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Cercare continuamente in casa propria molte volte può pagare, ma non sempre si riesce a trovare "il meglio".

 

E diciamo anche che se Newey ha contribuito a progettare la barca di Alinghi per l'America's Cup, allora è meglio che continui con la Formula 1

 

A me sembra che il problema di Alinghi (come di qualcun altro) non sia nella barca e nella suaa velocità, ma piuttosto nell'equipaggio e nelle sue scelte.

 

Però c'è da dire che il modello dirigenziale di Ferrari era quello già prima di Binotto. Spesso venivano sacrificati talenti esterni rispetto alla carriera di interni ben "posizionati".
Speriamo che effettivamente sia cambiato il registro

 

Logiche da politica, non da azienda che deve vincere (e fatturare)

 

Succedono anche nelle aziende, altroché.
Il dietro le quinte di Ferrari non lo conosco, ma è inevitabile che in caso di scontro tra manager quando uno dei due prevale l'altro se ne deve andare e tutti i "fans" del soccombente ricevono molte spinte.

 

Anche quando arriva un "esterno" spesso si porta dietro alcuni suoi uomini di fiducia anche se in azienda ce ne sono di validi, funziona così ovunque.

 

Logiche che comunque, a livello di risultati (finanziari più che sportivi), danno ragione a Ferrari. Nel bene e nel male.

L'auspicio è veramente buono, ma dubito che dinamiche così radicate si siano estinte con Binotto...

Il tipico meccanismo delle cordate...

 

Non credo che il giudizio sull'operato di una azienda come Ferrari, così profondamente radicata nel mondo delle corse e in particolare nella F1, possa prescindere dal fatto di aver ottenuto o meno successi nelle corse. È stato sempre fondamentale, lo è e lo sarà per sempre.
Altrimenti diventa uno dei tanti e non succederà mai

 

Il "vecchio" produceva automobili per finanziare la scuderia, suo scopo principale e nei decenni successivi il successo del brand e quindi delle vendite è sempre stato strettamente legato ai risultati sportivi.
Però la Ferrari di oggi è un po' diversa da quella del passato. Con l'avvento della California l'azienda ha avviato reparti produttivi di tipo industriale, assai diversi da quello artigianale che aveva realizzato i modelli fino ad allora e continuerà a produrre, in volumi minori, le versioni più sportive e costose della gamma.
Oggi Ferrari è un produttore industriale, piuttosto indipendente dai risultati della scuderia di Formula 1 e delle altre gare a cui partecipano ufficialmente.
IMHO è evidente che non potranno mai lasciare il campionato di F1 se non vogliono perdere clienti, ma non sono nemmeno più costretti a vincere come in passato per tenere alti i volumi di vendita.
Un po' come McLaren, che inizialmente era solo una scuderia di F1, poi Ron Dennis ha avviato la produzione per il mercato e successivamente s'è dedicato unicamente ad essa, lasciando finire le gloriose monoposto nelle retrovie di molti campionati.

 

Ma il mito, che è ciò che la distingue dagli altri ed è ciò che la rende il brand più conosciuto del mondo (il valore del marchio è, come sappiamo, iscritto a bilancio, è un asset), discende dalle partecipazioni e dai successi nelle competizioni e in particolare nella formula uno.

 

I tempi cambiano. Nei decenni passati la Formula 1 era una sorta di olimpo e chi vinceva era adorato ed ammirato come una divinità.
Quanti anni sono che Ferrari non vince più il campionato? L'ultima volta è stata nel 2008, con Raikkonen.

 

Nel 2008 vinse il campionato costruttori.

 

Certamente ma vuoi farti una risata? Guarda qua


E Ferrari utilizza come ticker la parola "race"