Lo sbaglio sta quasi sempre nel non comprendere che freno ed acceleratore non sono dei pulsanti. Se in staccata ti rendi conto di essere corto, inizi prima a degradare con il freno per riuscire sempre e comunque ad avere un minimo di carico sulle ruote anteriori fin quando si arriva alla corda e si raggiunge il massimo angolo di sterzata. Stessa cosa per l'uscita di curva, se ci si accorge di aver anticipato troppo il gas lo si modula per evitare di andare troppo fuori traiettoria, basta una sola curva sbagliata per buttare un intero giro. Pensate al bagnato, lì non hai dei riferimenti, sull'asciutto l'aderenza può variare in maniera limitata ed il pnto di staccata si sposta di 10, 20 metri a seconda delle valocità. Sul bagnato, dicevo, l'aderenza può variare tantissimo, quindi se ti accorgi di essere corto moduli il freno, viene spontaneo e la stessa cosa si deve fare sull'asciutto.
Certo con l'aRfa e' tutto molto piu' difficile. 2000kg trazione anteriore con delle gommette 205. Povera macchinetta ahahahah
io una volta ci sono stato in macchina con Spinazzola...da passeggero non mi diceva nulla...continuava a guardarmi dopo che aveva provato a suicidarci /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ma che pazzo c'entra il bagnato?? A quali pulsanti ti riferisci a quelli di Forzamotorsport?? Domani ti metto il Turbolax nel succo di pomodoro con olio pepe e limone che ti prendi la mattina alle 08.00 Puuhh!! pPhuuu!!
Guarda guarda quanta gentaglia che ben conosco che sta scrivendo qua dentro... Un abbraccione a tutti... in atetsa che mi torni la voglia delle auto....
Olà Pizzo, volevo vendere la M3 da drift (che tanto col kakkio che tornerò a cambiare gomme su gomme, terrò quella de "velocità") e Aldo mi ha consigliato di portarla a qualche manifestazione... ...è che la trovo una menata... se senti qualcuno interessato, mi fai sapere? :wink:
Senti qua.........invece di ridere , mi spieghi quel'è secondo te la differenza tra un pilota ed un pilota mediocre come ..e??
Detto non da me ma da chi ha lavorato con tanta gente: il pilota professionista o la differenza tra un improvvisato che va forte è il metodo. Uno che giri con costanza, sempre uguale, che sappia anche commentare una soluzione piuttosto che un'altra è quello che fa fare progressi al team.
Si potrei essere d'accordo ma si sta parlando di piloti mediocri e piloti veloci. Anche tra i professionisti esistono queste tue distinzioni, ma lì siamo in un alea di gente che vive, mangia ,dorme ,si allena per fare il pilota, non come la maggior parte di noi che per un mese fa tutt'altro lavoro e poi si va a fare un track day o decide di fare un campionato Italiano alla sua portata.
Comunque senza starsi a fare tante seghe mentali, il pilota forte è quello che fa la pole, i giri veloci e vince le gare. A prescindere da come tiene le mani, il volante,da come mette i piedi ecc........... il resto sono chiacchiere per appassionati non praticanti. Purtroppo molti piloti mediocri hanno vinto campionati grazie alla loro costanza e perseveranza, hanno supplito alla prestazione con il metodo e la continuità,sapendosi scegliere il materiale migliore, allontanando il più possibile i rischi e concretizzando al massimo i piazzamenti. A me questa filosofia non piace ,ma paga ed è estendibile da quella cagata del campionato Mini Cup alla Formula 1.
Spesso il pilota che vince i campionati o le gare non è il più forte. È anche un discorso che dipende dall'approccio alla competizione, dall'aggressività e dalla capacita di gestire la pressione nella bagarre. C'è chi magari è tecnicamente eccelso ed è capace di replicare un tempo da pole per 20 giri consecutivi, ma che se parte terzo non sa riemergere dal gruppo. Anche qui c'è da fare distinzione fra il come ed il quanto. Non sempre quanto vinci significa che sei il più bravo per come guidi.