È come per i mobili e gli HiFi Finché si è giovincelli vantarsi delle proprie conquiste è da buzzurroni. Dopo una certa età è vintage
IL GOVERNO PREPARA UN PIANO CHE SEGUIRÀ IL COVID COME L’INFLUENZA. Il sistema sentinella seguirà l’evolversi senza più registrare i casi. La Spagna si prepara a trattare il Covid in modo simile all’influenza: senza registrare ogni positivo, senza fare test in presenza di sintomi. Le autorità sanitarie da mesi stanno lavorando in questa transizione e hanno pronto un piano, che sarà discusso questa settimana da tecnici della Sanità e dalle autonomie, per giungere al sistema denominato sentinella: saranno scelti un gruppo di medici di medicina generale o di centri sanitari, in combinazione con alcuni ospedali, affinché funzionino come punti di controllo. Cinque comunità hanno iniziato dei test pilota in medicina generale e altre nove presso le strutture ospedaliere. Non esistono date per l’avvio del sistema: in nessun caso si potrà iniziare finché dura la sesta ondata. La questione è sul come ottenere un modello che tratta il Covid come un’influenza in più mantenendo la vigilanza sul rischio di nuove varianti.
Beh, dai, non esageriamo: avranno sicuramente dovuto fare gli straordinari nei momenti difficili, ma le ferie le hanno fatte. Magari non proprio quando avrebbero dovuto e non nel modo in cui avrebbero voluto, ma le hanno fatte. Qualche operatore sanitario e qualche medico lo conosco: si lamentano tutti, ma non sono nemmeno stati così violentati dal lavoro come a volte qualcuno vorrebbe far credere. La sorella di un'amica, mia vicina di casa, lavora proprio nel reparto covid dell'ospedale locale, quindi chi più di lei potrebbe lamentarsi, ma alla fine è un lavoro come tanti altri. Nemmeno ai netturbini, alle forze dell'ordine, ai tassisti, ai conducenti di mezzi pubblici e chissà a quanti altri fa piacere dover lavorare quando il resto della popolazione festeggia il natale o altro, ma mica pretendono di essere considerati degli eroi.
Avete visto la conferenza stampa di Draghi? Io no ma nei social c’è un fotogramma in cui Speranza sembra mostrare una serie di dati, ma non aggiornati a ieri, quanto del periodo 12 novembre/12 dicembre…fosse vero, ma com’è possibile ragionare su dati di un mese fa? Questa è la presunta infografica
Attenzione... Non ti confondere. Le ferie hai ragione più o meno le hanno fatte tutti, soprattutto perché obbligatorie ma se nel pubblico bene o male la situazione è stata magari pesante ma nei limiti, nel privato credimi ci sono stati tanti casi di veri "eroi" case di riposo con un solo infermiere rimasto ed appoggiato giusto per qualche riposo dalla protezione civile, croce Rossa o asl e ferie fatte a massimo 2 giorni alla volta alla faccia dei 15gg minimi obbligatori. Ma questo non c'entra nulla con la protesta indetta . Quel che chiedono gli infermieri, professionisti laureati ed iscritti ad un albo è il riconoscimento e non solo economico della loro professione e nessuno di loro chiede di essere considerato un eroe. Invece il sistema ultimamente cosa fa piuttosto che riconoscere maggior dignità sociale ed economica a questa difficile professione di cui c'è forte carenza invece che alzare gli stipendi autorizza man mano figure molto meno qualo qualificate a fare il Loro lavoro per supplire alla carenza. Esempio OSS autorizzate a somministrare farmaci fare iniezioni ecc. Aventi di questo passo avremo infermieri laureati a fare i letti e svuotare pappagalli ed oss con la terza media e un corso di sei mesi a somministrare farmaci.
possibile ma ancor più ingiusto nei confronti di chi per fare quella professione ha fatto anni di studi, tutt'altro che facili alternati al praticantato, non pagato. La mia compagna adora il suo lavoro da infermiera, ed era comunque una coordinatrice, quella volgarmente chiamata caposala, ma colta l'occasione e' passata a dirigere un RSA perche' di sol amore non si campa. La sua formazione infermieristica gli e' di grande aiuto nel compito ma mi confessa spesso che il lavoro di corsia, il contatto con il paziente gli manca, tanto che anche se potrebbe farne anche a meno quando capita una malattia improvvisa, un ritardo ecc non perde occasione di farsi un turno come infermiera, ma e' questa chiamiamola vocazione per la quale molti scelgono questa professione ad essere un po' IMHO la loro condanna che li porta ad essere sfruttati senza il giusto riconoscimento.
mitico macchè vantarsi c’è uno più o meno della mia età che va con una buona donna dopo sforzi erculei riesce ad avere una parvenza di erezione al che la buona donna con destrezza scarta un preservativo e tenta di infilarglielo il povero vecchio guarda sdegnato la buona donna e le dice “eh sì, mettici pure dei pesi……..” la situazione è questa purtroppo le suore van bene è peggio se ci sono i preti per l’estrema unzione zio lupo
Per vostra esperienza dopo quanti giorni dalla terza dose viene caricato il nuovo green pass sul proprio fascicolo sanitario? Io, per il momento, ho solo l'elenco delle tre vaccinazioni e i due certificati digitali della prima e della seconda dose
Sono i dati del monitoraggio ISS. Purtroppo c'è una certa latenza nella raccolta e probabilmente anche nell'elaborazione dei dati, ma se vuoi qualcosa di oggettivo quello c'è. Se poi quelli siano meglio, peggio o radicalmente diversi da quelli che abbiamo oggi.... boh..... credo non lo sappia nemmeno Speranza. Un po' come andare in guerra col carro armato, guardando però la strada già percorsa e non quella da percorrere. Così, almeno, dovessero andar male le cose, sai perfettamente come scappare verso casa. In ogni caso è una settimana che ne parla: probabilmente è l'unica cosa che è riuscito ad imparare a memoria. Questo dovrebbe essere il suo intervento: L’ultimo decreto fa fare un passo avanti importante al nostro Paese: oggi siamo all’89,40% di over 12 con prima dose, quindi non è vaccinato poco più del 10% di over 12». I non vaccinati, però, «occupano i due terzi di posti in intensiva e il 50% in area medica, quindi vogliamo ridurre i non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali». L’obiettivo, per il titolare del dicastero della Salute, è dunque quello di ridurre l’area dei No vax. Locatelli ha ricordato invece che la dose booster offre una copertura vaccinale dell’88%, mentre il ciclo primario del 65%. «Su 100mila persone ci sono 23,2 persone che vanno in intensiva e sono i non vaccinati – ha aggiunto Speranza -. Quando si va ai vaccinati con due dosi da piu’ di 4 mesi, il dato passa da 23 a 1,5, quindi crolla clamorosamente e scende a 1 quando la vaccinazione avviene in ciclo primario entro 4 mesi e col booster si va a 0,9, secondo un grafico Iss. Se vogliamo ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite umane e se vogliamo favorire la ripartenza economica e sociale del paese la strada prioritaria e’ ridurre l’area dei non vaccinati. E questa e’ una scelta che ha piena evidenza scientifica».
https://www.ansa.it/amp/sito/notizi...peo_5f9779f1-ba03-4529-b89e-15f378a195ff.html Non ce l'ha fatta