Io ho sempre apprezzato le arance calabresi, più delle siciliane, sarà per le scorie smaltite che hanno un boost in più.
c'é sempre il mare dove buttarle....i barili affondano bene e per qualche anno rimangono sigillati. non serve metterle sotto le piante, basta finiscano in qualche falda acquifera con la quale poi danno da bere alle piante o alle persone. Siti contaminati: la Calabria avvia uno studio epidemiologico con l’Iss su quelli maggiormente a rischio - Quotidiano Sanità «Scorie interrate, impennata di tumori» @labrie_it @rsturial
Porcherie del genere purtroppo le fanno un po' ovunque. La storia degli avvelenamenti da PFAS in Veneto non è da meno in quanto a gravità.
Deportazione? Io leggo detenzione per immigrazione illegale. E termina quando ottieni il visto o decidi di lasciare il paese. Cosa c'entrano i diritti con l'infrangere la legge? Il PIL pro capite a pari potere d'acquisto in Australia è 62.000 dollari internazionali. In Italia è 50.000 dollari. https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_PIL_(PPA)_pro_capite Quindi è decisamente una retribuzione più equa 2.000€ in Australia che 700€ in Italia. https://www.repubblica.it/economia/2024/06/22/news/lavoratori_agricoli_fantasma_sfruttati-423269527/
Di Italiani ce n'è, poi magari bisognerebbe sapere se il fenomeno della manovalanza irregolare sia più o meno incidente sul totale complessivo. Dei lavoratori stranieri censiti il 65% è di provenienza comunitaria, dall’ Africa viene il 19,5%, mentre il 15% è asiatico, infine solo lo 0,5% proviene dal continente americano. Per quanto riguarda la qualifica, sono principalmente lavoratori non qualificati: operai comuni (76%) o braccianti avventizi (15%). Solo nel 7% dei casi si classificano come operati specializzati o qualificati.
https://www.lavoro.gov.it/priorita/...lavoro-irregolare-useremo-tutti-gli-strumenti Pare che tutti gli irregolari vivessero in città in bellissimi appartamenti, se non addirittura in attici, e dopo il lavoro nei campi andassero a fare l'apericena prima di andare a teatro.
Pensa anche a quanti probabilmente non sono stati individuati perchè qualche "talpa" avrà informato preventivamente l'azienda dell'imminente controllo. Tutto sommato basso il numero di quelli privi di permesso di soggiorno. Però non capisco: 2051 impiegati, di cui 216 (10,53%) in nero. Poi dice 308 (su 786 rintracciati) in nero. Quindi sono 216 o 308 quelli in nero? P.S. Non mi torna nemmeno quell'1 su 4 extracomunitari: 39,18% è più di 1 su 3
Sì, è scritto col culo. Qui è spiegato meglio https://www.ilsole24ore.com/art/indagini-straordinarie-cc-agricoltura-centinaia-nero-AFxidnUC
Paragoni gente a contratto con gente in nero e nelle baracche. E secondo te quelli che pagano 700 euro in nero e li fanno stare nelle baraccopoli da domani li pagherebbero 2000 euro con ferie pagate? Vivi proprio in un mondo di grafici te eh Nei campi non significa impiegati nell'attività agricola. Le aziende agricole non hanno solo dipendenti nei campi. Soprattutto in Italia dove l'azienda agricola può fare di tutto, compreso vendere al dettaglio.
Ehm, è proprio quello il punto: che quel lavoro è pagato poco. Quindi non va bene usare l'immigrazione per tenere bassi i salari e far vivere le persone nelle baraccopoli. Se mancasse offerta di persone a cui sta bene prendere 700 euro e vivere nella baraccopoli, evidentemente le cose cambierebbero, pena non trovare più frutta e verdura al supermercato. Diciamo che preferisco i dati all'aneddotica, dove vale tutto e il contrario di tutto. Dici che sbaglio?
Quel censimento ha contato tutti i lavoranti (dichiarati) dagli amministrativi a quelli rche spalano la merda delle mucche o raccolgono i pomodori.
La disinfezione sulle acque di depurazione ha raggiunto livelli molto alti di efficienza. Ma non mi sognerei mai di berle.
Mia nonna è stata per tutta la vita lavorativa raccoglitrice di olive, cosa vera. Peccato che lavorava 3 settimane all'anno. Conosco gente che è rimasta coltivatrice diretta mentre faceva l'università, mentre viaggiava tutto l'anno a spese dei genitori o a cazzeggiare in giro. Perché ci sono una marea di vantaggi contributivi e fiscali
Prendiamo 3 macrofenomeni degli ultimi 20-30 anni: - l'euro, che come più volte spiegato e ammesso anche da gente come Draghi, impone l'aggiustamento degli sbilanci current account tramite svalutazione dei salari - le delocalizzazioni e importazioni da paesi con basso costo del lavoro - l'immigrazione, ossia importazione di persone disposte a guadagnare 700 euro e vivere nelle baraccopoli Vediamo com'è andata nella distribuzione della ricchezza ATTENZIONE - SEGUONO GRAFICI PARTICOLARMENTE URTICANTI Gli adoratori di Stocazzo e i seguaci di Beata Ignoranza sono pregati di non leggere oltre la riga continua _________________________________________ Nel 1998 lo 0,1% più ricco in Italia (50-60mila persone) disponeva del 5% della ricchezza netta totale. Il 50% più povero possedeva il 10% della ricchezza totale Nel 2016 lo 0,1% più ricco possedeva il 10% della ricchezza totale. Il 50% più povero è sceso al 4% Anche se il grafico si ferma al 2016, le cose non devono essere andate diversamente negli anni successivi, visto il costante aumento delle persone in povertà assoluta Questo dicono le teorie economiche, questo confermano i dati.
Ma dai? La ricchezza si concentra sempre più nelle mani di pochi? Cavolo, mi sarei aspettato una cosa ben diversa da un sistema capitalista. Sarà vero allora che siamo governati da comunisti.
Da me lavorano tre fratelli albanesi, i più giovani dei quali hanno lavorato per anni nelle zone di Napoli nella raccolta del tabacco: assegnavano loro un appezzamento ('na roba che loro chiamano "moc", "moch", o cose simili) e uno dei due fratelli si occupava di trovare la squadra per fare il raccolto, percependo un compeso a forfait (a memoria mi pare fossero 20mila euro a moc). Ai lavoratori andava un compenso a cottimo, in misura maggiore per anzianità. Il tutto rigorosamente a nero (come la mano con cui sfogliavano le piante).
Io non escluderei a priori che i più ricchi possano essere comunisti, del resto mia nonna diceva: fai quello che dice il prete, non quello che fa.
Stamattina invece ne ho sentita un'altra sui preti, di Aldo Busi, che sostanzialmente dice di diffidare dei preti buoni, che ti inducono a pensare che anche gli altri siano buoni quando invece sono tutt'altro che buoni