Vela, America's Cup e Passione per il Mare | Pagina 139 | BMWpassion forum e blog
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Vela, America's Cup e Passione per il Mare

Discussione in 'Sport e Calcio' iniziata da Sam_Cooper, 17 Dicembre 2020.

  1. rsturial

    rsturial Presidente Onorario BMW Top Reference

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    5 Maggio 2020
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    Ricordo che per produrre 80-100 watt devi essere un amatore allenato ...
    2000Wh in 25 minuti sono oltre 4.000W di potenza, 1000W medi a testa, un po' tanto.
     
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  2. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    Un cassonetto
    Produzione complessiva. E, pur non capendone molto nemmeno io, pare sia veramente difficili tirarli fuori.
    Oltretutto la richiesta di potenza non è costante, ma dipende da quanto vengono sfruttati i sistemi idraulici, quindi più manovre fanno e più potenza serve.
    In un'intervista uno di loro (e parliamo di ciclisti professionisti) ha detto che è massacrante.
     
  3. rsturial

    rsturial Presidente Onorario BMW Top Reference

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    5 Maggio 2020
    Bergamo
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    Però ho sentito che i "prescelti" devono pesare tra i 90 e i 105kg e la potenza è anche funzione del peso del cyclor ... In giro si legge che i ciclisti amatoriali riescono ad raggiungere picchi di 1000W, probabilmente questi animali riescono a produrre ben di più con picchi mostruosi.
     
  4. Sgranfius

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    Batmo8ile
    E non devono nemmeno soffrire di mal di mare...
     
  5. rsturial

    rsturial Presidente Onorario BMW Top Reference

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    5 Maggio 2020
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    Quello non è un problema a quelle velocità.
    Io lo soffro, ho autonomia di 1.5 ore poi crollo, ma solo su natanti dislocanti che rollano.
    Sulle barche plananti ad alta velocità dove il rollio non esiste ma solo colpi secchi nessun problema.
    Mi fregano gli aliscafi che nonostante i 35 nodi di crociera, essendo enormi e avendo l'assetto a gestione elettronica, seguono le onde e quando queste superano il metro l'oscillazione morbida mi massacra.
     
  6. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    30 Maggio 2008
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    Un cassonetto
    Infatti la formula che esprime la potenza di un ciclista si basa sul peso dello stesso: più è pesante e più Watt può generare.
    Nel caso specifico devi inoltre considerare che la barca viene stazzata con i velisti a bordo, quindi ogni Kg in più nella pancia dei velisti può essere tolto alla barca.

    Il mal di mare è una cosa strana. Io non l'ho mai sofferto in vita mia, in nessun tipo di imbarcazione e praticamente in ogni tipo di condizione meteomarina. Eppure una volta, a bordo di un traghetto tra Bastia e Livorno, spostandomi tra il ponte esterno (100 gradi con sole a picco) e la coperta (-70 gradi con aria condizionata siberiana) ho capito quanto male si possa stare. Non ho vomitato, ma la sensazione di malessere era terribile. E' stata l'unica volta. Ho fatto nottate a vela in mezzo al mare in cui tutti, ma proprio tutti, vomitavano, tranne il sottoscritto, mentre in quel traghetto ero forse l'unico a star male. Boh.
    Quanto ai ciclisti, devi considerare che stanno seduti come in bici (tranne quelli della barca americana, che a mio avviso potrebbero soffrire ancor di più), con la testa sempre bassa, senza nemmeno avere il tempo o il modo di guardar fuori. E oltre al movimento della barca sull'acqua, si devono sorbire accelerazioni laterali di una certa intensità.... quasi come essere in un piccolo aereo che vira all'improvviso mentre tu guardi per terra.... credo che un po' di fastidio lo possa dare.
     
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  7. rsturial

    rsturial Presidente Onorario BMW Top Reference

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    5 Maggio 2020
    Bergamo
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    Si, il mal di mare (e d'auto) è strano e forse con l'avanzare dell'età sono diventato meno sensibile.
    Andando in Sardegna mi è capitato di fare la notte col mare molto formato, ma sono sempre riuscito a non star male, magari grazie ad un bel po' di birra che ha conciliato il sonno.
    30 anni fa dopo oltre 3 ore in doni per un trasferimento alle Maldive all'arrivo ho dovuto dormire per 4 ore, sceso a terra stavo peggio che sulla barca.
    Mentre il trasferimento analogo fatto di notte in 25 minuti a 40 nodi (in piedi accanto al pilota, visto che ogni tanto le eliche capitavano da quanto si saltava ... ed era un 12 metri) è stato divertente, come le scorribande su barche sportive nel mare natio.
     
  8. 070

    070 Presidente Onorario BMW Top Reference

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    29 Novembre 2019
    MONFALCONE
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    BMW 320D TOURING F31
    Con quello che li pagano lo sopportano volentieri tranquillo.
    Quello che mi chiedo è se il timoniere non in ruolo non faccia altro, in fin dei conti i trimmer sono sovraccarichi di responsabilità, a quei livelli solo controllare una vela è delicato ed impegnativo, gestire anche l'assetto "aereo" della barca è da superuomini.
     
  9. Sgranfius

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    Batmo8ile
    Il software a bordo (che se non ho capito male è fornito - a tutti i consorzi - da Team NZL) si sa mica cosa consente, come manovre?
     
  10. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    30 Maggio 2008
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    Un cassonetto
    Questo è ciò che ho letto, ma non escludo che possa esserci una distribuzione leggermente diversa dei compiti.
    Se non ricordo male nella barche del 2021 i trimmer si limitavano a regolare le vele.

    Credo che la base comune riguardi i sisstemi idraulici e relativo software di controllo, ma poi ogni team ha personalizzato molte cose.
    Nelle barche più piccole (AC37) il controllo di volo (altezza dall'acqua) è totalmente automatizzato. Negli AC75 invece è manuale.
    Se ti ricordi agli americani contestavano di aver combinato determinati comandi secondo procedure e schemi operativi, ma non è vietato.
    L'importante è che i sistemi di controllo della barca siano separati dal software che gestisce le informazioni (vento, ecc).

    Comunque, hanno un paio di regolazioni sul fiocco, parecchie in più sulla randa (poiché ogni team ha progettato sistemi diversi di controllo), tra le quali anche la rotazione dell'albero, poi hanno inclinazione degli arms, gestione dei flap dei foils (ogni team ha fatto scelte diverse qui) ed infine il rake del timone.
    In quest'ultimo caso Alinghi è l'unica che ha scelto di tenere fissa la pinna del timone e di lavorare sull'inclinazione di tutto l'asse per regolare il rake. Gli altri invece regolano l'inclinazione del solo foil sotto al timone.

    Sono sicuramente tante, ma come dicevano per gli americani, così han fatto anche gli altri. Ad esempio, per strambare sanno che devono mettere giù un arm, lascare il fiocco, lascare la randa, poi ricazzaare, alzare l'altro arm, ecc.... possono accorpare tutta la sequenza in un unico comando e via.
    Inoltre, il comando più stressato in assoluto è quello che cazza e ruota la randa. L'altezza di volo va monitorata, ma non ci si agisce troppo costantemente. Idem per il rake, che però mi pare sia affidato al timoniere.
    Anche per le comunicazioni ci sono dei protocolli precisi. Parla solo chi deve, quando deve, con comandi brevi e precisi.
     
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  11. Sgranfius

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    Batmo8ile
    Riesco solo a immaginare (ma forse neanche) il tipo di sollecitazione meccanica di una soluzione del genere...
     
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  12. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    Un cassonetto
    Si, ma pare che in questo modo abbiano potuto semplificare parecchio il sistema e quindi ridurre il rischio di malfunzionamento.

    Se vuoi un'altra chicca interessante, i foils di American Magic sono gli unici in acciaio. Tutti gli altri sono in carbonio.
     
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  13. Sgranfius

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    Batmo8ile
    Chissà come mai in acciaio...torsioni?

    Notavo poi che in questa edizione i foils emergono molto più dall'acqua rispetto all'edizione precedente, quando affioravano appena le alette...hanno sviluppato la fluidodinamica (stavo scrivendo aerodinamica, pensa te...) in modo consistente.
     
  14. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

    18.784
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    30 Maggio 2008
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    2.147.483.647
    Un cassonetto
    La scelta dell'acciaio potrebbe essere dettata da due condizioni: la prima è che per regolamento quelle appendici devono pesare molto, quindi la scelta del carbonio non è indispensabile.
    L'altra è legata al diverso comportamento dei due materiali. Possibile che abbiano ritenuto il comportamento meno rigido dell'acciaio più utile ai fini progettuali.

    Circa l'emersione dei foils durante la navigazione, è un trucco inventato dai neozelandesi nella passata edizione. Riducendo l'angolo di inclinazione dell'arm riescono a far uscire un pezzo di foil oltre una certa velocità, quindi meno resistenza idrodinamica e meno rischio cavitazione, ecc.
    Per decollare serve la massima portanza, quindi foil molto basso, ma poi lo alzano per andare più veloci.
    'Sti neozelandesi ne sanno una più del diavolo =P

    P.S. La maggior emersione dei foils rispetto al 2021 è perchè le barche pesano meno e gli arm sono più lunghi, quindi riescono a sfruttare meglio quel trucco.
     
    Ultima modifica: 27 Agosto 2024
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  15. Giuseppe D.

    Giuseppe D. Presidente Onorario BMW

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    31 Dicembre 2018
    SR
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    X4(f26) 2.0d xline xdrive
    Propendo per la prima che hai detto.
    Le specifiche di peso sono contemplate dal regolamento, sia parzialmente che totalmente.
    Le scelte dei materiali possono essere anche dettate dai test oggettivi e specifici eseguiti sotto sforzo.
     
  16. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

    18.784
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    Un cassonetto
  17. Giuseppe D.

    Giuseppe D. Presidente Onorario BMW

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  18. Sgranfius

    Sgranfius Top Reference

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    Batmo8ile
    Al momento francesi mica male...sottovalutati?
     
  19. Giuseppe D.

    Giuseppe D. Presidente Onorario BMW

    6.140
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    31 Dicembre 2018
    SR
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    735.880.828
    X4(f26) 2.0d xline xdrive
    No, ma l'approccio strategico di OE al Round Robin specialmente alla partenza è sicuramente cambiato.
     
  20. Sam_Cooper

    Sam_Cooper Presidente Onorario BMW Top Reference

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    30 Maggio 2008
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    Un cassonetto
    Son bravi velisti: se la barca funziona loro sanno farla andare veloce.
    Però Alinghi ha problemi di vele
     

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