Nemmeno negli stabilimenti di Brembo, Pirelli, Marelli, SAPA, VHIT, Metelli, Silatech, ecc? Mica esistono solo i produttori di automobili finite.
Ed e' quella l'ultima nostra fortuna che non dobbiamo perdere, per dirne una anche la xiaomi di cui abbiam parlato prima monta freni Brembo e gomme pirelli p0
Ci sarebbe da dire su dove molti di questi componenti sono effettivamente prodotti, ma per il momento soprassediamo P.S. Pirelli in Italia produce solo gli pneumatici auto di fascia più alta e quelli per le biciclette.
Ti posso dire quelli che ho visto. Magneti Marelli non è più italiana né europea. Valeo in Piemonte ha chiuso e delocalizzato. Le fonderie di alluminio lavorano anche per i cinesi. Le gomme non ne parliamo.
E quali sono? La UE dovrebbe dire ai costruttori che entro il 2035 devono smettere di costruire macchine a combustione o non gli danno più neanche 100£, e per di più, nazionalizzeranno gli impianti, costruiti con i soldi dei contribuenti e li venderanno ai cinesi... Altro che dazi... Altro che transizione soft...
Ma i dazi hanno una scadenza, come lo yogurt? Non lo sapevo Labrie non ce la fa a capire che se la Nazione X accetta/impone salari da fame (o dinamiche di deflazione salariale) per esportare di più e la Nazione Y importa senza vincoli dalla Nazione X, rapidamente anche la Nazione Y dovrà imporre salari da fame (o deflazionare i salari). Ergo, i dazi (come pure il cambio fluttuante) servono a proteggere un modello socio economico che una nazione democratica ha deciso di darsi (salari minimi, tutele del lavoro, ecc.) e a scoraggiare gli approcci export-led di paesi esteri mercantilisti i quali, per definizione, tendono a deprimere i salari. Perché deprimendo i salari: a) sei più competitivo b) riduci il potere di acquisto e quindi la domanda interna e quindi anche l'import e alle economie export-led non frega una mazza di reprimere la domanda interna, perché contano sulla domanda estera. Ma questo modello redistribuisce al contrario, perché chi ha i mezzi di produzione si arricchisce, mentre chi lavora si impoverisce. Se invece devi fare affidamento prevalentemente sulla domanda interna, necessariamente devi pagare i dipendenti decentemente, affinché possano consumare quello che si produce.
cià già messo le mani prodi, con la gioint ventur silk-faw per tentare di svendere anche ferrari. oh, ne avesse mai fatta una giusta per l'italia 'sto orsetto bofonchiante.
Beh, allora, se l'Italia dall'automotive ricava solo qualche spicciolo, lasciamo che vadano tutte in malora e avanti così. Oggi chiudiamo quel poco di automotive che è rimasto, domani chiuderemo qualcos'altro. Perchè star qui da agonizzare? Pensavo l'avesse già fatto. Devo aver capito male.
Taaac L'alternativa è resuscitare l'IRI. Ripeto, a me va bene ma poi non vi lamentate se lo Stato non sa fare l'imprenditore. Dopo aver fatto da ammortizzatore sociale per decenni. Altro che reddito di cittadinanza.
Ci mancherebbe solo questa. Lo stato (e vale anche per la UE) non deve fare l'imprenditore, nè tenere in vita malati terminali, nè tanto meno regalare soldi senza un consistente piano di ritorno dell'investimento. Lo stato deve creare e mantenere le condizioni ideali affinché le imprese nazionali possano prosperare (autonomamente) cedendo beni al mercato interno o a quelli esterni. E al contempo deve creare le condizioni ideali per attirare investimenti di imprese estere, che possano offrire nuovi posti di lavoro e ricchezza agli abitanti del paese. Su quest'ultimo punto, ovviamente, ci vuole una certa attenzione, perchè se magari offro 5 anni di zero tasse ad un'impresa cinese che apre uno stabilimento qui e da lavoro a 20.000 persone, ma nel frattempo fa concorrenza sleale alle nostre imprese che invece devono pagare le tasse, allora sto facendo una gran cazzata. Dobbiamo fare come gli australiani, che ti permettono di andare a lavorare lì o di aprire un'azienda solo se non ci sono giù persone o imprese locali che possano fare il tuo mestiere. Su questo penso siamo tutti d'accordo: le industrie automobilistiche europee ci hanno marciato troppo, per troppo tempo. E la politica (sia nazionale che europea) ha sempre offerto loro tutto ciò che chiedevano. Ma non si può passare dal conceder loro tutto a lasciarle fallire. Altrimenti faremmo solo gli interessi di chi ci si è sempre arricchito sopra e continuerà a farlo da qualche altra parte.
Intendiamoci, l'Italia queste cose non le sa fare. l'Italia sa fare 2 cose: cassa integrazione in deroga e aiuti a fondo perduto. Peraltro i secondi manco si possono fare più.
E chiediamoci perchè le fa. Comunque non mi pare che il resto dell'Industria Europea se la passi molto meglio in questo momento. D'altra parte mica di sola (o prevalente) industria si deve per forza campare e, volendo, si può campare anche sulle spalle delle imprese delle altre nazioni europee (Olanda docet) Sul non dargli più nemmeno 100 Lire sono più che d'accordo, ma è sul cambio di tecnologia che non sono d'accordo. Se fare auto elettriche o a combustione lo lascerei decidere unicamente ai produttori e al mercato. Oggi produttori danno la colpa alla UE che, secondo la loro narrazione, da un lato li minaccia con multe miliardarie per sforamento delle soglie di CO2 e dall'altra li avrebbe costretti ad investire nella produzione di auto elettriche che però il popolo non compra.
Secondo la loro narrazione... Comincino a sfornare modello con motori di potenze "normali", batterie di buona capacità, e prezzi ragionevoli, e poi potranno lamentarsi... Non bisogna mica avere per forza 420cv in un'auto... Comincino a fare utilitarie con 75cv e 700/800 km di percorrenza e le vendano al prezzo che realmente valgono, e la gente le comprerà... Perché se costruisci una scatola da scarpe che fa 60km/h e ha 230 metri di percorrenza, oppure delle auto con 580cv millemila Nm di coppia che hanno un'autonomia di 300km con il vento a favore e costano 80 sacchi, mi pare ovvio che non te la compri nessuno...
Piuttosto, voi che idea vi siete fatti di questa fantomatica raccolta dati su politici, vip ed imprenditori, che metterebbe addirittura a rischio la democrazia? Da quanto ho capito, questa "Equalize" avrebbe creato una banca dati aggregando informazioni provenienti da diverse fonti di pubblico accesso (Infocamere, Cerved) e altre provenienti da accessi illeciti (banche dati di polizia, ecc), il tutto organizzato per nominativo bersaglio. Avrebbero poi offerto questo software/database ad alcuni personaggi senza scrupoli (Pazzali, ecc), i quali avrebbero tentato di approfittarne per screditare concorrenti o ricattare politici e imprenditori. Quello che non ho capito è: di che diavolo di informazioni si tratterebbe se sono così compromettenti da rendere chiunque (o quasi) ricattabile? Se facessero una ricerca su di me, anche mettendo insieme tutto quello che possa mai essere stato trascritto su qualunque base dati, al massimo mi rinfacciano qualche sbronza e qualche altra cazzata, ma nulla che possa indurmi ad accettare un ricatto, di qualsiasi entità. A sentire i giornali pare che potessero prendere per le palle anche Mattarella.... che mai avrà fatto uno come Mattarella? Oppure, l'unica altra idea che mi viene in mente, è la solita affermazione: lì dentro anche il più pulito c'ha la rogna, il che significa che non ce n'è uno che non abbia venduto anche la madre per far carriera e che tutte queste informazioni siano volutamente raccolte per tenersi per le palle a vicenda. Così si spiegherebbe anche perchè quando beccano qualcuno di loro con le mani nella marmellata, questo si guarda bene dal puntare il dito verso qualcun altro, nonostante sia chiaro a tutti che non avrebbe mai potuto agire da solo.
Da quanto leggo pare che la nuova Renault 5 sia una gran bella elettrica di sostanza.... ma siamo comunque sopra i 30K (https://www.dmove.it/reportage/ante...retro-questauto-ci-proietta-dritti-nel-futuro). Considerando che il prezzo base in Cina della Xiaomi SU7 è di 28K è evidente che c'è qualcosa che non quadra e non credo sia solo frutto delle politiche speculative delle aziende europee.