Non si rende nemmeno conto (o almeno finge di non sapere) che le Tesla vendute in Europa ed in Cina non figurano tra le esportazioni perchè vengono prodotte in loco. Quindi non è nemmeno vero che gli Europei ed in Cinesi non comprano auto americane. Ormai ogni numero che esce dalla sua bocca oscilla tra l'esagerazione assoluta e l'invenzione totale. Se a questo aggiungi la totale assenza di filtri nel modo di esprimersi me esce un'immagine che è quasi caricaturale. Al confronto di Trump Bush Jr sembrava un lord educato ad Oxford. Sono tra coloro che preferiscono la franchezza all'ipocrisia, ma qui si sta rasentando il ridicolo. Il fatto di essere una superpotenza bellica non proteggerà gli Stati Uniti da accordi economici del resto del mondo a loro svantaggio. Oltretutto tutti gli economisti più importanti (sia americani che di altre nazioni) stanno cercando di spiegargli che non ci sarà mai un iPhone prodotto negli USA. Musk ha citato l'esempio della matita di Friedman, ma nemmeno quello sembra aver minimamente scalfitto le convinzioni di Trump. P.S. A proposito di iPhone, ho letto che Apple ha trasferito grandi quantità di prodotti finiti da Cina e India negli USA per prevenire gli aumenti che sarà obbligata ad attuare a seguito dell'entrata in vigore dei dazi. E altrettanto sembrano aver fatto gii americani, che sono corsi a fare incetta di telefonini (non solo iPhone). @bluemarine Tu cos'hai comprato?
Nel frattempo.. Maledetti immigrati che rendono insicura la circolazione delle persone per bene e gli rubano gli orologi... https://www.fanpage.it/roma/rapinav...ncredi-antoniozzi-figlio-del-deputato-di-fdi/
Rispetto gli economisti ma scommetto che lo abbiamo pensato anche noi comuni mortali. Oddio forse non tutti Esatto. Un grande fanfarone, pluri fallito, maleducato e arrogante. In mano a chi stiamo, direbbe mio nonno
Quando neanche lo stipendio da parlamentare riesce a comprare la cocaina ai figli, che fai? Un po' la spacci, un po' fai le rapine
Qui più che di Navarro parlano di tale Stephen Miran: https://www.wired.it/article/stephen-miran-dazi-trump/ Pare siano sue le idee che guidano Trump nella politica economica. Gente come questa merita i lavori forzati a vita. Magari in una bella isola deserta.
I conti li hanno fatti e sono finalizzati a dimezzare il deficit. La famosa formula per calcolare il dazio (deficit/import/2) è finalizzata proprio a questo. Caso limite A: il deficit verso il paese X resta invariato, e allora i dazi applicati coprono la metà del deficit estero USA. Quindi USA ha entrate fiscali pari al 50% del deficit e non deve fare deficit di bilancio di pari ammontare (tradotto: riduce il deficit attuale di bilancio di quell'ammontare). Caso limite B: le entrate da dazi saranno pari a zero; se questo avverrà sarà perché il deficit estero si sarà dimezzato. In entrambi i casi limite l'obiettivo finanziario è identico e pari a quello che si è preposto e non ha nessuna rilevanza prevedere in quale punto intermedio si collocheranno le entrate da dazi. Francamente, prima di pensare che uno come Scott Bessent sia un cretino, mi guarderei un attimo nel portafogli, ma lasciamo perdere. Adesso una considerazione personale: concordo che il Presidente degli USA non dovrebbe usare metodi da bullo di periferia. Giudico molto negativamente questo approccio, assolutamente inadeguato, e che non porterà niente di buono. Ma entrando nel merito: se tu sei la Cina e sai benissimo che il tuo export dipende da salari bassi e sei in surplus, e sai ancora meglio che il paese in deficit prima o poi deve correggere, e quando il paese in deficit applica un meccanismo correttivo fai anche tu manovra correttiva per annullarla, chi è che all'aggressione commerciale somma la escalation? E vale anche per l'UE, che ha svalutato l'euro, e che parla del "bazooka" per fare rappresaglia ai dazi USA.
Direi che il giudizio si concentra sostanzialmente qui intorno: Che è quello che ho detto più volte. E se l'ho detto io che non sono Krugman, lo sanno tutti.
Magari qui a pochi interessa però vorrei portarlo alla vostra attenzione,praticamente a far data dal primo gennaio il governo Meloni ha praticamente raddoppiato la tassazione sul fringe benefit su tutte le endotermiche,mhev incluse,fatte salve le Bev che però,e qui sta il bello,le ricariche elettriche sono completamente a carico del dipendente/utilizzatore. Vergogna assoluta e sui media silenzio totale.. https://www.quattroruote.it/news/az...carica_va_tassata_anche_per_le_aziendali.html
consordo su bessent, ma la mossa ue potrebbe essere un’arma a doppio taglio. la svalutazione dell'euro non è stata una mossa deliberata da parte del carrozzone ue, piuttosto una conseguenza di politiche economiche globali e dinamiche di mercato. l’ue, a differenza degli usa, non ha la stessa politica monetaria aggressiva che mira a manipolare intenzionalmente il valore della propria moneta. credo che usare il bazoka per una rappresaglia ai dazi usa potrebbe essere più un boomerang; l’ue sta cercando di difendere i propri interessi, ma senza scivolare in una guerra commerciale che potrebbe danneggiare entrambe le economie.
e intanto la Cina risponde: Pechino, dazi sul made in Usa dal 34% all’84%. Bessent: eliminare le azioni cinesi dalle Borse Usa? Tutto è sul tavolo - Il Sole 24 ORE
"Ragazzi, pensiamo a un modo semplice per far continuare a crollare il mercato" "Ho un'idea, delistiamo quelle che ci stanno sulle palle". Ma siamo sicuri che sta gente non vuole far crollare il sistema?
Vorrei sapere se c'è qualcuno che pensa che la Cina, nel merito, abbia ragione a fare questa escalation. Sono veramente curioso. L'amministrazione Trump non vede male una correzione dei corsi azionari, per indurre la FED ad abbassare i tassi (che è un altro modo per ridurre il deficit federale).
Che la Cina agisca unicamente nel proprio interesse è più che acclamato. L'errore, se vogliamo cercare un colpevole a tutti i costi, è stato delle altre nazioni nell'assecondarla, ma se uno come Trump agisce unilateralmente non può nè pretendere e nemmeno aspettarsi che gli altri paesi non facciano altrettanto. Tanto più che non ci sono solo due soggetti nel gioco, ma tanti, che possono allearsi tra di loro e vanificare le strategie (unilaterali e prepotenti) dell'unico che improvvisamente vuol fare di testa propria. L'Europa ha sempre detto di essere disposta a negoziare ed ha inviato (a quanto dicono a Bruxelles) una proposta preventiva che però non ha mai avuto risposta. Se Trump pretende che tutto il mondo si abbassi a leccargli il culo deve mettere il dito sul pulsante della bomba atomica.... altrimenti o abbassaì i toni e si cerca almeno un alleato oppure nessuno si presterà mai al suo gioco. L'unica cosa su cui può veramente contare è la mancanza di sodalità tra le nazioni europee. Francia e Italia proveranno a leccargli mezza chiappa di nascosto mentre la Spagna cerca l'intesa con la Cina e la Germania vorrebbe capra e cavoli (Cina e USA). Eh, purtroppo lo so bene. Comunque è vero che la stampa ne ha parlato ben poco e l'opposizione non ha praticamente mosso un dito, quando invece per certe stronzate sono capaci di organizzare battaglie galattiche. L'UE deve stare molto attenta a come si muove, ma non può nemmeno inchinarsi di fronte ad un arrogante come Trump. Ha tutto l'interesse ad accordarsi con gli States per limitare la Cina, ma se Donald non è disposto ad arretrare nemmeno di un centimetro resta ben poco da fare. Il problema è che Cina e USA possono prendere decisioni quasi in tempo zero e con la stessa velocità possono cambiare idea (e magari allearsi), mentre qui da noi possono passare mesi anche solo per decidere se la telefonata deve farla Ursula o Gertrude.
controbilanciare l'azione degli usa con misure forti sarebbe una difesa economica, ma anche un segnale di forza politica ed economica che la ue per come è strutturata non possiede. quanto alle telefonate/visite, non sarà certo la meloni a mettere la pietra tombale, in quanto risulterebbe una mera proposta italiana, ma l’italia da sola non conta nulla, nemmeno se al governo ci fosse la elly. purtroppo i progressisti nostrani anti italiani non l’hanno ancora capita p.s. un like per la pic xi/trump che non riesco a darti
Glielo spieghi tu ai pensionati che se non si riduce il deficit, altro che 20%? Come al solito, la brutta abitudine di guardare solo uno dei tanti aspetti in gioco. E poi i titoli azionari sono in bolla. Le bolle si sgonfiano sempre, non esiste un diritto acquisito a mantenere inalterati dei P/E insensati.
rispetto la tua convinzione, tuttavia cozza con la realtà dei fatti. la politica economica dell'ue è debole per diversi motivi: n primis, la mancanza di una politica fiscale centralizzata è un grosso limite, nonostante la bce abbia un ruolo importante nella gestione della politica monetaria, non esiste un'azione coordinata tra gli stati membri in termini di spesa pubblica e tassazione. questo crea un sistema disomogeneo, dove paesi con economie più fort possono permettersi di adottare politiche fiscali più espansive, mentre altri paesi sono vincolati da regole rigide che limitano la loro capacità di stimolare l'economia in caso di recessione. insomma, sebbene lue abbia fatto dei (brevissimi) passi avanti nella creazione di un mercato unico e nell'integrazione economica, la mancanza di una politica economica coerente e la disuguaglianza tra i membri rendono la stessa fragile e inadeguata ad affrontare le sfide globali ed interne. ecco perché lo definisco un carrozzone che necessita di una ristrutturazione capillare.