Sa bellesa e s'amicizia Sa bellesa podede essere tottu podede essere ogni cosa chi vivede e si movede Bellu este s'Universu su chelu, sas istellas su sole e sa luna Bella este sa natura s'abba de sa funtana sa campagna e ogni coltura su colore de su mare sos puzzones de s'aria Bella este sa vida vivida cun amore bellas sunu sas cosas bella este sa zente de ogni razza e colore Bella este s'amicizia in dogni momentu de sa vida chie hada un'amigu non este mai solu Attenzione, narai s'antigu chi s'amigu sia bonu ca si no est gai invece de amigu este unu dolu. La bellezza e l' amicizia La bellezza puo' essere tutto puo' essere ogni cosa che vive e si muove Bello e' l' Universo il cielo, le stelle il sole e la luna Bella e' la natura l'acqua della fontana la campagna e ogni coltura il colore del mare gli uccelli dell' aria Bella e' la vita vissuta con amore belle son le cose bella e' la gente di ogni razza e colore Bella e' l' amicizia in ogni momento della vita chi ha un amico non e' mai solo Attenzione, diceva l' antico che l'amico sia buono perche' se non e' cosi' invece che amico diventa un dolore.
I sogni sono fatti di tanta fatica. Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie, perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare e alla fine scopriamo ...che il sogno non ci appartiene più. Se ascoltiamo la saggezza del cuore il tempo infallibile ci farà incontrare il nostro destino. Ricorda: "Quando stai per rinunciare, quando senti che la vita è stata troppo dura con te, ricordati chi sei. Ricorda il tuo sogno"
Se devi amarmi, per null'altro sia se non che per amore. Mai non dire: "L'amo pe...r il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare così conforme al mio, che mi rese sereno un giorno". Queste son tutte cose che posson mutare, Amato, in sè o per te, un amore così sorto potrebbe poi morire. E non amarmi per pietà di lacrime che bagnino il mio volto. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perderti. Soltanto per amore amami - e per sempre, per l'eternità. Elizabeth Barret Browning
Fikret Poet la vida amor y odio bello y lo feo la felicidad y la tristeza ... hombres y mujeres la lealtad y la traición la vida y la muerte reír y llorar son todos una parte de la vida la realidad misma .... Hay una sola mentira Sabemos que es usted que ..
Ci sono emozioni che non ci permettono di agire, ma lavorano dentro e c'illuminano con una semplicità assoluta sull'inutilità della nostra vita. La nostra vita? Perché continuiamo a chiamarla così? Da quale parte l'abbiamo cercata una vita che sia nostra? (GABER)
Il viaggio Siamo corpi che di memoria fremono, nati dal rimpasto delle cose. Dove andremo non c’è deformità. La notte è testimone della nostra danza, sotto lo sciame dorato che da sempre osserva muto i cuori incontrarsi. Ti porterò dall’altra parte della luna, dove la regola d’amore potrà eleggere chi vuole. Nessuno potrà inquinare i nostri sguardi. Cammineremo su dune curiose nudi, privi di futili rimorsi che alla vita mettono il freno. Ovunque il tempo segue le stesse trame, comunque la fine progetta nuove prede, nell’unque eterno saremo un solo fiato.
Oggi è il suo compleanno...un piccolo omaggio per lui insieme ai miei auguri. Thomas Leoncini Thl Vibra nell'aria organza, il tuo corpo tastiera di un piano le mie dita note di un canto. In questa notte troppo pallida mi sono perso, credevo di trovarmi in una stanza ...respirai cercando una finestra, ma trovai solo stelle.. Guarda si accendono le stelle...
[Al funerale di Gareth] Sfortunatamente io non ho più parole. Spero mi perdonerete se delego i miei sentimenti alle parole di uno splendido poeta omosessuale, Wystan Auden. Dedico questa poesia al mio Gareth: Fermate gli orologi, tagliate i fili del telefono e regalate un osso al cane, affinché non abbai. Faccia silenzio il pianoforte, tacciano i risonanti tamburi, che avanzi la bara, che vengano gli amici dolenti. Lasciate che gli aerei volteggino nel cielo e scrivano l'odioso messaggio: lui è morto. Guarnite di crespo il collo bianco dei piccioni e fate che il vigile urbano indossi lunghi guanti neri. Lui era il mio nord, era il mio sud, era l'oriente e l'occidente, i miei giorni di lavoro, i miei giorni di festa, era il mezzodì, la mezzanotte, la mia musica, le mie parole. Credevo che l'amore potesse durare per sempre. Beh, era un'illusione. Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno. Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi. Perché da questo momento niente servirà servirà più a niente.
Dai il meglio di te... Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici non importa, fa' il bene. Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici non importa realizzali. Il bene che fai verrà domani dimenticato. Non importa fa' il bene L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile non importa, sii franco e onesto. Dà al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci. Non importa, dà il meglio di te
Bisogna essere sempre ubriachi. Tutto sta in questo: è l'unico problema. Per non sentire l'orribile fardello del tempo. Del tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra, bisogna che vi ubriachiate senza tregua. Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro. Ma ubriacatevi. E se qualche volta sui gradini di un palazzo, sull'erba verde di un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera, vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all'onda, alla stella, all'uccello all'orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio vi risponderanno "E' l'ora di ubriacarsi !" Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi; Ubriacatevi senza smettere! Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro. (Charles Baudelaire)
Mi faccio una domanda noi chi siamo In questa vita stesa su un divano Siamo l'umanità che soffre più di tutti Il senso d'abbandono Errori a pioggia anzi grandinate.... ...adesso cerco altre coordinate Che portano ad un punto nuovo che è l'arrivo O forse la partenza E solo la mia coscienza può Fare la differenza
Qualche intellettuale, un pò snob, un pò motociclista muschiato, ma tanto " geniale ", che però adoro, ora strabuzzerà gli occhi verdi....storcerà il nasino e si toccherà tra il perplesso e l'infastidito il pizzetto con la mano sinistra...la destra è sul mouse.... /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Ma a me piace.... mi ci ritrovo sempre in qualche modo....dentro.... ( i suoi scritti ).:wink: Abbiamo capito che si può volare anche restando fermi. E il teatrino degli illusi ci fa restar la voglia di inventarci zingari della nostra tana. E il teatrino degli illusi poi verrà a cercarci ma noi saremo liberi e non chiederemo niente non ci troveranno nel vento, staremo in mezzo,ma lontani da loro, staremo al fianco,ma distanti di rotta… Thomas Leoncini
consiglio per la lettura: ascoltare in sottofondo questa... :wink: Viaggio per inesplorate acque su una nave che, come milioni di altre simili, peregrina per oceani e mari su rotte regolari E altre ancora (molte, davvero molte anche queste) gettano l’ancora nei porti. Per anni ho caricato questa nave Con tutto quello che mi davano e che prendevo con enorme gioia E poi (lo ricordo come fosse oggi) la dipingevo a tinte sgargianti e stavo attento che non si macchiasse in nessun punto La volevo bella per il mio viaggio E dopo avere atteso tanto –proprio tanto Giunse alla fine il momento di salpare E salpai… (Nave io e capitano ed equipaggio per trovarti fammi a pezzi ma non farmi sanguinare il corpo) Quando mi trovai in mare aperto onde immense mi travolsero e mi straziarono per rivelarmi amare verità che ignoravo Verità che dovevo imparare Nell’abbraccio dell’oceano con un lungo furente fragore la solitudine divenne per me faro del pensiero indicando strade nuove Il tempo passava e io iniziavo a tracciare la rotta ma non come mi avevano insegnato al porto (anche se la mia nave mi sembrava diversa allora) Così il mio viaggio ora lo vedevo diverso senza più pensare a porti e commerci Il carico mi appariva ormai superfluo Ma continuavo a viaggiare conoscendo il valore della nave conoscendo il valore della merce E continuo ancora il viaggio che scricchiolino incessantemente le giunzioni sperando che non si spezzino perché sono legni marci da anni (secoli dovrei dire) verniciati di recente ma senza una forza nuova che li tenga uniti la rotta sempre contro il tempo nella stiva solo zavorra Zavorra che mi dissero merce preziosa, come quella che di solito si compra nei porti Ma se dicessi che mi hanno ingannato non sarei onesto osservo la bussola senza sosta con accanto la mappa su cui studio la rotta lontano dai porti che segnalano il passaggio Quando poi succede che splendano (che istanti difficili!) all’orizzonte i porti della terra l’equipaggio guarda le luci (luci sirene che promettono molto che anche il cuore e la carne pretendono) sempre aspettando che dica al timoniere di far virare la nave E attraccare almeno un poco Mentre l’ora trascorre e io osservo silenzioso la carta tutt’intorno cresce il tumulto Proposte subdole vestite con idee idee vendute che vogliono sempre A dornare l’inazione con le parole e minacce che vogliono passare per consigli e promesse che tentano la bestia e la risvegliano… Quelle sono ore difficili Perché da ognuna di loro Dipende l’intero viaggio E continuo ancora il viaggio Desideri radicati nell’anima sono diventati bussola per la mia nave la mia mappa altrettanto misteriosa Ci sono ore in cui credo che sia stata fatta per chi non voglia approdare in nessun porto e altre ore in cui confido che il viaggio avvenga perché su questa carta bisogna trovare qualche cosa che manca Così vado alla ricerca guardando la mappa la bussola il cielo in cielo, rintracciare segnali nuove prove che dimostrino che la bussola non sbaglia nel segnare Non stupirti, questo non significa che io abbia dei dubbi sulla mia bussola E’ solo un’abitudine- una vecchia abitudine che per secoli accompagnava l’anima questa compagna preziosa per i tempi bui quando c’erano soltanto i semi nell’anima degli amori che ora sono fioriti E vado alla ricerca Guardando la mappa la bussola il cielo Le onde immense sembra che cerchino di fare il gioco di chi vuole che attracchi da qualche parte per un po’ E’ ognuna di quelle onde un Golgota e pensa che la tempesta imperversa ininterrotta Ma mentre aumenta temo sempre più che la spaventosa furia del mare mi conduca ad avvistare porti là sulla costa porti che la mia mappa non indica Sono ostacoli e momenti difficili l’abbiamo detto l’equipaggio comincerà a ribollire quando quei porti appariranno sulla costa E continuo il viaggio alla ricerca ancora pur sapendo di essere nell’infinito del tempo un istante nell’abisso dello spazio un puntino E continuo il viaggio anche se sono tenebra e tutto atorno a me è tenebra e la tempesta lo rende più spaventoso E continuo il viaggio e mi basta che io tenebra abbia amato la luce. [Viaggio - Alekos Panagulis]