Allora perché ha così tanti guai giudiziari e ripeto condanne di primo grado? Col tuo ragionamento un politico non potrà mai essere processato!
Nello stesso modo in cui la magistratura decide se nel comportamento del magistrato vi sia stato dolo grave di cui rispondere. La separazione dei poteri garantisce che non vi sia interferenza.
Se berlusconi fosse pulito avrebbe potuto farsi processare senza dimettersi dichiarando di essere innocente ma perseguitato...avrebbe vinto i processi e dimostrato di essere innocente uscendone molto rafforzato...e lo avrebbe sicuramente fatto se fosse così!
Mi stai prendendo forse per il cu*o? Fosse così dal 1994 ancora non avrebbe finito, starebbe ancora ad aspettare la riabilitazione al compimento del 90° anno d'età.
La magistratura decide in base a prove fornite dalle forze del ordine!e di prove a quanto pare ce ne sono fin troppe...
Te non hai capito il riferimento al mio discorso ed io non ho capito che vorresti dire con questo commento.
Come faccio a capire cose false assurde che vanno contro ogni logica?!se sei una di quelle persone a cui conviene Berlusconi non devi per forza diffenderlo ad occhi chiusi!votalo , divertiti e vivi con la coscenza sporca...per sta sera ho fatto il pieno di sangue marcio perciò buona notte!
Quoto alla grande. Il problema come ho già detto è che chi fa politica spesso e volentieri lo fa per mandare avanti la bottega, e B è il primo. Ovviamente che va a "scuriosare" è comunista e persecutore /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> ....O forse dei politici che vogliono mettere le mani sulle leggi che li devono giudicare????
...Che Travaglio è un comunista come tutti quelli che si dimettono. /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> ...si scherza eh....
Nel merito ti hanno risposto altri. Allargando il discorso dico che: 1) mescolare pubblico e privato è per un liberale come me uno dei peggiori comportamenti che un funzionario pubblico possa tenere; 2) il rinvio a giudizio è cosa che imporrebbe a chi si ritiene innocente le dimissioni; 3) le dimissioni sono l'unico modo per uscire dalla gogna mediatica (Scajola docet) 4) qualora non dovesse dimettersi, l'indagato/rinviato a giudizio dovrebbe astenersi dal commentare le proprie vicende giudiziarie ed evitare di attaccare la magistratura.
Come dice padre Amorth: «Non bisogna prestare ascolto al Diavolo, perché egli è capace di sedurre mischiando il vero con il falso.» Ciò che dice e scrive Travaglio, in effetti, è per la maggior parte vero, ma è una parte della verità. La parte che conviene a lui. Ed è così che dai suoi monologhi esce un'illustrazione parziale che distorce, e, alle volte, capovolge, la realtà e la verità stessa. Veniamo dunque all'analisi dell'ultimo monologo di giovedì scorso. Intanto non è corretto porre in parallelo i due casi, quello tedesco e quello francese, in quanto si tratterebbe di due questioni profondamente diverse. Il ministro von Guttemberg si è dimesso trovandosi in imbarazzo di fronte ad un dato di fatto come quello di aver copiato (o falsificato, questo sarà chiarito nelle vie giudiziarie) una tesi universitaria; il ministro francese invece, si è dimessa proprio per il motivo per il quale, a mio parere, sarebbe dovuta rimanere in carica. Qui penso siano in pochi a leggere la stampa estera, e quella francese, a dire il vero, è poco seguita anche dal sottoscritto. Quello che però al sottoscritto non è sfuggito, e che al contrario a molti, involontariamente o meno, lo è stato, è il fatto che a Sarkozy si muovono, a grandi linee, le stesse campagne mosse contro Belusconi: Ci va vergognare di fronte al mondo; è indegno di rappresentare la Francia; si deve dimettere per questo e per quello; etc. Il Ci vergogniamo di essere francesi non lo si sente dire mai, per il semplice fatto che il nazionalismo francese è più forte di qualsiasi Sarkozy, mentre in Italia è reputato normale, se non ammirabile, emigrare all'estero per poi infamare impunemente la propria Patria, e le sue Università, dopo che, fra le altre cose, ti ha fornito a titolo quasi gratuito una laurea che ora ti permette di competere alla pari in un Paese dove i tuoi coetanei pagano ancora debiti di centinaia di migliaia di dollari per un titolo di pari valore. Ma questa, siamo d'accordo, è un'altra storia. In pratica, dal discorso di Travaglio emergerebbe come della carica politica si sia sì investiti dalla democrazia e dalla legalità delle libere elezioni, ma come allo stesso modo da questa investitura si possa cadere per una serie di ragioni che poco, o meglio nulla, avrebbero a che fare coi metodi democratici su citati. Il fatto che il ministro Alliot-Marie si sia dimessa in seguito ad una campagna di stampa volta a intorpidirne l'immagine con falsità e subdole, o quantomeno assai discutibili, insinuazioni, è una sconfitta della democrazia. Certo, in questo caso, va specificato, il mandato è stato rimesso in maniera libera, anche se non nell'indipendenza delle posizioni che un politico dovrebbe avere. Ecco, appunto, l'indipendenza. Lo Stato moderno costituzionale si basa sull'indipendenza, e sulla non interferenza, dei poteri dello Stato. E qui viene alla luce la prima contraddizione, palesemente implicita ma ben nascosta, del discorso di Travaglio. Le dimissioni di Berlusconi sarebbero, in questo caso, orschestrate in un complotto. Questo è un punto di vista che molti non condividono, e che, sia chiaro io non voglio innalzare a grado di verità inconfutabile. Quello invece su cui si dovrebbe pensare sarebbe: Vorreste voi vivere in un Paese dove: Se un politico non vi piace, basta che qualche magistrato che condivide le vostre "perplessità" lo inquisisca; Basta iscriverlo nel registro degli indagati, non serve mica la condanna; Anche se assolto, non potrà mai riabilitarsi; E se mai sarà riabilitato, lo sarà all'età di 80 anni, reso ormai inoffensivo; I magistrati naturalmente non pagheranno mai per le persecuzioni nei confronti di un innocente, quindi si può avanzare ad oltranza anche sostenendo teoremi assurdi. Se invece si vogliano evitare le vie giudiziarie, si può sempre ricorrere alle campagne mediatiche; Si possono per esempio comprare pagine di pubblicità in giornali esteri (vedi: on. Di Pietro), infangando la propria Nazione, per colpire il proprio nemico; Si possono scrivere una valanga di idiozie per poi passarle ai corrispondenti esteri, così da ritrovarsele dopo qualche giorno scritte anche sulla stampa di vari Paesi da giornali "amici" (questo, e non i fatti, servirà per far passare per vere le vostre idiozie); Proprio all'"élite", o presunta (molto presunta) tale, che si riterrebbe più colta ed intelligente delle masse, fategli vedere quanti intellettuali, o presunti (molto presunti) tali, siete riusciti a mettere insieme per sostenere la vostra causa (cfr. idiozie); Invitate a parlare molti tecnici, o presunti (sempre molto, molto presunti) tali, dall'estero, specie dagli Stati Uniti (dove avrebbero altri, e ben più gravi, problemi di cui occuparsi), dato che, in una Nazione esterofila convinta che tutto ciò che viene da oltre confine sia migliore, ciò potrà dare un nuovo vigore alle vostre tesi (cfr. idiozie); Visto che fra chi vi segue vi sono molti falliti ai quali voi avrete così fatto il lavaggio del cervello, portateli in piazza; Essendo loro dei falliti, identificheranno il loro capro espiatorio con il vostro nemico, credendolo la reincarnazione del Diavolo, ed origine di tutti i loro mali; Per amplificare l'effetto, inventatevi pure di sana pianta altri malefici e disgustosi mali, di cui addosserete la colpa sempre al suddetto nemico (tanto in piazza la folla è facilmente abbindolabile); Considerando poi che, alla fine dei conti, il vostro nemico è votato dalla maggioranza del Paese che lavora, e che non ha quindi il tempo materiale di scendere in piazza, la vostra piazza sarà un successo imparagonabile con quella che potrebbe eventualmente convocare il vostro nemico; Questi sono solo alcuni dei metodi che potrete utilizzare; Una volta riusciti nel vostro intento di eliminare il nemico, mettete al governo un lobbista che faccia finalmente i ca**i vostri, visto che quell'altro, giustamente, faceva i suoi. Ovviamente, soprattutto il §3, è frutto di una parziale generalizzazione (parziale, eh, non totale). Ho scritto una buona parte di ciò che penso a proposito. Potrei continuare, ma ora, sinceramente, non ne ho più voglia, quindi vado a prendermi un caffé.