Dove abito io (vicentino) ci si possono ricavare tranquillamente 300 km di giro su strade a traffico equivalente a 0 (come in tutte le parti del mondo del resto,a meno che uno non abiti in centro a Milano o Roma), dove potersi allenare in tutta sicurezza,sia in pianura che in collina o montagna,io tra l'altro ho pure la fortuna di avere 20 km di pista ciclabile vicino a casa,cosa che purtroppo non c'è dappertutto... Ovviamente gli attraversamenti ci sono,però un conto sono 10 biciclette che attraversano una statale,altro conto sono 10 ciclisti affiancati a 3 che percorrono una Postumia od una SS11 carica di traffico pesante. Ne parlavo pure l'altro giorno con un amico che non è professionista solo per questioni di tempo,dato che c'ha un fiato da paura,e mi diceva che lui ed i suoi amici,sia per evitare di essere uccisi,sia per evitare di rompere le palle alla gente,raggiungono le montagne per vie traverse,così uniscono l'utile del fare qualche km in più al dilettevole. E mi ha anche confidato che secondo lui moltissimi dei suoi "colleghi" disertano le stradine perchè farsi il giro delle statali in gruppone con la maglietta banesto fa molto tour de france
ok! Grazie mille!!! allora sono libere di ciecolare ma rispettando le norme stradali!!! ma se fai una infrazione con la bici cosa succede ti multano???
il fatto che spesso non vengano multati non vuol dire che non ci siano sanzioni... e questo è un gran peccato, si multano sempre gli automobilisti, ma il ciclista che passa con il rosso, attraversa sulle strisce pedonali assieme ai pedoni (sempre con il rosso...), fa zig-zag tra le corsie di marcia o va contromano (oggi ne ho visto un altro.) niente... anche se di fronte c'è una pattuglia della polizia
cari amici del forum , esiste una verita' gia' accennata da qualcuno di voi : e' purtroppo una mentalita' incivile ( tipicamente italiana ) quella di considerare un intoppo al nostro frenetico ritmo alla guida , il ciclista o chiunque altro ci faccia solo perdere 25 secondi del nostro prezioso tempo . peraltro non a caso penso che l'italia sia fanalino di coda per quanto riguarda l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto e di conseguenza i km di piste cicabili.
Dobbiamo distinguere tra l'andare in bici per sport o per per muoversi da un posto all'altro. Nel secondo caso sono dalla parte dei ciclisti perchè le piste ciclabili sono poche rispetto ad altri Paesi. E nella giungla urbana sarebbero utili oltre che aumentare la sicurezza. Ma parliamo di ciclismo inteso come sport. Tu dici che non ci dobbiamo arrabbiare se ci fanno perdere 25 secondi. Ma perchè a me automobilista dovrebbe avanzarmi il tempo, mentre ai ciclisti no? Cosa caxxo gli ci vuole ad un ciclista a rallentare e mettersi a ruota del proprio compagno? Poverino, perchè disturbarlo mentre chiacchiera con l'amico? Si sta appaiati in gruppo solo in due casi: 1) Le schiappe per chiacchierare 2) Chi tira di brutto in una strada pianeggiante per godere del vantaggio di stare in gruppo. Io dico che per chiacchierare anzichè andare in bici possono farsi una partita a ramino, per tirare e fare il record dal punto A al punto B ci sono posti più adatti di una strada pubblica e fare da ostacolo agli altri utenti che magari stanno andando a lavorare. Lo dico da ex praticante: ma che ci trovano o cosa ci trovate ad andare in strada? Posso capire per lo Stelvio o per il Gavia, ma in pianura a far finta di fare sport come la maggior parte.. che gusto c'è? Non è meglio la pista o l'offroad e rilassarsi senza aver paura del camion o della macchina e respirare aria pulita???
Era proprio quello che diceva il mio amico "semi-professionista": andare per statali in pianura in gruppone fa molto gianni bugno,e sopratutto è una pratica alla portata di tutti,sopratutto di quelli che di bicicletta non ne capiscono un caxxo (non che io ne capisca più di tanto cmq eh ). Sempre lui mi diceva che questo sport è forse quello che annovera più profani della disciplina di qualsiasi altro sport esistente al mondo,con tutte le conseguenze negative di questo fatto,applicato inoltre alla mentalità italiota, e che probabilmente sono il succo del problema evidenziato da questo topic
Sante parole, davvero! Il fatto è che per fare uno Stelvio ci vuole un minimo di allenamento per non fermarsi o scendere e ancora di più per divertirsi un minimo. Non dico che sali col cronometro in testa, ma ti diverti se senti che sei in forma, non se capisci di dover gettare la spugna da un momento all'altro.:wink: E comunque uno che ci prova a fare uno Stelvio è da apprezzare, quelli che vanno solo in pianura in strade di grande circolazione sono solo dei deficenti. La bicicletta purtroppo è uno sport che deve essere praticato regolarmente, non è come a calcetto o a tennis per cui anche se è una volta al mese e in qualche modo giochi e in fondo alla partita ci arrivi. La bici o sei allenato o il primo falsopiano ti stronca e in salita ti fermi e scendi. Quindi chi è scarso può solo andare in pianura a rompere le balle al prossimo. Il vero ciclista si fa una scalata in solitaria e ogni giorno si prende il tempo. Oppure i mountainbikers di una volta, ora non so, si prendevano il tempo in discesa oppure nel passaggio trialistico cercavi di non appoggiare mai il piede.
a me questa storia lascia un po' perplesso... skiteach nel leggere la tua immacolata condotta alla guida (eccezion fatta per il caso in questione) mi domando come mai la condotta indisciplinata di uno o più cicliti possa sollevarti dalla responsabilità dell'accaduto, il gruppo di ciclisti (fosse stato anche uno solo in mezzo alla strada) è comunque un ostacolo non valicabile come può esserlo un'auto, un camion o un aratro trainato da un trattore (a maggior ragione un uomo privo di protezione qual'è un ciclista)... il tuo presupposto di ottenere strada suonando il clacson è errato... sarebbe un atto cortese e dovuto ma non è scontato e te ne sei accorto anche tu, ma ha pagato un altro... spero che parlare di questo episodio possa essere d'aiuto a quelli che ti stanno dando ragione perchè si rendano conto che spesso gli altri, a torto o a ragione, non si comportano come vogliamo o speriamo l'incidente avresti potuto evitarlo tu, ma hai preferito sperare che il ciclista si salvasse da solo... hai sprecato la possibilità di essere il fattore determinante, credo che ormai la lezione tu l'abbia imparata, speriamo per gli altri
l'aggettivo che ho scelto infatti non è usato in modo ironico, credendo nella tua buona fede ritengo che tu sia un automobilista migliore di tanti altri, per questo motivo sono intervenuto, perchè ritengo che tu sia abbastanza attento da comprendere il tuo errore a prescindere dal risultato (se il ciclista si fosse spostato non sarebbe successo nulla ma non cancellerebbe il tuo errore, solo il suo effetto) se avessi trovato due trattori appaiati scommetto qualsiasi cosa che mai ne avresti tamponato uno quindi cosa cambia? la strada era ostruita, che a farlo sia una mietitrebbia, un corteo o un gruppo di cicliti indisciplinati non cambia la sostanza, dovevi rallentare e all'occorrenza fermarti, prima di tamponare sembra ovvio, ma non lo è stato... pur con la corresponsabilità del ciclista l'incidente lo hai causato quando avresti potuto evitarlo indipendentemente dalla condotta altrui spesso ripeto ai miei amici che per fare un incidente "bisogna trovarsi in due" io cerco sempre di non dare mai modo agli altri di trovarsi nel mio stesso spazio, anche se la legge mi darebbe ragione, a maggior ragione se gli altri sono meno protetti di me (pedoni, ciclisti...) cercare di essere migliore di quanto una regola imponga si può non dirmi che le ossa di un ciclista indisciplinato non valgono 200m di attesa... :wink:
[mode bastardo on] Si,le sue ossa valgono 200m di attesa,se è 200 metri più a valle posso aspettarlo prima di tagliargli la strada per rompergliele [mode bastardo off]