si capisce che VALE non è il campione freddo che pensa solo al dio denaro...ma un ragazzo che corre per la passione che ha dentro :wink:
I calcolatori sono altri...resto dell'opinione che la vedo dura, a maggior ragione ora, che continuerà ad avere il trattamento e gli sviluppi di giorgino....
grande vale! sei il pilota piu forte del mondo, sono sicuro che l anno prossimo farai impallidire tutti con la nostra ducati x un sogno tutto italiano..
PILOTA ITALIANO + MOTO ITALIANA + SPONSOR ITALIANI = GODURIA DEL MADE IN ITALY si lo so che c'è anche la MARLBORO dietro....ma non possono più comparire sulle carene
se non ci fosse FIAT....vorrei vedere da dove DUCATI ha raccattato i soldi per il contratto di VALE :wink:
Si che si farà in 4 x portare Ducati in testa, ma quanti si ricorderebbero di lui dovesse andare storta? Questo x fare l'avvocato del diavolo... Detto questo, se ha fatto di un cancello una moto vincente alla prima occasione, perché non può farlo con una base di partenza buona? Forza dottore siamo con te!
Eeee.... Mancheranno gli offerenti !!! http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2010-08-17/rossiducati-pieno-sponsor-080454.shtml?uuid=AYeEiRHC
Trovato in rete: Valentino Rossi è il più grande pilota di sempre. Indipendentemente da come andrà la sua avventura alla Ducati, che personalmente seguirò con grandissima curiosità, lo ha già dimostrato e vincendo come ha vinto prima alla Honda, e poi soprattutto alla Yamaha, Vale non ha più nulla da dimostrare. A dispetto di quanto spesso si parla della sua passione per le quattro ruote, e del suo futuro alla guida di bolidi da Formula 1 o di vetture del mondiale rally, io sono fermamente convinto che l'unico vero amore di Valentino sia la moto. Il lavoro che ha fatto con la Yamaha è stato incredibile e quando dice che "la casa non ha più bisogno di me perché ha una moto veloce e piloti velocissimi" credo sia sincero. Ed è proprio per questo la sua nuova sfida diventa adesso dimostrare l'esatto contrario. Quando lasciò la Honda per la Yamaha molti dissero che era un azzardo assurdo per un vincente che fino a quel momento aveva tutto quello che voleva: soldi, mezzi, popolarità. E che poteva semplicemente divertirsi a trovare altri interessi fuori dal motomondiale, abbassando la cresta e facendosi coprire di soldi. Ho apprezzato il suo senso del gioco allora e lo apprezzo a maggior ragione oggi: trovo molto simili queste due decisioni, anche se questa è maturata forse con meno risentimento e più raziocinio. La lettera con la quale Valentino ha annunciato l'addio alla Yamaha, ricordando la sua prima vittoria sulla M1 a Welkom quando lui e la Yamaha si sono guardati negli occhi per dirsi ti amo, è divertente e fa parte del personaggio. Ma è anche la sincera dichiarazione di affetto di un fuoriclasse nei confronti di un mezzo che lo ha imposto da vincente, e di un gruppo di lavoro che lo ha confermato tale. Una lettera d'amore che Valentino ha scritto di suo pugno, con carta e penna, pasticciando come quando si cercano le parole giuste e spesso non le si trovano. Per rinnovare un affetto o per chiudere una lunga relazione. Valentino ha guadagnato moltissimi soldi, e ne ha fatti guadagnare un'esagerazione a chiunque gli chiedesse licenza di mettere il suo 46 e la sua faccia su qualsiasi prodotto. Andando alla Ducati Valentino trova non solo una nuova moto e una nuova sfida, ma anche un nuovo avversario: lui senza non vive bene. Si chiami Rossi, Gibernau, Hayden o Stoner. Ora si chiama Lorenzo: e fino alla fine della stagione vivranno da separati in casa alimentando mille aspettative su quello che sarà il motomondiale che verrà. Dal suo arrivo alla Ducati mi aspetto altro divertimento, altre emozioni: perché tutte le storie d'amore hanno bisogno di un po' di aria nuova di tanto in tanto. E quella di Valentino è una storia d'amore con la moto: indipendentemente da chi le produce