Voi state ancora a discutere su cosa e come si dovrebbero fare le cose (magistratura inclusa); ma se le persone che ci amministrano sono queste ....... di cosa stiamo parlando? https://www.ilgiornale.it/news/cron...ndaco-roma-gualtieri-gioca-scopa-2137957.html
Come la Meloni ha portato nel proprio programma il taglio fiscale, i 5S hanno portato il reddito di cittadinanza....in entrambi i casi hanno aiutato (e non poco) a vincere le elezioni e a prendere quella sedia che tutti sognano....il resto è a carico del cittadino.
Riepilogando il 110% o 90% che sia è un meccanismo per cui "io" (soggetto privato) faccio dei lavori di miglioramento/ristrutturazione della mia casa ed in sostanza li paga lo stato, cioè la collettività. Giusto vero? Democratico soprattutto il fatto che può usufruirne solo chi ha una casa e non chi non ce l'ha (quindi a vantaggio delle classi più abbienti) ma pagano tutti, dove è andata la sinistra? perché non ha detto niente?
Non sarei così categorico: una casa ce l'hanno anche i meno abbienti (non solo nella dichiarazione dei redditi), per cui il vantaggio avrebbe dovuto essere per tutti. Non so se esista una statistica pubblica, ma credo siano stati molti i condomini a beneficiarne, più delle case singole dove si suppone vivano persone con maggiore disponibilità economica. Proprio nei condomini, senza il 110, difficilmente si fanno dei lavori di efficientemento così importanti, perchè è difficile che tutti gli inquilini se lo possano permettere. Quindi è soprattutto verso le categorie più deboli che il provvedimento andava a parare. L'errore, oltre che nella percentuale di contribuzione (110% è assurdo), è stato nella quasi totale mancanza di limiti e regole operative. Ho sentito di condomini (nella mia zona) di poche unità abitative che stanno spendendo milioni di Euro.... rifacimento dalle fondamenta in sù, approfittando anche del bonus sismico, ed un preventivo per la sola caldaia di 120.000€ (per 10 appartamenti di dimensioni normali): una follia! Se avessero cambiato la caldaia 5 anni fa non avrebbero speso più di 20/30 mila Euro. E' in questi casi che il provvedimento avrebbe dovuto porre dei limiti. Invece hanno autorizzato tutto ed ora paghiamo noi, come al solito.
Mi viene da pensare ai giovani che non hanno ancora una casa e che lavorano e pagano le tasse e dovranno sobbarcarsi il debito pubblico prodotto dai mancati introiti dello stato per i prossimi 10 anni in cui le banche smaltiranno il credito. Se vuoi incentivare un settore come stato devi efficientare la parte che ti riguarda del settore stesso, ridurre i prelievi che applichi, ridurre la burocrazia che lo frena. Certo così i risultati sono molto più lenti ad arrivare ma sono reali e duraturi quindi poco interessanti per il politico del momento.
Questo se allo Stato (governato dalla politica) importasse veramente migliorare i conti del futuro in un orizzonte temporale infinito. Purtroppo ogni governo deve: 1. Vincere le elezioni 2. Compiere interventi che diano risultati in tempi rapidi (entro 5 anni massimo), che siano visibili e che permettano loro di vincere nuovamente le elezioni successive In poche parole, deve fare contenti molti cittadini (corrispondenti ai voti necessari) in poco tempo e per farlo deve attingere dalle casse pubbliche. Qualsiasi risultato oltre il quinquennio rischierebbe di andare a vantaggio degli avversari, quindi meglio evitare. Non ricordo chi, nei giorni scorsi, mi diceva che l'unico modo in cui le società possono sperare di migliorare è attraverso le rivoluzioni.... e dato che in Italia di rivoluzioni non se ne fanno.... P.S. L'efficientamento energetico delle abitazioni è un vantaggio per tutti, ricchi, poveri, inquilini proprietari e inquilini in affitto. Si tratta di investire oggi per spendere meno negli anni successivi e dipendere meno dalle fonti energetiche. Se il proprietario di un condominio migliora l'efficienza energetica degli appartamenti in cui vivono degli affittuari, permette loro di spendere meno soldi in energia, quindi chi ci guadagna di più sono proprio questi ultimi.
Guarda personalmente leggo della incapacità, immoralità e disonestà di chi ci amministra: tutti ragionamenti che condivido e sottoscrivo ma nella mia testa nessuno mi potrà mai convincere che il cittadino, in quanto a disonestà, non è secondo a nessuno. Viviamo in un mondo di furbi (o presunti tali) ed è inutile continuare a puntare il dito in direzione di altri dimenticando che quel dito appartiene alla nostra stessa mano
Top Quindi siccome i cittadini sono furbi è inutile perseguire le disonestà della politica? Pensiero personale non condivisibile
Che poi magari non sia stata una cosa studiata e voluta per discreditare l’attuale governo agli occhi dell’amministrazione USA,a pensar male si fa peccato però…
Il fatto è che il politico gode di immunità parlamentare, mentre il cittadino disonesto, in genere, commette reati "troppo grandi" nel momento in cui viene "pescato", e quindi gode di una sorta di privilegio e si chiude il cerchio con una pena ridotta o calmierata di molto. Per questo a pagare spessissime volte è il cittadino onesto, che si dimentica di onorare un bollo auto o una bolletta dopo anni di pagamenti regolarissimi. Nessun cittadino "normale" evade il fisco per milioni di euro o non versa tasse/Iva/contributi o sposta la propria residenza al di fuori del confine italiano. Ciò non toglie che vadano puniti tutti, ma questo in Italia non succede (quasi) mai, purtroppo, e qui la colpa è solo di chi ha fatto le leggi ad cazzum.
Questo è un corollario della mia affermazione precedente Sappiamo tutti che il denaro pubblico viene dalle nostre stesse tasche e da quelle dei nostri discendenti, ma se ce ne elargiscono un po' siamo disponibilissimi a sorvolare sulla questione. In pratica il politico è ladro, ma molti Italiani sono i ricettatori. Però, poiché per quanto riguarda me e tutti i miei famigliari, di denaro pubblico non ne abbiamo mai ricevuto, né direttamente, né indirettamente, mi ritengo parte lesa e non includibile nel ragionamento generale applicato all'intera popolazione.
Forse (e lo spero) intendevi dire altro ma hai detto esattamente questo. Non è inutile, invece, puntare il dito contro chi ruba e se il dito è mio, visto che non rubo né vengo alimentato dalle loro ruberie, è assolutamente legittimato a essere puntato Ma infatti. E per questo non accetto che qualcuno mi dica che non posso indicare loro come disonesti.
Io personalmente penso che nella mia famiglia l'esempio ai miei figli sono io che devo darlo a loro e non loro a me e nello stesso modo penso che i vertici di una organizzazione, che sia stato azienda o società sportiva, devono in primis dare loro l'esempio di un buon comportamento e solo dopo pretenderlo dagli altri.
Ma chi avrebbe scritto diversamente? Ma la finite di dare una interpretazione distorta di quello che viene scritto? Io probabilmente sono deficitario nello scrivere e quasi sicuramente ho bisogno di lezioni da voi tutti ma mi sembra abbastanza chiaro che non non ne facessi un discorso di classifica ma esclusivamente di parallelo di posizioni seppur di diverso peso
E questo dove sarebbe scritto. L'onestà non è una conseguenza di un qualcosa che viene da altri ma un principio originario che appartiene ad ognuno di noi a prescindere......almeno a casa mia Non me ne frega una cippa se il politico è disonesto: la cosa importante è che lo sia io (onesto) e non mi sembra che per il cittadino sia una priorità (e il mio è un discorso generale e non riferito a te, ai tuoi figli o ai presenti.....che non rileva in un ragionamento complessivo)