Va bè ragazzi devo ammetterlo se fossi campano probabilmente qui lo dico e qui lo nego, voterei PD , adoro quest'uomo, qui non sarebbe questione di partito ma veramente della persona (che in effetti mi chiedo come possa essere del PD e non un autonomo) https://www.instagram.com/reel/Czv9A9IMEgq/?igshid=ZjI0YTZmZTMwMg==
Il senso è molto semplice, sicuramente essere sotto l'ombrellone ammericano è comodo e apparentemente conveniente, ma si resta comunque vassalli di qualcun altro. Se uno scossone ci portasse ad essere autosufficienti potrebbe anche essere positivo. Apparentemente gli usa ci proteggono facendoci risparmiare miliardi, ma siamo sicuri sia davvero così? Giusto per dire con il programma f35 i miliardi spesi son parecchi. L'industria militare Europea non sarà al livello americano ma fa tutt'altro che schifo. Gli usa hanno un super esercito che prende il posto del nostro walfare. In Europa i poveri hanno sussidi, in usa si arruolano e se in gamba guadagnano anche bene.
A mio parere, in linea di massima hai ragione più o meno su tutto.. Ma resta sempre il problema di fondo: quanta sovranità sono disposti a cedere i paesi europei?
Trump può anche voler uscire domani (e probabilmente lo pensa) ma per quanto sia potente il potus non è una decisione che spetta al singolo. Deciderebbe la parte politica, compresi quei repubblicani che mal sopportano belli capelli. Quindi alla fine è e resta un discorso politico, non personale. Gli USA non sono la Russia ringraziando Dio. De Luca di fatto è autonomo Se cedono anche questa sovranità non ha più senso lo Stato nazionale. Io sono internazionalista e sarei anche contento ma i governi europei sono orientati altrove, mi pare
Non vedo grosse differenze in termini di autonomia tra essere parte di un esercito formato dagli Stati UE e parte della NATO, sinceramente. E mi fido molto più degli americani che dei tedeschi. In realtà dei tedeschi non si fida nessuno. Così come i tedeschi non si fidano dei francesi e di quelli a est. Ah e a fiducia ovviamente siamo messi male anche noi. Secondo me mancano proprio i presupposti per un discorso del genere, tutto qua.
Per quel che mi riguarda, l'unica guerra di cui ho paura è quella dei cervelli, e se dovesse scoppiare, in Italia siamo fottuti, meglio alzare bandiera bianca
Guerra dei cervelli? In Italia? La vedo dura.. E poi a chi le facciamo comandare le "Truppe"? A quello in licenza per "gravi motivi familiari"? Costui mi fa sempre più pena..
Pensa che prima di Caporetto, ci furono 11 "Battaglie dell'Isonzo".. Per 11 volte decine di migliaia di uomini vennero mandati a passo di corsa, 9 volte su 10 in salita, contro linee di fortificazione costruite anni prima della guerra, ovviamente: di fronte alle mitragliatrici.. Per 11 volte, cadorna non riuscì a pensare a nulla di meglio che ordinare "all'attacco di corsa", dopo una preparazione di artiglieria che non otteneva risultati, anzi, il più delle volte, era deleteria, perchè gli austriaci facevano fuoco di controbatteria, e colpivano gli ammassamenti che si preparavano ad attaccare..... Pensa che spreco di uomini e materiali... Vabbè..
Sì ho letto qualcosa in merito. Avevo anche letto, ma non so se è vero, che l'esercito italiano della grande guerra ha il record di fucilazioni tra tutti gli eserciti della storia in qualsiasi conflitto.
Usavano la "Decimazione" come prassi comune con tutti i reparti che esitavano all'assalto, e poi c'erano le esecuzioni sul campo, ma non credo siano realmente "contabili" i fucilati..
Mi pare che ci fosse una stima che contava quelli ufficiali, destinatari di processi, seppur sommari, e quelli abbattuti dai carabinieri alle spalle, come detto sopra, che probabilmente finivano ufficialmente tra i caduti in combattimento.
Non credo possa preoccuparsene, visti i proventi dalla vendita del suo libro. Oltre a fargli una grande pubblicità, gli oppositori del pensiero dovrebbero domandarsi il perché di tanto successo.
Puoi anche interrogarti, ma non vedo cosa possa cambiare. Io credo che molta gente si sia rotta i 00 del buonismo, e come spesso accade, passi da un estremo ad un altro. Abbiamo assistito a gare di solidarietà per integrare minoranze in alcuni luoghi, ma quando in questi stessi luoghi ci si è accorti che per loro integrzione ha un altro significato, allora la solidarietà può trasformarsi in intolleranza e generare fenomeni di odio e/o repulsione. Considero l'avanzata delle destre frutto del demerito delle sinistre, non del merito delle destre stesse (anche perchè non hanno mai avuto modo di dimostrare). Se ogni volta si approva un provvedimento inviso alla sinistra lo si critica e basta, senza pensare a cosa c'era prima e quali sono le ragioni che hanno determinato quel cambiamento, allora la perdita di consegnsi credo sia logica conseguenza, quando vivi e cavalchi un'idea che è sempre più distante da quella popolare, allora cosa ti rimane? L'estremismo? Con quello ci fai poco, e sei destinato a rovinare sempre più l'immagine democratica.
Sinceramente sono portato a pensare che l'ignoranza sia trasversale all'ideologia quindi per me uno che pensa che le femministe siano fattucchiere, che una etnia prevale sempre sulle altre, che gli omosessuali non sono persone normali, è soltanto un ignorante, non uno di destra che si è rotto il cazzo. Può anche votare radicale ma resta un coglione
L'ignoranza è indubbiamente trasversale. Con argomentazioni diverse, gli elettori di tutte le fazioni vivono di convinzioni senza fondamento. La cosa buona è che alcune si estinguono con la progressiva evoluzione della civiltà (cento anni fa eravamo molto più barbari), altre restano. I giovani di oggi, ad esempio, sono meno omofobi dei loro padri.