Speciale Liberalizzazioni

Appunto, vale in generale.

Quando ti ho chiesto di argomentare la tua posizione, tu hai risposto proponendo un discorso personale. Prima di parlare per sentito dire o per luoghi comuni a volte forse converrebbe documentarsi :wink:

 

no, non è così. pensi davvero che le tasse universitarie siano capaci di pagare tutte le spese degli atenei? ergo, una parte è pagata con le mie tasse! quindi critico quanto voglio chi ci rimane 10 anni in università /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

giusto!!!verissimo!!però è anche un discorso più generale; andrebbe valutato un ragazzo che "ruba" ai contribuenti 3 anni per mantenerlo all'uni allo stesso modo di una quntità enorme di cose dove vengono sperperati i soldi pubblici in misure molto maggiori..da noi non si è mai brillano in quanto ad investimenti negli atenei(e si vede)

comunque sottolineo il discorso sull'orientamento..non sempre non avere le idee chiare è colpa solo dei ragazzi"indecisi"

 

strano non averlo fatto prima, ovviamente. però mi riservo di studiare bene la norma prima di parlarne. mi pare di capire che ci siano ancora zone d'ombra.

il fatto che ci siano altre ruberie non giustifica nulla. e, visto che si parlava dell'argomento, mi sembrava giusto sottolineare il concetto che la libera scelta non è certo gratis per la comunità.

 

il fatto che ci siano altre ruberie non giustifica nulla. e, visto che si parlava dell'argomento, mi sembrava giusto sottolineare il concetto che la libera scelta non è certo gratis per la comunità.

verissimo!!!ma quanto vuoi che costi ad ognuno di noi aiutare questo povero disgraziato?!?!andiamo siamo in una società;non possiamo pensare solo al tornaconto individuale;secondo il tuo ragionamento dovremmo odiarci tutti eccetto quelli che passano la loro vita a sgobbare dalla mattina alla sera fino alla morte!!non mi sembra un bel mondo!!allora dovremmo arrivare ad odiare ogni singolo istante in cui un impiegato delle ferrovie va in bagno perchè paghiamo inutilmente il suo stipendio; ogni momento in cui due colleghi si danno il buongiorno o chiacchierano per un minuto o sforano i 15 min della pausa pranzo!!siamo seri su!!!capisco l'efficienza ma parliamo di persone!!non mi sembra che come stato non possiamo permetterci di aiutare dei ragazzi che hanno sbagliato strada!!!!quanti vuoi che siano quelli che ti ho descritto?!

 

Calmo, calmo... I fuori corso sono la linfa delle università italiane. Pagano tutte le tasse (perché non hai diritto ad esenzioni da f.c.), non consumano risorse (perché si presentano solo per dare esami, le frequenze le hanno solitamente già ottenute), e rappresentano una rendita per molte Facoltà, che attraverso vari sistemi (che posso spiegare nel dettaglio) e per vari motivi, favoriscono, anzi, costringono, lo studente ad andare fuori corso almeno di un anno o due.

EDIT: Lo studente in corso non rende assolutamente nulla: paga tasse ridotte, visto che le riduzioni partono da 70,000 (settantamila) euro lordi, e il 95% degli iscritti dichiara meno, consuma tantissimo, visto che si presenta tutti i giorni che Cristo gli ha dato in università e frequenta tutte le lezioni e laboratori, e comporta un grosso carico di lavoro per le segreterie, vista la mole dei movimenti che fa.

Il fuori corso paga e basta, l'unica cosa che ha in più sono gli appelli f.c.

 

Posso fare alcuni esempi:

1) Riduzione degli appelli, il cui numero non consente di smaltire il carico di esami nei tempi previsti;

2) Problemi burocratici e disorganizzazione che riempiono circa 5-6 giorni al mese (al Sud);

3) Blocchi ingiustificati di propedeuticità assurde;

4) Blocchi ingiustificati di corsi che non dovrebbero proprio esistere.

Porto esempi nel dettaglio per il punto 3:

-) Avete mai fatto caso al fatto che non esiste nessun CdL che non porti in piano di studi un esame di statistica? Nemmeno Lettere?

-) È possibile che le idoneità di informatica in programma si sviluppino nello spiegare come si costruisce un computer, che a un medico o un filosofo non può fregar di meno, e non a come si apre Excel?

-) È possibile, e faccio i nomi, che alla Facoltà di Ingegneria Edile al Politecnico di Milano l'esame di Chimica abbia in programma la chimica organica e elementi di biochimica con piani paragonabili al primo anno di Farmacia, e di difficoltà maggiore a quello del blocco di Chimica generale, inorganica, organica e propedeuticità a biochimica che io ho sostenuto a Medicina?

Cattedre assegnate per coprire poltrone con la scusa dei CFU. Fantasiose idoneità inutili che prendono un mare di tempo usati come valvola di scrematura. E curiosa variabilità della difficoltà di alcuni esami, sui quali potrei ancora dilungarmi.

Adesso fanno anche la pubblicità in TV, l'avete vista?

E posso anche farti i nomi delle Facoltà a cui sono iscritti.

I dentisti sì, ora soffrono molto una saturazione del settore, ma rispetto ai medici il nome te lo fai molto prima, e a quel punto guadagni su livelli che solo poche specializzazioni mediche superano.

Non è così semplice...

Chi Martone?Sempre quel Martone curioso caso di cattedratico ordinario a 28 anni?

A cazzum che giravi per bar giorno e notte no, ma alcune volte i motivi sotto ci sono, e seri pure.

Io conosco studenti che al 4° anno di Medicina in corso ed in regola con gli esami hanno cambiato Facoltà. Perché avevano scoperto non essere quella la loro strada. È anche questo l'ascensore d'accompagnamento a cui mi riferivo con Elena. In America non avresti potuto cambiare, avresti avuto una perdita di potenziale (di chance) troppo alta solo per pensarci.

È un ascensore che ti dà una seconda possibilità. Tutti nella vita abbiamo bisogno di una seconda possibilità.

 

In una media impresa del calibro di quelle da te dirette e presiedute non metto in dubbio il livello di competitività è a livelli non paragonabili con quelli di una multinazionale, poiché le stesse ragioni di flessibilità implicano un ambiente partecipativo fra le professionalità, appunto limitate, che trovano un valore aggiunto nella collaborazione.

In un'azienda con queste caratteristiche l'introduzione di un ambiente malsano di rivalità è quanto di meno auspicabile, dacché costituirebbe, con un livello alto di stress del personale, una bomba ad orologeria che troverebbe l'innesco proprio nei momenti di maggiore problematicità, all'approssimarsi della consegna di un'importante commessa e nei momenti dove, in generale, il fattore tempo diventi fondamentale.

Io non ho alcuna esperienza nel tuo campo, Goldie, quindi i miei consigli trovano fondamento su soli due dati, quello di essere giovane, e di aver conosciuto in qusti pochi anni il mondo più di quanto mi aspettassi.

Non ti basare troppo sui pregiudizi davanti ad un laureato in ritardo, potresti perdere un professionista di potenzialità e capacità di molto superiori alla media. Perché spesso dietro al ritardo accumulato ci sono i problemi della vita e del mondo. Problemi ed ostacoli che aver dovuto incontrare, affrontare e superare in così giovane età possono aver formato un senso di responsabilità e di serietà, una maturità, difficilmente reperibile in un giovane, di oggi e di ieri.

Devi essere buona coi tuoi ingegnerini, Goldie.

 

ti lovvo Andreas

 

In effetti anche io al terzo anno ho cambiato, visto che a Chimica dovevo studiare matematica e statistica, sono andato a Scienze Statistiche direttamente (dove ovviamente come insegnamenti c' era tutto tranne che qualcosa concernente le S.S. )

Concludo con una una osservazione: se dovessi ora e se mi fossi dovuto basare sui cv, non avrei mai chiamato nessuno nemmeno per un colloquio conoscitivo, nel mio settore un 100 o un 110 vogliono dire che probabilmente, nelle migliore delle ipotesi il candidato sa come calcolare multipli del bit. Conosco dei laureati in ingegneria informatica che... brrrrrrrrr

 

Per favore no, non fatemi parlare di Informatica del Campus di Bari... Gesù...

 

Vabbè, ma nella tua Laurea è giustificato l'esame di Statistica...

 

si ovvio che non generalizzo...ma ho un amico che affittava a studenti una palazzina dei sui genitori...che gran feste che ci abbiamo fatto...altro che studiare

direi ottimo vista come è difficile Statistica :wink:

 

io invece presi il voto più basso di tutta la mia carriera universitaria /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> e ancora oggi mi sfuggono le basi più elementari della materia /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

in compenso presi 30 in un esame di informatica che verteva principalmente sul linguaggio C++. ancora non ho capito cosa c'entrava con economia /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

sì, stavo scherzando anche io, figurati /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> li vedo in giro per Padova gli studentelli che non si reggono in piedi, pieni di spritz fino al midollo /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">