Nel fare il biglietto per imbarcare la bimba da portare al raduno di Vignola mi sono imbattuto in questa norma di una compagnia di Navigazione che non voglio nominare: Dichiarazione di valore La disciplina legale dei danni alle auto a bordo delle navi è regolata dall' articolo 423 del Codice della Navigazione italiano. Tale articolo prevede un ammontare massimo di 103,29 € per unità di carico, anche se, in pratica, la procedura seguita dalla nostra Società tiene conto di parametri commerciali e di equità. La possibilità di fare una dichiarazione di valore per il veicolo trasportato è contemplata dallo stesso art. 423 del Codice della Navigazione. Questa dichiarazione di valore deve essere presentata alla Compagnia per iscritto ed in fase di prenotazione con il conseguente pagamento della tariffa adeguata, che è fissato nell' 1% del valore dichiarato dal cliente, con una tariffa minima di Euro 200,00. Il pagamento delle tariffe pubblicate dalla Compagnia implica la mancanza di una preventiva dichiarazione di valore da parte del cliente ed assoggetta lo stesso a quanto previsto dall'art. 423 del Codice della Navigazione in materia di risarcimento danni all'auto. Ovvero se ti graffiamo l’auto al massimo ti diamo 103,29 Euro e se la nave affonda con questa, sempre 103,29 Euro prendi. Premetto che questa compagnia non è la Tirrenia che forse non sa neanche dell’esistenza di tal articolo di legge ma è proprio la Tirrenia la compagnia che utilizzerò per portare la bimba a Vignola. Su consiglio di un amico legale ho acquistato il biglietto e per la non modica somma di 9,10 Euro ho mandato un telegramma con l’indicazione di valore in modo da aggirare il limite dell’art. 423 del codice della navigazione Italiano. Non so se, facendo le corna, la cosa possa servire, ma sicuramente è meglio di non averlo fatto. Rifletta chi quest’estate deve imbarcare l’auto su una nave.
Questi fanno i signori ed è giusto che siano nominati DICHIARAZIONE DI VALORE DELL’AUTO AL SEGUITOSi precisa che limitatamente ai danni materiali diretti, eventualmente subiti durante il trasporto dalle autovetture al seguito del passeggero, ai sensi della vigente normativa, per fatti imputabili al vettore, in deroga al disposto dell’art.423 Codice Navigazione, la Moby rinuncia ad avvalersi del limite di risarcimento pari a € 103.29, purché sussistano tutte le ulteriori condizioni di legge e di contratto che diano diritto al risarcimento di tale eventuale danno. Pertanto lo stesso verrà indennizzato nella sua totalità, senza massimale alcuno. La suddetta rinuncia, di conseguenza, rende superflua per i passeggeri la presentazione di dichiarazione di valore dell’autovettura al seguito.
Leggo solo ora.... Si in effetti è così.... Chi come me utilizza spesso le navi per imbarcare mezzi lo sa.... In ogni caso sarebbe buono comportarsi nella stessa maniera di Angelyc e inoltre informarsi tramite le varie compagnie di navigazione se si puo stipulare una sorta di assicurazione aggiuntiva.... Perchè in ogni caso (facendo le corna e toccandosi le palle Sgraaaat) se dovesse succedere qualsiasi incidente in mare e la nave deve essere soccorsa, i proprietari dei mezzi imbarcati dovrebbero sborsare fior di quattrini per svincolare l'auto (che dal momento del soccorso viene vincolata da chi ha effettuato il soccorso assieme alla nave)....
eh si... sono regolamenti che in pochi conosciamo.... io ho scoperto del esistenza di tali regole pochi anni fa in occasione del incidente della Mobymagic a Olbia.... Discutendo con delle persone che lavorano nel ambiente mi hanno spiegato queste cose.... In ogni caso ogni volta si avviano delle battaglie fra compagnia di navigazione e chi ha effettuato i soccorsi per svincolare nave e mezzi situati al interno....
No, è proprio il contrario quando vado dalla Sardegna alla Corsica neanche mi sogno di fare la dichiarazione di valore perchè lì vale il codice internazionale.