e no.....faccio un fascio invece....hanno maturato' l'eta' per curare i nipotini??che lo facciano.......ogni frutto ha la sua stagione.....
Diciamo che ogni posizione è rispettabile, libertà di pensiero, ma le argomentazioni più ragionevoli, secondo me, li desiderano a casa... Sennò non se ne esce...diventa un circolo vizioso anziché virtuoso! Mi sembra economia spicciola...
Vi leggo con interesse, mi fate sentire quasi a disagio o forse un po' bastardo dentro. Ma mi permetto anche di giudicarvi, di consigliarvi di aggiungere qualche grado alla vostra apertura mentale, irrigidirsi sulle proprie posizioni, senza prendersi la responsabilità di valutare le condizioni al contorno, non è a mio avviso la scelta migliore, in nessun campo, scientifico o umanistico che sia.:wink:
Premetto che non mi sento coinvolto nel tuo discorso :wink: Voglio però dirti che al tuo posto, farei la stessa cosa che fai tu, sia chiaro questo... qui non credo che sia intenzione di far leva sulla propria coscienza (almeno non è la mia intenzione), se la legge prevede e dispone, benvenga per chi ne può usufruire. Quello che si contesta è la legge sbagliata.
ciao permettimi una cosa infinity, ma di cosa hai paura? che un povero (diciamo)vecchio possa toglierti qualcosa? io nn credo se ha voglia di lavorare nessuno glielo può impedire, certo sarebbe giusto che pagasse le tasse in modo proporzionato ai suoi guadagni su questo nn posso che dare ragione, ma credo anche che da gente più anziana sia di età che professionalmente preparata noi giovanotti abbiamo solo da imparare, che dire poi del fatto che i 20/23 enni nn trovano lavoro? semplice NN HANNO VOGLIA DI FARE NULLA, credimi ma e così, sono pochi i casi di quei ragazzi che hanno voglia di fare, io ho cominciato a lavorare per mia volontà già a 13 anni...... dimenticavo ho appena 34 anni...... ciao
Ciao, io non ho paura di niente e di nessuno, lavorativamente parlando... Non ho aperto questa discussione con l'animo del miserabile e vessato. Io sono un professionista nel mio lavoro :wink: Come ampiamente dibattuto, sono solo stupito, perplesso e stranito dal fatto che uno è in pensione e possa ancora lavorare. Certo paga le sue tasse, magari anche salate non so, ma per la miseria ti porti a casa pensione e stipendio. Questo non è giusto. Che poi in giro ci siano sfaticati, incompetenti ed irresponsabili, è un dato di fatto....ma tenere una persona perchè non si ha volontà di intraprendere una ricerca, pur difficile, è invecchiare un pò l'azienda. Come si suol dire: chi si ferma è perduto. Puntare su risorse, passami il termine massimo rispetto per tutti, a breve termine (nel senso lavorativo :wink:) che futuro ha? Lo puoi fare se affianchi una nuova leva che assorba tipo spugna, quello si che è formazione ed investimento sul futuro. Questo è in poche righe, riassumendo, il mio pensiero.
Il tuo pensiero è dal punto di vista teorico ineccepibile, a parte non reputare "giusto" il reddito di qualcuno. Solo, scusa se mi permetto, non te ne avere, è ingenuo. Se avessi dei costi da gestire te ne accorgeresti. Sai quant'è il costo azienda di un impiegato? Il tuo collega pensionato quanto hai detto che prende lordo in libera professione per svolgere mansioni in autonomia e senza bisogno di formazione? Beh se ti facessi due conti capiresti il perché il pensionato rimane al suo posto nonostante non possa avere ancora molti anni davanti.
Ho dei collaboratori giovani, che svolgono ottimamente le loro mansioni, ma ne ho anche certi che non sai mai se al mattino ci saranno e in quali condizioni. Ho dei collaboratori maturi che hanno sviluppato una grandissima esperienza e capacità, ma ne ho altri ai quali a volte sono in difficoltà nel trovar loro delle attività "in cui non possano far danni". Ho anche un collaboratore che è andato in pensione e che presta ancora la propria opera, è un capitale umano al quale tutti (i più svegli) possono attingere e che fa solo bene all'azienda. Che non è il bene dell'imprenditore, o quanto meno, non solo: il bene dell'azienda è il bene di tutti coloro che ne sono coinvolti, impiegati, operai e fornitori compresi. La questione è molto semplice: un'azienda è composta di persone e più queste sono capaci ed efficaci, meglio è per tutti coloro che vi lavorano. Ma ho notato una cosa singolare: esiste un gruppo, da noi, sul quale tutti possono fare affidamento ed è composto da PERSONE VALIDE, giovani, maturi e pensionato prestatore d'opera. Grazie a loro, posso permettermi di tenere anche un paio di (giovani) incapaci, altrimenti sarei fregato. Quindi se affermiamo sempre che le aziende sono composte da persone, è su queste che si deve puntare, non sulla teoria delle nuove generazioni che poco sanno e molto dicono.
se impostiamo in discorso sul merito della singola persona potremmo andare avanti all'infinito con esempi di giovani sbandati e anziani che non hanno + uno straccio di motivazione... il discorso secondo me è semplice: la società per tenere deve evolversi, deve assumere giovani farli crescere, dargli delle responsabilità, e quando questi arrivano a un'età adatta garantirgli una pensione dignitosa... è una ruota che gira, che deve girare, perchè se non gira la baracca non va avanti... io ora non entro nel merito della singola persona, ma per quel che mi riguarda una persona che è ha maturato il diritto alla pensione ha il dovere di andarci, e lasciare il suo posto a chi viene dopo di lui... se a casa si rompe i coglioni, che si trovi un hobby... ma per giove deve levarsi dai coglioni... non è questione di apertura mentale... è questione di coscienza sociale.. che a volte, troppe, manca in itaglia e negli itagliani... poi nn lamentiamoci se a livello di crescita economica noi siamo penultimi al mondo, solo perchè l'ultimo posto è occupato da un paese raso al suolo da un terremoto (Haiti...)
il problema non è L'AZIENDA, il problema è l'itaglia... ma finchè avremo gente che non vede al di la del proprio naso...o del proprio orticello non possiamo aspettarci di cambiare le cose...
quale retorica scusa?!? ho espresso un concetto chiaro e semplice... o si comincia a capire che si deve ragionare come una società o altrimenti non lamentiamoci di come stiamo finendo...
non vedo cosa ci sia di male... con questo nn voglio dire che se va in pensione un general manager gli butti un neodiplomato... ma ci sarà gente con esperienza in grado di ricoprire quel ruolo...?!? altrimenti anche a livello di azienda io comincerei a farmi delle domande...
Qui casca l'asino! Ma la pensione in Italia funziona(anzi dire ha funzionato) con il principio della sussidiarieta' l'utente 60enne ha tutte le ragioni del mondo, ma i sui 35 anni di contributi uniti alla sua aspettativa di vita ,(mi auguro lunghissima) sei sicuro che pagherranno la sua pensione a venire?,e se uno stato incentiva(perche cosi e') il riutilizzo di lavoratori piu' convenienti(e non c'è' dubbio sia cosi)non fa un autogol sfavorendo l'ingresso di forze fresche che alla fine pagheranno la pensione a quelli che gia' ci stanno?non sarebbe meglio intervenire sui meccanismi della pensione x quanto difficile possa essere. P.s chi scrive e' uno di quelli che x pochi mesi non e' rientrato nel famoso meccanismo della Dini sul calcolo retributivo,x cui il conteggio della pensione futura (ammesso che in 8 anni non ci saranno altre riforme) verra' fatto con il mix retributivo/contributivo e che gia' oggi versa tutta la sua liquidazione+ il 2% del suo redditto nel fondo integrativo di categoria(Cometa) e che e' molto preoccupato x il fatto che i neo assunti tendono a fregarsene e non si iscrivono perche' dicono tanto da qui a quando andremo in pensione!!