a milano perchè spesso vengono realizzate sfruttando quello che prima era una doppia corsia (vedi corso lodi) in pratica tolgono una corsia per realizzare la pista ciclabile, eliminando anche parzialmente (e in alcuni tratti completamente ) pure il marciapiede. ricordo a quel cornuto del sindaco che la biccletta è un veicolo, e come tale potrebbe procedere normalmente sulla destra, senza penalizzare il traffico automobilistico. come è sempre stato. capisco anche però che in questo modo sarebbe difficile ingraziarsi i favori dei costruttori... asfaltatori, posatori, ecc ecc ecc ecc... viva l'italia.! peccato che ora la viabilità ne ha risentito. ma che dico??? meglio! un altro motivo per inventarsi blocchi del traffico, o agevolazioni per comprare auto "meno inquinanti..! che iddio se li inculi!!
Sono anni che non ci metto piede, ma posso garantirti che nelle città italiane (grandi e piccole) che frequento le ciclabili sono corsie mal delimitate, con larghezza e direzione di marcia costantemente variabile, che spesso finiscono nel nulla e riprendono parecchie centinaia di metri dopo. Questa mattina ero in centro a Milano e confermo quanto detto qui sopra, ma anche in una città piccola come Treviso la situazione è la medesima. A Roma, poi, meglio non parlarne.
Nella stessa immagine, due corsie centrali, due corsie laterali, 2 marciapiede, 2 file di parcheggi, binari del tram e ciclabile separata dalla carreggiata.
Agli automobilisti, la riduzione della carreggiata, ai pedoni il pericolo per l'attraversamento, perchè i ciclisti non avendo contrassegni, possono fregarsene altamente del codice della strada. Perchè sono i mezzi più pericolosi ed indisciplinati della strada, viaggiando indifferentemente su ogni sede (strada, marciapiedi, ecc...), e senza rispetto di alcuna delle regole della circolazione stradale, oltre ad essere abbandonati (quelli a noleggio) in ogni dove, persino davanti agli accessi pedonali e carrabili. Ovviamente, mi riferisco a quel che vedo dalle mie parti, non sapendo cosa avviene nel resto d'Italia, ma se tanto mi da tanto ...
non hanno ancora deciso quale tipo di casco é adatto ai monopattini....al momento senza decreti attuativi é tutto contestabile. Credo che possano multarli solo se escono dal comune di residenza.
Quindi la strada è degli automobilisti? Gli altri le tasse non le pagano? Quanto ai pedoni e al pericolo di attraversare una ciclabile, non mi esprimo. Se la gente non è capace di guardare a destra e a sinistra, pensa le macchine che gli fanno. Altro che il monopattino. Quindi il cattivo uso (di tanti, pochi, non importa) deve comportare il divieto per tutti? Potrei dire allora che ho visto molti più incivili alla guida di auto eppure... Ah Salvini non ha risolto il problema? Strano
Beh, no: Tutti i conducenti dei monopattini hanno l'obbligo di indossare un casco protettivo conforme alle norme tecniche armonizzate UNI EN 1078 o 1080 cioè, appunto, quelli prodotti per gli utenti di biciclette, skateboard e pattini a rotelle.
Non mi sorprenderebbe vedere qualche risorsa con un casco di banane in testa. Sempre casco e', col beneplacito di sel. :)
Era già specificato nella normativa del 2019: comma 75 novies della L. 160/2019 https://www.gazzettaufficiale.it/at...ssivo=0#:~:text=75-novies.,1078 o UNI EN 1080.
Gli automobilisti certamente si (bollo, accise ed IVA sui carburanti), gli altri solo se hanno reddito. Ma le auto hanno la targa e possono occupare solo le sedi stradali, i monopattini e le biciclette no. Le regole valide per le auto e per i motocicli, dovrebbero essere valide anche per monopattini e biciclette, ma in assenza di contrassegni, indicatori di direzione e possibilità di verifica dell'assicurazione senza fermare il conducente, la vedo ardua. P.S.: un incivile, è un incivile, qualsiasi mezzo utilizzi, anche a piedi
Ah ecco, senza il commento ulteriore da "cioè" in poi. Ma è la vecchia norma comunque, no? La nuova cambia? Comunque per fortuna il mio rientra, è da skate Meno male, ci posso andare allora Vedo che includi anche le biciclette, ora. Che anzi, dal nuovo codice, non hanno nuovi vincoli (men che meno quelli previsti per i monopattini) ma più tutele (il metro e mezzo per superarle).
In Italia ci sono centinaia di migliaia di automobili che circolano senza assicurazione.... scommettiamo che non pagano nemmeno il bollo? Ed esiste pure il contrabbando di carburanti... In verità anche bici e monopattini avrebbero regole ben precise da rispettare. Se c'è la corsia ciclabile, ad esempio, le bici sono obbligate a percorrere quella e non quella destinata agli autoveicoli, peccato che tavolta (proprio come di fronte al mio portoncino) la corsia ciclabile pare avere una direzione obbligata, che oltretutto è opposta a quella della auto, così i ciclisti che procedono nella stessa direzione delle vetture non sanno quale scegliere e spesso ci si ritrova con ciclisti in entrambe le direzioni, alcuni sulla destra e altri sulla sinistra. Abbiamo città di origine medievale con strade progettate per i cavalli, come possiamo pretendere che oggi ci sia posto per N corsie? Qualche ciclista ogni tanto la multa la prende, ma bisogna fermarli, identificarli e notificare immediatamente la contravvenzione. Questo è indiscutibilmente vero.
La hanno risolta così, non cambia nulla tranne l'esenzione per la maggiore età, come era per i ciclomotori negli anni '90 (bei tempi).