Vedo con piacere (ma non avevo dubbi) che hai colto perfettamente il senso di quanto cercavo e ho cercato di dire. Un mare grosso non è condizione di rifiuto d’intervento con i mezzi attualmente a disposizione della GC ma la posizione idrografica di un natante da soccorrere è elemento condizionante un salvataggio.
Io non ho difficoltà ad ammettere le mie colpe ma mi piacerebbe non diventare sempre l’unico responsabile di ogni accaduto. Siamo tutti grandi e vaccinati e a volte gli errori o fraintendimenti non devono essere letti sempre in forma squisitamente unilaterale. Io del regolamento non ho il “diritto d’autore”: sono un semplice utente come tutti e non mi é concesso fare osservazioni oltre quelle che mi sono demandate (che oltretutto riguardavano recentemente la questione tuning oltre la sezione pareri legali e, in passato, alcune osservazioni giuridiche su invito di Elena anche Lei ex moderatore) In poche parole: fate quello che volete con il grassetto (ma poi non ditemi che non ve l’avevo detto); io, da parte mia, cercherò di farmi i cazzi miei per non urtare la suscettibilità del mio interlocutore. Mi sembra che la Meloni basti e avanzi come “sacco” da prendere a pugni nel nostro quotidiano vacanziero Auguro a tutti (nessuno escluso) una serata serena
Condivido in toto l’opinione di @Scrondo,il Generale in questione é indubbiamente andato oltre ma non mi sento di biasimarlo,chi ha prestato servizio militare in reparti operativi credo che non possa dire di aver vissuto quell’hipe militaresco che l’ufficiale ha stigmatizzato,roba d’altri tempi per molti ma l’ufficiale esce da reparti d’élite delle forze armate ed é chiaro che abbia una formazione estrema,che poi la sua esperienza gli avesse suggerito di tenere per se certe idee sarebbe stato di sicuro più proficuo ma tant’è,molte volte l’ego supera la ratio ed allora……
Per me la domanda è: troppi sassi nelle scarpe o solo vil denaro? Ego ... si, ma di Salvini ce n'è già uno.
Se volete la mia opinione, che credo di avervi già dato allora, l’unica mancanza della capitaneria è stata quella di non mandare una motovedetta alle 23 di sabato sera a cercare un’imbarcazione sospetta in acque internazionali, a 40 miglia dalla costa (che corrispondono a quasi 75Km). Sospetta non significa nulla: navigava per la sua rotta e non c’erano evidenze. Quando poi son finiti sulla secca, anche volendo, non si poteva fare più nulla. Ma è bello ricamarci sopra.
Ma figurati: si trattava di una utente che aveva come nick Goldie ma che di nome di battesimo faceva Elena; penso che i più “anziani di forum” ne ricordano pacatezza, professionalità e competenza (oltre che simpatia). Molto tempo fa esisteva un trio al femminile molto affiatato (e di cui rimpiango molto la presenza) formato da Antiniska, Mara e, appunto, Elena. A livello comportamentale molto diverse da noi maschietti
Non mi sembrano condizioni proibitive o di cui si necessita intervento (almeno sotto il punto di vista della sicurezza). Per il resto non posso che condividere in toto le considerazioni di Max
Aggiungo, per i non marinai, che per percorrere 40 miglia nautiche ci si impiega parecchio tempo (le barche non fanno 200 all’ora) è una volta arrivati in zona, di notte, si può ricorrere solo al radar, che comunque non è uno strumento infallibile. Insomma, era modesta la probabilità di rintracciarli in alto mare senza un supporto dall’alto.
Boh, allora forse non c’era chiarezza sulle regole d’intervento o queste sono soggette a valutazioni ed interpretazioni del comandante di turno. Di sicuro, di sabato sera, non credo impazzissero dalla voglia di farsi 40 miglia in mare alla ricerca di un ago nel pagliaio.
E infatti hanno iscritto, perquisito e interrogato tutta la catena di comando. L'ho detto qualche pagina fa.
Ricordavo proprio quelle immagini e concordo in tutto quello che hai scritto (cose che in parte ho scritto anche io).
Sono poco attento, interessato e competente per quanto riguarda le questioni burocratiche quindi su questo evito di intervenire. Limito il mio contributo alle questioni marinaresche che mi appassionano e di cui ho un po' di pratica ed esperienza (sempre a livello dilettantistico e non professionale)
Mi unisco a te evitando commenti anche perché, proprio dovessi approfondire l’aspetto giuridico, preferirei le carte processuali a quelle giornalistiche e dovrei studiare la materia senza sentenziare random (per deformazione, tuttavia, tendo ad avere sempre un occhio di ammirazione per chi mette in pericolo la propria vita per salvare quella altrui come nel caso della GC e della PM)
Beh, si era partiti dicendo che la tragedia di Cutro fosse responsabilità dello stato Italiano, cosa, invece, sulla quale deve ancora essere fatta chiarezza. Abbiamo appurato che una volta sulla secca nessuno avrebbe potuto mai intervenire e che quando erano in acque internazionali (a quasi 80Km dalla costa) le informazioni erano poche è poco chiare (a parte la trascrizione non sembra esserci altra evidenza per cui avrebbero dovuto intervenire immediatamente).