Gino Strada è uno che ha salvato e che salva con le proprie mani un sacco di vite umane ha costruito e costruisce un sacco di ospedali in zone nel mondo dove gli uomini non sanno neanche che esiste la possibilità di curarsi e per questo Emergency è uno dei pochi vanti che abbiamo in Italia, ammirato in tutto il mondo se poi ha una casa da nababbo non vedo proprio cosa c'entri: vogliamo fare dell'etica dove non serve e non vediamo tutto ciò che di immorale abbiamo nelle nostre teste? perché se dobbiamo applicare l'equazione ricco=ipocrita allora vuol dire che alla maggioranza degli italiani piace mandare al governo degli ipocriti, anzi i più grandi ipocriti d'Italia
La mia "sentenza", (come da te, e solamente da te, definita tale) è, vuole e deve essere limitata all'ambito in cui è nata: la foto e non la persona. Poi, ancora, se tu per mille motivi ti senti vicino alla persona ritratta in questa foto e hai visto la cosa come un'attacco personale, mi scuso e me ne dispiaccio.[/quote] nulla di eprsonale. continuo a vederla come una sentenza presappochista e nulla più :wink: e che quando ha, potuto scegliere cosa e come farsi ritratre, come vedi nella foto dopo con le figlie, non ha lesinato nel farsi vedere come persona normale, anzi anche vestita più che bene. quando ha scelto :wink:. ti ripeto, nulla di personale ma hai preso una bella cantonata a cui stai a mette na pezza IMHO
Tralasciando il discorso ricco=ipocrita (non hai colto evidentemente la contraddizione), perchè non cura gli italiani? Gli fa schifo curare gli italiani?
Ah si ? STRADA GINO: Conoscerlo meglio. di Gigi Moncalvo C'è uno strano caso di "silenzio stampa" in questo nostro grande paese: quello riguardante il passato violento del dottor Gino Strada. Il pacifista, la colomba, l'uomo che ama il bene e fa del bene, il missionario laico che va in soccorso degli oppressi, colui che predica col ramoscello d'ulivo in bocca, è lo stesso che faceva da "luogotenente" - insieme al futuro odontoiatra Leghissa - a Luca Cafiero il famigerato capo del servizio d'ordine del famigerato Movimento Studentesco del l'Università Statale di Milano, quello dei terribili e mai dimenticati "katanghesi". Sì, è proprio lui: il "pacifista" Gino Strada, colui che oggi dà dei "delinquenti politici" agli esponenti della casa della Libertà e dei DS che non vogliono soggiacere ai suoi diktat di aspirante leader politico che sogna un seggio in Parlamento. Per l'esattezza Strada, insieme a Leghissa, era il capo del servizio d'ordine di Medicina e Scienze e il suo gruppo o squadra aveva questo inequivocabile nome: "Lenin". Rispetto ai capi degli altri servizi d'ordine - ad esempio Mario Martucci per la Bocconi e il suo gruppo "Stalin", o Franco Origoni per la squadra di Architettura, o Roberto Tuminelli, l'erede delle famose scuole private per il recupero-anni, alla guida del gruppo "Dimitroff", il bulgaro segretario della Terza Internazionale accusato da Hitler di aver incendiato il Reichstag - il gruppo guidato da Strada si distingueva per la più cieca obbedienza e fedeltà a quel fior di democratico e di amante dei diritti civili che rispondeva al nome di Luca Cafiero, capo supremo di tutti i Servizi d'Ordine e poi divenuto deputato del PCI, candidato a Napoli, dove superò addirittura in fatto di preferenze l'on. Giorgio Napolitano. Ora Cafiero è ritornato a fare il docente universitario alla facoltà di Filosofia della Statale. Al comando generale e assoluto di Cafiero c'erano i gruppi "Stalin", "Dimitroff" e tanti altri - ciascuno dei quali aveva uno o più sotto-capi -, ma era il "Lenin" di Gino Strada che si distingueva per la prontezza e la capacità di intervento laddove ce ne fosse stato bisogno. In sostanza, ancora ben lontano dallo scoprire il suo attuale animo pacifista, Gino Strada era uno degli uomini di punta di quel Movimento dichiaratamente marxista-leninista-stalinista-maoista che aveva i suoi uomini guida in Mario Capanna, Salvatore "Turi" Toscano e Luca Cafiero. I milanesi, e non solo loro, ricordano benissimo quegli anni, e soprattutto quei sabati di violenza, di scontri, di disordini. Ma ora nessuno dice loro che ad accendere quelle scintille c'era anche l'odierno "predicatore" Gino Strada. Solo che allora non aveva dimestichezza con le colombe bianche, le bandiere multicolori, il rispetto altrui, il ramoscello d'ulivo. Ma era molto di più avvezzo ai seguenti segni identificativi: l'eskimo, il casco da combattimento, e l'obbligo di portare con sé, 24 ore su 24, le "caramelle": cioè due sassi nelle tasche e soprattutto "la penna", cioè la famosa Hazet 36 cromata, una chiave inglese d'acciaio lunga quasi mezzo metro nascosta sotto l'eskimo o nelle tasche del loden. Alla "penna" - si usava tale termine durante le telefonate per evitare problemi con le intercettazioni - si era arrivati partendo dalla "stagetta" (i manici di piccone che avevano il difetto di spezzarsi al contatto col cranio da colpire), dalle mazze con avvitato un bullone sulla sommità per fare più male, e dai tondini di ferro usati per armare il cemento, ma anch'essi non adatti poiché si piegavano. I katanghesi e il loro servizio d'ordine, Gino Strada in testa, erano arrivati a questa scelta finale in fatto di armamentario, su esplicita indicazione del loro collegio di difesa che allineava nomi oggi famosissimi come quello di Gaetano Pecorella, Marco Janni, Gigi Mariani, insieme ad altre decine di futuri principi del foro, mentre sul fronte dei "Magistrati Democratici" spiccava la figura di Edmondo Bruti Liberati. Il "collegio di difesa" aveva dato istruzioni ben precise in caso di arresti e processi: "Negare sempre l'evidenza", anche in caso di fotografie o filmati inequivocabili, definire come "strumento di lavoro" la scoperta eventuale della chiave inglese. Sarebbe stato difficile giustificare come tale un manico da piccone o un tondino di ferro, facilmente considerabili e catalogabili come "arma impropria", mentre diventata più facile con la chiave inglese. "Dite che stavate andando a riparare il bagno della nonna o che vi serviva per sistemare l'auto di vostro padre", poteva essere una delle indicazioni difensive consigliate in caso di bisogno. "Pacifici ma mai pacifisti" era uno degli slogan ideati da Mario Capanna, ed è strano dunque che oggi Gino Strada si definisca proprio "pacifista". Comunque - a parte la canzoncina ritmata con cui si caricavano prima degli scontri (kata-kata-katanga) - essi pronunciavano ad alta voce ben altri slogan di quelli di oggi e perseguivano ben altri obiettivi. E i loro avversari non erano solo i Tommaso Staiti sul fronte della destra, ma anche i "compagni" di Avanguardia Operaia (molti dei quali oggi sono esponenti dei Verdi), Lotta Continua (dei Sofri, Mario Deaglio, Gad Lerner, apprezzato radiocronista dai microfoni di Radio Popolare incaricato di dare le istruzioni in diretta sulle vie da evitare e sulle strade di fuga in cui fuggire) e Lotta Comunista (memorabile e indimenticabile uno scontro di inaudita violenza) e perfino coi primi gruppi di Comunione & Liberazione. Anche quelli di sinistra erano i "nemici" di Strada al pari di Tom Staiti e dei suoi. Non c'è bisogno di scomodare la memoria del prefetto Mazza e del suo famoso rapporto, la cui rispondenza alla verità venne riconosciuta solo molti anni dopo, per affermare che il servizio d'ordine del Movimento Studentesco era uno dei corpi più militarizzati, una autentica banda armata che incuteva terrore e seminava odio in quegli anni. Si trattava di una autentica falange macedone di 300-500 persone, (Strada e Leghissa ne guidavano una cinquantina), che non arretravano di un millimetro nemmeno di fronte agli scudi della polizia in assetto da combattimento. Semmai, purtroppo avveniva talvolta il contrario. Unico aspetto positivo è che, a differenza di Lotta Continua, l'MS non ha prodotto successivi passaggi al terrorismo. Anche se bisognerebbe riaprire le pagine del delitto Franceschi alla Bocconi e sarebbe ora che la coscienza di qualcuno che conosce la verità finalmente si aprisse. Che si trattasse di un corpo militarizzato, in tutti i sensi, strumenti di violenza compresi, è fuor di dubbio. Così come è indubitabile la autentica ed elevata ferocia che caratterizzava quei gruppi che attaccavano deliberatamente la polizia come quando si trattò di arrivare alla Bocconi per conquistare il diritto dei lavoratori ad avere le aule per i loro corsi serali. E non possono certo essere le attuali conversioni dei Sergio Cusani, degli Alessandro Dalai, dei Gino Strada, degli Ugo Volli (considerato, senza ritengno alcuno, "l'erede di Umberto Eco") o degli Ugo Vallardi (al vertice del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera) a far dimenticare quegli anni, quelle violenze, e quelle "squadre di propaganda" di cui faceva parte anche un certo Sergio Cofferati, in qualità di studente-lavoratore della Pirelli. Qualcuno, quando incrocia il dottor Gino Strada in qualche talk-show televisivo, vuole provare a ricordargli se ha qualche ricordo di quei giorni, di quegli scontri, di quelle spranghe, di quei ragazzi (poliziotti o studenti) rimasti sul selciato? Che bello sarebbe poterglielo chiedere al dottor Gino Strada se rinnega il suo passato e come si concilia col suo presente. E poi, soprattutto: quale titolo ha costui per poter definire "delinquenti politici" gli altri? Gigi Moncalvo dalla newsletter di Giuliana d'Olcese
Avete idea di che business ci sia negli aiuti umanitari? C'è da spartirsi una torta che non finisce più. A destinazione arriva la metà delle risorse anche meno. Comprate Panorama di questa settimana ad esempio..
Così come ad un certo Arafat ( e ad Hamas oggi) conveniva che vi fosse una questione palestinese. Con gli aiuti dei paesi arabi si è fatto una fortuna in Svizzera... Riguardo ciò che "arriva a destinazione" degli aiuti..... se ne arriva il 10% è già tanto ed un problema già denunciato da più parti...
.. e si faceva curare in una clinica di Parigi. Io non contesto il lusso. Ma un conto è la Regina Elisabetta che non si atteggia a santa, un conto è Gino Strada.
non so cosa c'entri il passato, anche dando per scontato che l'articolo dica il vero, cosa poco probabile visto l'autore, e mi riferisco non al fatto che Ginone abbia militato nel MS, ma alla dettagliata e quindi fantasiosa ricostruzione non so cosa c'entri il passato perché se consideriamo il passato dovremmo togliere di mezzo il 50% dei politici e non solo senza contare i voltafaccia quelli che convinti in giovinezza e anche più tardi di certe ideologie sono poi passati all'opposto senza contare che la maggior parte dei santi prima erano criminali o dei poco di buono e poi sono passati a far parte del calendario cattolico fa sorridere che per andare a scovare i difetti di gino strada ci si sia spinti fino alla giovinezza: è la conferma della bontà del personaggio perché vuol dire che il suo presente è inopinabile e inattaccabile per molti altri personaggi per sapere quanto sono ipocriti e pervasi dall'egoismo e dal narcisismo è sufficiente leggere il curriculum ce ne fossero come lui, capaci di ridare la gioia a bambini e di ridare la vita a spacciati, molte volte ridotti così per colpa di un mondo "civilizzato, democratico e quindi superiore"
Te lo scrivo ancora più chiaro: Strada strumentalizza le disgrazie altrui. A suo pro. E mentre lo fa impartisce lezioni di moralità. Per questo è controverso. Poi fa il marpione con le fighe in giro per Venezia. Allora meglio Briatore: sarà birbante ma parla come campa. Per inciso non sono un suo fan, però non è uno che vive nel lusso ma predica la povertà o racconta i problemi del mondo. Si fa i cavoli propri.
mischiare questo presunto lusso, figa ecc. con l'attività umanitaria con la U maiuscola ha un sola definizione: qualunquismo
Non capisco perchè quando ci si riferisce a certi personaggi tutti gli aspetti negativi rientrino nella categoria del "presunto" o del "fantasioso", le varie fonti di informazione vengono contestate "visti i personaggi" ed il passato debba essere sempre considerato alla stregua di vizietti giovanili dal carattere goliardico, mentre per altri debba vigere l'usanza e la liceità di andare a ricercare il più piccolo misfatto nel passato remoto per poterli accusare di essere criminali incalliti. Il Ginone non aveva "solo" delle ideologie (era liberissimo di averle) ma cercava di farle entrare nella testa altrui a suon di sprangate. Ora uno può avere delle proprie convinzioni, giuste o sbagliate che siano, ma se è un violento... lo rimane sempre, nei fatti o nelle parole se non può mettere in atto dei fatti. Se vogliamo dimenticare il passato allora facciamolo per tutti e non solo per questo o quello.
..a maggior ragione se è un Nobel per la pace. Però se hanno fatto un'eccezione per quel bombarolo di Arafat, ci sta anche Gino Strada. Per è il premio in se che non ha senso, tranne casi clamorosi tipo Madre Teresa.
Avrà avuto anche il suo tornaconto.... ma ha fatto del bene... Consideriamo che in passato al Nobel per la pace erano stati iscritti in "nomination" gente come Stalin e Hitler ( poi ritirata) al cui confronto Arafat era un angioletto, ma questo squalifica un po' il Nobel. Non puoi attribuire ( o pensare di farlo) un Nobel secondo il "politically correct" del momento.
Oppure secondo una prospettiva parziale. Per me Churchill è stato LO statista del '900, ma a ben vedere le armi le ha usate eccome anche se a fin di bene per il nostro punto di vista. Già il volerlo assegnare tutti gli anni è un grosso limite.
Poi si dice "pace"... ma c'è gente nel mondo che ha mentalità da età della pietra e noi vogliamo parlare di pace? Per me è un concetto molto nostro occidentale, altrove non so. La Cina ad esempio non è in guerra, ma dire che sia una nazione pacifica... mah.
a me personalmente frega molto poco l'eventuale nobel per la pace a Gino Strada, frega molto poco discutere di ideologie, frega molto poco discutere del passato delle persone visto che tutte le persone cambiano (a parte certe persone a cui le ideologie sono state inculcate attraverso il canale preferenziale e cioè su per il deretano), frega molto poco e non lo ritengo immorale se uno si fa 20 fighe, frega molto poco se uno ha una villa lussuosa o se ha la barca da 200 metri, ma a quelli che vogliono denigrare Gino Strada cercando scheletri negli armadi dico cambiate target perché Ginone è l'ultima persona criticabile ed è stato vergognoso che alla morte quasi contemporanea della moglie di Gino e di Mike Bongiorno nessun tg abbia dato notizia della prima, mentre di quel volgare, ignorante e arrogante nonché privo di meriti di Mike abbiano fatto un lutto nazionale; è già tanto se non gli hanno dato il nobel
Della morte della moglie di uno famoso non è che c'è da dare notizia, come nemmeno da mitizzare bongiorno. Ma che gino strada sia una figura brutta, opportunista e laida, secondo me c'è poco da dubitare