Vicenda su cui è impossibile dare un giudizio. Per tutti i moralisti: è facile fare i finocchi con il deretano altrui. Sono sincero, se mi uccidessero un figlio, non sono certo che avrei il controllo delle mie azioni. Anche se fossero solo 21 anni, dovrebbero farli scontare dal primo all'ultimo nelle patrie galere (senza nemmeno un giorno di libertà), lavorando duramente ed obbligatoriamente per rifondere il danno (sia allo Stato che alla famiglia).
Ma certo, metto il carico con landini e non finiamo più Lo stato (noi) negli ultimi 20 ha speso oltre 100 milioni di indennizzo per vittime di errori giudiziario. Non ultima la vicenda zuccheddu; la penultima sarà il caso garlasco? A pagare non ė mai il colpevole, nemmeno quello che batte il martello nell'aula di udienza
Il sistema a 3 gradi di giudizio (anche 4 volendo) dovrebbe consentire di evitare di condannare in via definitiva un innocente. Come dice giustamente qualcuno, a volte succede lo stesso. Il problema è che non esistono molte alternative
Ma anche Almastri o Al-Mas Tri, e Lollobrigida (sulla fiducia). A seguire Tajani (che si è definito "sfigato"). Poi pure Salvini. L'elenco è lungo.
Dipende, perchè se dopo due assoluzioni (come nel caso di Garlasco) arriva una condanna definitiva, una persona normale qualche domanda se la pone, trovo strano che non se la ponga il legislatore. Innocente o colpevole? Paradossalmente non credo sia questo il problema più grande, ma la difformità di giudizio. Inoltre, mi sono sempre chiesto se "oltre ogni ragionevole dubbio" sia solo una frase messa lì per caso.
In alcuni ordinamenti non c'è appello dopo una assoluzione in primo grado. Sinceramente non so cosa è meglio. So però che il nostro sistema giudiziario penale è più o meno lo standard nei Paesi più o meno come il nostro. Lo so, tanti più o meno
Più che altro una differenza eccessivamente ampia tra un grado di giudizio e quello successivo dovrebbe far scattare qualche tipo di attenzione. Capisco che, come forse anche nel caso di cui parlavamo prima, sia difficile provare la colpevolezza o meno dell'imputato, ma da osservatore esterno pare che si sia più attenti alla forma che alla sostanza.
èpproprio il rispetto rigoroso delle forme che garantisce la tutela dei diritti fondamentali dell’imputato e, più in generale, la legittimità del processo penale, nel quale la forma non rappresenta un orpello vuoto, ma costituisce la garanzia strutturale della verità giuridicamente valida.il principio fondamentale in materia di accertamento della responsabilità penale è quello della presunzione di innocenza che si traduce, in sede processuale, nel canone delloltre ogni ragionevole dubbio. ergo, nel pieno rispetto dlle norme, se un imputato non risulta colpevole in modo certo e oltre ogni ragionevole dubbio, egli non può né deve essere condannato. ma come al solito, si appliacno o si interpretano a sentimento.
Da vero ignorante della materia, quello che sempre mi ha spaventato è che ho l'impressione che trovandosi al posto sbagliato nel momento sbagliato si rischi seriamene la condanna pur senza aver commesso alcun reato.
Ve l'ho detto anni fa: Quella ragazza li, ha più PALLE di vannacci e di tutti i sovranisti presenti al parlamento europeo, e non ci metto la mano sul fuoco, ma anche di tutti i sovranisti presenti sul suolo italiano... Dillo alla donati... Eletta con i voti del "DISAGIO" rastrellati dai leghisti, uscita dal partito neanche dopo una settimana dall'elezione, e MAI dimissionaria..
beh, francamente non ricordo che tortora fosse povero. il suo caso rappresenta un paradigma emblematico di malagiustizia, in cui l’errore giudiziario non è solo il prodotto di una deficienza probatoria, ma l’effetto sistemico di una distorsione nella funzione di garanzia del processo penale.
Bisogna distinguere però la carcerazione preventiva dalle condanne definitive. Se parliamo dei 3 gradi di giudizio, le misure cautelari non c'entrano molto. Oggi comunque, a maggior ragione dopo la riforma Cartabia, la carcerazione preventiva è ridotta ai minimi termini. Addirittura è previsto l'interrogatorio prima della sua esecuzione (salvo che per alcuni reati), cosa impensabile anche solo 10 anni fa.
attenzione: se è vero che le misure cautelari non si identificano con la condanna, è altrettanto vero che una loro applicazione distorta o eccessiva mina il principio di non colpevolezza, trasformando la cautela in surrogato anticipato della pena, in violazione della ratio garantista del processo penale. quanto alla cartabia, le riforme vanno nella direzione giusta, ma l’effettività del garantismo processuale richiede un cambio di cultura giuridica oltre che di normefinché la carcerazione preventiva sarà percepita – e talvolta utilizzata – come anticipazione della pena, il sistema difficilmente potrà definirsi davvero garantista.
E niente... Premessa: Io non sono arrabbiato perchè ha rubato 2,3 milioni, sia ben chiara la cosa... Quello che non capisco, è perchè IO devo continuare a pagare e basta... Perchè non danno anche a me la possibilità di tenermi tutti i soldi che rastrello, senza versare una sola lira in balzelli, e tra una decina di anni, se vengono a rompermi i coglioni, di restituirgliene solo il 10% di quelli che gli devo, e dilazionati in 35 anni di comode rate...?