Allora il tuo capo dovrebbe essere il maggior azionista (ammesso che ve ne sia uno), comunque io avrei bisogno di una SPA
a meno che non sia una holding di famiglia costituita sotto forma di spa, probabilmente non sai nemmeno tu chi sia il "capo"
Non so cosa dicano a sinistra ma mi interessa poco. La domanda era se avevo messo capitali o sbaglio? Se sì, certo che li ho messi, in un modo o nell'altro. E continuo a investire su me stesso.
Il background scolastico al giorno d'oggi lo darei per scontato e comunque un laureato in qualsiasi disciplina non è automaticamente un buon candidato per un posto di lavoro. Il background professionale, invece, te lo costruisci proprio lavorando, all'inizio accontentandoti di una paga minore dato che hai più da imparare che da insegnare, per poi arrivare a prendere di più perchè sei più competente. Ma anche così, se non c'è qualcuno che ti offre un lavoro e ti paga stipendio e tasse (del tuo stipendio) non vai da nessuna parte. L'AD non può avere un contratto di lavoro dipendente poiché così facendo diventerebbe il capo di sé stesso, ma è comunque subordinato al consiglio d'amministrazione, che gli ha conferito la carica e le deleghe ad operare per conto e negli interessi degli azionisti (ovvero la proprietà). il compito di un AD, soprattutto nella grandi aziende, è basato non tanto sulla sua conoscenza del business svolto, quanto dalla sua capacità di tessere relazioni, avere una visione più ampia, dirigere insomma nella giusta direzione tutta la baracca. Ma per diventare AD di un grande gruppo industriale devi, prima di tutto, essere già noto ed apprezzato da quelli che siedono nel consiglio d'amministrazione. Non si mettono a fare colloqui come quando devono assumere il nuovo usciere. Valutano i profili in base a ciò che hanno fatto negli incarichi precedenti ed al loro network di relazioni. Se devi nominare il nuovo AD di ENI (in sostituzione di Descalzi) è importante che sia già in contatto con altri "potenti" di quel mondo, che sia in grado di tener testa e mangiarsi in un boccone tutti i politici che si presenteranno alla sua porta e che sappia vedere al di là dei semplici numeri. Il tutto in cambio di compensi da 7 cifre in su e con clausole di recesso altrettanto importanti. Sulle quali però gravano le stesse tasse di un lavoratore dipendente. Quando Fiat volle Paolo Fresco come presidente, non cercava cerco un esperto di automotive, cercava qualcuno che facesse parte del gotha mondiale per portare avanti gli interessi della famiglia Agnelli anche al di fuori della Fiat. Per strapparlo a GE dovettero imbottirlo di soldi e garantirgli una villa a Portofino ed elicottero privato. Quando poi si rivelò un flop, dovettero imbottirlo ulteriormente di soldi per mandarlo fuori dalle balle. Quelle cariche lì sono costose sia in entrate che in uscita. Eh, appunto, con un consiglio d'amministrazione che rappresenta i soci e che delega i poteri di amministratore a qualcuno, quindi quel qualcuno non è il "paron", ma un suo delegato.
Se intendi formazione scolastica, potrei anche dire di si. P.S Chiaro che non puoi far fare l'avvocato ad uno che non abbia mai studiato legge in vita sua, ma ci sono fior fior di AD che hanno a malapena finito le superiori e laureati con master che non sarebbero buoni nemmeno per pulire le stalle.
assolutamente vero. esempi lampanti da zuckerberg a del vecchio. però, aspetto non trascurabile, ancorché persone geniali, per diventare "grandi" si sono avvalsi di laureati specializzati per raggiungere i loro successi.
Non condivido assolutamente ma ci sta che ognuno la pensi come vuole. Poi ognuno per i propri figli sceglie il percorso più idoneo
Il mio è un punto di vista generalizzante. Come ho detto, per fare l'ingegnere o il medico (o l'avvocato, ecc) devi aver studiato bene le materie dei relativi corsi di laurea..... ma per altri mestieri meno tecnici e più basati sulla capacità dell'individuo non è mai l'abito a fare il monaco. E poi laurearsi al giorno d'oggi non è nemmeno più difficile come un tempo. Certi atenei te la tirano dietro la laurea. E' quasi più difficile passare il terzo livello del corso di sommelier. P.S. A titolo d'esempio, conosco un tizio, ingegnere civile, che oltre a fare per anni l'assessore comunale all'edilizia, ha firmato il progetto di diversi ponti in alcune strade (era il modo in cui la società di costruzioni gli pagava le mazzette)..... ebbene, se posso, cerco sempre di evitare di passare su quei ponti
Appunto, quando ti vendi nel mondo del lavoro, chi ti prende una valutazione sulle scuole che hai fatto e sui titoli acquisiti la fa. Così come in un concorso pubblico, dove il titolo non conta assolutamente niente, se non averlo o meno, conta quello che sai e quello che sai fare.
Te ne posso fare di più lampanti. Frank Lloyd Wright (il grande architetto) non s'è mai laureato.... nemmeno Henry Ford (il grande ingegnere)..... né Spielberg.... Coco Chanel..... Steve Jobs.... Michael Dell.... Walt Disney..... Ted Turner..... Bill Gates.... Paul Allen... Albert Einstein... E quella volta che Jobs volle un amministratore delegato col master in business administration alla guida di Apple, Sculley fece quasi fallire l'azienda.
chiudi la partita iva e tagliale i fondi. ne avresti diritto. se la tua cpontribuzuione viene mal utilizzata, non è sbagliato astenersene. polemizzare, o lamentarsi non ha senso. agisci.
La gestione Fresco della Fiat non mi pare fosse stata fallimentare,vado a memoria ma fu lui ad inventarsi l’opzione put o come si chiamava che costringeva GM ad acquistare tutta la Fiat a fronte di una cospicua penale in caso non comprasse più,penale che poi Marchionne riscosse salvando il culo a Fiat
Mi capita spesso di fare colloqui per assumere candidati: se e cosa abbiano studiato e dove non mi frega minimamente. Mi importa sapere se sono adatti a fare ciò che serve e se ci si può fidare. Preferisco quello in gamba col diploma alla scuola radio Elettra, che quello incapace con il PHD ad Harvard