Restare in Italia una scelta intelligente?

amaramente quoto.

 

ma è colpa della crisi del mercato

i costruttori e le immobiliari non guadagnano sulle ristrutturazioni di quello che c'è, ma sulla costruzione del nuovo e relativa vendita ...

che è proprio ciò a cui l'articolo si opponeva, perorando la ristrutturazione dell'esistente

 

Le agenzie immobiliari che si son basate o si basano esclusivamente sulla vendita del nuovo o han chiuso o stan per chiudere. Chi è sopravvissuto ha tenuto d'occhio soprattutto il settore degli affitti e della vendita dell'usato che purtroppo è crollato anche lui.

Poi.... che sia spesso più dispendioso ristrutturare un immobile che tirarlo giù e rifarlo con criteri moderni mantenendo la cubatura non ci piove.

Quando parlo a qualcuno di "casa passiva" mi guardano come un marziano.

Ma siamo OT.

 

si vive pure di permute, vendite di usati e locazioni, da sempre, oggi ancor di più

 

Immagino perchè il nuovo ha un suo prezzo!!

 

non so voi ma io forse me ne vado in america.

ho sentito un vecchio amico, poco piu grande di me, che è da pochi anni in america, florida, non sapeva ne lingua ne niente e spate cosa è riuscito a fare? ha comprato casa, ha comprato auto, ha messo famiglia, ha costruito case nel mio paese e ongi mese invia ai suoi 1500$ e sapete perchè?

perchè come minimo riesce a guadagnare sui 1500$ a SETTIMANA facendo un po il muratore e un po di soldi col bar che ha aperto dove vanno tutti i compaesani e gente della città. benzina na cavolata costa, ha preso una nuova nissan maxima, casa da 200.000$ è vive tranquillo.

col lavoro che faccio in talia che mi danno 750€ al mese se vado li ha detto che come minimo e qualche lavoretto in privato riuscirei ad arrivare sui 2000$ a SETTIMANA.

ditemi voi cosa fareste? andare o marcire qui?

 

Vacci di corsa.

Non so che lavoro tu faccia, ma se ti danno 100k$ è da fare (considera che un accountant In MD prende circa 60k$ annui dopo high school e corsi dedicati).

 

faccio il tecnico in un negozio!

adesso vedo, perchè se vado cambiera tutto per me.

 

detta così, non è che fa lo spacciatore? /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">

 

sinceramente....non riesco a credere a queste cose....sono abbastanza scettico.....

posso solo crederci a condizione che sia l'unico su un milione di persona che hanno fatto questa scelta di trasferirsi....ed ha avuto questa fortuna...

oppure gli Stati Uniti sono veramente il paese dei balocchi dove chiunque anche senza basi e preparazione riesce a far fortuna....

Ragazzi stavo leggendo il topic e lo reputo parecchio interessante....ho 21 anno e frequento il primo anno di ingegneria gestionale...sono in regola con gli esami e nel frattempo lavoro con mio padre...proprietario di un'industria di falegnameria(produciamo porte e mobili)

ora allo stato attuale delle cose non mi posso lamentare.....lavoro...studio...sono abbastanza occupato....ma una volta laureato...voi che comunque avete già esperienza nel mondo del lavoro...che futuro prevedete per quelli come me?

p.s.io la vedo molto molto difficile....ecco perchè sto imparando il lavoro di mio padre...non si sa mai nella vita....

 

Laureati in Italia senza aver pero' perso l'opportunita' di fare un erasmus.

Fai esperienza all'estero per un 5 anni (= fai danni a casa degli altri ed impara come evitarli /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">) e poi prendi in mano le redini del frutto del sudore di tuo padre.

 

quotissimo. anche se, più che un erasmus, consiglierei uno stage o qualcosa del genere.

 

L'erasmus serve per la lingua, secondo me, e per allentare il cordone ombelicale di mamma e papa'. Certo che uno strova uno stage prima di laurearsi senza che questo rallenti ulteriormente i tempi per la laurea, meglio ancora!

 

ma fare un esperienza all'estero..che frutti può darmi?fin quando il gioco vale la candela...non so se riesci a capire cosa dico...

in più attività di artigianato come quella di mio padre possono avere un futuro?

sinceramente negli ultimi anni di attività il lavoro continua ad esserci è presente comunque in abboddanza...ma c'è stato un calo vistoso rispetto a cinque-sei anni fa....

 

l'esperienza all'estero apre anche la mente, ti potrebbe far scoprire nuovi orizzonti, se fatta con criterio (evitando i bagordi di barcellona, per intenderci /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> ).

la falegnameria, specialmente al sud, dove ancora l'IKEA style non si è diffuso, ha un futuro ancora assicurato, credo.

 

Aprirti la mente.

Farti vedere realta' diverse da quelle in cui sei cresciuto, confrontarti su modelli lavorativi e di vita diversi da tuoi - non necessariamente migliori.

Imparare ad ascoltare cosa si aspetta il mercato e quali opportunita' inespresse non hai colto fino a quel momento.

 

Che palle che sei Labrie...

 

sono proprio vecchio

 

in pratica....secondo voi...l'esperienza all'estero...è fondamentale?io sinceramente mi accontenterei anche di qualche anno di esperienza nel nord italia....sarei curioso di vedere come cambia la vita dal nord al sud...sapete..in parecchi delle nostre zone vogliono emigrare al nord.....compreso me...

per quanto riguarda la falegnameria.....bè non ne sarei tanto convinto...l'ikea style ormai si sta diffondendo tantissimo anche da noi....ecco perchè abbiamo subito un calo di rischieste....ed inoltre la clientela si è spostata molto verso l'alto.....a differenza di qualche anno fa dove anche il semplice operaio si rivolgeva da noi.....

 

Io dal mio mobiliere devo presentarmi con dei doni benaugurali, moglie vestita a festa e macchina lavata per avere udienza e anche solo un preventivo.

Certo non e' un competitor dell'ikea.