E niente.. Passano gli anni, ma questi, il vizietto non lo perdono... Chissà chi ha fatto "Scuola"...
Sono i piccoli stratagemmi delle difese. C'è chi preferisce pagare i contributi ai dipendenti e chi preferisce pagare gli avvocati. Il ministro ha fatto la sua scelta
nemmeno io difendo la santache. ovvio sono i giudici che rinviano grazie ai tempi biblici della magistratura. cosi come hanno goduto delle prescrizione dalema, zingaretti, marino, i piddini di mafia capiale ed infiniti altri esempi di progressisti salvati da norme di altrui che meschinamente contrastavano. non ultimo il caso agnelli evasori delux, pagano per evitare processi. insomma, la sinistra ha fatto indigestione di prescrizioni e salvataggi in extremis
E renderebbe probabilmente inabitabile mezzo pianeta per a quel punto inevitabile ritorsione. Ma un bel buco sulla facciata del ministero degli affari esteri o su quello della difesa sarebbero molto simbolici.... Anche un bel cratere al posto del Cremlino sarebbe parecchio pittoresco.
E' così: Il presidente della seconda sezione penale, Giuseppe Cernuto, ha tirato il freno: «Il 16 settembre non mi sembra una data improponibile. La rapidità non può sacrificare la solidità del processo»
Parliamo un po' di magistratura, come adeguato contraltare alla pochezza della politica? Mi vengono in mente due recenti "fatti", per restare al titolo del topic e sarà forse un post anticonvenzionale per me, giacchè forse scriverò parecchio. Il caso Saviano: non mi sta simpatico per niente, ma santo cielo è mai possibile che ci siano voluti 17 anni per la condanna del camorrista che lo aveva minacciato di morte? Penso, con una minaccia reale davvero un tribunale non riesce ad essere veloce? Per poi condannare l'imputato ad un anno e mezzo, cioè ad un decimo del tempo che lo scrittore ha dovuto vivere sotto scorta. Ma davvero la magistratura si può sentire così superiore alla politica? Io lo trovo vergognoso. Il secondo caso è il processo ENI-Nigeria, conclusosi con l'assoluzione dopo il terzo processo. Ma non il terzo grado di giudizio, sia inteso, ma il terzo processo di 1° grado. Quattro anni fa il primo processo crollò tra le mani del pm (pm invece condannato per aver nascosto alcune prove alle difese!) con l'assoluzione dei 15 imputati. Poi si tentò un secondo procedimento, stavolta col rito abbreviato contro due presunti intermediari della mazzetta mai esistita, con analogo esito: assoluzione. Infine un terzo processo, stavolta ai danni di un nigeriano, accusato a sua volta di aver distribuito la mazzetta, proprio quella che i due processi precedenti hanno confermato non essere mai esistita. E anche qui il pm era lo stesso (quello già condannato a 8 mesi per rifiuto di atti d'ufficio durante il primo processo) e anche qui, nonostante la condanna, questo formidabile pm non ha depositato gli atti favorevoli alle difese. Atti che secondo il Tribunale di Brescia che ha condannato il magistrato, qualora depositati nei tempi previsti, avrebbero portato all'assoluzione degli imputati già all'udienza preliminare (del primo processo). I legali del nigeriano, assolto, hanno presentato un esposto al CSM, al ministero della Giustizia e ai vertici della giustizia milanaese. Ecco, io di fronte a questo resto ancor più senza parole.
Mi limito ad osservare che ogni volta viene proposta una riforma del sistema giustizia, i facenti parte tentano di sollevare una rivolta popolare invocando l'autonomia della stessa, probabilmente dimenticano che il termine autonomo non significa libero di fare quello che vuole senza controllo alcuno.
Lo sostengo da tempo: confondono indipendenza con insindacabilità. Si ritengono giusti per definizione e in quanto tali tutto ciò che fanno lo è. Anche quanto è sbagliato, soprattutto quando è sbagliato.
Al massimo si potrebbe parlare di bravura della difesa, le cui argomentazioni sarebbero così valide da indurre il presidente della sezione penale a prendere tempo per evitare di commettere qualche errore. Il rischio prescrizione lo sollevano i PM sulla base della valutazione delle tempistiche medie della macchina della giustizia: in pratica, dicono, poiché ci vorranno N anni per arrivare ad un giudizio, se rinviamo di qualche mese rischiamo di non fare in tempo.... come se la lentezza burocratica non dipendesse (anche) da loro. O forse ricattato. Chissà. Questo però è abbastanza umano. Se sei (più o meno) da sempre titolare di qualche privilegio, fosse anche il "diritto" di fumare in faccia agli altri negli uffici e negli ambienti chiusi, quando provano a togliertelo ti lamenti comunque. A me, che non fumo e non ho mai fumato, pare il minimo dovuto e assurdo che sia stato così fino a quel momento, ma il punto di vista della controparte potrebbe essere diverso perchè ormai assuefatta a tale condizione. "Spirito di corpo e orgoglio di mestiere" (cit)
https://www.open.online/2025/07/16/urbanistica-arresto-assessore-giancarlo-tancredi/0 Questa procura comunista di Milano che indaga solo a destra...