ma scherzi? l'imprenditore produce ricchezza per sé. è un mantenuto (evasore) che non fa un favore assumendo lavoratori, bensì li sfrutta e/o miete disoccupati per vivere di rendita. poi, però, deve pagare le tasse – anche - per mantenere i disoccupati creati da lui.
Aggiungerei anche che rischia il proprio patrimonio investito nell'impresa. Ma ad una domanda, le decine di miei amici dipendenti sfuggono sempre la risposta: se un'imprenditore è ricco di base ed evasore senza far nulla, per quale motivo non ti licenzi e prendi la strada imprenditoriale? Conosco diverse persone che chiuderebbero la propria partita IVA per un lavoro dipendente
si staranno informando, dagli tempo. poi avranno a che fare con il commercialista, l'avvocato, il consulente del lavoro, l'ingegnere, agenzia entrate, l'f24, camera di commercio, inps, inail, asl, nas, nsapi, SINDACATI, spesso tribunali... ecc. no dico, davvero vuoi un mondo di pazzi?
Dipende dall'azienda... In aziende come quella per cui lavoro io, il "Capo", non rischia nulla, ma guadagna spropositi, e rientra tra coloro che non vanno disturbati.... Ma vedi, il problema non è che non devono fare sconti fiscali agli imprenditori, che producono ricchezza, ma vorrei capire perché non li fanno anche ai dipendenti... Io negli ultimi 24 mesi, se calcolo "la Ricchezza" che ha fruttato il mio lavoro da dipendente fancazzista e mangiapane a tradimento, solo con le trattenute allo stato italiano ho fruttato come un plotone di idraulici, e se conto anche il lavoro svolto per l'azienda, credo che stiamo parlando di frazioni di PIL... Ma io sono dipendente, e per la meloni e per molte persone, a quanto leggo, non produco ricchezza e posso essere tranquillamente "disturbato"...
Non so cosa rischi il tuo "capo", ma come te, prima di essere imprenditore è un uomo, e come tale non ha un comportamento predefinito, intendo dire che al mondo ci sono lavoratori onesti e disonesti, indipendentemente dal ruolo che svolgono, la ricchezza è prodotta da tutti, ma non in egual misura, il problema principale è che ognuno per ovvie ragioni difende la sua classe. Quanto alla Meloni, a mio avviso, dire che un imprenditore che produce ricchezza non dovrebbe essere disturbato, non equivale a dire che un dipendente non produce ricchezza quindi può essere disturbato. Da dipendente che capitale hai messo? Se avessi una banca amica, la sfrutterei anch'io per investimenti, l'importante è non truffare, visto che le banche i soldi (non propri) non li prestano gratis, e che glieli lascia utilizzare non riconoscono nulla.
A parte che la mia era una battuta, stai parlando con uno che ha sempre affermato che ognuno deve fare il mestiere che si è scelto. Senza lamentarsi. Per fortuna viviamo in un Paese dove nessuno ti obbliga ad aprire partita IVA e viceversa nessuno ti obbliga di lavorare sotto padrone. Mi fa soltanto sorridere che ogni tanto si raffigura l'imprenditore come un eroe, il vero artefice del miracolo italiano, come se il suo fine non fosse quello di far soldi per sé e la sua famiglia, com'è giusto che sia E giusto per fare la punta al cazzo, per fare il dipendente devi convincere qualcun altro ad assumerti, sia nel privato che nel pubblico. Questo significa costruirsi un background scolastico e professionale, spesso proporzionato alla mansione e alla remunerazione che si va a ricoprire e percepire. Quindi ovvio che tutto questo abbia un costo, in termini sia economici che di sacrifici personali.
Se per "capo" dell'azienda per la quale lavori intendi l'amministratore delegato, egli è dipendente quanto te e le tasse gliele detraggono in busta paga. Se invece ti riferisci al "proprietario", a prescindere che sia un soggetto fisico o uno giuridico, esso ha investito dei capitali per dar modo a te e a tutti i tuoi colleghi di avere un lavoro, oltre ovviamente al suo ROI. Concordo, semmai, sul fatto che le imprese possano portare in detrazione/deduzione molte spese, mentre ai dipendenti non è concesso praticamente nulla, ma questo non rende automaticamente gli imprenditori dei ladri ed i dipendenti dei benefattori. Accade, purtroppo, che le banche spesso finanzino degli inaffidabili senza garanzie solo perchè ci sono ingerenze politiche o cose del genere, ma queste sono eccezioni. Non dimentichiamo che senza gli imprenditori non ci sarebbero le imprese e conseguentemente nemmeno lavoro per i dipendenti. Se tutti gli Italiani volessero fare i dipendenti e nessuno l'imprenditore, saremmo già morti di fame da tempo. Non so a chi tu ti riferisca, ma è ovvio che l'imprenditore debba essere animato da una certa avidità ed è giusto che sia così, perchè un imprenditore incauto o troppo buono potrebbe anche finire per far fallire la sua impresa, con grave disagio per chi ci lavorava e per i creditori. Insomma, invece di una mucca da mungere diventerete un grosso danno sociale. Come dici tu ognuno può scegliere di essere imprenditore o dipendente, ma senza imprenditori non ci potrebbero essere dipendenti (nemmeno quelli pubblici, dato che per pagarli lo stato deve incassare le tasse da qualcuno).
In realtà esistono in economia casi di società senza imprenditoria privata ma anche in quei casi i dipendenti sono necessari
Beh, proprio da un caso di questo tipo siamo partiti. Ma il fatto che lo stato avvii (o rilevi) un'impresa non cambia il risultato: per fare i dipendenti serve qualcuno che metta i capitali e si assuma il rischio d'impresa.
Il mio capo non rischia nulla... Se dovesse andare male, ma male-male, sarebbe sostituito e punito con qualche milione di buonuscita... È già successo, non lo dico a caso...
No, guarda.. L'ad dell'azienda per cui lavoro non ha un contratto da dipendente... E sicuramente non è una mucca damungere, anche perché da quello che dice la meloni, quelli da mungere sono altri..
Le tasse di devono fare pagare ai poveri, non hanno molti soldi ma sono in tanti. Non mi ricordo chi l'ha detto ma credo che abbia ispirato tutti i ministri dell'economia
Potrebbe allora anche far sorridere le affermazioni da sx per cui i lavoratori sono la colonna portante, ma se non c'è nessuno che li fa lavorare, a cosa serve la colonna? Oppure pensano che le vere cooperative (ammesso che ve ne siano), siano in grado di sostituire imprese ed imprenditori? Credo che la realtà sia nel mezzo, come sempre. Che spesso è lo stesso costo di chi avvia un'impresa, che spesso deve metterci anche altro, ma nemmeno tu hai dato risposta alla mia domanda. Allora non è il tuo vero capo, è sempre un sottoposto, anche se di maggior livello.