io di informatica capisco meno di zero, e non ipotizzo un crollo della rete. dicevo solo che le ns società "evolute" stanno ormai in vita solo se la tecnologia non ha un bug. non abbiamo più le condizioni per essere autosufficienti.
Va beh ma che discorso è? Se ci sono le comodità sarebbe da pirla non usarle…in base alle proprie possibilità ovviamente. Normale che se c’è da fare un downgrade delle proprie condizioni di vita si farà più fatica e forse servira più tempo, ma pagare le bollette allo sportello piuttosto che con addebito diretto o rinunciare a 30 canali tv per tornare a leggere più libri non penso sia irraggiungibile… il cibo? Durante il lockdown avevamo fatto fuori il lievito dagli scaffali , molti son passati a farsi il lievito madre… Insomma dai serve uno scenario davvero apocalittico per poter pensare di non riuscire a sopravvivere…
Non essere autosufficienti ... Ci dimentichiamo che siamo animali e ci basta mangiare, bere e dormire per vivere ... Ed evolvere. Il vero punto è che dobbiamo evolvere, se stagnassimo socialmente e culturalmente saremmo sulla via dell'estinzione. Rifiutare l'evoluzione perché ci farà estinguere è un non sense.
E poi di sfighe non pensate che ne abbiamo e ne abbiamo già parlato abbastanza? A volte sembra quasi che l’essere umano non ne possa fare a meno anche fosse solo nell’immaginario
è una questione di misura io reputo pericolosa solo l'evoluzione tecnologica in tempi così rapidi, e a discapito delle reali capacità di vivere anche senza di essa. le nuove generazioni non sanno piantare ne' far crescere nemmeno una patata. E anche lo sapessero fare, non potrebbero, perchè sono nati e cresciuti in agglomerati dove non vi è spazio vitale per tutti. Un contesto dove i generi di sussistenza provengono quindi necessariamente dall'esterno. li trovi al supermercato, se gli ordini via internet funzionano. e li paghi con la carta, se funziona. un bug informatico di un mese avrebbe le stesse conseguenze di una guerra... hai mai pensato a questo aspetto? quella che noi reputiamo evoluzione, spesso si ritorce contro di noi in tutti i sensi. La ns evoluzione sta distruggendo l'ecosistema che ci dava da vivere. forse è una questione di equilibri necessari, che però noi ignoriamo. leggiamo ormai anche su internet che la plastica è un problema gravissimo, ma compriamo ancora l'acqua nelle bottiglie di plastica, come se berla dal rubinetto fosse vietato. questa non è evoluzione, ma involuzione..
Non lo so se giova alla nostra serenità o meno ma certamente parlarne non ne elimina né l'attualità né la previsione. Vedi Marzo secondo me si tratta solamente di un approccio di vita: c'è chi ha bisogno di vedere il negativo per considerare la propria vita "accettabile" e chi raggiunge il medesimo obiettivo semplicemente estasiato della bellezza di quanto la vita ha saputo regalargli (e questo vale anche quando, purtroppo, è costretto a vivere la negatività degli eventi)
a mio modesto avviso, un pianeta dove gli oceani stanno morendo, l'aria diviene irrespirabile, e le specie animali(e vegetali) sono in estinzione, è GIA' uno scenario apocalittico.. ma solo perchè sono pessimista. in realtà se ignorassi tutto questo, e andassi in un centro commerciale a farmi un giro con la macchina per passare il tempo, e poi all'esselunga a comprare tranquillamente 100 gr di prosciutto confezionati in 50 gr di plastica potrei anche far finta che vada tutto bene..
ti comprendo. ma l'obiettività non è necessariamente sinonimo di pessimismo; nè il fatto di non menzionare i problemi equivale a farli sparire. e ti dò ragione anche sul fatto che taluni godono e stanno bene soltanto concentrando l'attenzione su quello che la vita ha saputo regalargli (a loro),e senza immedesimarsi in chi vive diversamente, o ancor peggio ignorando una situazione globale ancora peggiore. ma sia chiaro; è solo un punto di vista. si disquisiva insomma.
Si in realtà il tuo è pessimismo , ciò non toglie che ti stai avvalendo di un mezzo che comunque provoca un danno al pianeta per dirlo. Se ragioniamo in termini di progresso possiamo certamente sperare che la coscienza ci porterà a rivolgere l’impegno per mantenere il più a lungo un pianeta sostenibile… Se fossimo tartarughe lasceremmo le uova a schiudersi sotto la sabbia in attesa che le nuove generazioni prendano il mare, chi ce la fa…e poi magari vive anche qualche secolo. Ma non siamo tartarughe.
di fronte a lampanti situazioni di pericolo, chi avrebbe il potere di intervenire non interviene. parliamo di "INTERESSI". anche se noi rinunciassimo all'auto cambierebbe poco più di niente. è proprio il sistema che è fallace.. non è sostenibile, e questo è noto a tutti. (ma tutti dormono sonni tranquilli comunque)
tu sei un ragazzo saggio ed avveduto occorre però- per portare a sistema le tue acute annotazioni- includere Toninelli nel concetto di evoluzione ed è dura anche per Madre Teresa di Calcutta l’inclusività è un must del politically correct ma se guardi gli encefalogrammi dei paladini del politically correct è facile entusiasmarsi perché sono del tutto sovrapponibili a quelli di quei geni che popolavano una birreria di Monaco nel 1923 dove un tizio coi baffetti predicava il nazionalsocialismo
Come dice giustamente Scrondo probabilmente sarebbe dura in città ma in provincia è più semplice. Io stesso tutt'altro che vi pollice verde non avrei problemi a piantarmi e raccogliere le patate i pomodori ecc. E tantomeno a gestermi un bel pollaio Anche senza i DNS la rete continua a funzionare, cade il web ma non la rete, se sai l'IP di chi devi contattare non ti serve il DNS. Server FTP, IRC tanto per citare i più conosciuti restano attivi, mettere su un mini DNS paeudomanuale per i servizi di utilità nemmeno tanto complesso. Non reggerebbe certo il sistema attuale di streaming video social ecc ma l'insieme di base resterebbe fruibile, il problema sarebbe accedervi, perché probabilmente le reti dei provider andrebbero proprio giù, la fttc dipende dalla fornitura ai cabinet stradali dell'energia elettrica, paradossalmente la "vecchia" adsl era già più affidabile perché le centrali telefoniche hanno i gruppi elettrogeni e mal che vada c'erano le connessioni dial up. Oggi in caso di black out massivo probabilmente si potrebbe accedere alla rete solo Direttamente da qualche università o centro di ricerca nodo di rete ovviamente oltre alle installazioni militari.
intuisco vagamente qualcosa ma ci sono troppe parole difficili per poter dire che ho capito è un po’ come in parlamento quando votano: quasi nessuno capisce un razzo ma dalla regia hanno detto di votare così o cosà
Un collega e caro amico, col quale mi trovo spesso non esattamente d'accordo per la sua visione poco "elastica" delle cose, usa dire che un pessimista (lui) è un ottimista ben informato (sempre lui). Potrebbe non avere tutti i torti, ma come dice Gigi, ci sono ottimisti che non necessitano di informarsi eccessivamente e vivono bene lo stesso ... forse meglio.