BMW Serie 1 F20/F21 I cattivi artisti copiano, i geni rubano! La F20 di Vittauro!

No comment!!! e per essere a Livigno i carburanti sono cari!!!

 

Quello è uno dei 2 distributori di Trepalle...d'estate dovrebbe essere uno dei più economici...

 

Diciamo che a Livigno, che è in Italia, se ne approfittano pesantemente...ci sono i benzinai con il rolex..
Anche i negozi lo hanno sempre fatto a volte spudoratamente altre più di nascosto...andandoci dal 1975 a Livigno ne ho viste di cose...ahh se solo ci avessi fatto la residenza!!! eheheh

 

Decisamente....
Il prezzo dei combustibili in tutta Italia è costituito dal costo industriale, che include il margine di guadagno lordo dei gestori, e dalla componente fiscale, cioè accise e Iva. L’accisa è un’imposta fissa (di scopo) sui consumi, al netto delle addizionali regionali. Il suo ammontare è cambiato più volte per far fronte finanziariamente a situazioni ritenute emergenziali provocate da eventi naturali e non. Qui ci sono tutte le accise dal 1935 ad oggi. A questo si deve poi aggiungere l’imposta di fabbricazione sui carburanti. L’IVA sui carburanti è pari al 22% e colpisce sia il valore dei prodotti soggetti ad accisa che quest’ultima. A stima quindi si può dare questo dato percentuale per dare un’idea delle varie componenti sul prezzo finale di benzina e diesel: 10% margine operatori, 30% costo materia prima, 60% carico fiscale. Va specificato che solo sul margine lordo gli operatori possono modificare il prezzo alla pompa.
A Livigno, zona franca, non si pagano né Iva né accise, quindi spesso i turisti si domandano come si arrivi al prezzo finale dei carburanti, che a logica dovrebbe essere quindi il 40% di quello che si paga nel resto d’Italia. La differenza si spiega col fatto che a Livigno, dal 1973 è in vigore una sostituzione fiscale. Tutto ciò che entra nel territorio, passando dalle dogane, subisce una tassazione chiamata “diritto speciale”, che finisce nelle casse comunali: l'ultima volta (cioè l'anno scorso) che ne ho avuto notizia era di 0,25 € su ogni litro di benzina e 0,155 € sul gasolio.
I conti quindi sono presto fatti.....

 

Ed ecco qui
Saluti dalla sede centrale della H&R..essendo nelle vicinanze non potevo non passsarci e quindi condivido con voi qualche immagine. Finalmente qui mi hanno risolto l'annoso problema delle barre di torsione della mia amata Xdrive, dandomi il codice categorico giusto e riempendomi di adesivi...eeehehehhehe
E già che c'ero, mi hanno fatto fare un giro nella loro officina dove studiano, producono ed affinano i nuovi prodotti per le vetture di recente immissione sul mercato, ma non mancavano un paio di prototipi...che spettacolo devo dire!!!!! Una gitarella istruttiva....

 

beh dai, meglio di nulla!!!!!

 

Il motivo per cui il prezzo del diesel è salito ad un ritmo così veloce rispetto alla benzina, dipende dalla maggiore dipendenza dell'Europa dalle importazioni di gasolio. La gran parte del gasolio che importiamo arriva infatti dalla Russia (60% dell'import totale), subito seguita da Usa, Medio Oriente e India. La raffinazione europea è tradizionalmente più orientata alla produzione di benzine di vario tipo!
Un primo disequilibrio nei prezzi dei carburanti ha iniziato a prodursi già dallo scoppio della pandemia. La dissonanza è stata più evidente nel caso del diesel perché la ripresa economica italiana, così come all'estero, è stata trainata dal settore dei trasporti delle merci attraverso veicoli che sono perlopiù alimentati a gasolio.
La domanda crescente di carburanti si scontra quindi con il calo dell'offerta a livello internazionale a causa della guerra e degli embarghi imposti dalla Russia.
La domanda di diesel è cresciuta maggiormente rispetto alla benzina causando inevitabilmente un rincaro dei prezzi di più del 15%.

 

arriva infatti dalla Russia (60% circa dell'import totale), subito seguita da Usa, Medio Oriente e India.
fai una breve ricerca e vedrai tu stesso!!!
Nel 2023, con lo stop alle importazioni di gasolio russo via mare, ne vedremo delle belle !!!

 

eppure....lo dice anche il sole 24 ore
https://www.ilsole24ore.com/art/eur...ussia-rischio-carenze-e-razionamenti-AEG20QKB

Le quotazioni del petrolio finalmente scendono, ma l’allarme sulle forniture (oltre che sui rincari) dei carburanti non si attenua. E a preoccupare è soprattutto il diesel, che in Europa comincia a scarseggiare.

Il problema numero uno, tanto per cambiare, è la Russia: il Vecchio continente – dopo anni di crisi nel settore della raffinazione – dipende dall’estero per quasi un quinto del fabbisogno di diesel, gasolio e altri distillati. E dei circa 1,4 milioni di barili al giorno che importiamo, oltre...

 

poi a questo mondo tutto è possibile...!!!