Acquisto nuova auto... e dopo? | Pagina 4 | BMWpassion forum e blog
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Acquisto nuova auto... e dopo?

Discussione in 'BMW ///M POWER' iniziata da kris911, 4 Giugno 2010.

  1. *fefe84*

    *fefe84* Amministratore Delegato BMW

    4.370
    504
    11 Febbraio 2008
    Reputazione:
    416.346
    auto aperitivo infangata
    si parlava di Maserati Granturismo... sensa sospensioni regolabili!!!
     
  2. Fable

    Fable Primo Pilota

    1.497
    34
    5 Dicembre 2006
    Reputazione:
    608
    Cayenne 958 diesel e bmw nine t
    ...Meno male =P~ Pensavo fosse in merito alla tua Cayman...:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
     
  3. Federgue

    Federgue Collaudatore

    431
    16
    29 Aprile 2008
    Reputazione:
    416
    ?
    Non ho gettato sentenze e non ho giudicato nessuno.

    Ho solo detto che è un luogo comune da sfatare che si ottengano riduzioni di imposta mediante l'acquisto di autovetture.

    Le auto si acquistano e si sostituiscono per piacere o per necessità, ma non per motivi fiscali perchè non c'è convenienza fiscale nel sostituire un'auto che altrimenti non dovrebbe essere sostituita.

    Più chiaro di così non riesco ad esprimermi.

    Ah, effettivamente, sono dottore commercialista e docente di diritto tributario...

    Per questa risposta dovrai quindi accontentarti di un semplice docente (sono ancora troppo giovane per essere professore), ma se non sarò abbastanza esaustivo farò del mio meglio per metterti in contatto con un professore ben più qualificato.

    L'IVA detratta non è mai un risparmio perchè l'IVA (detraibile) non è mai un costo.

    Eventualmente, si può pensare di intestare un'auto (in senso generico e non specifico) ad un'azienda piuttosto che ad un privato per poter detrarre una parte di IVA (realtiva al costo iniziale e alle spese di manutenzione) altrimenti indetraibile, ma da qui a sostituire un'auto per ridurre l'IVA a debito ce ne passa...

    Proverei a spiegare anche perchè, ma il funzionamento dell'IVA in 4 righe è difficile...

    L'eventuale IVA detraibile è comunque relativa solo al differenziale tra costo di acquisto e di vendita, e, detto per inciso, su un'auto con costo iniziale pari 100.000 euro IVA inclusa e rivenduta a zero euro, è al max a 6.666 euro.

    Ti ci paghi solo pelle e navigatore...

    Secondo le attali norme tributarie, tra acquistare un'auto del valore di 100.000 euro e rivenderla a zero come persona fisica e come attività la differenza è pari a 6.666 di IVA detraibile immediatamente + 2.000 euro circa di imposte dirette (IRPEF o IRES) spalmate in 4 o 5 anni in base all'aliquota di ammortamento prevista dalle tabelle ministeriali.

    Se hai già un'auto intestata all'azienda e la sostituisci per prenderne un'altra, il differenziale è solo relativo alle quote di ammortamento periodiche (solo i 2.000 euro di cui sopra, per intenderci), mentre l'IVA sull'acquisto e manutenzione e le imposte dirette sui costi di manutenzione non possono essere conteggiati proprio perchè seguirebbero il medesimo trattamento dell'auto già esistente e perchè sono uscite effettivamente sostenute.

    Se poi l'auto acquistata la rivendi ad un valore superiore a 18.045 euro, anche i 2.000 euro di cui sopra ce li rimetti in quanto il valore di vendita costituisce plusvalenza tassabile.

    Totale risparmio di imposta = 0

    Attenzione: non si sta valutando la convenienza tra acquisto in qualità di attività o in qualità di persona fisica, ma se conviene sostituire un'auto già intestata ad un'attività con una nuova solo per ottenere un risparmio di imposta. Ciò che rileva non è quindi il valore assoluto, ma la differenza tra i valori.

    Se hai già un'auto in qualità di persona fisica puoi tranquillamente venderla alla tua azienda così da poter dedurre le quote di ammortamento e i costi di manutenzione nonchè detrarre l'IVA sui costi di manutenzione.

    Non è necessario sostituire l'auto.

    Chiaro?

    Anche tu non hai granchè chiara la differenza tra redditometro e studi di settore.

    Ai fini degli studi di settore (che si applicano solo alle aziende) l'auto rileva (di regola, ma non sempre) nei limiti della quota deducibile, ovvero 18.075.

    Ferrari o Panda che sia...

    E non ci sono beni o servizi "controllati" perchè servono a determinare i ricavi presunti (ricavi, non utili) sulla base di alcuni dati qualitativi e quantitativi.

    Ai fini del redditometro (che si applica solo alle persone fisiche), l'auto rileva in base ai cavalli fiscali ed all'alimentazione oltre che all'età, quindi tra una Punto 1.9jtd e una BMW 320d full optional di pari età la differenza è minima.

    Il redditometro serve a verificare se esista o meno una proporzione tra le spese sostenute di un soggetto ed il suo reddito imponibile (sulla base dell'assunto "non puoi possedere beni di lusso se dichiari reddito zero").

    Rientrano quindi anche case, barche, cavalli, ecc. ecc.

    P.S.

    Ancora scusate per l'O.T.
     
  4. kris911

    kris911 Aspirante Pilota

    25
    4
    7 Maggio 2009
    Reputazione:
    -4
    320d e91
    [​IMG]

    che pesante sto uomo... madonna... levategli il pallottoliere che fa solo dei danni...
     
    Ultima modifica di un moderatore: 8 Giugno 2010
  5. Andy S2K

    Andy S2K Primo Pilota

    1.023
    30
    23 Gennaio 2008
    Reputazione:
    1.199
    M3, Golf GTI DSG
    =D>

    Occhio che sembri troppo istruito e qui sul forum la cosa turba molto. Ti daranno dell'arrogante :mrgreen:

    Povera Italia.....](*,)
     
  6. GiallisSimo

    GiallisSimo Aspirante Pilota

    27
    0
    26 Marzo 2009
    Reputazione:
    10
    NerisSima - 335i
    Dare dell'idiota non ti sembra dare un giudizio?

    I conti che fai sono tutti perfetti, ma sbagli semplicemente nei dati di partenza.

    Nessuno ha mai dichiarato che l'auto da cambiare è già aziendale e quindi è sbagliato - e di tanto - dire

    Aggiungo che è doppiamente sbagliato perchè sbagli in quello che dici e soprattutto dai indirettamente (ma neanche tanto) dell'idiota ad un utente che ha semplicemente scritto la sua ...

    Anche questo è un errore perchè un privato non detrae nulla e quindi se l'auto ora è privata e domani aziendale il risparmio c'è eccome e sei tu stesso a calcolarlo al centesimo dopo e ti sembra niente ma non ti rendi conto che si risparmia quasi il 7% più tutto ciò che deriva dai costi di manutenzione e non sono certo una cifra irrisoria ...

    Anche questa operazione è sconveniente in termini fiscali perchè è nettamente preferibile vendere la propria a un terzo e comprarne una uguale con iva deducibile come ho già scritto nell'esempio ...

    Insomma ....

    Quello che scrivi è sicuramente più dettagliato ma non capisco perchè dici che quanto ho scritto è sbagliato, solo perchè li chiamo "studi" ? Riprendevo solo i termini del tuo "amico" Sancio Panza che li chiamava "studi reddituali" niente più, ma se focalizzi sul succo non mi sembra ci sia nulla di errato.

    Allora non sbagliavo a darti del "professorino" :lol:

    Per gli altri è inutile scusarsi dell'OT perchè ormai sto diventando pesante ](*,) quanto loro quindi prometto che chiudo qui e non proseguo oltre .[-X
     
  7. Federgue

    Federgue Collaudatore

    431
    16
    29 Aprile 2008
    Reputazione:
    416
    ?
    Non ho dato dell'idiota a nessuno.

    Ho certamente detto che è idiota l'operazione in sè stessa, peraltro molto diffusa in quanto legata ad un luogo comune quanto mai errato.

    Con una vendita da privato ad azienda dell'auto, i costi di manutenzione sono deducibili e l'iva detraibile esattamente come per un'auto acquistata nuova.

    Le quote di ammortamento, idem.

    La differenza tra costo dell'auto nuova al netto dell'iva detraibile e il ricavo della vendita dell'auto usata è un costo (per un'M3 ben oltre il limite deducibile) che potresti non sostenere.

    Ci hai già perso.

    Poi, è vero che hai un'auto nuova, ma è una valutazione qualitativa e non quantitativa (ovvero: condizioni ed età dell'auto venduta, ecc...).

    Più semplicemente:

    1) "Devo sostituire l'auto: mi conviene intestare l'auto nuova all'azienda?" "SI".

    2) "Non dovrei sostituire l'auto, mi conviene acquistarne una nuova anche se non ne ho necessità perchè risparmio sulle imposte?" "NO, il risparmio è minimo e non giustifica la sostituzione forzata dell'auto. Per il momento ti conviene cederla alla tua azienda, poi quando sarà necessario sostituirla intersterai l'auto nuova all'azienda".

    Qui mi fermo e chiudo anch'io perchè è davvero pesante.
     
  8. *fefe84*

    *fefe84* Amministratore Delegato BMW

    4.370
    504
    11 Febbraio 2008
    Reputazione:
    416.346
    auto aperitivo infangata
    la chiudiamo qua?
     
  9. 997s

    997s Amministratore Delegato BMW

    3.081
    65
    8 Ottobre 2008
    Reputazione:
    545
    997S
    POST INECCEPIBILE !!

    complimeti :wink:
     
  10. 997s

    997s Amministratore Delegato BMW

    3.081
    65
    8 Ottobre 2008
    Reputazione:
    545
    997S
    lo so, succede quasi sempre :wink:
     
  11. paolouit

    paolouit Collaudatore

    406
    31
    6 Marzo 2008
    Reputazione:
    873
    Lotus Exige 260 Cup - Ex: M3
    Eh no!!!!!

    Proprio adesso che avevo cominciato a capirci qualcosa anche io!!!! :biggrin:

    Non potete fermarvi sul più bello.....:biggrin:
     
  12. The one

    The one Primo Pilota

    1.265
    66
    1 Giugno 2007
    Reputazione:
    2.285
    i8
    Non è così, se l'hai pagata 100.000 e la rivendi a più di 18.045 euro, non c'è alcuna plusvalenza tassabile (a meno di non venderla a più di 100.000), perchè il valore fiscalmente rilevante della rivendita deve essere ragguagliato a quello di acquisto. Nel caso del tuo esempio, il valore fiscalmente rilevante dell'acquisto è il 18,045% del prezzo (18.045/100000), per cui la stessa percentuale deve essere applicata in caso di vendita. Se dunque l'auto verrà rivenduta a 50.000 euro, il valore fiscalmente rilevante sarà pari a 9.022,5 euro (50.000 x 18,045%), e come vedi non c'è alcuna plusvalenza tassabile. :wink:
     
    Ultima modifica di un moderatore: 8 Giugno 2010
  13. Federgue

    Federgue Collaudatore

    431
    16
    29 Aprile 2008
    Reputazione:
    416
    ?
    No, se l'auto viene rivenduta a 50.000 euro ed è completamente ammortizzata, la plusavlenza fiscalmente rilevante è sempre 18.075, i residui 31.925 non sono imponibili.

    Qundi, ri-tassi tutto.

    Attenzione a non confondere la proporzione che si effettua per calcolare la deducibilità dei canoni leasing (che è calcolata più o meno come tu hai illustrato) con l'acquisto e la successiva cessione.
     
    A 1 persona piace questo elemento.
  14. Federgue

    Federgue Collaudatore

    431
    16
    29 Aprile 2008
    Reputazione:
    416
    ?
    Grazie :wink:
     
  15. Federgue

    Federgue Collaudatore

    431
    16
    29 Aprile 2008
    Reputazione:
    416
    ?
    Volendo, si può trasferire il thread e cambiare il titolo...:-k
     
  16. *fefe84*

    *fefe84* Amministratore Delegato BMW

    4.370
    504
    11 Febbraio 2008
    Reputazione:
    416.346
    auto aperitivo infangata
    si.. come portare la auto in deduzione!!!! e non che auto mi compro!!!
     
  17. 997s

    997s Amministratore Delegato BMW

    3.081
    65
    8 Ottobre 2008
    Reputazione:
    545
    997S
    ulteriore post ineccepibile :wink:

    finalmente c è qualcuno che consce la materia
     
  18. 997s

    997s Amministratore Delegato BMW

    3.081
    65
    8 Ottobre 2008
    Reputazione:
    545
    997S
    no,

    fiscalmente il valore dell auto alla vendita è il 40% del valore di vendita fino ad un massimo euro 18.075,99, (lo stesso principio che si ha in acquisto)

    ne viene da solo che vendendo un auto a 50 k euro,

    e che il 40% di 50k è superiore ai 18.075,99

    per il fisco il valore fiscalmente rilevane è lo stesso di quello in acquisto

    e cioè 18.075,99

    morale della favola quello che risparmi prima lo paghi poi :-k

    federgue correggimi se erro :wink:
     
  19. The one

    The one Primo Pilota

    1.265
    66
    1 Giugno 2007
    Reputazione:
    2.285
    i8
    Ho l'impressione che tu abbia le idee un po' confuse, forse faresti meglio a riportare riferimenti normativi, altrimenti le tue affermazioni lasciano il tempo che trovano.

    L'articolo 164, comma 2 del Tuir prevede, ai fini della determinazione del reddito d'impresa di alcuni mezzi di trasporto, che «le plusvalenze e le minusvalenze patrimoniali rilevano nella stessa proporzione esistente tra l'ammontare dell'ammortamento fiscalmente dedotto e quello complessivamente effettuato». La norma crea una simmetria impositiva tra la rilevanza fiscale della plusvalenza (o minusvalenza) conseguita al momento della cessione del cespite e la deducibilità fiscale dei costi. In altre parole, poiché i componenti negativi sostenuti con riferimento al cespite oggetto di alienazione sono stati parzialmente sterilizzati per effetto della disciplina limitativa di cui all'articolo 164, comma 1, lettera b), Tuir, il legislatore ritiene coerente prevedere che il maggior o minor reddito risultante dal realizzo concorra alla formazione dell'imponibile nella medesima misura nella quale hanno in precedenza avuto rilevanza i predetti costi. La circolare 47/08 specifica come comportarsi nei seguenti tre casi:

    - nell'ipotesi di acquisto in proprietà di un bene rientrante nella previsione di cui all'articolo 164 e di un successivo realizzo dello stesso, quindi, la plusvalenza assume rilevanza fiscale in misura pari al valore dell'ammortamento fiscalmente dedotto rapportato al valore civilistico imputato a conto economico;

    - nella diversa ipotesi di cessione di un bene riscattato a seguito di un contratto di locazione finanziaria ceduto nello stesso periodo d'imposta del riscatto, in assenza di quote di ammortamento pregresse si ritiene che la plusvalenza realizzata assuma rilevanza fiscale nella misura pari all'ammontare dei canoni dedotti rapportati all'ammontare complessivo dei canoni dovuti;

    - nell'ipotesi in cui il bene sia stato ammortizzato per almeno un periodo d'imposta, trova applicazione il comma 2 dell'articolo 164 del Tuir, anche se si tratta di una tesi non del tutto convincente.

    Per cortesia, puoi riportare i riferimenti di legge a supporto delle tue tesi?
     
  20. Federgue

    Federgue Collaudatore

    431
    16
    29 Aprile 2008
    Reputazione:
    416
    ?
    Entrambi avete ragione in parte e io sono stato impreciso.

    I riferimenti di legge sono corretti.

    Facciamo due conti.

    Ipotesi soggetto IRES imposta 27,5%, senza considerare IRAP (per asimmetrie nella deducibilità)

    Costo: 100.000 compresa iva indetraibile

    Ammontare fiscalmente rilevante: 18.045

    Ammortamento anni 4, quota ammortizzabile annua fiscalmente rilevante: 4.511,25

    Quota fiscalmente deducibile (40% della quota di cui sopra): 1.804,50

    Risparmio imposta annuo: 496,23

    Totale risparmio di imposta ad ammortamento completato: 1.984,92

    (Non ho considerato l'abbattimento al 50% della quota di ammortamento per il primo anno e relative variazioni fiscali relative al primo periodo).

    Cessione dopo n anni, a costo totalmente ammortizzato.

    Ricavo: 50.000

    Ammontare fiscalmente rilevante: 9.022,45

    Ammontare imponibile (40% di cui sopra): 3.608,98

    Imposta da versare relativa alla plusvalenza: 992,46

    In sostanza, quindi, non tassi niente perchè non hai dedotto niente, e su

    un costo netto pari a 50.000 euro a conti fatti ho pagato meno IRES per un importo pari a 992,46 euro.

    S. E. & O.

    P.S.

    Siamo d'accordo?
     

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