Mi era chiaro cosa volessi dire, ma io non so nemmeno se quel 98% di responsabilità dell'uomo citato nell'articolo sia effettivamente la tesi emersa e ufficialmente riconosciuta dall'IPCC, oppure sia solo un'interpretazione di alcuni. Che il nostro pianeta stia attraversando un naturale periodo di riscaldamento è quasi unanimemente riconosciuto dalla comunità scientifica. Quello che non è chiaro è se la curva di crescita sia prevalentemente naturale (e quindi inevitabile), oppure se l'attiività umana stia effettivamente accelerando tale processo. E se, come è lecito supporre, vale l'ultima ipotesi, qual'è il livello di responsabilità dell'uomo? Il 98%, come scritto nell'articolo citato, oppure molto meno? Personalmente sono incline a credere che la nostra capacità di influire sia piuttosto modesta. Quando sento parlare di catastrofico innalzamento dei mari non posso fare a meno di sorridere, perchè un conto è prevedere che il livello dei mari salirà di qualche centimetro nei prossimi secoli, tutt'altro predire che tutte le città balneari saranno inghiottite dalle acque entro il 2100 o poco dopo, come nel film Waterworld.... il tutto, magari, con uno scenografico tsunami rappresentato da un'onda alta 100 metri.... si, vabbè! Certo è che non possiamo nemmeno restare con le mani in mano e fregarcene completamente di ciò che accade al pianeta: abbiamo il dovere di ridurre l'inquinamento in tutte le sue forme (atmosferico, acqueo, terrestre, ecc) e al contempo dobbiamo cercare di capire cosa accadrà per evitare di farci trovare impreparati. Nel corso di un meeting di business, ho sentito un ex ministro (governo Conte Bis) dire che, poiché gli eventi catastrofici sono sempre più frequenti è chiaro segno che si stia avvicinando il momento più critico in assoluto e che pertanto dovevamo assolutamente sfruttare quella grandissima opportunità del PNRR perchè solo così avremmo potuto sperare di ridurre i rischi..... verità apodittica o opportunismo? Per quanto mi riguarda non ho il minimo dubbio.
Ci sono modi più semplici e meno impattanti di una diga per accumulare energia... Basta volerlo fare: https://www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/batterie-a-gravita-miniere-abbandonate/ https://www.rinnovabili.it/energia/sistemi-di-accumulo/accumulo-gravitazionale-etecnologia/
Non ho idea di chi siano gli scienziati che compongono l'IPCC, ma ricordo molto bene gli "scienziati" del CTS, non il tour operator studentesco, ma quello che suggeriva al governo Conte ed in particolare a Speranza (nomen omen) quali decisioni prendere in merito alla pandemia..... proviamo a fare i nomi di questi illustri scienziati? Miozzo (capo della protezione civile), Brusaferro (presidente dell'ISS), Locatelli (presidente del CSS), D'Amario (DG del dipartimento prevenzione sanitaria), Ippolito (DS dello Spallanzani), Ruocco (segretario generale del ministero di Speranza), Magrini, (DG dell'agenzia del farmaco), Urbani (DG della programmazione del ministero di Speranza), Zoli (designato dal presidente della conferenza regioni) e altri dirigenti di alcuni dei tantissimi dipartimenti e organizzazioni a libro paga dello stato. Insomma, tutti scienziati tanto quanto Speranza o addirittura meno.... ebbene, se questa è la scienza alla quale devo credere ciecamente, meglio arrangiarsi! Ultimamente sto osservando con attenzione i livelli di inquinamento della pianura padana e mi domando come mai in tutta Europa non esista nulla di nemmeno lontanamente paragonabile. E la cosa curiosa è che i livelli peggiorano prima in aree poco urbanizzate/industrializzate, che in quelle in cui ti aspetteresti che siano più colpite (Milano, ecc). Passissimo tutti alle BEV domani stesso, probabilmente non cambierebbe nulla, ma proprio nulla. Forse si riudurrebbero un po' le polveri sottili, ma poco.
Quanto a Prodi, è vero che il giornale di De Benedetti è il giornale di De Benedetti ma qui ne tracciano un profilo poco edificante. https://www.editorialedomani.it/ambiente/franco-prodi-negazionista-clima-miztpbk0 A me basta che sia andato più volte da Byoblu per qualificarlo.
Manco io mi fido di uno che si chiama Prodi, ma non per questo sono disposto a credere ciecamente a chi dice l’esatto opposto. Tanto meno se sono organizzazioni di natura tecnico politica che si spacciano per scienziati.
Resta sempre il problema che sono stoccaggi lontani dai punti di generazione e da quelli di utilizzo e quindi in ogni caso come i laghetti lontani ci vogliono delle belle linee elettriche ad altissima tensione per il trasporto
Non sono d'accordo.. Quelli nei links, sono piccoli accumuli realizzabili ovunque, non grosse produzioni come quelle idroelettriche o di estesi campi solari.. Nel Sulcis ne stanno realizzando uno in una miniera, sfruttando gli ascensori e i drenaggi dell'acqua, affiancati a un campo solare adiacente.. La produzione di energia per diventare razionale e sostenibile, dovrebbe diventare sempre meno centralizzata.
Se quelli come te ( ) continueranno a consumare enormi quantità di energia solo per minare btc, dove vogliamo andare?
E con Milano, Roma ecc per non dire Parigi Londra ecc come facciamo ? Dove accumulare l'energia che utilizzano la notte ?
La delocalizzazione energetica si comincia dal basso.. Cominciamo a rendere i piccoli centri energeticamente autonomi, che è cosa più facile.. Ti faccio un esempio: Dalle mie parti ci sono un sacco di navigli, tutti costellati di opere idrauliche che alimentavano piccole centrali idroelettriche, che servivano la piccola manifattura locale nel secolo scorso.. Riattiviamole con tecnologie e rese moderne, e cominciamo a rimuovere elementi dal "Carico Totale" della rete, poi penseremo a come ridisegnarla.. http://www.edizioniclematis.it/images/PERIODICI/lomellina/2017/08-Lomellina_low.pdf
Colpa della conformazione del territorio, la stessa che ci regala i tipici nebbioni. Decenni fa ricordo uno al Portobello di Enzo tortora che proponeva di spianare il Turchino Il passaggio alle elettriche migliorerebbe sensibilmente i problemi nei grandi centri abitati ma non risolverebbe comunque la situazione. Durante il lock down con tutti chiusi in casa i valori dell'inquinamento han superato lo stesso i limiti di guardia più volte. Prima ancora delle auto bisognerebbe rivoluzionare i riscaldamenti domestici.
Avete riassunto quello che avrei detto anch'io. Aggiungo che dove abitavo prima non ho visto per anni il segno negativo alle temperature e stranamente, in barba al riscaldamento globale, in questi ultimi inverni invece son comparse delle belle temperature negative, non come le mie attuali ma che non vedevo comunque da anni.... Io veramente mi riferivo alle differenze fra americani e svizzeri, ma se vogliamo riferirci agli italiani dovresti parlare con mia figlia che è cittadina svizzera o con mio figlio che ci ha vissuto due anni. Ci sono differenze di mentalità non indifferenti cui gli italiani han dovuto adeguarsi e in fretta anche se di malavoglia. Loro sono più rispettosi di leggi e regole ma per contro "elasticità" ZERO. Questo principio è invocato anche e soprattutto qui, ma non è ovunque applicato, ci sono stati dove puoi portare liberamente l'arma in giro e altri dove è richiesto un permesso. Quello che mi chiedevo io è cosa ci fanno in Italia di 6.5 milioni di armi illegali. Non mi sembra ci siamo rapine a mano armata o omicidi ogni 5 minuti...
Quindi siccome a Torino quest'anno fa più freddo di 2 anni fa, il riscaldamento globale è una cavolata? Siamo seri. I dati sulle temperature sono inconfutabili. E se vogliamo buttarla in caciara, ecco la temperatura più alta mai registrata a Torino https://torino.corriere.it/notizie/...ne-d065331c-9755-461f-a56c-8fcad8d78xlk.shtml 2023 È un dato un po' casuale, ricordiamolo
Un tale Asimov, ne "il libro di fisica" (quindi divulgativo scientifico, non fantascientifico) spiega che le tesi più accreditate sulle glaciazioni imputano come responsabile la flora terrestre incontrollata che ha portato l'effetto serra a livelli tali che l'evaporazione dei mari ha oscurato il sole invertendo il riscaldamento in glaciazione, fino a precipitazione di tutta l'umidità, con nuova inversione grazie al riscaldamento solare. Quindi tagliare gli alberi non è così negativo, specie se noi contribuiamo.
Che mi risulti La flora non può contribuire all'effetto serra assorbe CO2 ed emette ossigeno. Mi sa che hai dimenticato qualche passaggio del libro.
L’IPCC deve sfornare giustificazioni per rimanere in vita,é chiaro che il catastrofismo sia nel suo DNA altrimenti gli segano i fondi e addio IPCC