Comunque se si dovesse fare lo ius soli non sarei proprio d'accordo. Sarei più che d'accordo invece per lo ius scholae.
L'altra sera sono incappato in una trasmissione che aveva ospiti Bonaccini e un giornalista de La Repubblica: ad un certo punto il giornalista, nel porre una domanda al candidato segretario PD, dice una frase tipo "...spero che il PD non scenda a patti con..". Ecco, io credo che un giornalista politico - e conseguentemente un giornale - debba esporre le varie dinamiche prescindendo dai propri desideri e dalle proprie preferenze ideologiche, siano esse orientate a destra piuttosto che a sinistra, altrimenti il racconto offerto ai lettori non potrà mai essere "onesto".
È una buona alternativa e penso possa rappresentare un buon compromesso politico. Ovviamente non con questo governo, lo vedo impossibile
Sono d'accordo... È il compromesso migliore, altrimenti io, immigrato approfittatore, farei venire qui a partorire ogni mia cugina incinta dal paesello, previo pagamento ovviamente, e il pargolo avrebbe in automatico la cittadinanza e il passaporto italiano... Non sarebbe una gran cosa.. Ma chi dovesse cominciare e finire il suo percorso scolastico "obbligatorio" qui, dovrebbe ottenere la cittadinanza, sempre che la volesse, ovviamente..
Non sono d'accordo che si debba aspettare la fine del percorso scolastico perché ci sono ragazzi nati e cresciuti qui che del Paese di origine dei genitori non hanno nulla, a volte neanche la lingua. Caso clamoroso fu quello di Kaby Lame che non è riuscito ad avere un banale visto per gli Usa a causa della nazionalità dei suoi. Per me basterebbe un ciclo di istruzione primaria.
Io credo che i giornalisti debbano fare i giornalisti e non i giornalai, ma oggi frequentemente sembra il contrario.
nelle prime proposte che ho letto infatti e' cosi dovrebbero bastare le elementari. Casi più complessi per chi arriva a seguito dei genitori in eta già scolare, li invece devono aspettare di finire almeno gli studi obbligatori. mi devo però precisare però, più che essere d'accordo con lo ius scholae a dirla tutta trovo sia una vergogna non ci sia già.
Paradossalmente mio figlio essendo nato a Buenos Aires mentre lavoravo lì, una volta ritornato in Italia ha avuto difficoltà a vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana per un paradosso burocratico di cui non ricordo la natura - mi pare fosse perchè non ero iscritto all'AIRE... Al Comune ho detto "Fate quello che vi pare...cazzi vostri". Dopo un anno mi hanno chiamato per dire che era diventato anche italiano (quindi con doppia cittadinanza). A mio avviso (non ho modificato il mio pensiero da allora) essere cittadino italiano è sopravvalutato.
Con tutto il rispetto per le opinioni altrui io credo che la battaglia per lo ius soli sia stata ammantata di valori che in realtà non credo esistano,é tutto da vedere se il piccolo nato in Italia da grande se ne resti e contribuisca al progresso della Nazione oppure se ne torni al Paese dei genitori,come é tutto da vedere se il piccolo Italiano cresca in una famiglia che si vuole integrare piuttosto che in una dove esaltano il Profeta e parlano solo la lingua degli avi,io personalmente,e sono moooolto democratico,in questo caso la vedo solo come una battaglia della sinistra per strizzare l’occhio ad un possibile,ipotetico,bacino di voti per rimpinguare i pessimi risultati elettorali del Pd,senza che quest’ultimo si sia accorto che rappresenta ormai solamente una ristretta cerchia di personaggi gauche caviar mentre l’immigrato con tutta probabilità voterebbe più per Sumahoro ed accoliti..
Dalle scuole elementari al voto c'è un sacco di tempo in mezzo.. Tu ritieni che l'attuale "Sinistra italiana" sia in grado di programmare qualcosa che ha scadenze temporali che hanno l'ampiezza di "lustri"? Se davvero lo ritieni, scusa, ma hai sbagliato alla grande a non votare qualcuno con simili capacità...