Il Topic Orologi e Motori | gli orologi che piacciono agli appassionati di auto

Hōrológhion.

Orologio è una delle tante parole che giungono a noi in questi tempi moderni, la cui origine però proviene dalla culla della nobile lingua greca, più precisamente da hōrológhion, nella composizione tra hṓra (ora) e -lóghion, da léghein (dire).

L’orologio quindi, (ci) dice l’ora.

Ma come ce lo dice? A volte attraverso la tecnologia, quella più moderna e forse per questo più asettica: in auto, sugli smartphone, sui computer, sugli schermi televisivi, persino sui pannelli autostradali. Tuttavia, altre volte invece di dirla, ce la sussurra come in una fiaba e lo fa attraverso la bellezza della tecnica più pura che, seppur attraverso svariate e talvolta persino misteriose complicazioni, si mantiene sempre delicata, raffinata, precisa.

E in questo fascino meccanico, in questa maestria della tecnica e nella sua affascinante precisione, talvolta la bellezza meccanica di un oggetto viene ulteriormente estesa anche alla magnificenza delle sue forme e dei suoi materiali.

Mi si dirà: la bellezza è soggettiva. Ed è vero, ma è grazie a ciò che in questa nostra passione assistiamo a delle autentiche dichiarazioni d’amore per i nostri orologi, che cerchiamo con cura e perseveranza, troviamo, acquistiamo, indossiamo e ammiriamo nella loro significativa essenza: raccontarci il tempo che passa, non limitarsi ad esporlo.

Ogni volta troviamo uno o più aspetti di qualche orologio che ci affascina, che ci intriga, che ci fa letteralmente innamorare di quel particolare modello: talvolta anche la sua storia e il suo percorso. Non il suo mero valore economico, quello pone la questione al di fuori della passione, almeno per me ed è con questo pensiero che giungiamo al punto della questione: la presentazione di un nuovo arrivato.

L’ho incontrato per caso, uno sguardo inatteso e rapido, che però è rimasto impresso nel mio cuore, come nelle migliori amicizie e nelle storie d’amore. Mi sono appassionato alla sua origine, una storia che parte da molto lontano e che quarant’anni fa, grazie ad una giovane designer, ha ritrovato l’energia per prolungare il suo retaggio nei decenni a venire. Un orologio che pur con le sue inevitabili evoluzioni stilistiche, giunge a me con lo stesso fascino iniziale, ai miei occhi almeno.

Un orologio caratterizzato dai quattro artigli peculiari che, se inizialmente svolgevano l’essenziale funzione di mantenere in sede il vetro privo della lunetta, ancora oggi ne sono il principale e inconfondibile richiamo estetico. Anche il bracciale integrato, così poco apprezzato alla sua presentazione, venne ridisegnato secondo i criteri dall’art dèco, restituendo così un risultato simmetrico, armonico, arrotondato, per nulla industriale.

Ed è proprio in una delle sue successive versioni, quella denominata Double Eagle Cronografo in oro rosa e cinturino caucciù che il Constellation ha rappresentato, sempre per me, la sintesi perfetta tra eleganza e sportività. Mi piace per la sua forma, per i suoi quatto artigli, per il suo quadrante "reverse panda", per essere poco noto ai più, per il semplice fatto di essere quello che è, nella forma in cui è: un magnifico e prezioso oggetto che mi sussurra il passare del tempo.

Potrei dilungarmi ancora ulteriormente, richiamando il suo percorso nel tempo, la sua nascita avvenuta grazie all'inatteso successo dell'Omega Centenario, il suo declino e la sua rinascita, ma sono consapevole che potrei diventar e prosaico e anche noioso, quindi basta chiacchiere: ve lo presento con molto orgoglio e con immensa felicità.

Signore (ma ce ne saranno?). Signori. Ecco a voi il mio nuovo l’Omega Constellation Double Eagle Co-Axial.

 

(ovviamente il testo l'ho copiato)

 

Grazie Giova,
ti confermo che l'essere "fuori dagli schemi" ha inciso molto nell'amore che è scattato subito verso questo Constellation.

 

Un pastore bergamasco, probabile.
Presentazione copiata, l'ho detto...troppo complicato tagliare di qua o di là, quindi Ctrl+C e Ctrl+V.
Ma se stona troppo, tolgo con Canc.


Edit
In buona sostanza, avendo copiato testo e immagini, sono di fatto un troll

 

Segalo!



E' che ogni volta mi confondo e non ricordo che qui siete una cinica banda di sarcastici mascalzoni e che la vostra natura non vi porta ad apprezzare la mia biennale vena di romanticismo

Fra due anni me ne devo ricordare, cacchio!!

 

Ti ringrazio e ammetto che mi sono posto anch'io la tua stessa questione.

Debbo dire che è invece molto più discreto di quanto pensassi, almeno in ufficio non "spara" (luccica) in maniera troppo vistosa e lo spessore relativamente contenuto lo porta a nascondersi in modo piuttosto naturale all'interno del polsino.
Sotto la luce del sole ancora non lo so, oggi era nuvoloso...

 

Grassie Saverio
Soprattutto per il "ragazzo"

 

Assolutamente a portata di mano (nel mio caso in camera)

 

Nemmeno io li amo granché, ma come diceva @labrie_it, in questo caso il (cinturino) nero porta via gran parte del clamore.