E vabbé, ma Bezos persegue un interesse privato (il suo personale). Ciuffo, bene o male, persegue un obiettivo di interesse pubblico. La differenza è semplice. Ehm, c'è solo il dettaglio che di solito l'elasticità della domanda al prezzo, cioé: e(p)= (dQ/Q)/(dP/P) non è zero. E in ogni caso il risanamento di una bilancia commerciale in deficit avviene sempre "a spese" dei consumatori: A) o tagliando il reddito disponibile via austerità (e in questo modo perdi valore esterno e valore interno, banalmente perché una parte del reddito disponibile il consumatore non ce l'hai più) B) o la tua moneta si deprezza rispetto a quella del paese in surplus (e quindi si perde valore esterno della moneta e parzialmente valore interno, per la quota che riguarda i semilavorati importati) C) o metti i dazi (e in questo modo il consumatore perde valore esterno ma solo sulle categorie oggetto di dazi). Pensa che il metodo più imbecille è proprio il primo, ed è quello che hanno applicato in UEM, che infatti ha la crescita più asfittica tra i paesi avanzati. Però ti metto anche l'opzione D) ossia il non risanamento. E, mannaggia, pure questo avviene a spese dei consumatori, perché a deficit del settore estero corrisponde deficit del settore privato, a meno di incrementare il deficit del settore pubblico, che però aumenta il costo del servizio del debito e quindi riduce la spesa pubblica per beni e servizi e/o costringe ad aumentare il carico fiscale, a meno che tu non voglia stampare moneta ad libitum fino a farla diventare carta straccia. Pertanto l'opzione C resta sempre la meno peggio, per i consumatori. Questo sempre tenendo come obiettivo l'interesse generale del paese, e non l'interesse privato dei delocalizzatori o di chi importa e rivende le cinesate a basso costo, come Amazon.
Tutto molto bello.. Ma quando governi un paese di consumatori seriali, e che a differenza di 50 anni fa, produce una risibile frazione dei beni che consuma, e propini la balla del: "mettiamo i dazi e gli altri ci pagheranno", proprio "Onesto" non sei, dato che internamente NON PRODUCI NULLA che possa allettare gli altri paesi a fare shoping da te, a parte le armi (Settore industriale, che dopo le dichiarazioni di trump sul fatto che le venderanno "depotenziate & handicappate", sta subendo un certo numero di annullamenti di ordini...) Anche perchè chi se la è bevuta, tipo i contadini del midwest, ora stanno facendo fuoco e fiamme, perchè mangimi e sementi canadesi gli costano un botto in più, mentre loro erano convinti che sarebbero stati solo i canadesi a pagare... E a parte i fanatici della sua setta, il suo gradimento è decisamente in calo..
Quando l'ho fatto rilevare io il discorso della cannabis, eri di un'altra idea ma vabbè solo gli stupidi non cambiano mai idea e tu di certo non lo sei.
Chi produce va a produrre dove costa meno e così può massimizzare i profitti. È una ovvietà. Ma è altrettanto ovvio che così si sposta la ricchezza verso i paesi produttori. Ed è il problema principale degli usa. Si risolve con i dazi? In apparenza si perché così sembra che sia più conveniente acquistare ciò che si produce in loco. Ma è vero? O semplicemente anche chi produce in loco è portato a pareggiare i prezzi tanto sono comunque concorrenziale e quindi tutto si riduce in un aumento di prezzo ? Mio nonno classe 1884 che aveva fatto la V elementare che per quei tempi era aver studiato diceva sempre " è il consumo che fa il guadagno". E in usa lo applicano bene, pensa che perché si possa consumare di più hanno inventato Amazon che ti porta a casa tutto quello che vuoi e che non ti serve neanche .
Ricordo quando hai scritto della cannabis, ma non mi pare di aver detto proprio nulla... P.S. Potremmo importare un po' di maria dagli USA.. Ne producono a mucchi, e salvini sarebbe pure contento...
L’errore è quello di valutare tutta la questione esclusivamente in termini di prezzo al consumatore. Le cose sono un po’ più articolate. Il deficit di bilancia commerciale incide negativamente sul PIL. Ti fa deindustrializzare e fa aumentare la disoccupazione. Inoltre va finanziato o con indebitamento privato o con deficit del settore pubblico. il deficit del settore pubblico lo finanzi o con debito pubblico o con base monetaria (emissione di moneta). Nel primo caso, se ti si riduce produzione interna e occupazione, il PIL stagnerà e il debito/PIL andrà alle stelle. Se invece monetizzi il deficit, ancora peggio. La moneta si può emettere, contrariamente a quanto affermano i seguaci di Giannino, ma se dietro hai un incremento dei beni e servizi che produci. Se emetti moneta e non produci, emetti carta straccia. Quindi, pretendere che gli USA mantengano un deficit strutturale con la Cina per diventare loro debitori o per far diventare il dollaro carta igienica è semplicemente folle. Più semplice di così non riesco a spiegarlo.
Quelli sono beni "industriali", materie prime, materiali speciali, componentistiche... Indicami un bene di largo consumo prodotto negli stati uniti e commercializzato nel mercato mondiale che non sia la cocacola... Un esempio: la loro enorme industria automobilistica, per "bucare" il mercato estero, ha dovuto costruire un'auto elettrica, che comunque, in buona parte è costruita fuori dagli USA (guarda caso:in Cina..) e poi è assemblata (anche..) li.. Sono diventati come noi: producono un sacco di roba, ma pochi "prodotti finiti" autoctoni...
Beh ma e' cosi un po' in tutto il mondo, i prodotti di consumo sono prodotti praticamente solo in cina &co da decenni per tutti i paesi occidentali. Anche germania francia e italia non hanno più una produzione industriale di prodotti di consumo nemmeno per il mercato interno figurarsi per l'esportazione, era rimasto giusto qualche grande elettrodomestico ma ormai son sul tramonto anche quelli.
Gli USA, a mia memoria, non hanno mai esportato granchè di largo consumo. C'è una serie tv su Netflix o Hulu, non ricordo, che ripercorre la storia di grandi marchi del settore alimentare USA, ed erano tutti orientati al mercato interno, non pensavano minimamente all'esportazione. Si, esportavano qualcosa, i Levi's, i Ray Ban, le Jeep, qualche Crysler o Pontiac, i McIntosh o i Marantz, la senape o il ketchup Heinz, ma la loro produzione era per il mercato interno, come peraltro in Italia durante il boom economico. Avevano la tv a colori già nel '67 (forse anche prima, ma io l'ho vista allora) mentre in Italia arrivò nel '77. Nella maggior parte del mondo manco sapevano cosa fosse la TV. Avevano non so quanti marchi automobilistici, qui di Audi o Bmw non se ne vedevano e non credo nemmeno pensassero di esportare auto in paesi dove le strade erano concepite per le 500 o le Renault 4. 50 anni facevano e facevamo tranquillamente a meno di Cina & C. Poi sono arrivate le auto asiatiche, la Toyota, qualche coreana e, anche se esteticamente facevano cagare, costavano poco. E da li sono iniziati i primi problemi, ma tant'é... I problemi veri invece sono iniziati quando a livello globale qualcuno ha pensato che la Cina fosse un bel mercato in cui espandersi. La Cina fin agli anni '70 era uno dei paesi più poveri dell'Asia. Dall'occidente, in primis dagli USA, hanno avuto tutto. Persino collaborazione militare quando i rapporti URSS-Cina non erano dei migliori. Loro hanno ricompensato l'occidente come sappiamo, siamo stati noi il mercato da conquistare, complice anche la sete di profitto di certi imprenditori. Ci vorranno anni e sará difficile riparare i danni, ma se si iniziasse a invertire la tendenza non sarebbe male e questo non solo negli USA.
Uno stato ha una terza modalità per procurarsi denaro: aumentare la tassazione. E non so quale sia il peggiore dei 3 metodi. Stampare carta straccia, farsi prestare denaro da chi ce l'ha, prenderlo dalle tasche dei cittadini. In ogni caso il mondo è un sistema chiuso e se uno mette in tasca denaro qualcun'altro lo tira fuori o viene stampato. Oppure dobbiamo pensare da vetero comunisti: solo il sudore del proletario sfruttato produce valore aggiunto e quindi ricchezza ?
Io,povero elettrotecnico, come molti altri discuto di temi economici dimenticando le basi fondamentali, come ad esempio cosa è il denaro di carta. Tempo fa mi fecero notare che sulle vecchie banconote era stampata la frase "pagabili a vista al portatore". Cosa significa che una banconota è pagabile? Risposta: perché quel pezzo di carta rappresenta un debito di chi l'ha emesso nei miei confronti. Quindi il denaro è debito dello stato. Il famoso forte Knox protagonista di molte tentTe rapine nei film conservava l'oro necessario a "pagare a vista al portatore" i dollari emessi. Questo finché Nixon disse che non ne aveva più abbastanza per farlo e li scoppiò la prima crisi del dollaro. Fatta passare per crisi del petrolio. Certo, gli arabi non volevano più dollari in cambio dell'oro nero .
Non sono un economista ma credo che se hai un’economia alle spalle puoi anche permetterti di stampare moneta o di svalutare la tua. È quello che abbiamo fatto nel ‘92 mi pare. E la bilancia commerciale ha avuto un attivo del 400%. Un certo Monti era contrario, diceva che avrebbe avuto effetti disastrosi. Invece 20 anni dopo abbiamo assistito agli effetti “miracolosi “ della cura Monti. La tassazione selvaggia non ha ridotto il deficit, lo ha aumentato ed ha prodotto solo danni all’economia.
E' impossibile tornare indietro. A meno che non si accetti di pagare di più per ogni cosa e quindi di ridurre i consumi individuali (causando un regresso dell'intera economia). Per evitare l'ultima conseguenza bisognerebbe riuscire ad alzare il potere di spesa individuale più dell'aumento dei prezzi, ma questo implicherebbe una redistribuzione della ricchezza, riducendo la marginalità per grandi aziende e relativi capitali. Glielo vai tu a dire a Bezos, Zuckerberg, Musk, ecc di accontentarsi di vivere con qualche migliaio di dollari al mese e condividere il resto con (tutti) i loro dipendenti? E a quel punto perchè uno dovrebbe fare l'imprenditore (che soprattutto in fase iniziale comporta un sacco di sacrifici e rischi) invece del dipendente, magari piuttosto svogliato e fancazzista? Eh, ma Monti era un professore (addirittura rettore)..... me ne viene in mente un altro di grande professore, in quel di Bologna.....
Purtroppo oggigiorno chi stampa moneta non sono più gli stati ma le banche centrali che dovrebbero essere indipendenti. In UE chi stampa è "aquila bianca" Lagarde che mi sembra molto taccagna