Penso, e ritengo lo stia dimostrando, che la Meloni sia ben poco interessata a Berlusconi a 360 gradi
Questa é stata definita qui "la bufera del secolo". Ormai é giá passata ma da me (scusate il francesismo) é andata "di culo". Solo 15 cm di neve e tanto freddo e ghiaccio. Se non avessi messo il sale la sera prima sul driveway, ops.... volevo dire il vialetto largo 8 metri lungo 10 in leggera pendenza che collega il garage , ri-ops .. l'autorimessa alla strada, non avrei potuto uscire di casa e se non avessero sparato sale dappertutto nessuno avrebbe potuto andare al lavoro. Nemmeno coi truck , ops.. specie di autocarro a 2-4 posti con vano carico scoperto posteriore che serve agli artigiani o a trainare la roulotte, ops... specie di casa in miniatura non semovente dotata di ruote atte a consentirne la mobilità sulla strada a patto di rimorchiarla, ma anche solo per fare il figo, a trazione integrale, non il figo il truck.
Non hanno avuto o non hanno potuto? Alzare la pensione minima a chi non ha a suo tempo versato contributi congrui vuol dire che i soldi li mette “pantalone” come al solito,conosco legioni di pensionati sia agricoli che artigiani che hanno versato contributi ridicoli pur essendo zavorrati di denaro accumulato più o meno onestamente e che ora Silvio vorrebbe blandirli coi mille euro,sono contrarissimo,che mettano mano a quanto nascosto nel materasso,vergogna!!! Per non dire di questo poi…….
Ai posteri l'ardua sentenza. Tanto come dici giustamente tu i soldi li mette Pantalone e, siccome Pantalone oggi i soldi non li ha, ci penseranno i superstiti
E niente... Qualcuno avverta l'Onorevole Sangiuliano, che qui c'è un ministro che non si allinea alla direttiva sull'italico linguaggio: https://twitter.com/DSantanche/status/1608486732911235078?s=20&t=ajvNsL5nJrrBqqa1w4CUtQ
io conosco anche gente (mogli) che hanno lavorato magari in regola 15 anni, e per tanto non hanno diritto alla pensione (ma per 15 anni i loro contributi l'inps li ha incassati) per conto mio, la pensione dovrebbe essere erogata sempre e comunque, allo scadere dell'età pensionabile. proporzionalmente al periodo temporale lavorativo. es: hai lavorato 40 anni ? a 67 anni ti daremo una pensione di 2000 euro al mese . hai lavorato un anno? a 67 anni ti daremo una pensione di 50 euro al mese.. come fanno anche in svizzera ad esempio, pure con gli italiani che hanno lavorato qualche anno nella confederazione (es, le donne, che prima di sposarsi lavoravano tutte in svizzera, mia madre compresa.. e poi, dopo sposate, lavoravano a casa a fare i mestieri..) ma esigere i contributi, e poi non erogare nulla se per caso non raggiungi la soglia di anni da loro decisa, significa fottersi tutto quello che ti hanno forzatamente fatto versare. a casa mia si potrebbe definire furto, o estorsione.. senza parlare di chi 30 anni fa andò a lavorare pensando di andare in pensione a 50 o 55 anni.. e che dovrà lavorare sino a 70 anni suonati probabilmente, per riuscire a non farsi fregare Tutto quanto versato... è come avere il cappio al collo.. se non lavori sino a quando dico io, non ti do proprio nulla quindi lavora sin che muori, altrimenti perdi tutto. alla faccia della previdenza sociale.. poi si lamentano se la gente preferirebbe lavorare in nero, e accantonare per proprio conto le risorse per la vecchiaia...
Chi non lo parla? Tornando seri, io vorrei che un ministro della Cultura, insieme al Ministro dell'istruzione magari, avviassero iniziative per incentivare lo studio delle lingue straniere, altro che battagliare per l'italiano (che, per carità, sempre la base è. E in questo appoggio @Gigi63 ). Ma qualcuno pensa davvero che il livello di conoscenza delle lingue e in particolare dell'inglese che si studia a scuola sia adeguato?
Se fosse stato a Roma, avrebbe rischiato un paio di coltellate, il racket dei semafori è noto a tutti, ma non si capisce per quale ragione, non siano mai riusciti a debellarlo, ne fecero anche un servizio a "Le Iene"
Te ne racconto una... Qualche settimana fa, la classe della "Pina", ha fatto un incontro con una scolaresca formata da bambini ucraini, molti figli di residenti qui, altri invece profughi ed integrati in quella classe.. La cosa che più l'ha stupita, è che i piccoli ucraini (terze elementari..) parlano inglese fluentemente, e una cosa che invece ha spiazzato gli ucraini, sia gli accompagnatori che i bambini, è che erano TUTTI convinti che avrebbero comunicato con facilità tramite l'inglese, sia con le maestre che con i bambini, e non si capacitavano come in un paese europeo "da sempre" come il nostro, noi non si conosca tutti l'inglese..
Dobbiamo tutelare l'italiano. Così parliamo solo tra di noi. Che poi, a dirla tutta, solo il PCI riuscì a portare l'italiano fuori dai confini nazionali.
Al di la dell'adeguatezza scolastica, la differenza con altri paesi La risposta è semplice: in Italia c'è troppo materiale doppiato, praticamente tutto quello per bambini. Nei paesi con meno risorse i bambini sono costretti a guardare i cartoni e simili in inglese e imparano.
Eh ma la cosa qui vuole essere di richiamo internazionale, della serie venite e cacciate i soldi.... Ehhh appunto...
Guarda é anche questione di professori. Io ho fatto l'inglese in privato e il francese a scuola. Al ginnasio avevamo una professoressa (anche bona devo dire) che era una str@nza siderale. Arrivava la mattina in classe e "compito di verbi a sorpresa" e giù di lì. Quindi dovevi STUDIARE. Beh.. volente o nolente mi ha dato tali basi grammaticali di francese che in Francia dicevano che lo parlavo (accento a parte) più correttamente di tanti francesi.
Ma sicuramente. Però i programmi dei licei (e io ho fatto sia francese che inglese) sono molto incentrati sulla letteratura. Per fortuna la grammatica inglese è abbastanza semplice e quella francese (moooolto più complessa) l'avevo fatta anche alle medie perché altrimenti avrei saputo vita, morte e miracoli di Yeats ma non avrei saputo ordinare una birra a Londra o un caffè a Montmartre. Perciò parlavo di una iniziativa governativa, perché solo da lì possono cambiare i programmi