Sarebbe interessante sapere quali sono i criteri che usano negli altri paesi europei negli allevamenti, i nostri supermercati e macellerie sono pieni di carni provenienti dalla francia, germania, austria, olanda, spagna, ...
Ma è un problema di condotte illegali (nel qual caso basterebbe intensificare controlli e sanzioni) o è un problema la loro stessa esistenza? Perchè a leggere un po' in giro pare siano la causa di tutti i mali del mondo: https://www.wwf.it/area-stampa/linq...e-in-italia-in-particolare-in-pianura-padana/ https://www.essereanimali.org/2024/04/inquinamento-aria-lombardia-allevamenti-intensivi/ https://www.italiachecambia.org/2024/10/morti-allevamenti-pianura-padana/ Allora forse i loro (supermercati) sono pieni di carni provenienti dall'Italia Oppure noi ne mangiamo così tanta che oltre alle nostre bestie ci mangiamo pure le loro
È stata l'Italia a opporsi alle nuove norme europee In Italia nessuno controlla queste cose perché sono difficili da controllare e/o non gliene frega niente a nessuno. Considera che allevamenti e campi dove spargere letame illegalmente sono nello stesso territorio. Pagare per smaltire correttamente è quasi tafazziano
ma lavorate in Italia dove possono cosi fregiarsi dei vari marchi D.O.P.G....vedi tutto lo Speck che trovi in qualsiasi supermercato d'Italia nonostante in Alto Adige di maiali ce se siano veramente ma veramente pochi.
Come la bresaola della Valtellina IGP, che al 90% è fatta con carni di Zebù sud americano. Rigamonti, il più grande produttore italiano, lamenta che non ci sono abbastanza carni italiane da lavorare ... e poi, ai clienti piace più quella di zebù che quella prodotta col manzo.
Dipende dai disciplinari. Alcuni sono molto rigidi anche sui luoghi di allevamento, tipo il Parma e il San Daniele, che prevedono l'allevamento in Italia e neanche ovunque. Non ci sono abbastanza carni al prezzo che dice lui...
d'altronte il marchio IGP é tutto tranne che sinonimo di qualitá se non un abile specchietto per le allodole: Lo sai come è stato fatto questo speck, vero? – Saluteducazione – il blog
Boh, se è così ci sono sicuramente dei margini di miglioramento, ma anche facendolo non credo che l'aria della pianura padana diventerà molto più gradevole. Potremmo tornare a Torino capitale d'Italia, spostando lì tutti i ministeri e l'amministrazione pubblica centrale, mentre aziende e relativi capannoni della pianura padana li trasferiamo tutti in centro Italia: a noi i soldi facili e a loro il duro lavoro e lo smog
Io posso testimoniare che ormai qui dalle mie parti, da un decennio più o meno, la concimatura del terreno la si fa al 90% con i fanghi di depurazione... Dopo che per anni li hanno sparsi in superficie, i primi anni addirittura senza girare il terreno, e provocando tali invasioni di mosche in primavera/estate, che sembrava di essere in Egitto al tempo delle piaghe, e un puzzo che neanche nelle porcilaie più sporche... Ora invece, hanno messo a punto un macchinario, che praticamente "pompa" i fanghi direttamente sottoterra a una profondità di 20 cm circa, cosi ci evitiamo il grosso del puzzo e a livello di mosche siamo messi più o meno come il Biafra durante le stagioni secche. E qui da me è zona di produzione di riso BIO... Cosa avrà 'sto riso di "Biologico" a parte il pericolo che corriamo durante le dispersioni dei fanghi, io proprio non lo so..
Mai detto nulla del genere, ma non so nulla del settore e non ho nemmeno idea dell'entità delle violazioni.
Forse mi sono espresso male. Non ho dubbi che ci possano essere dei comportamenti "poco virtuosi" da parte di molti allevatori, ma non conoscendo il settore non sono in grado nè di farmi un'idea dell'entità del problema (Grave? Gravissimo? Potenzialmente letale? Boh), nè tanto meno delle possibili soluzioni e relative conseguenze (sia positive che negative). Non sono nemmeno un gran carnivoro per cui se chiudessero tutti gli allevamenti della pianura padana non ne farei un dramma, ma non so se questo significherebbe togliere il pane di bocca a 1.000, 10.000 o 1.000.000 di addetti. Insomma, non ne so nulla e non sono in grado di valutare adeguatamente semplicemente leggendo qualche articolo di giornale. P.S. A proposito di carne, la settimana scorsa ho mangiato una battuta di fassona guarnita con tartufo d'Alba e accompagnata da un Barolo di Roagna che.... apriti cielo!!
Più di 20 anni fa lavoravo con una azienda che si occupava di disinfestazione di cereali,avevo anche il patentino per i gas nocivi, e l’ente risi era un grosso cliente, ricordo che nei loro silos si usava solo ghiaccio secco per debellare i parassiti. Poi ho visto anche altro ma è meglio dimenticare…
Anche io la settimana scorsa ero di "Carnazza di Fassona", a Confienza.. Direttamente in una delle macellerie storiche della zona, di giorno vende, di sera ristora (pochi posti, una ventina credo, e solo su prenotazione), se siete in zona, la carne e il loro modo di tagliarla e cucinarla, vale il viaggio.. https://www.macelleriamacchi.it/
Se l’Italia si fosse preoccupata di spedire a Bruxelles europarlamentari ferrati nelle varie politiche commerciali invece di mandare,da sempre,i trombati più trombati non ci troveremmo oggi nelle condizioni in cui ci troviamo,qualsiasi trattativa comunitaria che fosse le quote latte,la produzione di carne suina o bovina,la produzione di granaglie come mais grano o soia,la produzione di barbabietola da zucchero o la qualunque é stata gestita da parte dell’Italia da emeriti idioti che erano più a casa propria che sui banchi di Bruxelles con il risultato che oggi non siamo più minimamente autosufficienti con niente di quello che portiamo a tavola ad iniziare da latte,olio,grano,mais,patate,zucchero,carne suina e bovina tutto praticamente,e questo perché i nostri politici hanno preferito barattare l’acciaio di Bagnoli e Taranto con le produzioni agricole grazie anche alla totale inadeguatezza degli europarlamentari spediti all’europarlamento…… Inutile lamentarci,quei politici li abbiamo votati noi
Però l'Italia è un paese industriale... L'agricoltura è quasi un secolo che non è più la nostra principale fonte di reddito e di sviluppo, e non siamo più autosufficienti da prima della "Battaglia del Grano" di mussoliniana memoria.. Forse nella prima metà del '900 eravamo ancora un paese prevalentemente agricolo, ma decisamente: non lo siamo più da 75 anni..
É proprio grazie a questo tipo di mentalità che ci troviamo nello stato attuale,non produciamo più un cazzo in agricoltura e sempre meno nell’industria,non siamo più ne l’uno ne l’altro,grande Italia
Ricordo a me stesso che nei campi non c'è un italiano manco a pagarlo oro. Se l'immigrazione non va bene, chi coltiva la terra?