Vela, America's Cup e Passione per il Mare

E' molto somigliante, ma non è la Palinuro.

Anche Lei è un Brigantino o Goletta che dir si voglia, ma ha un'alberatura leggermente superiore.
Infatti può ospitare ben 5 vele sull'albero di prora, la nave della MM solamente 4.

 

Trovata

 

Molto bella, sono stato ospite l'anno scorso con la famiglia.

 

In effetti combacia tutto ed il colpo d'occhio è quello ma non è la Palinuro.

 

Bravo, quella corrisponde al 100%.

 

Vessel Finder non sbaglia

 

Ospite a Oneglia o sulla nave?

 

Sul Palinuro

 

Dai facciamo spaventare un po' Maurizio



Questa è invece quella che uso abitualmente a Rimini



E questa è quella che è stata per oltre 10 anni la mia barca con cui ho navigato in Versilia





Carena e piano velico perfettamente centrato: ottimo equipaggio. Da notare la manovrabilità del timoniere molto zen Scotta randa sempre in mano e continua regolazione della cazzata e lascata per risalire e scendere



Un consiglio gratuito: se potete non strozzate mai la scotta randa e fiocco e sentite le raffiche o i vuoti con il palmo delle mani (non usate mai i denti come ho visto nel primo video di oggi del tiger). Regola vorrebbe (in linea di massima) che quando andate all'orza (risalite il vento) dovete chiudere la vela (cazzare); quando andate alla poggia (vi allontanate dal vento) dovete lascare. Questa tecnica vale per la vela ma non per il windsurf dove manovrate principalmente con i piedi e il peso che sono il vostro timone in planata (il boma lo è in andatura dislocante)
Ricordate sempre che siete voi che dovete cercare il vento e non aspettate mai sia lui a venire da voi. Non abbiate mai paura di “perdere acqua”: in raffica andrete immediatamente a recuperare quanto perso
E aggiungo: in caso di scuffia con scotte libere vi terrete lontani da molti grattacapi sopratutto con i catamarani (una scotta strozzata è un grosso problema quando dovrete riportare in linea la carena perché la vela piena d’acqua vi farà da contrappeso in raddrizzata)

 

Concordo in tutto e aggiungo che se esci qui da noi con la bora ti assicuro che difficilmente avrai il coraggio di strozzare una scotta in catamarano.

 

Se lo fai te la vai a cercare. E' un po' come uscire con il garbino e pensare (sperare) di fare una passeggiata di salute solo perchè vedi il mare una tavola piatta

 

Il Garbino qui da noi è tipo lo scirocco, le raffiche sono "citofonate", la bora (sempre qui da noi) è molto più forte e molto più nervosa.
A Rimini non lo so, ogni luogo ha le sue peculiarità in termini di vento.

 

E' esattamente come lo descrivi: prima di salire "citofona"
Il vero problema lo hai sottocosta quando non hai il tempo di vedere la raffica e le strutture alberghiere modificano a volte di alcuni gradi la direzione.
A spiaggia libera (ma soprattutto con specchio libero) con garbino sono solito planare a pochi metri da riva in parallelo alla costa (mai andare troppo al largo) ma non sempre la nuvola di sabbia mi aiuta a capire l'intensità della raffica perchè, mentre una raffica su acqua ha un inizio e una fine, sulla spiaggia vedi bene l'inizio ma mai la fine perchè la sabbia non si rideposita immediatamente ma rimane in aria.
Spero di essermi spiegato

 

Abbiamo la sabbia anche noi.
Quindi esci con vento da terra ? Rassicurante vero?
Qui noi sia con scirocco che con bora, sia a Grado che a Marina Julia il vento ti spinge a terra o da un lato o dall'altro di dove sei partito.
Questa è una sicurezza che ti può far azzardare un po' di più.
Con il cat (che adesso non ho più) invece le cose cambiano in quanto uscivamo da un altro spot (villaggio del pescatore) comunque ti butta sempre a terra anche se dall'altra parte del golfo.
Per chi esce a Trieste invece con il Windsurf con la bora se non riesci a veleggiare il vento ti spinge al largo.

 

A Rimini se non stai attento ti vengono a prendere alla piattaforma
Non hai alcun approdo in terra ferma se non in Croazia
Rassicurante un paio di p@alle
L'unica sicurezza è che con garbino il "salvataggio" è sempre in allerta con moto d'acqua o gommoni e mai mi permetto di tenere andature di lasco. La situazione peggiore che mi è capitata di vivere è non riuscire a ritornare esattamente al punto di uscita (poco male tutto sommato)

 

La mia era una (anzi 2) domanda retorica ironica.

Ci sono anche le rotture, se ti si rompe qualcosa e non centri la piattaforma (cosa credo tra il non facile ed il poco probabile) devi fare affidamento sui soccorsi.

 

Le rotture sono quelle situazioni che mi spaventano di più malgrado la cura certosina che dedico ogni volta all'attrezzatura.
Comunque difficilmente con garbino a Rimini non abbiamo sottocosta una motovedetta nello specchio di acqua in cui usciamo e sono sempre graditi spettatori malgrado i continui cazziatoni che ci fanno (giustamente) ogni volta
In ogni caso non vorrei passassi per un temerario: il rispetto della forza della natura è sempre una mia imprescindibile priorità nonostante qualche volta azzardo oltre il dovuto ma con un occhio attento al margine di sicurezza

 

In queste situazioni spesso la migliore misura di sicurezza è quella di uscire in più di uno e tenersi d'occhio l'un l'altro, noi lo facciamo sempre.

 

E' imprescindibile: mai esco da solo anche se oramai i miei compagni di avventura sono per lo più kiter.
Io sono troppo vecchio per abbandonare la mia tavola e loro sono troppo giovani per cogliere il godimento di una oramai passata disciplina. Io sono felice così come lo sono loro ma rimaniamo lo stesso un'unica grande famiglia