Confermo una grandissima simpatia per i tuoi modi e una grande invidia per le tue certezze immotivate. Ci fosse l’emoticon con il pollice in su, lo avrei volentieri cliccato
Quant'e' la percentuale di "cattivi" pagatori in italia? Perche' io sgnignazzo sempre sul gruppo FB aiutoavvocato dove buona parte dei post riguarda gente che non ha pagato i debiti contratti, non li paga, non ha intenzione di pagarli e chiede giusto gli impatti o come minimizzare gli stessi. Pero' quello e' un ricettacolo di casi umani, mi auguro che la realta' piu' comune sia ben altra.
Se la cosa la vogliamo vedere in senso generale, quindi facendo un ragionamento non strettamente connesso alla materia del finanziamento, possiamo dire che in Italia almeno una persona su tre può essere considerata un "cattivo pagatore". Tale dato è di fonte bancaria tra privati e persone giuridiche che si trovano in situazioni di totale pregiudizio sociale, economico e finanziario.E' bene sottolineare che quando si parla di figura debitoria, è da includersi chiunque vanti un debito nei confronti di altro soggetto. Tali dati non considerano le figure non sottoposte ad azione monitoria/esecutiva e, quindi, ancora in una fase di "limbo giudiziario" o soggetti a piani di rientro concordati. Quindi, nel computo complessivo, non mi è difficile ipotizzare che almeno uno su due abbia un debito non estinto. E' questo il motivo per cui sono spinto a riconfermare essere abitudine in Italia fare il "passo più lungo della propria gamba" forse perchè troppo presi ad essere parti attive e diligenti nel voler fare girare la nostra economia. Questo è il nuovo sistema 2.0 di gestione dei propri capitali finanziari rispetto al vetusto metodo degli ultra cinquantenni? Complimenti: in effetti i risultati si vedono al netto che, probabilmente, chi oggi è parte attiva di questa discussione rappresenta la "parte buona" di questo nuovo corso. Ma per valutare la bontà di quest'ultimo, bisognerebbe prima uscire dal proprio guscio e analizzare in maniera asettica ed impersonale quanto davanti ai nostri occhi
Sono valori ridicoli. Il più grande è il 40% dell'iva, per quanto riguarda il costo siamo fermi ancora a valori di 25 anni fa. Si detrae il 40% dell’Iva, anche su tutte le spese d’impiego. Il costo e’ ammortizzabile al 20% (con il limite del 20% di 18.076) quindi 3.615€ da dividere in 5 anni. Le spese d’impiego si deducono al 20%. Alla fine su 74k di auto recuperi 5.300€ di iva e 723€ di costi/anno
Cifre che mi sembrano irrisorie e non tali da far propendere per una scelta in ragione di questi elementi. Mi sembra di capire che tu e @rich20, nella vostra veste di professionisti del settore, siate sulla stessa lunghezza d'onda. E' da capire cosa il commercialista di @AmdBlu abbia consigliato al proprio cliente visto che non mi sembrano essere posizioni sovrapponibili
Sono entrambi numeri spaventosi. Io mi sarei aspettato una cosa in un intorno tra l'8 e il 15%, per sparare delle cifre, che gia' pensavo alte.
No. Rispondevo semplicemente ad una precedente affermazione di @AmdBlu che sosteneva che oggi il mondo è cambiato e le nuove generazioni seguono linee differenti rispetto ai nostri avi in materia di gestione dei capitali
E pensa che si tratta solo di fonte bancaria. Solo con l'erario ci sono almeno 15 milioni di italiani
Si si, "consideravo" quella. Comunque cacchio, tanti. Ora capisco il perche' delle tante soceta' per il consolidamento dei debiti . Mi ricorda un po' un 12 anni fa quando lavoravo in america e martellavano appunto con le pubblicita' su questa modalita' aggregazione delle rate, che neanche sapevo cosa fosse.
Un futuro professionale garantito per chi deve decidere sul proprio futuro lavorativo Il sovraindebitamento è una malattia ad ampio spettro molto contagiosa oggi giorno
Le norme in materia sono chiare e, purtroppo, non aggiornate da anni. Il limite di spesa su cui calcolare il 20% è ancora riferito ai vecchi 35 milioni di lire di oltre 20 anni fa. In alcuni casi specifici le percentuali sono differenti, ma sono anche quelli casi ben definiti. Di fatto il vantaggio resta quello relativo alla detrazione iva, anche sui consumi di carburante su cui risparmi circa 15 cent/litro.
Diciamo che parlare di un leasing per professionisti a 60 mesi fa venire il dubbio sulla bontà anche delle altre affermazioni. Resta comunque un fatto, ovvero si detrae quello che si può, ed il leasing o il noleggio sono strumenti legali per farlo. Il vantaggio è poco o risibile, vero, ma c'è. Tanto più che sono davvero pochi i professionisti in regime ordinario (perché se poi parliamo di forfettari allora capisco che scegliere di detrarre sia assolutamente errato perché non si può) che decidono di non fruire di quello che la legge consente per "pagare un po' meno tasse".
E' evidente che @Vime intendesse 25%. Questa è la tabella ministeriale, Gruppo "Attività non precedentemente specificate", 2 - altre attività: Il costo è deducibile e non detraibile. Se parli di vantaggio, specifica qual è, per favore. Se voglio concedere un'"attenuante" al tuo consulente, i chiarimenti circa il trattamento fiscale dei canoni di locazione finanziaria e di noleggio (prestazioni di servizio e costi godimento beni di terzi) relativi alle autovetture sono arrivati con qualche ritardo. Ma l'amministrazione è stata chiara, anzi chiarissima: la formula scelta non determina vantaggi o svantaggi in termini di deducibilità fiscale.