14/03— BHR Grand Prix of Bahrain— Bahrain una delle opere geniali di TILKE....che siccome rischiava di avere ben 3 punti di sorpasso.....ha ben pensato di levarne uno...e mettere una bella zona da trenini tipo UNGHERIA vecchio stile 28/03— AUS Grand Prix of Australia— Albert Park circuito recente di epoca precedente al genio della lampada dei cicuiti....non sarà bello come un MUGELLO....ma cacchio.,..alla fine ci son sempre gare divertenti e con finale in dubbio...e non solo sto anno...lo scorso anno è successo di tutto 04/04— MYS Grand Prix of Malaysia— Sepang forse l'opera meno peggio del caro HERMAN....ci sono due o tre punti per fare un sorpasso...pista larga che permette duelli...cmq un tracciato che valorizza il pilota...ma le prime due curve.... 18/04— CHN Grand Prix of China —Shanghai International ma serve commentare?????? teatro di gare sopportifere persino in F1....qui TILKE si è messo in testa che i sorpassi non devono avvenire se non per miracolo divino....se non fosse per le condizioni meteo spesso variabili...sarebbe una delle migliori piste per grandi ronfate pomeridiane 09/05— ESP Grand Prix of Spain —Catalunya circuito old style senza mano di TILKE....con curve impegnative....rettifili lunghi con spazio per staccate pesanti e quindi attacchi....ci son state belle gare negli anni...il top...SENNA MANSELL del 1991 16/05— MCO Grand Prix of Monaco— Monaco non serve commentare 30/05— TUR Grand Prix of Turkey— Istanbul Park altra opera del genio.....come non ricordare MSC CROCIERE rimanere per 30 e più giri dietro a un ALFONSO che era nettamente più lento in pista....circuito incapace di permettere un sorpasso se non alla fine del rettifilo opposto...sempre ammesso che qualcuno riesca a stare a culo della vettura davanti uscendo da una ESSE da grane appoggio...e quindi con i classici problemi della vicinanza delle monoposto...un qualcosa che diventa asai improponibile 13/06— CAN Grand Prix of Canada— Montreal Gilles Villeneuve qui ci si diverte perchè i piloti sbagliano a manetta....old school pieno di pericoli....ma alla fine il bello è che per andare forte...devono osare parecchio...e si sbaglia facile....e cmq ci son molti punti dove passare 27/06— ESP Grand Prix of Europe— Valencia Urban classico circuito ricavato in stile parcheggio ipercoop...penso che qua TILKE assieme a SINGAPORE sia sia superato...credo che nel pc abbia inserito un sistema di calcolo della possibilità di duello fra vetture...e dopo di che ah fatto di tutto per far si che i duelli non possano esserci 11/07— GBR Grand Prix of Great Britain— Silverstone Grand Prix SILVERSTONE è sempre SILVERSTONE...pista da pelo...dove chi ha manico si sa far valere...anche con auto un pelo inferiori 25/07— DEU Grand Prix of Germany— Hockenheim Grand Prix forse una delle piste modificate dal CRUCCO MALEFICO dove lo spettacolo è aumentato più che dimuito 01/08— HUN Grand Prix of Hungary— Hungaroring almeno ora si passano sul rettifilo principale 29/08— BEL Grand Prix of Belgium Spa—-Francorchamps servon commenti??....no dico...serve dire qualcosa???. ovviamente pista OLD STYLE 12/09— ITA Grand Prix of Italy— Monza vedasi SPA.... 26/09— SGP Grand Prix of Singapore— Singapore – Marina Bay qui proprio vorrei spaccare la testa a quel magna crauti maledetto e a chiunque abbia collaborato a sta cazzata immane 10/10— JPN Grand Prix of Japan— Suzuka ovviamente OLD STYLE....e quindi il pilota fa la differenza...non è un circuito da BIMBOMINCHIA su PLAYSTATION....qui ci voglion le palle per correre 24/10— KOR Grand Prix of Korea* —Korean International Circuit basta vedere i video in rete...per capire che TILKE ha costruito una nuova cattedrale della noia assoluta 07/11— BRA Grand Prix of Brazil— Interlagos teatro anche qui di grandi corse......molto tecnica e divertente...difficilmente ci si annoia....e ovviamente...circuito di vecchia scuola. 14/11— ARE Grand Prix of Abu Dhabi Yas— Marina Circuit si corre solo perchè ci sono gli scheicchi.....manco l'uscita box come si deve son stati capaci di fare....io ancora aspetto uno che fa il botto in quel tunnel...e la gara che dev'essere sospesa perchè nessuno può uscire dai box quindi...si può clamorosamente affermare....che buona parte della colpa della noia in F1 è di quel mona di TILKE ecco dove sta il vero problema!!!!
A me piace tantissimo e spero che venga al + presto a posto di Massa (secondo me uno dei + sopravvalutati invece) x fare una delle accoppiate + forti che si siano mai viste in F1 nell'era moderna!
percui Alonso non e' andato a prendere lui Kubi perche' Massa aveva un adesivo dietro l'alettone che diceva non superare a destra??? O perche' sul finale Alonsosi e' avvicinato davvero solo quando il brasiliano ha drifato.....poteva passare di impeto no? Alla fine Alonso ha fatto un gran bell'errore in partenza pattinando due ore...ha rimontato ma del resto come altri, ha avuto il culo di beccare una Sc e un cambio gomme di massa altrimenti eravamo qui a dire che gara aveva sprecato....Hamilton sul finale andava parecchio piu' forte....o no? anche Kubi e' stato migliore dello spagnolo o sbaglio? Direi di si. Cmq se non si e' capito Kubi sul finale stava controllando Massa e dava pova di poter allungare come voleva sui Ferraristi ha solo conservato la macchina...
Secondo me più che allungare Kubica sapeva che se Hamilton non l'aveva passato prima del secondo cambio gomme era proprio dura ce la facesse Massa quindi non c'era bisogno di prendere rischi. Detto questo a bocce ferme son contento non siano stati dati ordini di scuderia in Ferrari, alla seconda gara fiaccano solo il morale di chi deve rispettarli e (Silverstone 1999 ma ancora prima Magny Cours 1999 insegnano) possono addirittura essere deleteri
Jenson Button: 9,5 - Nella vita ci vuole c... E su questo sfidiamo chiunque a contraddirci. Detto questo, possiamo dire che la gara di Jenson e' da antologia. Azzecca -e pare che la scelta sia stata sua- il momento perfetto in cui passare alle gomme slick, soffre nel primo passaggio ma poi inizia a girare su ottimi tempi recuperando terreno e insidiandosi al secondo posto dietro Vettel. Senza un errore, senza una sbavatura, rispettando le gomme in maniera magistrale ed evitando un ulteriore pit stop. Poco spettacolare ma spaventosamente consistente. Alla Lauda, potremmo dire. Poi certo, ce ne sarebbero di cose da dire. Se nel contatto alla prima curva fosse finito in testacoda pure lui la sua gara sarebbe stata diversa. Se in quello svarione appena uscito dai box avesse trovato sabbia anziché asfalto avrebbe salutato la compagnia anzitempo. Se Vettel non si fosse ritirato non l'avrebbe mai e poi mai preso. Ma, dicevamo, nella vita ci vuole c... E lui, vivaddio, a Melbourne l'ha avuto. Onore al merito (?). Avanti cosi'. Lewis Hamilton: 9 - Nella vita ci vuole c... Poi certo, serve anche la capacita' di non incasinarsi la vita -leggi una qualifica sconcertante che lo relega all'11esimo posto-, serve tanto talento -leggi la capacita' incredibile di volare su pista umida- e ci vuole tanta grinta -leggi la determinazione nel compiere sorpassi sul filo del rasoio ai danni di vetture comunque veloci-. Tutto questo lo porta, a tre giri dalla fine, a lottare per il quarto posto dopo essere scattato dall'undicesima posizione (con un pit stop in piu' sul groppone) al termine di una delle gare migliori della sua carriera. Una lotta con ottime possibilita' di vittoria, aggiungiamo noi, sia nei confronti di Alonso che -azzardiamo- in quelli di Massa, poco avanti. Ma nella vita ci vuole c..., dicevamo. E quello della sua McLaren viene distrutto dalla Red Bull di Webber, che sfida la legge dell'impenetrabilita' dei corpi e lo spedisce fuori relegandolo al sesto posto. Quando non e' giornata non e' giornata. (comunque) bravissimo. Michael Schumacher: 5 - Nel 1990 il tedesco conquistava il titolo tedesco di F3, vinceva il prestigioso GP di Macao e firmava un contratto con la Mercedes per correre l'anno venturo nel mondiale Superprototipi. L'anno dopo avrebbe debuttato in F1. Ma questo non ci interessa. Ci interessa invece rilevare che nel 1990 nasceva Jaime Algersuari, che con una modesta Toro Rosso ha tenuto dietro per una ventina di giri -28 per la precisione- il 7 volte campione del mondo. Che, per carita', si trovava in quella posizione per via di un contatto al via con Button e Alonso, ma che tutt'altro che per carita' disponeva di una vettura sulla carta molto piu' veloce di quella dello spagnolo. Ma questo e'. Dopo quanto accaduto al via sarebbe stato ingiusto aspettarsi la vittoria da Schumacher, certo, ma un qualcosa di un po' piu' onorevole forse si'. Alla fine, di riffa e di raffa, lo spagnolo comunque lo passa e guadagna pure un punticino. Poca roba? Tanta roba? Vedremo. Pigro. Nico Rosberg: 7 - Tutto sommato va bene cosi'. Il suo via non e' di quelli da ricordare, anzi. Pero', paradossalmente, gli consente di evitare il caos generato dal trio Alonso-Button-Schumacher, per cui va anche bene cosi'. Il ritmo che tiene non e' eccezionale, e il bilanciamento non ottimale lo porta a consumare troppo le gomme e quindi lo costringe ad una sosta supplementare per montare coperture fresche. Si tiene comunque lontano dai guai e in una gara simile non e' scontato. Rassegnato, se cosi' si puo' dire, ad un settimo posto quantomeno anonimo, si vede recapitare su un piatto d'argento la quinta piazza grazie alla scellerata azione di Webber che mette fuori gioco se stesso e Hamilton. Buon per lui: nella vita ci vuole c.... E scusate la pedanteria. Regolare. Sebastian Vettel: 10 - Meriterebbe non 10 ma 110 e lode solo per la risposta data a Giovannelli dopo il ritiro. «Preoccupato da questi problemi di affidabilita'?» «It Breaks my balls!», tradotto dal solerte interprete «sono molto scocciato». Impagabile. Della sua corsa poco da dire. Parte davanti, ci rimane finché resta in gara, inarrivabile per tutti, senza un errore o una sbavatura. Poi l'impianto frenante, nello specifico alla ruota anteriore sinistra, alza bandiera bianca e lo spedisce fuori pista lasciandolo ancora una volta a bocca asciutta dopo una gara dominata. Manda la controfigura davanti ai giornalisti (sempre Giovannelli: «Vettel e' entrato nella hospitality per SCAMBIARSI e calmarsi») e, viste le risposte regalate, va piu' che bene cosi'. Comunque e' proprio vero, nella vita ci vuole c... Peccato. Mark Webber: 4 - Un pilota sull'orlo di una crisi di nervi. O forse anche oltre quell'orlo. Reduce dalla batosta del Bahrain arriva al Gran Premio di casa con la voglia di spaccare il mondo. In qualifica gli va quasi bene, e conquista la prima fila. In gara non ne azzecca una. Parte male, fa pattinare le gomme e perde posizioni. Quindi scivola ancora piu' indietro a causa del pit stop ritardato per montare le gomme da asciutto. E qui gli salta il neurone. Si infila in una sequela interminabile di duelli perlopiu' sterili con chiunque gli capiti a tiro. Le da', le prende (soprattutto), finisce fuori, recupera. Per carita', divertente, non ci piove -scusate la battuta- ma correre per il mondiale e' un'altra cosa. E il capolavoro lo compie a due giri dalla fine, quando centra in pieno il retrotreno della McLaren di Hamilton con una manovra tanto scellerata quando improbabile. Semplicemente non c'era con la testa. Nonostante tutto chiude nono. A fine gara dice «E' stata una gara dura, ma torneremo». Pensi a Vettel e ti verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi. Grottesco. Felipe Massa: 8 - Il suo capolavoro e' la partenza, che definire spettacolare e' riduttivo. Il cameracar sembra quello di un videogame: infila Alonso e Webber e si issa al secondo posto dietro a Vettel. Viene poi ripassato da Webber al terzo giro, ma mantiene la posizione senza strafare. Lamenta problemi di aderenza per tutto il weekend, in particolar modo sulla pista bagnata, si piazza dietro la Renault di Kubica senza attaccarlo e fa un po' da tappo anche alla rimonta del compagno di squadra Alonso. Pero' non commette errori, non si fa intimorire e alla fine, complice il problema di Vettel, agguanta un terzo posto preziosissimo in ottica campionato. Magari non una giornata da leone, certo, ma e' in gare difficili come questa che si raccolgono i punti piu' preziosi. Prudente. Fernando Alonso: 9 - Grande, grandissima gara. Confermiamo quanto scritto a proposito della corsa precedente, ovvero che Fernando e' un vero Animale da corsa. Scatta malissimo, resta impegolato nel contatto al via e scivola in fondo al gruppo. Da li' si rimbocca le maniche e da' il via ad una rimonta entusiasmante, che a tratti ci ha ricordato i primi giri del GP di Ungheria 2006, sotto la pioggia. Per motivarsi probabilmente aveva nelle orecchie il commento Rai (Mazzoni, a un certo punto, urla: «Vai Fernando che ora sei ottavo!!!»), fatto sta che si ferma solo quando arriva negli scarichi di Massa. Con le gomme oramai al limite e' bravissimo a difendersi dal ritorno di Hamilton e Webber, almeno fino a quando l'australiano non ci mette una pezza. Chiude quarto e consolida la leadership in campionato. Bravo. Rubens Barrichello: 6,5 - In gare come quella australiana l'esperienza e' un valore aggiunto insostituibile. E, non a caso, Rubens torna dall'Albert Park con altri punti in tasca e un ottavo posto tutt'altro che da buttare. Conscio che correre rischi sarebbe inutile e controproducente, il brasiliano guida sulle uova per tutta la gara, non rischia con le gomme e ricorre ad un pit stop supplementare che gli fa perdere una posizione ma che gli garantisce comunque l'arrivo nella top ten. Esatamente quello che Frank Williams si aspetta da lui. Il sorpasso a De La Rosa dimostra che la grinta c'e' ancora, cosi' come la voglia di lottare. Solido. Nico Hulkenberg: sv - Dopo nemmeno un km viene centrato da Kamikaze-Kobayashi che lo mette fuori gara e rischia pure di fargli parecchio male. Peccato. Ingiudicabile. Meriterebbe 8 solo per non aver preso a sberle Giovannelli che gli chiede «e' stato un incidente pericoloso?». Gentleman. Robert Kubica: 9,5 - L'uomo del giorno e' lui, poche storie. Indovina un primo giro da sogno che lo proietta nelle zone nobilissime della classifica, ma soprattutto e' bravo a restarci per tutta la gara, lottando con il coltello tra i denti. Una prestazione forse non appariscente ma tremendamente efficace. Addirittura esce dal pit stop davanti al futuro vincitore Button, ma poi deve cedere la posizione al britannico che ha le gomme gia' in temperatura. E' freddo quanto basta per non cedere agli attacchi delle Ferrari -a un certo punto guida un trenino formato da lui, Massa, Alonso, Button e Webber- e conquista un secondo posto davvero da antologia. Un perfetto mix di velocita', freddezza, talento ed esperienza. Bravo davvero. Vitaly Petrov: 5,5 - Anche lui, come il compagno di squadra, azzecca una gran partenza e si insedia nella top ten. Nonostante la scarsa esperienza guida con disinvoltura in mezzo al gruppo e -lo ricordiamo- in condizioni di aderenza piuttosto precarie. Poi rientra ai box per il cambio gomme, monta le slick ma subito dopo finisce fuori per un suo errore. Dopo appena dieci giri. Un po' poco per arrivare alla sufficienza, onestamente. Le attenuanti generiche comunque le merita tutte, e infatti non lo bastoniamo piu' di tanto, specie perché ha fatto vedere cose discrete. Deve maturare. Novellino. [continua....]
Adrian Sutil: 6 - Praticamente ingiudicabile. La sua gara dura solo dodici giri, al termine dei quali il motore dice basta ed e' costretto al ritiro. Non era partito male e a un certo punto -come lui stesso rileva con solerzia- la sua era la vettura piu' veloce in pista. Ma se il tuo motore gira solamente a quattro cilindri c'e' poco da fare. Peccato, perché in queste condizioni lui di solito si esalta, e il passo di Liuzzi conferma che e' stata gettata al vento una bella chance. Sara' per la prossima. Ottimista. Vitantonio Liuzzi: 7,5 - Ancora un arrivo a punti per Tonio, che stavolta raccoglie un prestigiosissimo settimo posto con una prestazione solida e grintosa. Sotto la pioggia soffre, ma con la pista umida e le gomme slick fila come un treno e recupera -con gli interessi- il terreno perso in precedenza. A fine gara le sue gomme posteriori sono distrutte, ma e' bravo ad amministrare quel che ne resta evitando una sosta ulteriore e quindi arrampicandosi fino al settimo posto. La vettura e' nata bene, senza difetti macroscopici, e Tonio -che a differenza dell'anno scorso ha potuto provare la monoposto- la interpreta al meglio. Del resto certe occasioni per far punti vanno colte ora. Mastino. Sebastien Buemi: sv - La sua gara dura lo spazio di sei curve, quando resta coinvolto -incolpevole- nell'incidente che mette fuori gara anche Kobayashi e Hulkenberg. Peccato, in una gara del genere avrebbe potuto far bene. Ingiudicabile. Jaime Alguersuari: 6,5 - Un giorno, davanti al caminetto, potra' raccontare una bella storia ai nipotini, che potrebbe iniziare cosi': «Mi ricordo quella volta che in Australia, con una Toro Rosso e con pista umida, ho tenuto dietro per 28 giri Michael Schumacher, 7 volte iridato, che guidava una Mercedes, vettura campione del mondo in carica». Roba grossa. E tutto sommato anche vera. Certo, omettera' di dire che il pluricampione aveva comunque piu' del doppio dei suoi anni, che la lotta non era per il comando ma per il decimo posto e che alla fine il tedesca sfruttando un suo errore l'ha passato comunque. Ma tant'e'. Andy Warhol diceva che in futuro tutti avremo i nostri 15 minuti di celebrita'. Lui la sua celebrita' l'ha avuta, per 28 giri. E alla fine l'undicesimo posto finale -su 14 classificati- e' solo una mera nota di cronaca. Superstar (?). Jarno Trulli: sv - Non prende parte alla gara per via di un problema idraulico che blocca la sua macchina prima del via. Meglio cosi'? Peggio? Non spetta a noi dirlo. E' andata cosi'. Stoppato. Heikki Kovalainen: 5,5 - E' sempre difficile giudicare prestazioni come la sua. Certo, chiude con due giri di distacco, penultimo, ma va onestamente detto che con la Lotus di oggi e' davvero difficile fare di piu'. L'obiettivo dichiarato e' accumulare km e lui lo centra in pieno concludendo la gara. Dice di essersi divertito ma vedendo crescergli il naso nutriamo seri dubbi sulla veridicita' di questa affermazione. Del resto nella formula 1 moderna e' fondamentale saper fare buon viso a cattivo gioco, per cui glielo perdoniamo. Mantiene lo stesso treno di slick sino alla fine, ma probabilmente con la sosta -parole sue- non sarebbe cambiato nulla. Quantomeno onesto. Karun Chandhok: 5 - Okay, stiamo pur sempre parlando di un debuttante. Okay, stiamo parlando di un debuttante che guida una vettura che e' solo una lontana parente di una F1 competitiva. Le attenuanti ci sono tutte. Ma chiudere ultimo, con quattro giri di distacco, e avere il coraggio di dichiarare che era il miglior risultato possibile... beh, francamente ci pare un po' troppo. Certo, finire la gara e' un risultato comunque rimarchevole, ma c'e' modo e modo, suvvia. Lento, lento, lento, sta bene attento a non commettere errori nei doppiaggi e a non ostacolare i piloti piu' veloci, ma senza il minimo sprazzo velocistico. Puo' solo migliorare, certo, sia lui che la vettura. Gli auguriamo pero' che i margini siano davvero elevati. Lumaca. Bruno Senna: sv - Saluta la compagnia dopo dieci giri per un problema idraulico. Null'altro da segnalare, se non una partenza discreta. Ingiudicabile #2. Pedro De La Rosa: 5,5 - Nel corso della gara e' stato inquadrato si e no tre volte. Sempre al momento di subire un sorpasso. Regista ingeneroso o gara da dimenticare? La verita' sta nel mezzo. Resta in zona punti per buona parte del Gran Premio, tenendo un ritmo costante e stando attento a non combinare guai. Poi pero' sottovaluta il degrado delle gomme, decide di rischiare evitando la sosta ai box ma l'azzardo non paga e viene superato da Schumacher ed Algersuari nelle ultimissime fasi di gara. Chiude dodicesimo, rammaricandosi per la strategia sbagliata. Ma noi ci chiediamo: chi meglio del pilota puo' valutare consumo e perdita di grip dei pneumatici? Vi lasciamo con quest'interrogativo. Maldestro. Kamui Kobayashi: 4 - Sconcertante. Con una manovra spericolata perde l'alettone anteriore, finisce a muro e travolge Hulkenberg -in maniera violentissima- e Buemi. Dopo sei curve, non sei giri. Va bene la grinta, va bene la determinazione, ma qui si rischia di farsi male. Urge una bella lavata di capo. Scellerato. Timo Glock: 6 - Parte dai box e riesce in poco tempo a riprendere e passare Chandhok. Impresa invero tutt'altro che epica, ma comunque ragguardevole se guidi una Virgin. A un certo punto e' addirittura in lotta con Schumacher, in un duello tutto tedesco che si risolve in poco tempo a favore del pluricampione del mondo. Al piccolo trotto va avanti, ma quando -a 15 giri dalla fine- inizia a pregustare la prima bandiera a scacchi della stagione una sospensione lo stoppa costringendolo al ritiro. Niente di trascendentale, ma ci pare ingeneroso assegnare l'insufficienza a un pilota che prende il via non sapendo se la vettura che guida potra' contenere il carburante necessario a finire la gara. Con i rifornimenti, lo ricordiamo a chi si fosse messo all'ascolto e in visione solo ora, vietati. Stoico. Lucas Di Grassi: 6 - Anche qui poco da dire, se non che la sua gara non dura 41 giri -come Glock- bensi' solo 25. Nei quali, per capirci, il brasiliano non compie nessun gesto che restera' nella storia di questo sport. Ma, a onor del vero, con la vettura che si ritrova non sarebbe stato nemmeno onesto richiederglieli. Per cui -visto che gira su tempi comunque decenti e che al box riescono addirittura a fargli perdere tempo sbagliando il giro in cui sostituire le gomme- probabilmente la sufficienza, di stima, ci sta. Stoico #2. Manuel Codignoni http://www.f1grandprix.it
Beh il clown, come lo chiami tu, quando aveva una macchina decente ha dato paga al Sig.F1, facendogli fare una figura vergognosa..... Memoria gente....
Io credo solo che un po' di remore a mettersi a lottare con Massa ce l'abba ancora, se non altro per una questione di....rispetto! Ma tempo 3 o 4 gp e comincerà ad attaccare pure lui. Secondo me se Alonso avesse passato Massa, a Kubica gli dava 10 secondi
Il clown ha corso per 2 anni con la migliore macchina del lotto (2 secondi al giro meglio della Ferrari nel 1996 ed 1 secondo al giro meglio della Ferrari nel 1997), il primo anno ce le ha prese da Hill ed il secondo ha vinto il titolo all'ultima gara, e ti dico anche con che botta di culo c'è riuscito: *Interlagos 1997: finisce fuori alla prima curva, è ultimo (e MSC primo). Gara interrotta, nuovo start regolare, vince la gara; *Silverstone 1997: è terzo con MSC primo e Hakkinen secondo. MSC rompe il semiasse e Hakkinen il motore, vince la gara; *Ungheria 1997: è secondo con Hill primo, ad Hill si pianta il cambio in terza (!!!), vince la gara Dal 1998 in avanti, senza più avere la migliore macchina del lotto per le mani, ha abbondantemente fatto vedere di che pasta era fatto. Una polemica via l'altra, l'ostinazione ossessiva di buttare via un treno di gomme ad inizio qualifica perchè "tanto c'è pista libera" benchè non essendo gommata girava sui tempi delle Minardi. Ma soprattutto, la cappella tra le cappelle: a metà 1999 lo chiama Ron Dennis perchè sostituisca Coulthard a fine anno. Quel rincoglionito dice di no e rinuncia alla Mecca di Adrian Newey per i soldi della Bar. Povero idiota, è una vergogna che porti quel cognome
ALONSO non è mai stato in ultima posizione, credo fosse terzultimo, comunque ricordiamoci che la SC è stata provvidenziale, però gran corsa dello spagnolo secondo me il miglior pilota attualmente
vettel e hamilton i piu'talentuosi alonso di gran lunga il piu'intelligente massa e webber non meritano di guidare x top team
Vettel non vale ancora Hamilton benchè potenzialmente può diventare ancora più forte. Per ora è ancora troppo incline all'errore, un pilota da titolo se ne può permettere 1 a stagione, non mezza dozzina. Su Massa e Webber puoi anche avere ragione, però ti ricordi com'è finita in Mclaren nel 2007 a far correre assieme due fuoriclasse assoluti. Serve anche gente come loro in F1 e nei top teams, fidati /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
a me non e'mai piaciuto ottimo pilota,ma il campione e'quello che alla fine ti raddrizza sempre la gara felipe le gare che ha vinto le ha sempre dominate,se ha 1 imprevisto perde la brocca alonso,hamilton,iceman e vettel sono innarrivabili x felipe forse sul giro secco felipe e'tra i primissimi,ma come visione di gara non esiste sempre meglio di webber cmq
vettel ha fatto 2 pole e finche la macchina ha tenuto e'sempre stato in testa!! se avesse 50punti nessuno avrebbe niente da ridire..