Non so precisamente perche ho avuto voglia di scrivere questo 3d... Ieri esco dal lavoro, mi faccio la solita colonna, torno a casa a prendere mia moglie, andiamo all'ospedale a trovare una nostra amica ricorverata per un'operazione e, in un attimo, sono le 8.45 e non abbiamo ancora cenato (e siamo ancora a Brescia, a 45 minuti da casa...). "Nessun problema dico, ci fermiamo a mangiare da qualche parte" (l'idea in prima battuata era quella di tornare a casa e cenare). Pronti via! Dopo 10 minuti siamo in una piadineria/pizzeria. Una fame allucinante. Mangio una piadina ed un trancio di pizza (mia moglie idem). E lì, mentre sono seduto, mi si accende la luce, il pensiero. E mi scende una lacrima (veramente) E chi non ha da mangiare? E tutti quei bambini che muoiono di fame? E i barboni che ogni giorno muoiono al freddo? Non so. Quella piadina ha avuto un sapore diverso, dopo. Ogni morso era un colpo allo stomaco. Ogni morso sapeva di...non so descriverlo. Saranno le festività, sarà il Santo Natale, sarà che tra un mese nasce nostro figlio...chi lo sà... Ognuno ha le sue "croci", ognuno di noi ha una vita personale e completamente diversa. Ma tutti noi abbiamo qualcosa che ci accomuna. Abbiamo, sempre, da mangiare, un letto caldo dove dormire, una tetto dove ripararci, e il calore delle nostre case che ci protegge dall'inverno. E poi abbiamo un lavoro, un' auto, qualche soldo nel portafogli, i vestiti, e le nostre comodità. Non ci manca proprio niente, vero? Siamo proprio forunati, vero? Qui non centra politica, voglia di lavorare, crisi, e chi più ne ha, più ne metta. Qui è solo oggettività: e l'oggettività dice che, anche se ognuno di noi ha propri problemi, non dobbiamo lamentarci. Questo 3d non ha lo scopo di farci metter la mano al portafogli, a far opere di bene, o che altro. CI DEVE SOLO FAR RIFLETTERE. A volte serve fermarsi, perchè andiamo di fretta e ci perdiamo il presente. Il passato è andato. Il futuro verrà. Il presente, gustiamocelo. E non dimentichiamo mai che, per quanto possiamo contare sulle nostre forze e le nostre capacità, il potere su tutto e su tutti non l'abbiamo e non l'avremo mai. Vi abbraccerei tutti, ora.
Come non quotarti, abbiamo tutto. E vogliamo sempre di più, senza pensare a quanto abbiamo già e quanto siamo fortunati maquesto è insito nell'animo umano, ovvero che ognuno cerca di migliorare la propria situazione nonostante abbia già tutto. Dovremmo pensarci più spesso.
Assolutamente d'accordo su tutto. Pero' ben venga la lamentela e il mettersi in gioco, se serve per migliorare. La commiserazione non porta a nulla. Bel post, davvero.
E come darti torto. Ammiro la tua capacità di essere riflessivo. Ci provo anch io a volte, ma con scarsi risultati e limitati nel tempo. Il passato è andato. Il futuro verrà. Il presente, gustiamocelo Mi ha colpito questa frase. la faccio mia Un abbraccio anche a te
Tutto giusto La cosa più importante secondo me, che ne ho passate diverse, è riuscire a rendersi conto, almeno per un attimo di quanto si può essere fortunati per la nostra esistenza quotidiana, anche con le probabili, possibili, conprensibili arrabbiature per il lavoro, i denari la politica gli amici....... Quandi i problemi arrivano (quelli veri intendo non il tagliando fatto male) salute, disabilità,perdita del posto di lavoro e chi più ne ha più ne metta ogni attività della vita assume contorni e sfumature diverse (i pesi specifici cambiano). Non è peccato essere più fortunati di altri (ci sarà sempre qualcuno meglio o peggio in arnese) ma il non rendersene conto e gioirne. Buon Natale a tutti. L.
rispetto seriamente il tuo pensiero e la tua sensibilità davvero encomiabile, però mi permetto di non condividere. spero che questa mia venga presa per quello che è, un'opinione non polemica, tutto qui, nata sulla base del fatto che ognuno -penso- sia libero qui di esprimere il proprio parere (ho specificato appositamente per evitare che inizino polemiche ecc.)
concordo anche io con il pucciolattugaro... siamo qui e abbiamo quello che abbiamo perchè ci siamo arrivati. ricordatevi che anche se abbiamo avuto la fortuna di nascere qui invece che in africa, potremmo anche aver avuto la testa marcia e aver buttato via tutto.. quindi invece di piangerci addosso per quello che non siamo ma saremmo potuti essere, rallegriamoci del fatto che lo siamo ancora e cerchiamo di continuare ad esserlo. dopo tutta sta roba che se rileggo non capisco neanche cosa vuol dire, vado a mangiare. se qualcuno trova il senso della mia frase, che mi chiami, gliene sarò grato.
Ragazzi, il mio pensiero chiaramente non è una verità assoluta, ma semplicemente la mia verità. Non è autocommiserazione o che altro. Faccio, insieme a mia moglie, grandi sacrifici, come tutti penso. Ma alcune cose non si comprano con i sacrifici (una famiglia tranquilla, la salute, un normale lavoro), e mi ritengo solamente fortunato perchè, sacrifici o meno, alcune cose le ho avute gratis, come tanti qui dentro, dalla vita. E rifletterci sopra, e ritenersi quindi oggettivamente forunato rispetto ad altri, a mio modo di vedere le cose, è solamente un modo per valorizzarle. Le croci arrivano a tutti, nella vita. Valorizzare i "regali" e costruirci sopra una salda roccia, significa solo, sempre amio modo di vedere le cose, avere a disposizione un basamento solido dove piantarla questa benedetta croce, affichè non ci schiacci. Tutto qui.
dillo però che stamattina hai fatto colazione con nesquik e zanichelli... parla facile dai che scherzooooooooooooooo
secondo me volevi dire: tarapia tapioca ,prematurata la superca.zzola ,anche un pochino antani ,prefettura...... senza contare le due parole come ..vicesindaco..... piu' o meno eh...
Ricambio l'abbraccio, e mi permetto di asserire che la tua commozione non è stata dovuta al pensiero di chi sta male in Africa o altrove, ma al pensiero di una realtà alternativa a questa in cui tu sei quello che non ha di che vivere. L'essere umano è il più grande figlio di ******* impenitente che esista, io per primo ovviamente. Abbiamo in testa una cosa sola, noi stessi, e solo quella ci muove a commozione, punto. Gli altri, dai consanguinei più cari all'ultimo dei conoscenti sono solo specchi che riflettono chi più e chi meno ciò che di noi amiamo/odiamo. E tanto più son cose che amiamo/odiamo tanto più li amiamo/odiamo. L'altruismo è una pia illusione. Esistono fortunatamente splendide forme di egoismo. Santa Teresa di Calcutta ne era un perfetto esempio. Una vita che l'ha resa Santa, certo, ma innanzitutto un sublime piacere provato nel vivere nelle peggiori condizioni possibili ad aiutare chiunque ne avesse bisogno. Avercene, certo, ma se non avesse provato la soddisfazione che provava avremmo avuto una Santa in meno. La tua commozione fa di te una persona sensibile e pertanto incline ad uno di quegli "splendidi egoismi". Prima se ne prende consapevolezza, meglio è. IMHO
cercando di essere serio,nonostante un mio passato da organista con annesso coro liturgico,nonche' insegnante di catechismo (ma ero giovine) e dopo varie peripezie avendo trovato una MIA luce del tutto particolare che esula direi da quello che e' il senso ecclesiastico del termine..... direi che non e' tutto sbagliato..ma forse nemmeno del tutto giusto...in quanto e' vero che ci sono persone che stanno peggio di noi ,inteso nel senso pieno del termine..che non hanno cibo ne' acqua ,ne altro per avere almeno una vita al limite del dignitoso e che cmq sarebbe almeno nostro dovere provare a pensarci (io dal canto mio gia' l'avevo scritto in un post moooooooooolto precedente che nel mio piccolo faccio quello che posso sia per esseri umani che per esseri animali) ,ma e' pur vero che NOn sono stato io a scegliere come e dove nascere...Chi crede sa benissimo chi ha distribuito le cose nel mondo ,e pertanto sa che se le cose vanno cosi' hanno un suo perche'... forse e' qui che io mi sono perso durante la mia strada..provando a rifletterci sopra un attimino ed ho capito che difficilmente possa esistere un "qualcuno" in qualsiasi parte della terra ,del cielo e dell'universo ,che possa permettere che si muoia di fame ,che un bambino possa morire di cancro o saltare su una mina ,che un essere umano possa ucciderne un'altro e cosi' via..e che pertanto se il mio destino ha deciso per me di fare questa vita,non me ne debba certo vergognare..ne' tantomeno ' ,mi debba consumare negli atti di tutti i giorni pensando a chissa' cosa... poi un momento di riflessione penso che faccia bene a tutti .. a me per primo specialmente quando la sera torno a casa e riabbraccio mia moglie e la mia bimba....ma domani sara' sempre un altro giorno..a meno che non si decida di mollare tutto e fare il volontario in congo...... forse in quel caso avrebbe senso anche riflettere..
Andras, non sono tutte così le persone. Sarò io fuori dal mondo, ma ben venga esser un mosca bianca in questo mare di *****, allora. Imho. E non era il 3d del "volemose più bene, è Natale, facciamo donazioni, facciamo più sorrisi". Parli di sublime piacere della Santa? Dimmi, quale era il suo sublime piacere? Veder gli altri che gli sorridevano, aver ricevuto il nobel o esser citata ogni 3x2 da Tg o dai giornali? Guarda che il sublime piacere, per lei, non era quello. E poi, scusa è, ma non ti è mai capitato di incontrare una coppia che non arriva a fine mese, impiccati dal 10 fino al 31 del mese, che cmq è felice ed in pace, e magari altre che ne metton via a valanghe ma sempre con il muso e mai contenti? Mica giudico nessuno. Sono il primo a "bruciar" €, però tornar con i piedi in terra, ogni tanto, può solo far bene. "Abbiamo in testa una cosa sola, noi stessi, e solo quella ci muove a commozione, punto". Vero, ma si può esser anche non così. E c'è chi non lo è.
Il sublime piacere della Santa era come la faceva sentire vivere come viveva aiutando gli altri. Ossia beata quand'era ancora tra noi. E mi ripeto, avercene. Quel che ti fa star bene vedendo gente che non arriva a fine mese ma che comunque è serena è la consapevolezza che, toccando ferro, dovesse capitare a te magari potresti affrontarla altrettanto serenamente. Dammi del pazzo ma preferisco essere circondato da egoisti felici e soprattutto consapevoli di esserlo che da gente convinta di essere altruista. I primi in genere portano luce, vita, ottimismo. I secondi la levano
Esistono anche gli altruisti veri e gli egoisti arrabbiati. Azi, io dico che sono più quelli in queste due categorie che in quelle da te citate. Ma qui, comunqie, non è questione di come siamo, ma di quello che abbiamo senza essercelo "guadagnato". La vista, ad esempio. Davanti ad un cieco io mi sento fortunato. Probabilmnente, invece, molti pensan che sia una cosa normale ed il cieco è lo sfigato. Modi di vedere. L'importante è che ci faccian sentire "felici", veramente. :wink:
head, forse ho capito..quello che intendi è la consapevolezza di dover vivere nel rispetto di chi è meno fortunato, senza lamentarci mai.. e non ringraziare solo noi stessi..ma anche la sorte, benchè la dignità e il senso del dovere ci rendano ''uomini'' a tutti gli effetti... bellissimo post, comunque!
complimenti, bellissime parole. condivido l'essenza di quanto detto che si presenta agli occhi di tutti come una realtà oggettiva. è innegabile che si è e si ha soprattutto quello che nella vita si riesce a creare, ma è altrettanto vero che dietro i nostri successi e le nostre realizzazioni c'è qualcosa di molto grande che come dice Head ci è stato regalato dalla vita. e questo lo abbiamo più o meno tutti, e la vera forza sta poi nel darne valore e concretezza, cosa che ognuno deve individualmente mettere in atto dando forma alla propria esistenza. anche a me capita di pensare a questi discorsi un po filosofici che poi finiscono inevitabilmente per lasciarti mille pensieri...ed è per questo che il vero peccatto lo commette chi non valorizza la propria esistenza, chi pur essendo fortunato non capisce il vero valore della vita propria e degli altri
....nel mio piccolo mi accontento di servire la cena ai "senzatetto" la notte di Natale e/o del 31...(l'anno scorso nella mensa della staz. centrale di Mi)....quest'anno non mi hanno ancora chiamato...ma io ho comunque in serbo un'opera giusta....! in fondo anche OGGI e nonostante l'accaduto....sò di essere una persona fortunata...quindi...togliamo tutti un pò del "nostro"...sicuramente non diverremo poveri come lo sono coloro che dormono per strada......o che sono in fila al "pane quotidiano" (una volta c'erano solo i "senzatetto"...oggi si corre il rischio di trovarci i vicini di casa....)
Se non ti chiamano e ti fa piacere farlo, prova a sentire le dame lassaliane dell'Istituto Gonzaga a Milano. Ai tempi organizzavano sempre qualcosa di simile.