Nemmeno a me entra in tasca nulla, solo che mi dà fastidio quando uno che è al potere e DOVREBBE essere una persona esemplare non lo è e passa sopra alle leggi liberamente. Nel fatto da me riportato è stato così, quindi tasche o no lo difendi seppur abbia violato una legge senza pagarne le conseguenze. Poi se vuoi stare a cavillare sui dettagli fai pure, a me non interessa. ...Cosa evito? Di ripetere che tale riforma vista nel contesto dell'operato del governo non vale niente?? Ah beh, l'ho detto e lo ripeto, nessun problema. E credo lo pensino anche tutti i ministri che si son dimessi vista la situazione e tutti quelli che han votato pdl e l'altro giorno gli han voltato la faccia.
Che le leggi siano state violate non è prerogativa tua stabilirlo, né è privilegio a te concesso ignorare la presunzione d'innocenza fino a condanna definitiva (il rinvio a giudizio non è una condanna di nessun tipo, tantomeno definitiva), né è nella tue facoltà impedire all'imputato di difendersi ed essere difeso come crede più opportuno, come hai avuto modo di sostenere in passato contestando il ruolo e i limiti dell'istituto del patrocinio legale. Non esattamente.
Ammesso ed non concesso che: A) abbia ragione nell'accusa B) l'ambasciatore sia persona "non gradita" la malafede dell'episodio è dimostrata dal richiamo al fotografo ufficiale a testimoniare il colloquio, avrebbe potuto farlo anche in altre circostanze ma ha preferito dare "spettacolarità" all'evento, mah? Nella fattispecie, DAlema aveva dato valenza governativa alle amminstrative partecipando in prima persona alla campagna, poi perse, vennero quindi richieste le dimissioni e si dimise. Punto. E parliamo di DAlema non di San Francesco...
Tralasciando tutti i discorsi possibili su una maggioranza parlamentare che non è maggioranza del Paese (ma B. non diceva fino a poche settimane fa che il popolo era con lui?), sulle miserrime figure che il premier ci fa fare negli incontri internazionali, sulla personalizzazione dell'azione politica che sta ingessando l'attività del governo e del parlamento...ci sono nodi ben più importanti che vanno affrontati. Durante gli ultimi giorni di campagna elettorale il premier ha fatto promesse agli elettori locali. Subito dopo la batosta ha promesso una riforma del fisco che riduca il carico fiscale su cittadini e imprese, ma questa riforma è impossibile per i seguenti motivi: 1. la promette dal 1994, sono passati invano 17 anni 2. Tremonti impegnato a controllare i conti pubblici è contrario 3. Il patto di stabilità impone il pareggio di bilancio entro il 2014 4. E' necessaria subito una manovra correttiva da 42 miliardi 5. 2 anni di legislatura sono un tempo troppo corto per attuare una riforma fiscale o considerando i tempi della politica italiana, anche solo per scriverla. Quindi secondo me la sua idea è quella di prometterla per poi poter dire fra due anni che deve essere votato per poterla portare a compimento.
Questa è l'idea che ha B. della libertà di stampa «C'è stata una tenaglia dei media, grandi giornali e tv, contro di noi. Tutte le tv contro, tranne Mediaset che ha fatto il suo dovere di tv commerciale e si è mantenuta imparziale». E ha preso ad esempio trasmissioni della Rai come Annozero, «trasmissioni micidiali che hanno dato una visione distorta della realtà di Milano e delle città in cui si votava. Ce ne occuperemo in Parlamento perché non succeda più».
Non era infatti lui che voleva un telegiornale unico, per ovviare i problemi che gli creava TG3? Ti quoto anche nel precedente post, quando dici che iniziare una riforma importante e pesante proprio adesso, a 2 anni dalla fine del mandato, è tutta una mossa strategica per chiedere di ri-essere votato tra 2 anni. Il pareggio dei conti tra 3 anni come pensa di riuscire ad ottenerlo? E soprattutto, per quanto altro tempo saremo bersaglio di risa da parte degli stati esteri per i comportamenti di un uomo che dovrebbe rappresentare gli Italiani? Certo è che anche chi sta dall'altra parte deve finirla di costruire le proprie campagne sull'antiBerlusca, perché con questo non si ottiene niente, se non il voto di chi del buon Silvio non ne può proprio più. E, secondo me, è questo il motivo per cui la Lega non si stacca dal PDL: meglio restare al governo che far salire gente che non propone niente di concreto ma si fossilizza su inutili polemiche sulla vita privata del premier, no? Certo, Silvio dovrebbe essere esempio di correttezza, fedeltà e attaccamento a tutti i valori di cui si è fatto bandiera negli anni (vedi lui come grande figura di cattolico, che poi ha lasciato la moglie), ma non è quello il problema di chi, all'opposizione, dovrebbe proporre riforme concrete e fattibili per risollevare il paese. La Germania ha detto definitivamente no al nucleare, e con lei la Svizzera, puntando sulle nuove energie alternative che non mettono a rischio il popolo. Qui invece se non fosse esistito il tragico evento di Fukushima inizieremmo anche noi il nostro countdown verso il giorno dello scoppio. Ma perché in Germania hanno detto no? Perché forse se veramente sta a cuore la crescita di uno stato, del proprio stato, della propria gente, senza mettere in primo piano i propri interessi egoistici di conquista del mondo, si arriva ad un accordo, tra le due principali fazioni, che mettendo da parte gli attriti condividono proposte per far crescere il paese, ricrescere. In Italia è l'opposto: uno da all'altro del comunista (perché, i comunisti esistono ancora? Quelli che vogliono mettere in comune tutto? Sì, certo! Figuriamoci se i vari personaggi di sinistra rinuncerebbero ai loro privilegi per metterli in comune con altri ... ), l'altro risponde dandogli del putt.aniere e così da mesi! E' tutto quasi assurdo e ai limiti del verosimile PS: Tutti pareri personali, niente di assoluto! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
E' vero, la situazione non è poi allegrissima e serve una segnale forte. Il problemino che io vedo é che il "capo" mi pare non abbia ben chiara la rotta da prendere, neppure a livello di slogan elettorali, quindi figurati a livello di azione politica. Uno dei motivi di questa impasse lo individuo nella sostanziale assenza di una alternativa politica a Berlusconi; insomma: troppo sicuro di sé, ha perso tempo prezioso ed occasioni altrettanto ricche (potrei aprire una lunga parentesi, ma lasciam stare...). Stiamo a vedere...
Le riforme poteva farle ad inizio legislatura quando godeva di una maggioranza schiacciante. E non le ha VOLUTE fare, non è che non abbia potuto. Poi trovo scorretto fare concessioni solo per correre dietro ad un consenso che non esiste più: se aveva valutato che andasse bene così avrà avuto i suoi motivi e deve perseguire lo scopo. Se invece (come è andata al 99.999999%) non gli interessava una beata fava dei cittadini e delle imprese ma faceva i propri interessi, non vedo perchè riabilitarlo adesso. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Non gli è mai importato nulla dell'Italia e mai gli importerà. E mi fa piegare dalle risate che il PDL adesso abbia un segretario. Che cambia? A che serve? Se Berlusconi si è bruciato il cervello con la droga, se è un eroe decadente non più lucido, dedito al vizio e alla goffaggine, con paranoie alla Nerone.. non sarà certo Alfano a rimettere in piedi la situazione. Se Alfano avesse le palle rifiuterebbe e renderebbe la tessera del partito. Ma le ha le palle? Non era meglio evitare di cacciare di Fini? Non voglio giudicare col senno di poi la presenza di un ex camerata convertito ai soviet dentro al PDL, ma quanto meno era una persona abbastanza autorevole. Alfano lo conoscevate prima del 2008?
Alle prossime politiche rischiamo davvero che il PD diventi l'ala di estrema destra del parlamento! Toccherà vedere Bersani a Predappio...
Se il Pd vincesse ipotetiche elezioni sarebbe sempre la solita musica; se l'unico collante è l'antiberlusconismo, finché sei all'opposizione va tutto bene, il casino è quando devi governare, perché emergono -come è successo nelle ultime esperienze di csx- divisioni poco sanabili. Al confronto le divergenze Bossi-Ilvio-Fini erano bazzecole... Mettici, poi, che il Pd ha l'ulteriore problemuccio dei "rottamatori", che impatta in maniera molto più percettibile di quanto si pensi, il cerchio è chiuso...
Fai conto che B non ci sia più, tanto dove vuoi che vada? Il PD va in parlamento in una coalizione con IDV e con Vendola partito di maggioranza. Così finalmente gli italiani avranno un premier gay con l'orecchino. L'unica possibilità è che Renzi che è un camerata latente senza saperlo se ne esca dal PD...
Detta in due parole, pur partendo da situazioni iniziali tendenzialmente favorevoli, negli ultimi mesi il Cav ne ha persi di "treni", dalla Libia, al nucleare, al contrasto con la magistratura... Insomma: così non si va da nessuna parte. Io capisco tutto, dagli avvisi di garanzia allo stress conseguente, al fastidio di vedere un farabutto come De Magristris che diventa sindaco, ma bisogna cambiare registro, e di corsa anche. L'ho già scritto e lo ripeto: il problema adesso non è nemmeno più il Pd, ma questa pseudo intellighentsia in stile Renzi-Pisapia che non ha disciplina, né rispetto, né regole e, quand'anche portatrice di rinnovamento -ma ne dubito...- non è minimamente controllabile o prevedibile.
Poer'annoi -come diceva mia nonna, buon'anima-... il fatto che tu ipotizzi anche solo velatamente il cameratismo di Matteo Renzi rende chiaro come imho questi homini novi siano stati abili nel marketing politico. Il "Sindaho" per capirlo bisogna vedere come gestisce la città. Semplicemente... non lo fa. Spara slogan sensazionali, istituisce inutili zone pedonali solo perchè così crea la ztl più grande d'europa, passa il tempo nelle trasmissioni tv, tediando gli spettatori con il suo odioso difetto di pronunzia, esponendo concetti tanto contraddittori da risultare offensivi per l'intelligenza di chi lo sta a sentire... Questo non è un camerata, nemmeno di lontano: è un furbacchione che pensa per sé, dai retta...
Magari se avesse risolto il problema monnezza De Magistris farebbe oggi il giudice di pace. Ma non l'ha fatto.
De Magistris non lo risolve sicuro, ma un sindaco ha meno poteri di un primo ministro. Il primo ministro può fare una manovra ad ampio respiro: pulizia del marciume di Napoli e del sud. Ma non l'ha fatto. Lecita scelta, per carità, ma poi i frutti si vedono...
Renzi o dice banalità, o tenta affannosamente di giustificare provvedimenti che alla città non fanno bene. Un esempio recente? La pedonalizzazione di Piazza Pitti. Premessa: con questo provvedimento si vietano al transito vetture ben sei ettari di centro di Firenze (praticamente tutto). Il sindaco ha dichiarato che lo ha fatto per favorire il ripopolamento del centro storico. Non ci vuole la palla di vetro per capire che, se mi impedisci di arrivare sotto casa con la macchina -non dico sostare, ma arrivarci...-, per me cittadino diventa un'odissea anche solo andare al supermercato. Se ci aggiungi che non sono previsti, nemmeno per scherzo, servizi di trasporto pubblico alternativi al mezzo privato, inizi a capire che a Matteo Renzi non frega nulla dei residenti, perché tutti i suoi provvedimenti sono univocamente diretti a svuotare il centro storico da abitazioni private, uffici, attività. Lui, però, sputacchiando nelle interviste, ti dice il contrario -prendendoti per il cxxo-. Questo figuro sta rovinando la città ancor peggio rispetto al pur tragico Domenici.