Renault sotto inchiesta (Singapore 2008)? | Pagina 11 | BMWpassion forum e blog

Renault sotto inchiesta (Singapore 2008)?

Discussione in 'Formula 1' iniziata da El Nino, 30 Agosto 2009.

  1. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
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    30.916
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    ING ends Renault deal immediately



    Renault title sponsor ING has terminated its deal with the French car manufacturer with immediate effect on the back of the team being found guilty of fixing last year's Singapore Grand Prix.

    Just days after Renault was handed a two-year suspended ban for its involvement in causing a crash in Singapore 12 months ago to help Fernando Alonso win, ING dropped a bombshell in the early hours of Friday morning when it announced it was ending its involvement in the team immediately.

    A statement issued by ING confirmed that it had chosen to pull its sponsorship deal because of the events of the last week.

    "ING announced today that in light of the verdict of the World Motor Sport Council of 21 September 2009 concerning the events that occurred at the 2008 Singapore Grand Prix, ING will terminate the contract with Renault Formula 1 with immediate effect," said the statement.

    "ING is deeply disappointed at this turn of events, especially in the context of an otherwise successful sponsorship. As announced on 16 February of this year, ING decided not to renew the three year sponsorship (2007-2009) contract with Renault F1 and to end its presence in Formula 1 after the 2009 season."

    A spokesperson for the Dutch banking giants confirmed to AUTOSPORT that the decision will result in the ING logos being removed from the cars and other team areas.

    However she stated that ING's commitment to trackside advertising would remain until the end of the year.

    ING's decision comes hours after Spanish insurance company Mutua Madrilena announced that it was also ending its Renault sponsorship deal as it felt the team's involving in the race fixing scandal amounted to a breach of contract.

    via autosport.com
     
  2. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
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    10 Agosto 2006
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    30.916
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    Gian Carlo Minardi indignato
    Dal trattamento riservato a Briatore



    Con la prime due sessioni di prove libere, in programma venerdì, si accenderanno i riflettori sulla seconda edizione del Gran Premio di Singapore, l’unica tappa del mondiale di Formula 1 in notturna. A tenere banco però è ancora la nota vicenda Renault, nonostante la sentenza emessa dal Consiglio Mondiale il 21 settembre scorso.

    Gian Carlo Minardi, dall’alto della sua esperienza, ha commentato ai microfoni di Minardi.it l’allontanamento di Briatore dal mondo delle corse dichiarandosi indignato per il trattamento riservato all’Ex Managing Director della scuderia francese. "Non è facile rilasciare delle dichiarazioni in merito ad un argomento così complesso, leggendo le notizie solamente dalla carta stampata, in quanto è molto facile cadere in errore."

    "Sono rimasto molto sorpreso e indignato per il trattamento che è stato riservato a Flavio Briatore in quanto a mio avviso non deve essere un Consiglio Mondiale ad emettere questo tipo sentenza, ma piuttosto una giustizia sportiva. La decisione è stata presa nel giro di pochi minuti e abbiamo interrogatori fatti con persone misteriose e al telefono per non farsi riconoscere. Mi è sembrato più una caccia all’uomo, per colpire e togliere di “mezzo” Briatore, che cercare di scoprire realmente come sono andati i fatti."

    "Mi sembra pura fantascienza poter organizzare un simile imbroglio. Se fosse veramente così, invece di radiarlo, bisognava assegnarli il premio per miglior veggente.
    A parte gli scherzi stiamo parlando di un gran premio cittadino e di far entrare la safety car al 13mo passaggio su 67."

    Parole dure anche per il brasiliano Nelson Piquet a cui è stata garantita l’immunità da parte della FIA e del suo presidente Max Mosley: "E’ come se ad un Killer, dopo una strage, gli venisse offerta la libertà in cambio di una sua testimonianza... A questo punto Piquet non avrà certamente un futuro in Formula 1 in quanto lui stesso ha dimostrato di non credere nelle sue potenzialità e di non avere una personalità."

    "Nella mia carriera non mi è mai passato per la mente di poter dare un set di gomme meno performanti ad uno dei miei piloti per cercare di favorire il suo compagno. Ad una proposta del genere chiunque sarebbe saltato su opponendosi. Figuriamoci andare volontariamente contro un muro. Aspettiamo di vedere gli ulteriori sviluppi su questa intricata vicenda, dove ancora oggi ci sono troppi lati scuri. Flavio certamente non starà con le mani in mano. Nel frattempo godiamoci con serenità il Gran Premio di Singapore."

    © CAPSIS International
     
  3. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
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    10 Agosto 2006
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    La FIA non ha voluto compromettere…
    L’esistenza della Renault

    Max Mosley ha riconosciuto giovedì sulla stampa tedesca che la FIA non ha voluto compromettere l’esistenza della Renault in F1 quando ha dovuto sanzionare la scuderia nel quadro dello scandalo crash gate.

    "Prendiamo questo affare molto sul serio, ma non vogliamo compromettere l’esistenza di un’intera squadra. Posso capire che la gente pensi che la sanzione è troppo clemente, ma abbiamo dovuto affrontare un problema. La squadra impiega 700 persone, delle quali 697 erano innocenti," ha dichiarato Mosley al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.


    "Le tre persone che hanno messo a punto questo complotto non appartengono più alla squadra. A questo si aggiunge il fatto che la casa madre della scuderia Renault non ha in nessun momento cercato di mentirci," ha insistito Mosley.

    Francesco BUFFA
    © CAPSIS International
     
  4. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
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    10 Agosto 2006
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    F1, Ecclestone: "Decisione troppo severa su Briatore"




    L’allontanamento dal mondo delle corse di Flavio Briatore continua a far riflettere gli uomini della Formula 1. Dopo le reazioni a caldo, arrivano nuovi giudizi, frutto di un esame a più ampio raggio, che tiene conto della situazione nella sua globalità. In quest’ottica, la decisione del Consiglio Mondiale di radiare il manager italiano a tempo indeterminato viene ritenuta troppo severa da alcuni.

    La pensa così anche Bernie Ecclestone che ritiene ragionevole un ricorso dell’ex team principal della Renault contro la dura sanzione nei suoi confronti. Anzi glielo suggerisce. Il boss del Circus ritiene che l’assenza di Briatore rappresenti una perdita per la disciplina: “Abbiamo bisogno di gente come lui. Secondo me ha pagato una decisione abbastanza dura. Non credo fosse necessario“.


    Ecclestone si fa carico di una parte delle responsabilità: “C’ero anch’io nella commissione Fia, per cui sono colpevole come gli altri“. Ma forse il suo parere è stato diverso rispetto ai più intransigenti, almeno per coerenza con le dichiarazioni rilasciate sul caso. Evidentemente il piccolo Bernie ha capito che il suo giocattolo ha pure bisogno di personaggi per restare in auge. Nel Circus di oggi, invece, sono in pochi ad avere carisma. Briatore era fra questi. Ecco perché la presenza dell’amico (e potenziale rivale nella gestione dei diritti commerciali) non gli dispiaceva.

    Via | Eurosport.com
     
  5. DjMarvel

    DjMarvel Presidente Onorario BMW

    8.940
    1.063
    28 Dicembre 2004
    Reputazione:
    126.772.168
    330Cd,e92 30d,F30 30d,G30 30d
    adesso che l'altro pilotucolo renaul si è schiantato alla stessa curva di nelson è chiaro che anche questa volta era tutto programmato! Questo Briatore le pensa tutte
     
  6. GSX-R 78

    GSX-R 78 Direttore Corse

    2.062
    88
    9 Marzo 2009
    Reputazione:
    16.974
    Bmw 320d e91
    Finora non avevo considerato un'altro aspetto della questione....

    Piquet Jr ha fatto un danno enorme anche a Massa in quel di Singapore 08... (Massa in pole!)
    ...perchè prima del famoso "incidente" Massa era in testa e poteva benissimo vincere il Gp...
    E' pur vero che dopo ci sono stati problemi con il rifornimento di Massa (bocchettone rimasto attaccato alla vettura) però c'era il fatto del "caos" della safety car con la pit lane chiusa e l'agitazione conseguente..

    Con i se e con i ma non si va da nessuna parte però Massa fece 0 punti alla fine....:-k

    Ed è altrettanto vero che le gare dopo Singapore potrebbero aver avuto un'altro andamento... sia in positivo che in negativo.

    Fossi in Massa però il dentino avvelenato con Piquet l'avrei....:wink:
     
  7. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Ce l'ha pure Rosberg Jr
    ;)
     
  8. GSX-R 78

    GSX-R 78 Direttore Corse

    2.062
    88
    9 Marzo 2009
    Reputazione:
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    Bmw 320d e91
    Certo che sì.....:mrgreen:
     
  9. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Leo Turrini spiegava la parabola discendende di Piquet senior pilota, finita proprio alla Benetton con un compagno di squadra con il latte in bocca che lo umiliava pesantemente (tale Schumacher...).

    Li c'era Briatore.
     
  10. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
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    10 Giugno 2004
    Reputazione:
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    MB B200CDI
    Mah. Han corso assieme pochi GP a fine 1991 poi Piquet Sr si ritirò. E nel 1991 vinse pure l'unica gara della Benetton a Montreal se ben rammento
     
  11. DjMarvel

    DjMarvel Presidente Onorario BMW

    8.940
    1.063
    28 Dicembre 2004
    Reputazione:
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    330Cd,e92 30d,F30 30d,G30 30d
    ma tutto quadra!

    A piquet senior stava in culo briatore da anni e anni! Questa è una sua vendetta incurante che tutta questa vicenda avrebbe solo portato problemi a suo figlio! Xkè nel circus ora è odiato e chi lo vuole?
    Forse qualche squadra bisognosa di pubblicità!

    Tutti sanno come è fatto Briatore e questa è stata la + grande scusa per poter salvare la renault come squadra (perdere un'altra squadra così importante sono soldi mancati per la fia e per lo spettacolo).

    Per quale motivo ora sia Mosley e Ecclestone chiedono a briatore di fare qualcosa?

    Non ci sono nemmeno prove tangibili della clpa di Briatore! Sono solo parole!

    Per me è solo un caso che si sia salvato Alonso e che poi sia finito sul podio! Anche xkè come si spiega che anche grosjean sia finito contro il muro oggi? TUtto organizzato?
    Piquet in 2 anni non ne ha fatta neanche una di gara decente! Se non sbaglio ha fatto 17 incidenti o cazzate! L'avesse fatta un alonso, capirei... ma un Piquet? dai...

    Ognuno la vede come vuole ma per me questa è tutta una buffonata!
     
  12. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Santo subito!

    Flavio Briatore radiato dalla Formula Uno

    SPLENDORI E MISERIE

    BRIATORE. FINITO CONTRO UN MURO

    Lo scandalo della F1, ultimo capitolo di una saga in cui fanno capolino anche bombe e boss mafiosi di Gianni Barbacetto

    Ora è fuori dalla Formula 1, Flavio Briatore, dopo essere stato accusato

    di aver pianificato l’incidente volontario di Nelson Piquet jr, che il 28 settembre 2008 a Singapore ha fatto vincere la Renault di Fernando Alonso e ha soffiato il titolo alla Ferrari. Ma il personaggio ci ha abituato a repentine cadute e a rapide resurrezioni. Briatore ha una storia piena di sorprese, che parte dall’autobomba che nel 1979 uccide il suo primo datore di lavoro, il finanziere di Cuneo Attilio Dutto, e arriva fino ai rapporti con Marcello Dell’Utri. Nel 2007 è stato interrogato a Palermo dal pubblico ministero Antonio Ingroia, nell’ambito di una indagine sul riciclaggio internazionale: «Ho conosciuto alcuni esponenti delle

    famiglie Gambino e Genovese, tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta», ha ammesso Briatore.

    «Ricordo di averli conosciuti in occasione di un concerto tenuto da Iva Zanicchi e Riccardo Fogli a Brooklyn, erano loro che avevano organizzato

    questa manifestazione, ma con costoro non ho mai avuto rapporti di nessun tipo». Ecco i passaggi cruciali della sua vita da Formula 1, tratti dal libro “Campioni d’Italia” (G. Barbacetto, Tropea editore).

    Partenza in salita. Giovanotto, a Cuneo lo ricordano un po’ playboy, un po’ gigolo. Il nomignolo che gli sibilano alle spalle, quando passa sotto i portici di corso Nizza, è Tribüla: in Piemonte si dice di uno che fa fatica, che si arrabatta. Ma Flavio Briatore ha fretta di arrivare.

    Gli sembra di aver fatto un bel salto quando diventa l’assistente di Attilio Dutto, che tra l’altro aveva rilevato la Paramatti Vernici, una ex

    azienda di Michele Sindona. Ma alle 8 di un mattino fine anni Settanta, Dutto salta in aria insieme alla sua auto: gran finale libanese per un

    piccolo uomo d’affari cuneese.

    La verità su quel botto del 1979 non si è mai saputa; in compenso sono fiorite leggende di provincia, secondo cui a far saltare in aria il finanziere sarebbe stato la mafia.

    Di certo c’è solo che il Tribüla, dopo quel fuoco d’a rtificio, sparisce da Cuneo.

    Ricompare a Milano. Casa in piazza Tricolore, molta ricchezza esibita, occupazione incerta. Si dà arie da finanziere.

    Riesce a convincere il conte Achille Caproni a rilevare la Paramatti e ad affidargli la gestione della Cgi, la holding dei conti Caproni.

    Risultati disastrosi: la Paramatti naufraga nel crac; la Cgi lascia un buco di 14 miliardi. Briatore, però, non se ne preoccupa: per un certo periodo si presenta in pubblico come discografico, gira per feste e salotti con una cantante al seguito: Iva Zanicchi.

    Milano da bere. Il Tribüla continua faticosamente a inseguire il colpo grosso, a sognare il grande affare. Nell’attesa, trova una compagnia

    da Amici miei con cui tira scherzi birboni ai polli di turno, spennati al tavolo verde. Cadono nella rete, tra gli altri, l’imprenditore Teofilo Sanson, quello dei gelati, il cantante Pupo, l’ex presidente della Confagricoltura Giandomenico Serra (che perde un miliardo tondo tondo, in buona parte in assegni intestati a Emilio Fede). Un gruppo di malavitosi di rango, eredi del boss Francis Turatello, aveva pianificato una truffa alla grande e Briatore era a capo di quello che i giudici chiamano “il gruppo di Milano”. Il gioco s’inter rompe con una retata, una serie d’arresti, un’inchiesta giudiziariae un paio di processi.

    Fede è assolto per insufficienza di prove, Briatore è condannato in primo grado a un anno e sei mesi a Bergamo, a tre anni a Milano. Ma non si fa un solo giorno di carcere, perché scappa per tempo a Saint Thomas, nelle isole Vergini, e poi una bella amnistia all’italiana cancella ogni peccato. Cancella anche dalla memoria un numero di telefono di New York (212-833337) segnato nell’agenda di Briatore accanto

    al nome “Genovese” e riportato negli atti giudiziari del processo per le bische: «È un numero intestato alla ditta G&G Concrete Corporation di John Gambino. Tanto il Gambino quanto il Genovese sono schedati dagli uffici di polizia americana quali esponenti di rilievo nell’organizzazione mafiosa Cosa Nostra».

    Generali in giro. Nei primi anni Ottanta, il Tribüla entra anche nella vicenda complicata di un pacchetto di oltre 330 miliardi di azioni delle Generali. Protagonisti: Mazed Rashad Pharson, sceicco arabo, e Florio Fiorini, padrone della Sasea ed ex manager Eni. Il pacchetto di Generali passa di mano per sette anni, prima di tornare in Italia, perché diventa la garanzia di opache transazioni internazionali: di petrolio tra la Libia e l’Eni, di armi ed elicotteri da guerra che dopo qualche triangolazione finiscono a Gheddafi malgrado l’embargo. La vicenda è rimasta oscura. Certo è che, nel suo giro del mondo, il superpacchetto di Generali è passato anche per una sconosciuta fiduciaria milanese, la Finclaus, fondata nel 1978 da Luigi Clausetti, ma per qualche tempo nelle mani di Flavio Briatore.

    Donne e motori. Dopo l’“incidente” delle bische, Flavio, ricercato, condannato e latitante, proprio alle isole Vergini spicca il volo definitivo verso il successo.

    Prima della tempesta, ai bei tempi della casa di piazza Tricolore, aveva conosciuto Luciano Benetton. A presentarglielo era stato Romano

    Luzi, maestro di tennis di Silvio Berlusconi e poi suo fabbricante di fondi neri. Briatore apre alle isole Vergini qualche negozio Benetton, ma fa rapidamente carriera. Come venditore è bravo, la sua specialità sono però gli affari off shore. E che cosa c’è di più off shore della Formula 1? All’inizio degli anni Novanta prende in mano la scuderia Benetton, nata sulle ceneri della Toleman. «La Formula 1 non è uno sport, è

    un business», ripete il Tribüla ormai arrivato al successo.

    Da questo business (off shore per definizione, fuori da ogni regola e da ogni trasparenza) sa spremere miliardi. E anche successi sportivi: nel 1994 e nel 1995, con Michael Schumacher come pilota, vince il titolo mondiale. A Londra, dove prende casa, Flavio diventa amico di Bernie

    Eccleston, il re della Formula 1, ma anche di David Mills, l’avvocato londinese specialista nella costruzione di sistemi finanziari internazionali

    “riser vati”, che ha lavorato per Berlusconi, ma anche per la Benetton.

    Stinchi di santo. Negli anni Novanta, Briatore finisce dritto in una megainchiesta antimafia dei magistrati di Catania. Niente di penalmente

    rilevante, intendiamoci; ma la sua voce resta registrata in conversazioni con personaggi come Felice Cultrera, uomo d’affari catanese ritenuto all’epoca vicino al boss di Cosa Nostra Nitto Santapaola. Nel maggio 1992,

    Cultrera si offre come mediatore di un contrasto nella fornitura di motori che era scoppiato tra Briatore e Cipriani jr (il figlio di Arrigo, quello dell’Harris Bar), che diceva di avere alle spalle boss come Angelo Bonanno, Tommaso Spadaro, Tanino Corallo. Pochi mesi dopo, il 10 febbraio 1993, una bomba esplode (è la seconda, nella vita di Briatore) davanti alla porta della sua splendida casa londinese in Cadogan Place, distruggendo una colonna del porticato, sporcando di calcinacci i libri finti

    della libreria e facendo saltare i vetri tutt’attorno. Ma i giornali inglesi scrivono che Flavio non c’entra: è solo una “piccola bomba” dell’Ira .
    di Gianni Barbacetto ("Il Fatto Quotidiano" n.5 pag.14 - 27/09/2009)
     
  13. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    :eek::eek::eek::eek::eek:
     
  14. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    i primi due capi che ha avuto nella sua carriera sono morti di morte violenta
    :eek:
     
  15. dot.miglio

    dot.miglio Presidente Onorario BMW

    7.261
    603
    24 Novembre 2004
    Reputazione:
    37.169
    530d Futura e61
    Se le previsioni sono giuste, dobbiamo aspettarci qualche capoccia Renault saltare per aria?:mrgreen:
     
  16. luminor76

    luminor76 Kartista

    61
    7
    2 Ottobre 2006
    Reputazione:
    85
    325i coupè E92
    Briatore, come tutti i mafiosi, va radiato dal mondo !
     
  17. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    questo non significa niente...*






    :-F *
     
  18. makepalle2002

    makepalle2002 Amministratore Delegato BMW

    3.852
    262
    17 Marzo 2007
    Reputazione:
    55.106.019
    320i cabrio E36
    al massimo un certo presidente della FIA :mrgreen:
     
  19. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Symonds: 'Singapore, l'idea fu di Nelsinho'





    LONDRA - Renault-Gate, parla Pat Symonds. L'ex capo degli ingegneri, squalificato per 5 anni, dallo stesso Consiglio mondiale che ha radiato a vita Briatore, lunedì (e che come il manager cuneese non era presente alla pronuncia della sentenza), fornisce ora la sua versione dei fatti.

    "L'idea di questo incidente era stata concepita da Piquet Junior - scrive il magazine Autosport - E' stato lui il primo a suggerrirla. Ho creduto che agisse per il bene della squadra e non ero informato delle sue personali vicende contrattuali". Symonds ha negato il coninvolgimento di Fernando Alonso e ne difende le strategie di quella gara.

    Quindi ha poi espresso il rimorso per quanto è accaduto: "Quando Piquet mi ha suggerito questa idea avrei dovuto farlo allontanare immediatamente. Di questo mi vergognerò per sempre. Pensavo di agire per il bene della squadra e non per avere guadagni sul piano personale. Grazie anche al mio lavoro il team è arrivato ai livelli di oggi. Con una sola azione ho cancellato la reputazione che ho guadagnato durante la carriera di 33 anni nello sport dei motori. Ho sempre cercato di essere una persona onesta e in quella notte di Singapore ho commesso un errore".

    Intanto Nico Rosberg torna sul "luogo del delitto" ed esterna tutta la sua amarezza per una sentenza che a suo avviso doveva essere più severa. Il pilota tedesco della Williams, infatti, giunse secondo dietro Fernando Alonso nell'ormai famoso Gran Premio di Singapore della passata stagione: quindi fu lui la prima vittima del finto incidente architettato alla Renault.

    Una squalifica della Casa francese, che non c'è stata, gli avrebbe dato la vittoria a tavolino. "La Renault ha imbrogliato - ha detto il figlio d'arte commentando il caso al quotidiano The Straits Times di Singapore, dove domenica si correrà il 14° GP del Mondiale 2009 - e avrebbe dovuto essere squalificata... e io avrei vinto la gara".

    A Rosberg, poi non va giù che l'unico, tra i singoli, a essere uscito incolume da sanzioni sia stato Nelson Piquet Jr, cui è stata garantita l'immunità dalla federazione a seguito delle sue rivelazioni. "E' questo che non capisco. Lui è implicato tanto quanto Briatore e Symonds - sottolinea il pilota che nella prossima stagione dovrebbe passare alla Mclaren - perché è quello che ha provocato l'incidente. Anche lui avrebbe dovuto essere sanzionato".
     
  20. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Mosley: "Ecclestone ha votato contro la radiazione di Briatore"
    Bernie Ecclestone e' intervenuto personalmente e ha votato contro la radiazione di Briatore dalla F1 nella recente seduta del Consiglio Mondiale del Motor Sport che doveva porre fine allo scandalo di Singapore 2008. Quando il capo esecutivo della F1 e' atterrato a Singapore qualche giorno dopo, ha affermato che la sentenza contro il suo socio d’affari e' stata molto dura.

    “Io facevo parte della commissione, quindi probabilmente sono tanto colpevole quanto gli altri. Pensandoci bene, questo non era necessario,” ha detto il britannico, la cui posizione e' stata interpretata dal proprietario della CVC Sir Martin Sorrell come connivente con la frode ed e' stata dunque criticata duramente.

    In un'intervista al quotidiano britannico Evening Standard, il presidente della FIA Max Mosley ha rivelato che Ecclestone ha effettivamente votato contro la radiazione dell’italiano.

    “Il voto del Consiglio non e' stato unanime,” ha detto. “Una maggioranza sostanziosa voleva la punizione a Briatore ma Bernie si trovava nella minoranza.”

    Andre' Cotta
     

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