi che puntano il dito contro chi ce l'ha fatta accusandolo di aver avuto solo fortuna... la fortuna può contare tanto, lo sappiamo bene tutti, ma è inutile avere fortuna se non ti fai trovare nel posto giusto al momento giusto... e per farlo ci vuole un atto di coraggio che non tutti hanno... persone che conosco, che so che sono valide, o sarebbero valide, per paura di non farcela si accontentano di un posto da dipendente pagato 1200 euro... se gli piacesse niente da dire, ma solo da ammirare ( perchè ammiro la gente che nella vita fa ciò che gli piace...), ma visto che non gli piace mi chiedo: perchè buttarsi giù e pensare di non essere in grado di fare quello che gli piace? perchè credere di non essere in grado di guadagnarsi quegli stessi soldi da soli, senza bisogno di qualcuno che glieli debba dare tutti i mesi dicendogli quando deve andare in ferie, quando deve stare a casa, cosa deve fare, ecc... ?? ( a scanso di equivoci non sto assolutamente dicendo che fare il dipendente è sbagliato, anzi... sto limitandomi a dire che è inutile lamentarsi di un posto di lavoro se non si agisce per renderlo diverso o addirittura per seguire le proprie inclinazioni....).

    e cmq, come disse Ford " pensare è il lavoro più duro. E' per questo che pochi ci si dedicano". Quando la lessi cercai di farne tesoro... nella sua semplicità per me esprime una verità...
     
  14. PuccioE39

    PuccioE39 Presidente Onorario BMW

    62.809
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    11 Giugno 2005
    àtilacoL
    Reputazione:
    425.435.545
    otuA
    ma quello che scrivi tu, e gli altri è perfettamente condivisibile.

    sono il primo a dire che è meglio pazientare e trovare il lavoro che più piace piuttosto che perdere tempo con uno che non piace!

    solo che sovente non ci sono alternative. voglio dire, bisogna pur vivere, ad un certo punto non c'è scelta.

    specialmente quando hai delle responsabilità verso altre persone, siano esse il compagno/a e/o i figli, il mutuo piuttosto che altre cose.

    possono esserci momenti in cui le decisioni che prendi non coinvolgono solo te ma anche altre persone.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 12 Novembre 2012
  15. AleArturo

    AleArturo Amministratore Delegato BMW

    4.222
    346
    15 Novembre 2010
    Reputazione:
    534.827
    Mini Cooper D
    Impossibile, sotto questo punto di vista, non esser d'accordo con Puccio.

    È evidente che io parlo con l'entusiasmo di chi non ha ancora compiuto il suo primo quarto di secolo e lui risponde con l'equilibrio di un uomo con dei figli.

    Immagino se mio padre domani se ne andasse di casa perché vuole fare il surfista!

    Eppure, c'è chi vive facendo il surfista.

    In certe cose, per certe scelte è vero, c'è un'età ed un momento. Il proprio lavoro, i figli, la casa e tutto l'ambaradan sono dei vincoli in questa libertà, ma credo che a questo punto vadano visti essi stessi come delle scelte che - volenti, nolenti o "perché si fa così" - abbiamo fatto e, una volta che ci si trova ad aver preso certe strade, esse vadano battute sempre con convinzione e la massima generosità.

    Non vorrei poi trasformare il discorso in nulla di meramente economico, perché non solo di questo si parla.

    Almeno per me, poi non so che impronta volesse fare alla discussione l'opener.

    EDIT: il buon Puccio mi ha appena detto che non è ancora papà, ma non dubito che lo saprebbe essere benissimo!
     
    Ultima modifica di un moderatore: 12 Novembre 2012
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  16. PuccioE39

    PuccioE39 Presidente Onorario BMW

    62.809
    7.122
    11 Giugno 2005
    àtilacoL
    Reputazione:
    425.435.545
    otuA
    quoto tutto, e quoto ancor di più quando dici che non è un discorso economico ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
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  17. francescop85

    francescop85 Secondo Pilota

    912
    39
    21 Settembre 2010
    Reputazione:
    46.451
    mercedes classe a
    anch'io tengo a precisare che non ne stavo facendo un discorso economico... solo che poi un pò ci verte, dal momento che volenti o nolenti dobbiamo mangiare ( non menziono nemmeno le bmw :lol: ).

    capisco bene il punto di vista di alearturo, lo condivido, ed anche quello di puccio, e condivido anche il suo... dico solo che bisogna stare attenti però a non cadere nell'eccesso opposto, ovvero quello di darci continuamente degli alibi per non provarci mai...

    per me entro certi limiti non è dissimile, come situazione, da un lungo rapporto di coppia... X sta da tanto tempo con Y... si accorge che le cose non vanno più bene, vorrebbe guardarsi attorno, ma certo se da una parte c'è il nuovo che attira dall'altra c'è la speranza di ricucire un rapporto, la paura di lasciare il vecchio, che si conosce bene, per il nuovo, la paura di rimanere soli, la paura della disapprovazione sociale del nostro comportamento, ecc... che si fa? magari c'è anche un figlio di mezzo.... la scelta richiede coraggio, indubbiamente...

    pongo un caso, totalmente inventato ma credo piuttosto frequente, tanto per parlarne assieme: sign. rossi che ha una compagna e vuole cercare un lavoro qualunque per sbarcare il lunario... è bravo e trova un lavorino interessante, non dal punto di vista di soddisfazione quanto da quello meramente economico... ed addirittura ha un indeterminato... decide di indebitarsi per 20 o 30 anni facendo un mutuo per comprarsi la casetta dove andare a vivere con la fidanzata e magari futura moglie...

    per qualche anno regge, poi comincia a non poterne più del suo lavoro, anche se ben pagato... ha l'occasione di andare a fare il lavoro che ha sempre sognato e che si confà maggiormente alle proprie inclinazioni, ma è un qualcosa di totalmente nuovo, che non gli dà sicurezze nè uno stipendio fisso... ecc... cosa fa? lascia che la sua paura di non farcela gli tarpi le ali e lo costringa ad una esistenza tranquilla ma probabilmente infelice? si butta col rischio di perdere tutto? magari avrà anche l'aggravante di molti amici che lo sconsiglieranno dal prendere questa scelta, rammentandogli i figli, i doveri verso di loro, la moglie, ecc...

    cosa deve fare una persona così, e secondo me ce ne sono tanti in situazioni simili, a questo punto?

    la mia idea è che in un mondo dove volenti o nolenti il lavoro assorbe sempre di più il tempo di una persona, fare qualcosa che non ci piace porti inevitabilmente ad una sorta di "depressione", quello che virzì chiamava ovosodo nella gola, che non scende e non sale... e questa situazione, secondo me, alla lunga può portare certo a pagare il mutuo con sicurezza ( poi ci sarebbero da vedere anche qui....) ma anche a frantumare un rapporto di coppia, perchè magari se è insoddisfatto ed insofferente anche a casa non riuscirà a stare bene, ecc... e quindi sia importante rischiare, se poi di rischio si può parlare, se si pensa che ne valga la pena..... steve jobs diceva stay hungry stay foolish, e per me tutti i torti non ce li aveva...
     
  18. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.888
    871
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    274.504
    BMW 430d
    si licenzia, ho fatto così e mio marito idem prima di me, in un momento in cui ero senza stipendio perchè agli ultimi mesi di maternità ; lui ora è un libero professionista ed io un imprenditore, sono le 19 e sono ancora in ufficio ma anche oggi ho fatto molte cose fatte bene e con piacere :biggrin:
     
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  19. erdos

    erdos Secondo Pilota

    736
    23
    1 Ottobre 2009
    Reputazione:
    23.445
    ... in bici ...
    tutt'altro ma ovviamente bisogna ammettere che fare un lavoro che non è quello scelto ma che permette di vivere in maniera discreta (secondo gli standard ormai purtroppo nella nostra testa) è in parte consolante!

    se non ci fosse neanche quella soddisfazione a parer mio il mollare tutto diventerebbe cosa più realistica!

    La mia riflessione nasce proprio da questa considerazione, arrivo la sera a casa alle otto ed a volte trovo il mio piccoletto che già dorme, ha senso tutto questo?
     
  20. AleArturo

    AleArturo Amministratore Delegato BMW

    4.222
    346
    15 Novembre 2010
    Reputazione:
    534.827
    Mini Cooper D
    Secondo il mio modestissimo parere: no.

    Si lavora per vivere meglio, non si vive per lavorare.

    Il suo lavoro dev'essere uno strumento di espressione di lei stesso, dev'essere per quanto possibile esaltazione del suo ingegno, delle sue attitudini e - nella migliore delle ipotesi - la sua passione.

    Dev'essere il modo attraverso il quale reperire le risorse perché si goda la sua vita, le sue gioie, i suoi vizi e i suoi bambini.

    Se, al contrario, è motivo di privazione: no, non ha senso e non ne vale la pena.

    Non posso reputare ancora Elena, ma desidero dimostrarle ancora una volta tutta l'ammirazione per una persona che ritengo essere decisamente fuori dall'ordinario nel l'accezione più positiva. D'altronde, le mete dei tuoi viaggi significano non poco di te.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 12 Novembre 2012

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