Il mare per me ha un'anima, è un grande essere vivente che abbraccia tutte le terre emerse, viverlo è un modo di essere indipendente dal luogo specifico pur non escludendolo.
Queste sono parole che non possono non appartenermi. Troppo spesso sento abbinare il mare alla costa: in verità io sento quanto questi due elementi vivano realtà ben distinte pur completandosi in determinati contesti (sotto costa). Così come le terre emerse hanno una loro ragione di esistere nella loro bellezza al di là della cornice marina, la medesima cosa può dirsi per il mare lontano dagli occhi del semplice turista. Il mare per me non è semplice elemento di pura estetica ma vive una dimensione a se che regala sensazioni che partono dal cuore.
Invidio la tua fortuna di poter vivere ogni giorno il vero spettacolo della natura. Io ti aspetto.....per "veleggiare" insieme Un abbraccio Maurizio
Grazie, amico mio!! Sarebbe, per me, un onore ed un privilegio Ricambio l'abbraccio, Gigi, augurandoti/vi una buona domenica!
Il privilegio non potrà che essere il mio: da persone che "sentono" il mare con il cuore non posso che imparare a crescere Ps. Sul presupposto che in passato mi dissi quanto il tuo "veleggiare" non potesse che essere soft, ti dedicherò una uscita in deriva/catamarano certo che potrai godere meglio il momento senza troppi sforzi fisici. Un passeggero cui non potrò che narrare in navigazione la bellezza di questo sport Ps. A dire la verità sarebbe anche molto meglio visto che per me il windsurf è una attività che mi viene naturale senza troppa conoscenza della tecnica contrariamente alla vela che per molti anni è stata una mia seconda professione
Bon allora a sti 3 in tiger dagli qualche lezione che stanno disonorando una barca che merita di essere condotta in tutta altra maniera. Se escono qui da noi una giornata di bora anche leggera li trovano ad Ancona sottosopra che tentano di raddrizzare la barca se gli va bene.
Penso fosse un’uscita amatoriale considerato anche il numero dell’equipaggio; che ruolo aveva la ragazza?
Lei evidentemente una spettatrice, il punto è l'innumerevole numero di errori che hanno fatto gli altri due.
Non immagini quanti errori faccio ancora io oggi: la sintonia con il prodiere è un qualcosa che non è possibile improvvisare ed è frutto di continui allenamenti. Il fatto che non esista oggi uscita sempre con lo stesso equipaggio è deleteria (per me) per la fluidità di navigazione e perfezione di manovra. Due ottimi velisti non possono essere sinonimo di manovre impeccabili (al netto del fatto che nel primo video ne hanno fatte di cotte e di crude) Nel secondo: ma quanto c@zzo parla il timoniere? Uno così avrebbe fatto una brutta fine con me in barca Il vento bisogna ascoltarlo in silenzio con occhi attento al mare che ti preannuncia raffiche o vuoti e limitare il dialogo alle sole manovre o in situazioni limite quando c'è da recuperare una manovra
Gli errori li fanno tutti e per essere in sintonia con l'altro membro dell'equipaggio ci vuole molto tempo e molte uscite come dici tu. Comunque in questo secondo filmato sono bravi, fanno filare la barca e toccano i 23/24 nodi che non è tantissimo con un tiger ma neanche poco. Per quello che ne so con quella barca i 30 nodi sono tranquillamente alla portata anche di velisti che lo fanno solo per hobby.
Verissimo. Il limite del secondo video, secondo me, è il continuo parlare che alla lunga ti distrae. Bisognerebbe limitarsi allo stretto essenziale. Nel secondo video percepisco maggiore professionalità nel timoniere al netto del fatto che dovrebbe imparare a tenere la bocca chiusa ogni tanto. Troppe indicazioni mandano in confusione l'equipaggio: poche parole (chiare) sarebbero più opportune e produttive
Parole sante, pensa che quando avevamo l'hobie cat 16 con mio figlio avevo un'intesa tale che nei momenti critici (che andavamo un po' a cercarci) appena accennavo a volgere lo sguardo a lui per dirgli cosa intendevo fare lui iniziava a farlo e viceversa. Bisogna anche dire che in certe situazioni critiche non si deve decidere cosa fare dato che è praticamente obbligato dagli eventi ma solo sincronizzarsi per il quando ed essere sicuri di essere pronti contemporaneamente.
Non sono sicuro che sia la Palinuro, anzi sono quasi sicuro che non lo sia a meno che non abbiano cambiato il piano velico. Posso sbagliarmi naturalmente.
Guarda la prua, parti dall'acqua Palinuro nero-bianco-nero foto tua bianco-nero-bianco. Proporzione altezza alberi della Palinuro circa pari a metà della lunghezza dello scafo, foto tua alberi alti quanto lungo lo scafo. Ecc ecc......
Adesso resta da scoprire che nave è quella della foto, la foto la hai fatta oggi? Al confine tra Campania e Basilicata ?
L'ho fatta qui a 5 km https://www.riviera24.it/2023/06/la...di-oneglia-le-immagini-del-suo-arrivo-816109/