Per prendere sensibilità dipende... Se uno parte con l'idea di farlo in modo continuo e ha una macchina adatta,magari viene a fare un corso,imparando le tecniche basilari,dopodichè comincia a venire ai vari TD/OPL specifici per il drifting e comincia a prendere confidenza,sopratutto seguendo e ascoltando quelli che vanno forte. Poi arrivati ad un certo livello,li bisogna vedere se c'è o no il manico (un pò come per la velocità) perchè per certi salti di qualità non li fanno in tanti,oltre a volerci un'auto performante sul serio in ottica drifting. Ti porto l'esempio di un mio amico,che ha fatto: -due TD con un 318i e30 -un TD con un 520i e34 -un TD con la sua attuale Nissan 180sx li ha fatti sempre assieme a me,chiedendo,guardando e provando,dalla prima volta ad ora sembrano due piloti diversi,è migliorato un sacco. Adesso c'è da vedere se comincia a fare un salto importante che è il twin drift e richiede una certa sicurezza e confidenza con il proprio mezzo,ma io penso che se continua come fino ad ora non avrà grossi problemi :wink:
twin drift è il drift vero e proprio,quello con due macchine parallele che si copiano le traiettorie a pochi cm di distanza una dall'altra Peccato che non ho video dell'ultima volta che ho girato con Sceriffo,abbiamo fatto dei twin così vicini che l'ultimo credevano dal pubblico che ci fossimo centrati comunque è così [YOUTUBE] [/YOUTUBE]
Infatti io spesso insegno drifting a Mirabilandia conosco il proprietario di scuola di polizia,Marco,conosco alcuni stuntman,Pilato,il capo dei Neri e Incazzati è meglio che fino all'anno scorso faceva lo stuntman li :wink:
Si si mi avevano detto che avevi a che fare con scuola di polizia :wink: Complimenti anche perché abbiamo la stessa età ma io il massimo (o quasi dai...) che riesco a fare è un 180° sulla neve
Thank's,diciamo che ci vuole tanta pratica e sacrificio,come in tutte le cose,ho dalla mia mio padre a cui piacciono le auto e piace vedermi guidare :wink: ma c'è anche chi alla nostra età ha corso in wtcc,quindi,si può sempre migliorare
Ho ipotizzato che magari era una serata allegra e mi sono trovato bene anche solo per quello, sicuramente non mi sono trovato male ma... Non stavo andando a fuoco, quindi l'efficacia effettiva la devo ancora testare
In certi casi senza guanto c'è più sensibilità, ma... In pista preferisco metterli perchè mi sudano le mani, anche se i miei guanti sono ciccioni e molto (troppo) gripposi... Sono guanti da bici invernali
ringrazio fefe di avermi avvisato del post e provo ad andare un poco più in topic e lo faccio com se parlassi ad un fratello minore. Questo sebbene parlare del "modo" di affrontare la pista sia di per se impossibile: ognuno ovviamente lo farà a modo suo. Ma proprio per questo ci possono essere alcune dritte interessanti. La cosa fondamentale per me è diventare osservatori, diventarlo in maniera quasi ossessiva, e farlo con la testa: dedicarsi insomma a scoprire e memorizzare ogni singolo dettaglio di questo mondo nuovo. E questo sia che si tratti di un semplice briefing (dove qualche informazione preziosa può sempre venire fuori), per finire con il seguire il più possibile persone preparate e veloci una volta dentro la pista. Andare forte in pista è una dote, ma per fare veramente quello ci sono i piloti. Il resto sono appassionati, chi più bravo e che meno, ma pur sempre appassionati: ai nostri livelli la verità è che le prestazioni sono molto, molto vicine, e seppure non tutti ci arrivino con gli stessi tempi mettendo in campo applicazione, costanza e tanta, tanta, pratica chiunque può arrivare a togliersi qualche bella soddisfazione in pista. Conosco più persone che si dividono tra la categoria di chi entra in una pista e in pochi giri ne scopre i segreti e chi ci mette il suo bel tempo per impararla, ma molto spesso entrambi arriveranno nello stesso posto, ovvero agli stessi tempi. PEr cui veniamo al nocciolo della questione: ci vuole metodo, e ci vuole un poco di "pazzia". Il metodo lo fanno cosa come la tecnica, la pratica, la pazzia è quella componente che tutti abbiamo in doti diverse e che ci permette di....andare oltre l'ostacolo! O meglio, di parlare con la nostra paura. Questo perchè in pista è fondamentale avere paura, sempre, perchè per godersi la pista bisogna puntare a bilanciare l'emzione con la freddezza. E la paura è un ottimo shaker di queste. Io consiglio a chi ci approccia alla pista di non perdere troppo tempo in consigli, e tutto. Entra in pista, fattela sotto, guida come un paracarro, ma gira. Rompi il ghiaccio e vivi sulla tua pelle le emozioni, poi però fermati e RAGIONA. Ragiona su quello che hai fatto e poi fermati ancora. A quel punto sai di cosa stiamo parlando....sai che in curva non ti senti sicuro li, o che probabilmente potevi aprire prima di là. Bene, ora è arrivato il momento di tornare OSSERVATORE. Se sei fortunato hai con te un amico "esperto", sennò cerchi di trovarlo. E poi lo sfrutti, sali con lui, guarda quel che fa, le mani, come guarda la pista, e poi ancora più attentamnte dove mette le ruote, dove da gas, a che velocità passa. Guarda perfino che marce usa (se hai auto simile). Insomma non c'è bisogno che giochi a fare lo scienziato, sfrutta chi ha già fatto per te e cerca di metterlo in pratica. Cosa non facile eh...si lo so, ma non per forza. Anche qui abbiamo un po di regole di aiuto. Mettiamo però due puntini sulle "i": ovvero partiamo dal presupposto che la tecnica la sai già. Le mani stanno sul volante ben salde, la posizione è quella che ti fa sentire più sicuro (intorno alle 10 e 10) e la presa deve essere sempre sicura ma senza lasciare il solco nella corona . I Piedi ricordati che servono e che devono essere scattanti (allena la mente quando vai a prendere il pane) perchè anche qui ci vuole attitudine e FATICA. Stai comodo sul sedile ma più fermo possibile. E poi rilassati anche se hai strizza. Guidare forte lo si fa prima con la testa che con il gas e lo sterzo. E qui torniamo proprio a parlare del mettere in pratica quanto si ha visto e appreso. Sei libero di approcciare le cose come vuoi, ma sappi che ti faranno meglio 10 giri lenti ma ragionati che 10 giri lenti un poco di meno ma a rotta di collo. E pazienza se qualche amico ti frega, tu stai guidando con te stesso per ora. Avrai tempo per capire se ne ha di più lui o te. Gira come te la senti, fai le tue cose, ma ragiona sempre. Il panico oggi è il tuo migliore nemico perchè dalla tua non hai l'attitudine ad aiutarti. Non hai la testa per gestire reazioni estreme, non ancora. Ma non per questo non spingere poco, non lasciare che il tutto diventi "blando". Hai tempo massimo due turni per capire da che lato gira e che marce usare. In pista di va veloce e allora allena la tua mente ad andarci anche lei. Per questo torno a dire, fai le cose solo se sei CALMO, sennò piuttosto fermati, fai due passi e poi rientra. Girare è una cosa meravigliosa, è una emozione ogni volta forte uguale che pare non scendere mai. Io in pista ci arrivo con una sensazione che la sento in pancia e che è la stessa dalla prima volta. Ma non mi lascio conquistare, nel mio piccolo mi concentro molto, anche a scapito di essere meno socievole, ma divento una macchina da apprendimento.Dell'auto, della pista, delle gomme, del traffico: se sei concentrato e consapevole di quel che fai non ti serve guardar nello specchietto di continuo, non ti serve usare ogni giro 100 metri di pista in più. E' solo questione di sapersi controllare, è un esercizio di vita, genrale, ma che ti da molto. A quel punto nessuno ti deve più spiegare niente, perchè alle cose ci arrivi tu da solo o le hai già capite guardando chi le sapeva già fare. Insomma girare in pista nel nostro caso deve essere un lavoro linare: giri e apprendi ogni momento di più qualche particolare in più. Apprendi e spingi sempre un poco più forte. Lì 'è spazio per qualsaisi prova, e se sei UMILE, spiani tutte le tue carenze giro dopo giro, traiettorie, velocità, staccate, controllo dell'auto, sensibilità. In pista se sei un pilota vai forte e basta, se sei un amatore vai forte prima di tutto con la testa, la tecnica e la pratica.
Mi sintonizzo,premetto la mia ignoranza per quanto riguarda il drift,un pò perchè non mi piace un pò perchè non lo sento mio,so controllare il mio mezzo in sovrasterzo ma non so mandarlo in sovrasterzo e quindi neanche controllarlo a piacimento,cioè magari so anche farlo ma non penso di essere un drago,guido un pò sporco anche sul veloce,ma non lo ritengo proprio un punto a mio sfavore,anzi,mi piace ,e piace, la mia guida un pò aggressiva,da quando ho rifatto assetto barre ecc sono un pò demoralizzato,la mia macchina non è più la setssa e mi sono trovato in difficoltà molte più volte rispetto a prima..devo cominciare quasi da zero a capirla.. sulla posizione di guida invece credo di esserci,la sento mia ogni songolo cm,dal volante allo schienale al pedale sotto il piede... Seguo il topic con molto interesse,spero di imparare qualcosa,almeno a livello teorico /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />