2035-Ban motori endotermici

Giusto. Ok, diciamo zero emissioni allo scarico.

Dipende da cosa ci compri in quei negozi, se è roba che ti porti facilmente in giro a piedi o se la devi caricare in macchina.

Ecco, appunto.

E in questo caso hanno poi dato una spiegazione, come nel primo caso?

 

una bella lavatrice per la seconda casa, presa in via Montenapoleone e caricata sul tetto.

 

Basta molto meno di una lavatrice per rendersi una passeggiata piuttosto scomoda.

 

L'isola pedonale riguarda solo la via principale, i cui negozi hanno visto moltiplicarsi il numero di visitatori e quindi di clienti rispetto alle vie parallele, che invece hanno perso visibilità (ma anche valore degli esercizi in caso di cessione dell'attività).

E poi, diciamocelo, anche se dovessi acquistare un pianoforte a coda o un divano a 7 piazze in un negozio che sta in un'isola pedonale, vorresti fartelo caricare sull'auto e portarlo a casa da te?
O c'è qualcuno che vuole andare da Zara o da Hermes e poi uscire con 7 sporte piene di indumenti? Fanno anche consegna a domicilio o tutt'al più esistono i taxi.
E chi è che riesce a parcheggiare l'auto a pochi metri dal negozio in centro città?
Son falsi problemi, ma a nessuno piacciono i cambiamenti.

Poi, sia chiaro, avessi acquistato un immobile con rimessa privata in centro città a caro prezzo e domani mattina mi chiudessero l'accesso alla via credo mi incazzerei parecchio, ma se le amministrazioni lavorassero con piani regolatori a lungo termine si potrebbe mitigare fortemente il problema.
Peccato invece che si lavori per singolo mandato, così quello che oggi fa il centro destra domani il centro sinistra lo vorrà cambiare nuovamente e via così.

Invece di scassare la minchia con l'auto elettrica avrebbero potuto dire che dal 2040 tutti i centri urbani con più di 50.000 abitanti saranno interdetti al traffico privato. Solo mezzi pubblici (magari a emissioni zero e su corsie ben delimitate) e via libera a bike sharing, monopattini, skateboard, pattini a rotelle o quello che pare a ciascuno. Non vuoi vivere in un'isola pedonale? Hai 15-20 anni per trasferirti in campagna e magari scopri che ti piace di più.

 

Laggente non sanno che stare sempre sui social e sui forum a sparare cazzate inquina come il traffico aereo

https://www.primocanale.it/attualità/36852-quanto-inquina-internet-l-esperto-anche-piu-del-traffico-aereo.html

https://energit.it/quanto-inquinano-i-social/#:~:text=Con “inquinamento digitale” si intendono,WhatsApp, inquinano più degli aerei.

Finalmente si potrà andare in giro carponi

 

Temo che in Montenapoleone non ci sia neanche un negozio che non sia felice di spedirti a casa tutto quello che non riesci a portare a piedi

Esatto

Dove si firma?

 

Beh, anche questa soluzione non è che sia proprio proprio "easy" da applicare. Eliminare completamente il traffico privato da TUTTA l'area urbana di un centro abitato, ivi comprese le abitazioni con annessi box e posti auto, in cui le auto diventerebbero inutilizzabili, mi sembra poco attuabile. Senza contare il fatto che anche solo andare a fare la spesa al supermercato diventerebbe un problema.
Ed anche il fatto di far trasferire le città nelle campagne, aumenterebbe l'urbanizzazione di tali aree, trasformando le campagne nelle nuove città. Però attenzione a non superare i 50k abitanti, altrimenti il circo ricomincia...

Per quanto frequento io via Montenapoleone, penso potrebbero anche mettere l'obbligo di andarci a gattoni senza darmi alcun fastidio.

 

Siamo sempre lì: se non siamo disposti a rinunciare a nulla, nulla cambierà mai.

Comunque, per quanto riguarda l'impossibilità di vivere in una città senza traffico veicolare, posso portarti 2 esempi: Venezia e Zermatt.

A Venezia ci vivono (anche) un sacco di anziani, che vanno a fare la spesa quotidianamente senza alcun problema (eventuali carichi pesanti se li fanno consegnare a casa).
Se hanno problemi di deambulazione ci sono i servizi sociali che li possono assistere e trasportare con i mezzi pubblici (in questo caso su acqua). Se vogliono la barca privata devono motivare e chiedere l'assegnazione di uno dei pochi attracchi (demaniali) ad uso privato, altrimenti la devono ormeggiare nella darsena di Sant'Elena, per raggiungere la quale devi camminare parecchio. Se vogliono l'auto devono tenerla in una delle (costose) rimesse presso Piazzale Roma o a Marghera, in terraferma.

A Zermatt in auto non ci entri proprio, se non con un permesso molto speciale e solo temporaneo. In città ci sono minibus e taxi, tutti elettrici. Se non ricordo male il bus è gratuito o forse è gratuito se hai lo skipass. Ci vivono giovani e vecchi, ricchi e poveri, vanno a fare la spesa senza alcuna difficoltà. Se vogliono l'auto devono tenerla in prossimità della stazione ferroviaria da cui partono tutti i trenini che portano in città.

 

Esattamente. Conosco personalmente 2 ultrasessantenni di Zermatt e non fanno altro che magnificare la vita in paese, nonostante i flussi turistici importanti. E nessuno si lamenta di questa cosa anzi dicono che a Tasch l'aria puzza (e forse è vero)

 

Diciamo pure che Tasch è in fondo ad una valle piuttosto stretta e deve raccogliere tutto il traffico veicolare e ferroviario diretto a Zermatt. In pratica una grossa stazione dei treni con un enorme parcheggio e 4 case attorno. Per abitare lì uno deve proprio esserci nato e non volersene andare.
Ma se dovessi misurare la puzza direi che è molto peggio Cortina d'Ampezzo nel periodo turistico (sia estivo che invernale), nonostante la valle ampezzana sia molto più ampia ed aperta.
Purtroppo, soprattuto d'inverno, i motori freddi sotto sforzo (in salita) non rilasciano mai profumo di rose. Nemmeno se Euro 7.

 

Tornando al tema delle auto elettriche, sono rimasto abbastanza colpito da questa notizia: https://www.dmove.it/news/tesla-ha-superato-audi-nelle-vendite-per-la-prima-volta

A dirla tutta non avevo mai approfondito i volumi di Audi, ma leggere che nel 2024 abbia venduto meno automobili di Tesla fa una certa impressione.

 

Per carità, si può fare tutto, anche vivere in un eremo, basta accettarne le condizioni ed i compromessi.

Per Venezia, stiamo parlando di una popolazione di circa 50k persone che vivono nella zona interdetta al traffico veicolare. A Zermatt vivono circa 6k persone. Direi entrambi casi piuttosto eccezionali, nel caso di Venezia anche agevolato dalla particolare collocazione dell'abitato.
Far diventare quelle eccezioni la regola? Mah, mi sembra poco praticabile... ma se proprio piace, ognuno è libero di trasferirsi, se trova posto

Si, fa una certa impressione. Certo Audi non se l'è passata benissimo in questo ultimo anno, vedi ad esempio la chiusura dello stabilimento di Bruxelles.

 

Non sto certo dicendo che sia la soluzione perfetta, soprattutto perfetta per tutti (pensa solo al caso dell'agente di commercio che deve quotidianamente muoversi in auto e poi rientrare alla sera), dico solo che ci altri modi per pulire l'aria delle città. Ognuna avrà i suoi pro ed i suoi contro, ma non si può nemmeno pretendere che tutto rimanga immutabile per sempre.

A tal proposito ricordo il racconto di un compagno di scuola, la cui famiglia era andata ad abitare in una casetta di nuova costruzione in una zona della città che fino a poco tempo prima era campagna. Per servire queste nuove abitazioni avevano realizzato una strada ad hoc, che ne intersecava una preesistente, diretta ad altre case (anch'esse preesistenti).
La nuova strada, essendo più grande e destinata ad un certo numero di abitanti, aveva ottenuto il diritto di precedenza così quelli che percorrevano la vecchia strada dovevano arrestarsi all'intersezione.
Uno dei primi giorni in cui s'erano trasferiti il mio amico rischiò seriamente di scontrarsi con un'altra auto, proveniente dalla vecchia strada, la quale non aveva minimamente rallentato nè verificato se provenivano altri veicoli. Fortunatamente riuscì ad evitare lo schianto, ma si attaccò al clacson e apostrofò l'altro guidatore. Questo (di età piuttosto avanzata) si fermò, abbassò il finestrino e disse che aveva la precedenza perchè lui abitava lì da sempre, quella strada era lì da sempre e quell'incrocio non avrebbe mai dovuto esser realizzato.
Ormai quell'uomo sarà già passato a miglior vita, ma non credo abbia mai accettato l'idea che ci fosse una strada nuova sul suo percorso abituale (casa-osteria-casa).

Indubbiamente, ma mentalmente ho sempre pensato a Tesla come ad un marchio automobilistico di nicchia, differentemente da Audi che invece ho sempre pensato avere volumi paragonabili a quelli di BMW, Mercedes e altri dello stesso segmento.
Oltretutto Audi ha a listino un'infinità di modelli (almeno 7 automobili e 5 SUV) mentre Tesla ha solo 2 berline e 2 "SUV" (oltre al Cybertruck che però non mi pare sia destinato ad un grande futuro) ed i numeri li sta facendo praticamente solo con 2 modelli.

Insomma, per quanto Musk possa essere un personaggio controverso bisogna ammettere che in pochi anni non solo ha rivoluzionato un'intero settore industriale che pareva intoccabile, ma ha perfino raggiunto e superato le dimensioni di alcuni dei brand più importanti e consolidati a livello globale.
Vent'anni fa chi avrebbe mai creduto ad una simile previsione?

 

Va beh, ogni commento è superfluo...

Senza dubbio. Probabilmente anche più efficaci, dato che il traffico veicolare rappresenta lo zerovirgolapercento delle sorgenti di inquinamento. Discorso ormai fatto e rifatto...

Pensa se a passare a miglior vita fosse stata una incolpevole vittima di quel gesto scriteriato. È andata bene.

Hai usato la parola magica: rivoluzionato. O forse, meglio dire innovato. È arrivato per primo a proporre un prodotto innovativo e tecnologicamente avanzato in quel settore. Nei primi anni la concorrenza era praticamente rappresentata da Nissan Leaf e Renault Zoe, non aggiungo altro.

Diciamo che ha fissato un punto di riferimento, per fare un paragone, un po' come ha fatto Apple con iPhone, per i primi anni il punto di riferimento tra gli smartphone. Questo credo gli abbia dato (a Musk, intendo) un certo vantaggio su chi si è trovato a dover inseguire.

Tornando in tema, ecco l'ennesima puntata della telenovela sul Green Deal, con l'associazione dei costruttori che torna all'attacco della UE sulla revisione dell'accordo:

http://formulapassion-pro.ey.r.apps...al-troppo-rigido-serve-riallineamento-mercato

Nel frattempo Porsche, che della nuova Macan aveva giurato di produrre soltanto la versione full electric, dopo aver visto le (scarse) vendite, ripensa a una versione ICE:

http://formulapassion-pro.ey.r.apps...-macan-termica-dietrofront-non-solo-elettrica

 

Credo andrebbe distinto il tipo di inquinamento. Le emissioni di tutte le automobili europee incidono per l'1% delle emissioni di CO2 globali, quindi trasformarle in BEV non solo risolve poco o nulla, ma contribuisce ad un aumento nel breve termine, poiché il processo produttivo di un'auto elettrica produce 5 volte più CO2 del processo produttivo di un'endotermica.
C'è però la questione delle polveri sottili e quelle sono un problema soprattutto per i centri cittadini.
Quindi eliminare le endotermiche dalle città migliorerebbe la qualità dell'aria la dove c'è maggior concentrazione di persone.

E va anche ricordato che il green deal non tocca solo le auto, ma anche le abitazioni (caldaie, ecc) e altri fattori di inquinamento ambientale, quindi un minimo di razionalità l'hanno applicata.
Il problema è che un'idea buona, come sempre, funziona solo se porta business e quel business finisce per stravolgere i buoni propositi.

IMHO il colpo di genio è stato quello di trasformare il principale punto debole (dover partire da zero, senza stabilimenti preesistenti, senza esperienza produttiva, ecc) nel principale punto di forza: non avendo vincoli hanno avuto mano libera nel progettare l'azienda insieme al prodotto.
Il processo produttivo delle Tesla è tra i più efficienti al mondo ed infatti i cinesi hanno copiato da Tesla ed ora i giapponesi stanno cercando di copiare dai cinesi.
Lo stesso schema è stato applicato al prodotto, infatti nella Model 3 e Model Y hanno ulteriormente sviluppato i concetti iniziali: minimalismo degli interni, telaio portante, ecc ecc
C'è stato un approccio olistico, che ha permesso di creare la perfetta combinazione di azienda e prodotto.

Continuo a credere che si tratti di un braccio di ferro soprattutto di facciata. Chissà quali saranno stati gli accordi tra ACEA e UE ai tempi della redazione del Green Deal.

Ho letto giusto ieri che invece Audi (nonostante il costante calo di vendite) continua sulla strada dell'elettrificazione totale.
Curioso che a fronte della pessima situazione dell'intero gruppo VW e delle scarse vendite di BEV a Ingolstadt non abbiano ancora preso in considerazione la possibilità di rivedere i piani, per lo meno nel breve/medio termine.

 

Sara' interessante vedere come riusciranno ad incastrare (in modo efficiente) un motore a combustione su un telaio/una ciclistica che -a quanto si vendevano- era stato disegnato e realizzato per ottimizzare una soluzione solo elettrica.

 

Qualche sbarra d'acciaio saldata sul precedente, un supporto motore e via.
Che saranno mai 100 kg in più?

 

Anzi, più massa aiuta a ridurre il coefficiente di inquinamento. Facciamo 200Kg che è meglio

 

Senza parlare del fatto che se lo fanno trazione posteriore possono evitare di mettere i sacchetti di cemento nel bagagliaio