Speciale Liberalizzazioni

quoto.

posso dire una cosa in merito? il buon Martone l'ha sparata grossa ma tutti tutti i torti non ce l'ha, imho. se a 30 anni (o 28 o 45) ancora ti stai barcamenando tra gli esami (oggi che sono quasi tutti scritti, suddivisi in tesine monodose), è meglio che ti trovi "un lavoro serio" (come diceva un mio amico /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> ).

 

Che anche il parametro della velocità, Elena, se da un lato conferma il valore del voto (in 10 anni risulta più facile a tutti laurearsi a pieni voti, meno in 5), dall'altro falcia situazioni che andrebbero approfondite, perché non tutti coloro che il viceministro Martone chiama "sfigati" sono perdigiorno o svogliati o incapaci, dimenticando i problemi sia di alcune università (di blocchi ingiustificabili) sia personali che ognuno di noi, in gioventù specialmente, può aver avuto, e di difficoltà che non sempre corrispondono a mancanze di capacità o di intelletto.

In quello che appare implicito disegnarsi nelle tue due righe leggo un modello di stampo nordamericano, ed oggi asiatico, di competizione rivalistica, che nel nostro sistema un grande merito è stato di aver sostituito con un modello, nella teoria, di un "ascensore sociale d'accompagnamento" (se sono poco chiaro fatelo presente), meno però, e qui siamo d'accordo, nella pratica, in cui appare permeato da un rilassato lassismo e generalizzato permissivismo.

In tutte le cose vi sono i pro e i contro. In Italia, storicamente e culturalmente, il sistema d'istruzione non è basato sull'agonismo da prestazione, e questo ha dei vantaggi e, senza dubbio, degli svantaggi, ma non mi pare il caso per adeguare la competitività alla concorrenza di scopiazzare modelli sovente già mal riusciti nel contesto d'origine (vedi: test d'ammissione alle facoltà a numero chiuso), dimenticando che l'Università come la conosciamo, Elena, è nata a 100 km da casa tua, e non nel New England o a Singapore (e non ho fatto esempi a caso, penso te ne sia accorta).

 

Nel 90% dei casi sì, ma c'è sempre quel 10%, che per te magari sarà il 5%, sarà l'1%, ma c'è, e contando il quale, da viceministro poi, non ti puoi permettere il lusso di generalizzare. Escludendo sempre il dato degli studenti lavoratori, che andrebbe preso a parte, cosa che nelle dichiarazioni del prof. Martone, curioso caso di cattedratico ordinario a 28 anni (chissa perché e chissa com'è), non è stato.

 

Certo!!!secondo me eh è una scandalo che nel paese dei miei nonni(paese piccini picciò dove tutti sanno tutto di tutti)la farmacia in piazza è passata dal farmacista padre al farmacista figlio(laureato a 32 anni) e che invece una collega di mia madre laureata in tempo lavori come schiavetta da lui!!secondo te invece che ci raebbe di buono?

penso che si vada nella giusta direzione; è stato dimostrato che da quando esistono le parafarmacie e si è dato il via agli equivalenti i prezzi medi sono scesi dell'11%..quindi perchè non andare avanti nel liberalizzare?anche se (sempre secondo me) andava permesso la vendita di farmaci di fascia c anche nei super!

 

andreas mitrovo completamente concorde questa volta su quello che hai detto!

Alberto alla fine dai penso che la tua ragazza sia riuscita ad accumulare una ottima preparazione;sicuramente le verrà riconosciuta; questo è un provvedimento contro il proliferare di uni mooolto abbordabili che hanno un pò confuso il criterio del voto finale..

rsta secondo me necessaria ancora tuttavia una maggiore preparazione pratica nelle uni piuttosto che una preparazione solo sui libri

 

La preparazione pratica costa, e comporta fastidio, la teoria invece è gratis, e puoi risolvere il tutto mettendo un assistente con un lucido al proiettore, mentre te nel frattempo puoi continuare a curare gli affari tuoi al tuo studio legale/commerciale/medico.

 

probabilmente hai ragione, la mia formazione manageriale proviene dall'esperienza lavorativa, da neolaureata, in una multinazionale del settore della microelettronica, settore influenzato tipicamente da modelli nordamericani o giapponesi; nella mia azienda ho portato quanto appreso, forse sono modelli un pochino forzati applicati ad una micro società di ingegneria , ma forse sono stati una delle ragioni per le quali annoveriamo tra i nostri clienti le più importanti aziende nazionali, e non solo, dei settori meccanico e siderurgico.

Il modello di accompagnamento è poco applicabile in microimprese, la nostra forza è l'essere piccole, flessibili, e nel mio caso, estremamente specializzate ma con l'approccio metodologio della multinazionale ; per fare ciò le risorse limitate devono essere al top, sia quelle umane che quelle tecnologiche.

 

si ora prendere una laurea è molto facile...come per gli avvocati che non passano l'esame di stato(credo si chiami così) possono andare in spagna a farlo che è valido uguale

sono d'accordo con te Andreas...parlavo delle vere lauree di 15 anni fa in giù

ora credo che la maggior parte degli universitari sia li solo perché non san cosa fare e hanno genitori che non si impuntano sul dargli una mossa

abito a Padova e so come è la vita degli universitari...purtroppo

io avrei voluto fare l'università...medicina

ma mi son detto...bene ho 18 anni, uscirò dall'università verso i 27/28 anni (mi mettevo già tra gli sfigati ) poi non saprò fare un cavolo

devo fare l'esame di stato e trovare qualcuno che mi prenda sotto la propria ala protettiva...a suo tempo c'era il dott.re Mammano, il prof.re Gallucci e il dott.re Scibetta tutti amici di famiglia che mi avrebbero dato il loro pieno appoggi per qualsiasi dei 3 rami avrei voluto prendere...Gallucci e Mammano purtroppo sono morti...2 grandissimi dottori e professori...

detto ciò ho pensato a fare il dentista presso Scibetta...siamo molto amici

ma mi sarei fatto un nome a 40/45 anni...magari avrei aperto uno studio (senza clienti) o in collaborazione con lui...per guadagnare la metà, vista la concorrenza, di quello che prendo ora...sono molto felice così :wink:

purtroppo lo so

le persone da operare son viste come macchine da far soldi...più operazioni più soldi...senza aggiungere la ruberia e lo spreco che c'è...dovrebbero andare li per rientrare nelle spesa altro che Cortina!!!

io invece vado molto a pelle...dei curriculum poco me ne frega...si magari dò una letta...ma lo vedo la prima ora , anche meno a volte se uno è in gamba o no

per il grassetto ti posso procurare personale per questi lavori

cartongessi, pitture, impianti elettrici, idraulici e aria condizionata (anche industriale) piastrellisti, muratori, falegnami, parquettisti...ma ingegneri manco uno

io appoggio Martone

giustifico chi studia e lavora, giustifico che ci sia un'esame impegnativo o la giornata storta quindi ti và male...ma non giustifico i 2-3-4 anni di fuori corso a cazzum!!!

bisogna anche vedere Salvo, se la "schiavetta" ha la possibilità economica di aprire una farmacia...:wink:

la mia ragazza ha trovato lavoro subito...anche se con esperienza 0 con la sua valigetta è partita da Messina e ha fatto colloqui a Milano, gliene è bastato 1...:wink:

ma quanti ora lo farebbero?!?

 

Per l'esempio pratico che hai fatto: potrà anche essere uno scandalo come dici tu , ma cosa vuoi fare? Togliere la proprietà al farmacista per darla alla meritevole collega di tua madre? Sul meritevole posso sollevare qualche dubbio? Non sempre l'aver imparato alla perfezione formule chimiche e composizione dei farmaci vuol dire saper fare bene il lavoro del farmacista. Hai parlato di una collega di tua madre, ma allora anche lei è farmacista? Se così fosse, dovresti capire anche meglio che quello che hai scritto dopo è pura castroneria (non nei numeri ma nell'idea).

Con la sola logica del risparmio si va unicamente a svilire una professione, perchè non sono andati imporre un abbassamento dei prezzi alla fonte?

Finchè si pensa che il lavoro del farmacista sia solo quello di staccare fustelli e fare cremine si continuerà a criminalizzare questa professione. Chi vuole tenere questi farmaci cominciasse anche a stare aperto 24 ore su 24 durante la settimana di turno o intrattenere rapporti con le asl e ad assolvere tutti gli obblighi burocratici che questo rapporto comporta (tanto per fare qualche esempio).

Ultima cosa, prova a sentire la vostra meritevole conoscenza se, dopo aver passato più di metà della sua vita sui libri e essersi laureata, preferisce fare la schiavetta dal farmacista tiranno o essere assunta dall'iper di turno con un contratto di commessa a 900 € al mese

 

...tra l'altro mi sembra chiaro dal contenuto che il notariato non intende fare muro e difendere in maniera rigida la propria e consolidata posizione ma in meniera intelligente apre ad un dialogo per gli obbiettivi che si e' preposto questo governo mettendo in luce solo i rischi che una ssrl se non modificata comporterebbe...venendo meno tutte le garanzie del caso che sono oggetto e materia del notaio.

 

...che poi, e tu me ne puoi dare atto, parte del costo di un atto notarile sono tasse che il professionista anticipa per conto del cliente...voglio dire che sicuramente e' una professione che da (dava...dovrei dire) alti redditi ma la somma che si va a pagare e' fatta anche e soprattutto di versamenti allo Stato...ma questo non lo dice nessuno.

 

sì, l'avevo premesso. lui non può generalizzare, vista la funzione istituzionale. ma permettimi di farlo qui, almeno un po'. ci sono miei coetanei che dopo 5-6 anni di università hanno cambiato facoltà e ricominciato dall'inizio. e non sono studenti lavoratori. in realtà, visti i risultati, non sono neanche studenti, evidentemente.

pienamente condivisibili i dubbi posti. tra l'altro lo dicevamo un paio di pagine fa, giusto? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

anche qui non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. sabato scorso ero a Padova dalla mia ragazza. mentre io dormivo fino a tardi, lei studiava. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">