C'è da dire che un conto è farlo da giovanissimi e un conto da adulti con la responsabilità sul groppone di una famiglia.
Indubbiamente, ma lì poi sta anche al singolo provare a costruirsi un minimo di professionalità e/o imprenditorialità. Se uno a 50 anni accetta di lavorare per 8€/ora significa che non vuole sbattersi di più o che si trova in una situazione disperatissima e non ha alcuna alternativa. Per lo meno se parliamo di Italiani con almeno la terza media.
Quindi torniamo al punto, è legale? Si. Qualche governo ha mai fatto qualcosa di costruttivo in merito ? Non mi pare… E torno a bomba sulle colpe e responsabilità c’entra qualcosa il cittadino?
Magari il 50enne lo fa sapendo che un minimo di gavetta tocca pur farlo…sperando in qualcosa di più gratificante lavorando sodo essendo puntuale e rispettando le regole.
Hai ragione... Io (grazie al cielo..) non ho esperienze dirette di lavoro sottopagato, ma sono cresciuto lavorativamente in un settore che quando ho cominciato a lavorare sul serio, stava "nascendo", e non è che i tecnici IT venissero valutati molto... Ma neppure oggi, con l'accettazione del fatto che l'IT sia il futuro, il settore è completamente "maturo", e ci sono un sacco di sottopagati, e non ho neppure figli che stanno entrando nella loro vita lavorativa, ma ascolto quello che dicono i miei colleghi e amici, che di figli ne hanno, e mi raccontano cosa vuole dire lavorare 1000 ore per 2 lire... Il fatto è che se devi lavorare per 2 lire facendo un lavoro in un ambiente pulito, senza troppa fatica fisica, magari facendo pratica per il lavoro che ti piacerebbe svolgere nella vita, se non ci sono necessità economiche stringenti, lo si può sopportare.. Ma proviamo a pensare a chi costruisce tetti, o a chi lavora in una fonderia, persone che fanno lavori estremamente faticosi e pericolosi, in cui spesso ci sono anche incidenti e morti, che in quegli ambiti sono quotidiani, e che magari ha anche necessità economiche impellenti, come mantenere moglie e figli e non ha un titolo di studio, o specifiche competenze da far valere.. Quelli si devono accontentare di quello che "passa il convento", e se i frati del convento sono onesti, ci campa, ma se trova dei fetenti, viene spremuto per paghe da fame, e spesso non ha alternative.. Io sento amici che raccontano dei loro figli, e me ne dicono di tutti i colori, descrivono aziende che pagano le persone in modi "creativi" pur di non inquadrarli e pagarli con contratti equi.. Bisogna cominciare a pensare davvero che ci debba essere un limite salariale sotto cui non si può scendere, come nella maggior parte degli stati industrializzati del pianeta, perchè con il sistema attuale, la gente fa fatica a sopravvivere, altro che a "guadagnare".....
Quoto, e aggiungo che ho una figlia di 26 anni che sta per prendere la seconda laurea in urbanistica del territorio e vorrebbe poter lavorare in Italia… inizierà uno stage in maggio presso una nota azienda di Pistoia e se Dio vuole a settembre si laurea per poi entrare nel fantastico mondo del lavoro dove come giustamente e realisticamente hai descritto ci saranno le paghe creative!!!
A che periodo ti riferisci? Il periodo di nascita/boom, dal 1995 al 2003 circa, è stato esattamente il contrario, certo chi si accontentava di quello che trovava accoglieva il minimo, ma erano minimi neanche paragonabili a quelli di oggi. Dal 2004-5 in avanti, tra caduta della new economy e maturazionr del mercato, la situazione è cambiata, la guerra commerciale è diventata puramente sul prezzo con le ovvie conseguenze sulle retribuzioni e la loro precarietà.
Neanche per idea, le agenzie interinali hanno requisiti molto stringenti (dall'art. 5 D. Lgs. 276/2003) per per essere costituite, hanno l'obbligo di rispettare i CCNL più rappresentativi delle categorie (pena il ritiro dell'autorizzazione), ragion per cui un'ora di lavoro somministrata costa più di quella fornita direttamente dai dipendenti (per questo sono anche definiti fornitori di lavoro temporaneo). Caso diverso è quello rappresentato dalle società di servizi, che operano in un "limbo" normativo, che consente l'adozione di qualche "furberia". Le agenzie del lavoro (interinali) non perpetrano alcuna situazione illegale, almeno a me non risulta, altrimenti avrei dovuto denunciare.
Ma certo, di obblighi ce n'è sempre tanti e sulla carta sempre tutto regolare. I lavoratori però dicono altro, basta conoscerne qualcuno.
Io sono entrato "Ufficialmente" nel mondo del lavoro e in "Sala Macchine" nel 1994, e il mio lavoro, ai più, era familiare più o meno come il lavoro di un palombaro saldatore. Ed è quello che ho detto io.. Si lavorava e si guadagnava, magari non tantissimo se non ti sapevi mettere in gioco, ma si viveva.. E poi era un settore "in divenire" solo chi ci lavorava aveva un'idea delle potenzialità... Io in quell'epoca non ero più una new entry.. Anzi, ero già considerato "vecchio" nel settore specifico in cui operavo, rendendomene conto, ho deciso per un'altra strada, ma sono scelte che i giovani non hanno.. Oggi, se sei un "giovine", e vuoi lavorare nell'IT, e sei "valido", la cosa migliore che puoi fare è andare all'estero, dove diversa è la considerazione della professione.. È dura da dire, ma è cosi.
Ho visto qualche video su YouTube di scuole di formazione che, almeno a un ignorante come me, sembra facciano corsi veloci di programmazione pagine web e pare che quel tipo di lavoro renda abbastanza. Ma mi deve sfuggire qualcosa perché ho sempre saputo che la programmazione ha un apprendimento lento
Ti insegnano a lavorare con i CMS, al massimo ti spiegano cosa è un framework e come funzionano le API, la programmazione è altro...
Oggi, se sei giovane e capace, devi andare nelle nicchie ad alto appeal ... Security sopra tutte (e ne sai qualcosa), tirano ancora i big data nelle loro ultime evoluzioni con AI, il service management (i consulenti ServiceNow sono ricercatissimi, e non solo loro in questo ambito), ... e gli altri ambiti di nuova concezione che gli analisti spingono come futuro sacro graal. Sono oltre 15 anni che il classico amministratore di sistema è altamente inflazionato (come il classico programmatore) e considerato poco meno di un sistema automatico che almeno non pretende un salario ... L'operatore di sala macchine che guardava una console e cambiava i nastri aveva più dignità lavorativa, aimé. Poi in Italia abbiamo un problema aggiuntivo di mercato delle vacche dove, anche in ambito pubblico, vengono fatte cose indicibili per sostenere un livello di prezzi che non permette il pagamento del salario più basso disponibile. Ma questo è un altro discorso.
si ok. in ambito pubblico solitamente scioperano il venerdì con tutte le bandiere tinta rosso, lamentano bassi stipendi e troppe ore di lavoro. se un enturag di muletttisti extrasinacato si permette di picchettare qualche ora rischia il posto. anzi, lo perde sicuro.
Certo perché soprattutto quando una azienda sta per tirare le cuoia loro arrivano come avvoltoi promettendo mari e monti e i dipendenti si attaccano a qualsiasi cima che possa trarli in salvo… ma purtroppo è un film già visto.
Parti dal presupposto che qui dentro siamo nati col camice o la toga addosso o il computer in mano. Forse qualcuno, non io. Da studente per non pesare sul bilancio familiare ho fatto per un annetto il magazziniere/fattorino per una agenzia libraria, dove i libri arrivavano col TIR a bancali da scaricare e quella cifra forse la prendevo alla mezza giornata, non all'ora. Poi se vogliamo parlare dei mesi passati nei reparti ospedalieri, magari mi avessero dato 8 euro/ora (allora 15-16 mila lire), noi lavoravamo gratis. Comunque, il problema "paghe da fame" è annoso, non è mai stato affrontato seriamente, non lo ha fatto la Meloni in 5 mesi ma nemmeno chi c’era prima, anche perché è difficile porre mano ad una situazione ormai incancrenita.
