ahó ma sei de coccio proprio non ti entra la devi far finita di distinguere donne e uomini non esiste è retrogrado è oscurantista
Ecco: sarebbe bello che alle parole seguissero i fatti (non è ovviamente a te riferito) quando si tende a travalicare i confini con commenti non prettamente politici In fondo con le parole è facile essere bravi Ps. Questo me lo dovete concedere: dopo Sanremo......il Milan In fondo qui si parla di tutto Muti e a casa
È un discorso ampio e complesso e, secondo me, anche molto profondo. Non ha niente a che fare con il giudizio o le critiche sulle azioni o sull'intelligenza e capacità (positive o negative) della persona.
Non si discuteva della discriminazione ma della coerenza Ritieni che i commenti in questa sede siano stati solo di critica su azioni e intelligenza scevra da personalismi? Come diceva qualcuno qui dentro proprio ieri, forse c'è un limite nella lettura Chiudo l'argomento perchè sennò passo per Salviniano (cosa che non sono....anzi): era, come dicevo, una domanda per una amico
Esatto, hai centrato il punto. Per uguaglianza deve intendersi “di diritti “ e libertà di espressione, fede e quant’altro. La libertà che deriva questa uguaglianza di diritti finisce però dove comincia la mia e non deve intendersi come licenza di distruggere tutto ciò che può offendere (?) le minoranze in nome di una furia inclusionista che si sono inventati certi IMBECILLI nelle stanze del potere. I miei pazienti musulmani a Natale mi auguravano “Buon Natale” e quando toccava a loro auguravo “Buon Ramadan”, senza bisogno che fosse qualche CRETINO a insegnarci cosa potevamo o non potevamo dire. Certi benpensanti (?) dovrebbero riflettere sulle baggianate che fanno e sulle loro conseguenze, perché potrebbero creare divisioni dove ora non esistono.
https://www.quotidiano.net/cronaca/tisci-arpab-1.7331277 Come lo classifichiamo? Un gran lavoratore o uno che viola la legge e le regole del buon senso?
Mi piace ma quando un mussulmano mi augura buon Natale solitamente è il tizio al parcheggio del supermercato che mi chiede la moneta del carrello e mi sento solo preso per il culo perché so che per la sua religione e la sua mentalità sono solo un infedele che andrebbe "rieducato" o fatto fuori.
Per me Posso capire un piccolo imprenditore, professionista o artigiano che con scadenze ed impegni vari può pagare pesantemente il dover stare a casa, capire ma non approvare. Un dipendente pubblico proprio no.