Lo sostiene anche la Pfizer, che parla di nuovi vaccini pronti tra marzo e aprile 2022. Di contro, (mi pare) Locatelli sostiene che il booster porta la soglia di protezione verso Omicron all'88% A chi (tendenzialmente) si può credere?
Terza dose fatta e accompagnata mia figlia in ospedale per la sua prima dose, adesso tocca a mia moglie tra mezz'oretta: che combinazione!
Sono (IMHO volutamente) poco chiari sull'argomento, ma volendo supporre che non siano in malafede, credo intendano che la prima dose booster (successiva al completamento del ciclo vaccinale iniziale) sia utile, mentre eventuali successive dosi booster fatte con la stessa composizione potrebbero non dare risultato simile. In poche parole, ok per la terza, ma per la quarta bisogna cambiare la ricetta se vogliamo mantenere un buon livello di protezione. Nessun timore, dunque, perché Pfizer sarà pronta in perfetta sincronia con la necessità di quarte dosi. Troppo bravi?
Questa evoluzione simultanea di virus e vaccini, per certi versi mi ricorda la fantomatica legge di Moore, perfettamente rispettata in decenni di tecnologia informatica, con processori sempre più potenti e software sempre più esigenti che procedono di pari passo. Ma è nato prima l'uovo o la gallina? E' una banale funzione lineare che si adatta perfettamente al progresso tecnologico, oppure è l'evoluzione tecnologica che segue millimetricamente una formula, guarda caso coniata proprio da uno dei fondatori di Intel? Ed i software diventano sempre più complessi ed esigenti perché sanno di poter contare su processori sempre più potenti, o sono questi ultimi che rendono possibile lo sviluppo di codice infinitamente complesso? Possibile che nessuno dei due faccia mai un salto quantico, o segua una linea evolutiva diversa? Per certi versi, se tutto mantenesse questo livello di prevedibilità sarebbe un bene per noi, per altri suonerebbe curiosamente innaturale.
Guarda, senza parteggiare per alcuna fazione ma guardando solo i numeri, il problema di saturazione delle T.I. è legato al rapporto tra vaccinati e non, sono numeri non valutazioni. Dove fosse meglio investire tra T.I. e vaccini è una mia idea, anch'essa supportata dai numeri e, soprattutto dal fatto che personalmente mi sento più protetto con il vaccino in corpo che con il triplo dei posti in T.I. a mia disposizione. Se non valgono questi numeri significa che il governo (OMS, ISS e compagnia) ci propina fuffa ...
comunque è un dato di fatto che le TI siano intasate, a causa soprattutto di pazienti non vaccinati. mi girerebbero le scatole dover aver bisogno di un trattamento di TI e avere problemi dovuti a questo intasamento. come mi girano le scatole dover rimandare interventi chirurgici perchè i reparti sono stati trasformati in reparti di TI, e anche i medici debbono dedicarsi a ciò.
Non fraintendermi, nemmeno io, dovendo scegliere tra due uniche alternative, opterei mai per un posto garantito in terapia intensiva invece del vaccino. E non credo nemmeno che un forte potenziamento dei reparti di terapia intensiva avrebbe potuto risolvere o contenere una pandemia di questa entità. Molto probabile che il vaccino (perfino con rapporto efficacia/effetti collaterali peggiore di quelli che abbiamo) sia stata l'unica via nel breve periodo. Ma non deve e non può essere l'unica soluzione messa in campo, così come probabilmente non produrrà grandi effetti l'ulteriore accanimento nei confronti di chi non voglia vaccinarsi manco morto. Bisogna continuare a tenere il livello di allerta individuale elevato, evitare di far credere ai vaccinati/boosterizzati di essere fuori pericolo, continuare a prescrivere distanziamento, continuare ad investire nella ricerca di nuovi farmaci, nuove terapie, nuovi protocolli. Altrimenti il rischio sarà quello di procedere a singhiozzo (ondate, se preferite), in cui per qualche mese pensiamo di esserne fuori e poi si ricomincia con la rumba, finche la curva si appiattisce e ripensiamo di esserne fuori e avanti così. E ogni volta la colpa è sempre di qualcuno (novax o chi vi pare), il quale ci impedisce di raggiungere l'immunità di gregge o l'endemia o allontanare lo spettro del lockdown, così il popolo ha il suo capro espiatorio e può continuare a credere che ci sia una luce in fondo al tunnel, anche se nessuno s'è preso la briga di tracciare la via. E se nel frattempo qualcuno s'arricchisce vendendo mascherine o vaccini buon per lui: si spera solo che chi deve guidare punti veramente verso l'uscita e non stia invece procedendo a caso (o peggio), senza però avere il coraggio di ammetterlo.
Beh il titolo sarà stato clickbait ma è altrettanto vero che certe affermazioni di Draghi anche recenti come “vaccinato=non contagioso” si siano rivelate una bufala. Qui Biden è un po’ sotto accusa per aver fatto trapelare lo stesso principio. Poi, le conferenze stampa solo con giornalisti “comodi” e sorvolando e non rispondendo alle domande anche solo velatamente scomode non fa altro che fornire l’impressione che vi sia una sorta di pensiero unico e porta fieno in cascina a complottisti, no-vax e quant’altro. Che poi le terapie intensive e i reparti siano pieni di non vaccinati è comprensibile ma da chi se lo sono presi il covid? Da un altro non vaccinato che come tale magari fa anche più attenzione o da un vaccinato positivo che è andato ovunque sventolando il green pass perché qualcuno gli ha detto che nn era contagioso ? Che la “colpa” dell’ intasamento degli ospedali sia in un certo senso dei non vaccinati è ovvio, se si fossero vaccinati magari non sarebbero lì, ma se l’intasamento è tale è anche perché qualcuno in questi anni ha disinvestito miliardi e miliardi dalla sanità.
Conferenza stampa del 22 luglio: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore».
Intendo che c'è perfetta sincronia nell'uscita dei nuovi vaccini, sempre appena prima che siano necessari. Come il disinnesco delle bombe ad orologeria nei film, che avviene ad un secondo dall'esplosione e mai prima. Probabile che siano semplicemente bravi a sfornarli con il giusto timing e che non ci sia alternativa se non quella di studiare il più a lungo possibile le nuove varianti prima di rilasciare la versione aggiornata, ma non possiamo ignorare che tutto ciò faccia anche molto comodo. Un'eventuale versione di vaccino universale, che non richieda booster a ripetizione o continue revisioni della formula (costringendo i sistemi sanitari a buttare quelli precedenti, avanzati nei magazzini), taglierebbe consistentemente le loro previsioni di fatturato, per cui hanno tutto l'interesse a non investire in quella direzione. Per lo meno, se fossi il CEO di Pfizer & C., me ne guarderei bene dal farlo.
Sarebbe curioso trovare la situazione influenzale riferita al pre covid. A memoria ricordo che qualche volta, nei vari tg serali, veniva diffusa la previsione “milioni di italiani a letto” eccetera, eccetera… Questo, bene ribadirlo, non per voler supportare una teoria (pro-vax) piuttosto che un’altra (no-vax), quanto per capire quale rilevanza avessero i dati dell’epoca. Lo stesso vaccino antinfluenzale, caldamente auspicato per gli anziani, serviva, serve e servirà per evitare complicazioni mediche, no?
ok ma per noi inermi cittadini cosa conviene fare? boicottare il complotto astenendoci dal ricevere quello che oggi è l'unica difesa disponible? oppure accettare l'unica difesa disponibile? sebben conscio di un eventualità del genere propenderei per la seconda ipotesi, sebbene causa di incazzatura.
Sei un dirigente di un'azienda privata strutturata o di una struttura pubblica con capacità di spesa sulle retribuzioni? Non è la stessa cosa di dire "se sei vaccinato non contagi" secondo me
Si parlava in generale di "impiego", con riferimento sia al pubblico che al privato. Non sono nel pubblico, e non sono un dirigente, sono il titolare