volendo applicare il nesso di causalità, anche il disastro del vajont rientra in argomento. come sempre, bisogna aspettare il morto perché le cose possano (forse) andare meglio.
Ove progettisti e responsabili del bacino misero la loro "mano" al disastro. Gli ultimi due eventi ricordati, comunque, hanno dinamica e "causa/effetto" ben differente dal disastro della Marmolada. Se il fattore umano negli ultimi due si manifesta nella sua totale brutalità financo dolosa, nell'evento odierno, al limite, si potrebbe parlare (eventualmente) di superficialità e/o negligenza se ovviamente le indagini lo andranno a rilevare. Saranno da valutare i "bollettini di criticità di zona" rilasciati in prossimità del giorno del disastro
esatto gigi, questo sarà un elemento utile nell’individuare una responsabilità. ho sentito che la procura di trento ha aperto un fascicolo per disastro colposo
Ogni giorno muore gente in montagna. Proprio ieri è morta una persona sulle Alpi occidentali. L'altro giorno un'altra. Cadute su una ferrata. Non è che le indagini siano complesse. Metti un chiodo, ti scappa il piede, il chiodo non regge, sei morto. Oppure agganci male sulla ferrata. Oppure valuti un passaggio facile e non ti assicuri. Qui è venuto giù il seracco, che indagini vuole fare il procuratore di Trento? Sono veramente veramente curioso
Draghi: "Bisogna prendere dei provvedimenti affinchè quanto accaduto sulla Marmolada non accada più in Italia". Cioè?
(marzo) ha scritto: ↑ a singapore per alcuni reati (anche droga) ti impiccano senza troppe storie. cosa esattamente ti fa immaginare ch'io l'abbia frequentato; giusto per curiosità? (Non ci sono mai stato, ma non credo questo faccia differenza riguardo il concetto espresso poco sopra) non colgo quindi il motivo della domanda posta. illuminami.
Nel bene o nel male un "responsabile di comitiva" a fronte di un "bollettino di criticità di zona" rilasciato dalle autorità montane e non rispettato potrebbe configurare una negligenza colposa. Questo è sicuramente il fine delle indagini o, viceversa, una mancanza di un bollettino malgrado un acclarato pericolo per zona/tempo. In diritto esiste il "caso fortuito" e la colpa, e il confine è sempre molto sottile
Nessun bollettino può prevedere quello che è successo, a mio parere. Il pericolo valanghe si può prevedere con buona approssimazione. Qui è come se fosse venuto giù un grattacielo di ghiaccio, forse non è chiaro
come molto labile è l'ago della bilancia che ci fa propendere per rinunziare alla gita in quanto il buon senso lo suggerisce, piuttosto che intraprenderla egualmente, soddisfando il nostro ludico desiderio di meritata soddisfazione, o sportiva attività che sia. in due parole, se sei stato reso edotto di possibili rischi, sta a te e solo a te valutare se ne vale la pena, e tua soltanto reputo sia in questo caso la responsabilità di eventuali accadimenti nefasti. della serie: non cercherei colpevoli a tutti i costi. se fai sport estremi, devi conoscere i rischi. altrimenti stai a casa come fanno i più saggi, o fai altro. leggevo che erano "esperti" scalatori. ma quanti anni di esperienza avevano, se è permesso chiederlo?
Al di là del chiedermi se la visita di Draghi e Zaia sia spinta dalla sensibilità o più facilmente dall’opportunità di conquistare ulteriore consenso , vedo anch’io nelle parole di Draghi un riferimento alla mancata azione ecologica nonostante i proclami prima della guerra russo-ucraina. A meno che non sia diventato amico della lobby dei produttori di filo spinato ed ora voglia recintare tutte le Alpi….
Sicuramente è come dici tu Giovanni ma l'apertura di un indagine per un evento ove si contano vittime è un atto dovuto e, aggiungo, doveroso. Dovesse poi portare alle conclusioni da te evidenziate, ci sarà una archiviazione della stessa
Non è del tutto vero: uno skipper (per fare un esempio) ha una maggiore responsabilità dei membri di equipaggio suoi passeggeri e, presumo, ciò valga anche per un "capo spedizione" in una escursione in montagna Ti faccio alcuni semplici esempi: 1) lo skipper è tenuto a controllare regolarmente i bollettini meteorologici, nonché i vari avvisi ai naviganti. 2) lo skipper ha l'obbligo di controllare tutti i documenti necessari per la navigazione 3) lo skipper deve accertarsi in prima persona della idoneità dell’imbarcazione la quale deve essere idonea al viaggio e quindi equipaggiata alla perfezione 4) lo skipper deve dirigere personalmente la manovra del natante all’entrata e all’uscita dei porti ecc....
Certo, indubbiamente atto dovuto ci mancherebbe. È assolutamente paragonabile ma in questo caso non c'è un bollettino di pericolo. È un evento talmente raro che non è prevedibile.
Quando l'altro giorno dicevo che hanno spostato il campo base dell'Everest perché si sono aperti i crepacci dove non ci sono mai stati sembravo catastrofista. Oggi invece che preoccuparci sul perché cade un seracco centenario si va a cercare responsabilità individuali dove sono collettive
Proteste, manifestazioni, ed altro di questa tipologia, le lascio a chi può permettersele, io no. Gli esposti in procura si sprecano, da parte di privati ed associazioni, ma non sembra che cambi nulla. Non ti direi mai che Roma è troppo grande, perchè appare ovvio che ci siano al mondo città molto più grandi di Roma, e molto più pulite nonostante le tariffe per lo smaltimento siano più basse. Quanta TARI si riesce ad incassare? E' un falso problema, perchè le tariffe sono sugli immobili, e basterebbe mettere all'asta l'immobile di chi non paga, ed il problema sarebbe risolto in men che non si dica, ma forse il problema vero è che come accade nei condomini, quelli che pagano oggi (compreso il sottoscritto) stanno pagando anche per chi non paga