Non ho detto questo, ho detto che se investi 200k in una attività puoi fallire e trovarti col culo per terra ed hai perso tutto, se investi 200k in istruzione e ti laurei ecc.. la laurea nessuno te la porta via e ti rimane tutta la vita. Il confronto è in termini di rischio.
Ma se sei costretto a lavorare per un tozzo di pane che avresti guadagnato anche senza quella istruzione, è come averli persi fallendo. Allo stesso identico modo. Non è che un quadretto appeso al muro ti ripaga di qualcosa (c'è qualcuno che ancora se le appende?)
Vedendo quanto han ripreso i Bitcoin mi sento un coglionazzo. Solo in questo preciso momento mi son reso conto che anni fa potevo mettere un paio di minimg rig in ucraina dove l'elettricità non costava una sega. Magari non diventavo ricco ma sicuramente meno povero.
In parte ti do ragione ma la cultura , sempre che l'università ancora la dispensi, è una ricchezza interiore che non ha prezzo, e quella nessuno può portartela via.
È un discorso un pò più complesso.. La casa a Bangkok è stata comprata con il denaro ricavato con i BitCoin, perchè all'epoca era piuttosto difficile, se non proprio impossibile, venderli in Europa per ottenere valuta, solo in Olanda ce li avrebbero cambiati ma con un tasso di cambio ridicolo.. Invece là, rispettando alcune condizioni, erano perfettamente commerciabili con un buon tasso di cambio, ma solo con i metalli preziosi... Ma una delle condizioni per poter commerciare una tale quantità di metallo prezioso in Thailandia per un privato, era avere una proprietà immobiliare. L'escamotage che non escogitai io, ma una persona decisamente più ferrata di me sul commercio di valuta, fu l'acquisto di un immobile, usando come garanzia un deposito in oro acquistato con i BitCoin. Quindi, comprammo gli immobili, e ce li cambiarono in oro con un buon cambio, mettendolo a deposito e aprendo un mutuo, che avremmo anche potuto liquidare dopo 3 anni. Cosa che i miei due soci hanno fatto, io invece ho affidato la casa all'agenzia immobiliare del posto (in realtà sono australiani..) che me l'ha venduta, e che la affitta ai turisti (soprattutto australiani..), e si sta praticamente ripagando da sola... Tutto li.. La mia idea non era andarci a vivere, ma neppure l'ho mai scartata come ipotesi, tanto la casa è là.. Il vero problema sarebbe convincere la Pina ad andarci a vivere..
visto che è entrata di ruolo dopo i 25 anni, credo che più o meno la cifra sia quella... P.S. Non che sia giovane quanto credi . Sia ben chiara la cosa..
la mia è sullo stesso chiodo da 35 anni. quante volte mi sentii dire che con quel pezzo di carta mi sarei potuto pulire il qlo; eppure mi ha portato bene.
Copio e incollo: La soddisfazione per la felice conclusione dell’accordo [il PUT su GM] svanì comunque presto di fronte all’emergere dei problemi della Fiat: anzitutto la esiguità degli investimenti su nuovi modelli e la maggiore concorrenzialità delle altre case automobilistiche nei settori di bassa cilindrata, tradizionale segmento di forza di Fiat; inoltre la scarsa capacità di ampliare la presenza nei mercati maturi, nonché la sopravvalutazione di quelli emergenti colpiti dalle crisi della Russia, del Brasile e delle Tigri asiatiche; infine il forte indebitamento, attribuibile ad operazioni svolte al di fuori del comparto automobilistico. Dopo l’attentato alle Twin Towers, tali problemi emersero in tutta la loro evidenza; contemporaneamente anche G. M. entrava in una fase di crisi. Nel febbraio 2002, il bilancio si chiudeva con perdite per 791 milioni di euro; le principali banche italiane correvano in soccorso del Gruppo, erogando un “prestito convertendo” di ben 3 miliardi di euro, con scadenza settembre 2005. In pratica si profilava l’ipotesi che, di lì a qualche anno, i principali azionisti della casa torinese non sarebbero più stati gli Agnelli, bensì una compagine di istituti di credito. Umberto Agnelli subentrò a Fresco nel febbraio 2003 (quando Gianni venne a mancare) per intervenire in una situazione di profonda crisi dell'azienda. Probabile che il piano finanziario di Fresco fosse buono, ma sul fronte industriale peccò parecchio e quell'opzione su GM avrebbe potuto essere anche l'esatto opposto di quanto poi fu, grazie a Marchionne. Ci sono infiniti modi per "investire" su sé stessi, ma non tutti sono profittevoli e comunque il ROI potrebbe risultare comunque basso. Potresti spendere un sacco di soldi in corsi di recitazione e chirurgia plastica per diventare un attore, ma anche dopo anni campare a fatica facendo la comparsa occasionale a Cinecittà. Potresti studiare fisica tutta la vita e non riuscire ad andare oltre ad un modesto stipendio da ricercatore universitario (italiano). Ma c'è una differenza sostanziale: a meno che tu non sia un pazzo scriteriato, i sacrifici o soldi che investi su te stesso solitamente sono basati su una passione o un interesse, per cui mal che vada hai comunque soddisfatto una parte del tuo essere. Un'investimento di capitali (che siano tuoi o a debito) in un'impresa, invece, devono fruttare per forza, altrimenti potresti cadere talmente in basso da non riuscire più a rialzarti. Insomma, un titolo di studio può produrre reddito o anche no, ma dovrebbe comunque nutrire almeno un po' il cervello e fornirti le basi per decidere che fare della tua vita. Altrimenti non ci sarebbero tutti questi iscritti alle facoltà di lettere.... Per come la vedo io, può essere molto più profittevole andare a fare il saldatore a 15 anni che studiare fino a 25 per una laurea in filosofia: In Veneto mancano i saldatori, per gli esperti stipendi da ...Nord Est Economiahttps://nordesteconomia.gelocal.it › 2023/10/03 › news
E infatti studiare solo per passioni o interessi non porta necessariamente a guadagnare. Esempio perfetto. Io l'ho sempre vista in maniera più razionale. Si investe su sé stessi per un ritorno. Con corollario che lavorare è sempre un pessimo modo per impiegare il proprio tempo ma è l'unico modo che conosco per poter fare quello che davvero mi piace.
Le pergamene mie e di mia moglie sono state rinchiuse in un tubo appena ricevute e da allora non hanno visto più la luce ... ogni tanto (x anni) faccio mente locale per ricordare dove dovrebbe essere il tubo.
Io una pergamena non l'ho neanche ritirata. Bisognava andare lì di persona e pagare non so quanto. Tanto ho il certificato
Questa mi sembra un'ottima risposta, degna di rispetto, perchè evidentemente ritieni che l'attività imprenditoriale (con i suoi pro e contro) non sia per tutti, ma una buona parte dei dipendenti pensa che un imprenditore sia solo qualcuno che abbia avuto una fortuna (ovviamente ce ne sono, ma non rappresentano la maggioranza). Premesso che di monete elettroniche non ne capisco nulla, intendo veramente nulla, non ho idea di cosa significhino i termini che hai mensionato e non ho voglia di interessarmi, un anno e mezzo fa circa, mio fratello mi disse che aveva una piattaforma sulla quale acquistare monete elettroniche, un giorno sul telefonino mi compare una notizia e vedo un logo di una moneta elettronica molto carino, dico a mio fratello se gli va di giocare alla roulette, e ci buttiamo sopra due spicci, ma me ero proprio dimenticato, qualche giorno fa mio fratello apre il wallet (mi sembra si chiami così), e questa moneta carina si è più che triplicata di valore
Ci fosse un modo per far soldi (in quantità decente) senza lavorare, sarei ben felice di conoscerlo P.S. Anni fa, sfruttando i giorni di ferie, mi misi a fare lo skipper occasionale.... fu piacevole e pure remunerativo, ma per fortuna mi capitò solo di dover accompagnare gente in gamba ed interessante. Farlo come lavoro principale avrebbe comportato, oltre ad alcuni sacrifici, di accettare il rischio di trovarsi ad avere a che fare con degli insopportabili senza poterli buttare a mare. Ho valutato anche l'idea di fare il maestro di sci nei week end, ma non sarei mai riuscito a conciliare lavoro, amici e, oggi, famiglia. Mi limiterò a fare ciò per cui mi pagano di più fino alla pensione, dopodiché, se sarò ancora in grado di deambulare, andrò a visitare quei paesi lontani che non avrò ancora visto. La mia laurea dovrebbe essere appesa in una camera a casa dei miei, dal tempo in cui me la spedirono a casa (dato che non andai mai a ritirarla). E penso che lì rimarrà fino alla fine dei miei giorni.
Ma l'ho detto anche ieri, siamo in un Paese libero, a nessuno viene imposta la partita iva e a nessuno viene imposto di lavorare a padrone. Se qualcuno ritiene di poter fare impresa, ben venga. Se al contrario qualcuno ritiene che lavorare sotto padrone sia meglio, il mondo è pieno di lavori del genere. Lamentarsi per il gusto di lamentarsi non ha senso. Avrai comprato Bitcoin o ethereum. Nell'ultimo anno (ma soprattutto negli ultimi 2 mesi) ha fatto +200%. Ma nei 3 anni precedenti aveva dimezzato il valore. Gli unici che ci si sono arricchiti sono quelli che hanno comprato quando valeva sotto il dollaro e non era accettata in nessun Paese del mondo, cioè erano quasi soldi buttati (valore ad oggi 65000). Tutti gli altri speculano soltanto, con forte volatilità e rischio peraltro. La vera domanda per il futuro è: resterà uno strumento sostanzialmente speculativo, com'è oggi, oppure diventerà un vero strumento di pagamento, che sarebbe il suo scopo primario? Queste sì che sono università serie.
Shiba Inu Le speculazioni finanziarie non sono il mio forte, e come ho scritto, nonostante non sia un giocatore, ho pensato di buttare in questa cosa che considero come la roulette, quello che avrei speso se fossi entrato un giorno al casinò, consapevole che fossero soldi buttati. Degli strumenti di pagamento alternativi non mi interesso proprio, per me il solo ed unico strumento è quello con la filigrana dentro.
